Tendenze beachwear/swimwear dell’estate 2023:il bikini

Edelvissa

Il grande esodo per le vacanze è già iniziato, e uno sguardo alle tendenze beachwear/swimwear è d’obbligo. Oggi accenderemo i riflettori sul bikini, molto presto ci occuperemo anche del costume intero. Ma i fashion trends non decretano un’unica linea guida; i modelli di punta abbracciano gli stili più disparati: si segnala il ritorno del due pezzi “a triangolo” anni ’70, che convive con il bikini con slip a vita alta, drappeggiato, arricchito di decori esotici o di lacci ornamentali. Fondamentale è l’attitude, disinvolta, grintosa, sicura. Sorriso sulle labbra e consapevolezza nel portare avanti – come avviene al fashion show di Copenhagen Cartel – le più importanti battaglie eco relative agli oceani e ai mari.

 

Copenhagen Cartel

Anekdot

Como un Pez en el Agua

Edelvissa

Custo Barcelona

Bohodot

Dolores Cortes

Bloomers

Lola Casademunt

Liberrimo

Pilar Dalbat

 

 

Visioni notturne in movimento: la campagna pubblicitaria PE 2019 di MIU MIU

 

Il “quando” e il “dove” sono enigmatici, vaghi, indistinti. Ciò che accomuna gli scenari di queste foto sono i veicoli: treni, metro, autobus…forse Limousine. Comunque, mezzi in movimento all’ interno di un notturno paesaggio urbano. Ma il soggetto principale è rappresentato dalle donne, straordinarie figure immortalate nel corso di un viaggio, o di uno spostamento, in completa solitudine. Negli scatti che David Sims ha realizzato per “Somewhere, nowhere”, la campagna pubblicitaria Primavera Estate 2019 di Miu Miu, il fascino, la personalità delle protagoniste risaltano sullo sfondo dei sedili vuoti impregnandolo di una allure potentemente magnetica. Sono immagini, quelle di David Sims, che incarnano una metafora inerente al senso stesso della moda: effimera e in eterno divenire come il mutamento associato alla nozione di “viaggio”, però ben salda nel definire uno stile, nel ribadire un’unicità, nel celebrare un’ essenza irripetibile. Ognuna delle donne che appare nell’ ad ha un suo modo di porsi nei confronti dello spostamento che sta effettuando. Rilassata, riflessiva, sognante, pensierosa, sicura di sè o disinvolta, l’attitude è un dettaglio in più atto a rimarcare il temperamento delle testimonial; e mentre la presenza di queste ultime riempie la scena, ecco emergere i capi clou della collezione Primavera Estate 2019 di Miu Miu: abitini, calze al ginocchio indossate con le décolleté o con sandali dal vertiginoso plateau, giacche in pelle, gonne in denim, cerchietti adornati di strass, borse da primo piano. A posare nell’ ambientazione ritratta da David Sims – universale perchè collocabile ovunque, oltre che in un’epoca non precisata – sono icone del mondo del cinema, della musica, della danza e della moda quali Juliette Lewis, Lola Leon, Du Juan, Zazie Beetz e Maya Hawke, fotografate invidualmente e quindi colte nel loro universo squisitamente privato. Ci intratteniamo a immaginare dove le conduce il viaggio che stanno intraprendendo, ma è bello anche pensare che la meta, in fondo, non sia così importante. Citando Andrej Tarkowsky: ” In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l’uomo deve poter viaggiare. ”

 

 

 

 

 

 

CREDITS

Fotografo: David Sims

Art Director e Stylist: Katie Grand

Cast: Zazie Beetz, Du Juan, Maya Hawke, Lola Leon, Juliette Lewis

 

 

 

Ode a una jet-setter contemporanea: la campagna pubblicitaria PE 2019 di Michael Kors Collection

 

Il jet-set secondo Michael Kors: potrebbe essere il titolo della campagna che Inez & Vinoodh hanno realizzato per raccontare la Michael Kors Collection della Primavera/Estate 2019.  E lo fanno in grande stile, scegliendo come location il leggendario Hotel Le Negresco di Nizza, dove immortalano in scatti iconici e iper glamour una Binx Walton (clicca qui per rileggere l’articolo che VALIUM le ha dedicato) nelle vesti di “luxury traveler” del XXI secolo. A far da sfondo, con vista panoramica sulla spettacolare Côte d’Azur, una suite dell’ Hotel: sontuosa ma vissuta, sconvolta da un confortevole disordine. Borse e abiti sono sparsi ovunque, sul letto il giradischi campeggia accanto al cartone della pizza, e Binx, al centro della scena, viene ritratta in pose easy cool che coniugano irriverenza e lusso. E’ proprio questa, la cifra del nuovo jet-setter: il perfetto connubio tra disinvoltura e sfarzo, quell’ attitude rilassata che smorza un’ eleganza over the top. Gli abiti che la modella indossa – tute neo-hippy in pizzo guipure, fantasie coloratissime e vivaci, minidress anni ’60 con tanto di cappello a falda larga – sono l’ espressione più pregnante della filosofia (oltre che dell’ estetica) di Michael Kors, che anche in accessori come le tote da spiaggia o le “destination tote”, dipinte a mano, identifica la sua nozione di stile con la coolness di una contemporanea jet-setter.

 

 

 

 

 

 

CREDITS

Photography: Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin

Creative Direction: Michael Kors

Styling: Paul Cavaco

Hair: Malcolm Edwards

Make up: Val Garland

Model: Binx Walton

 

 

 

Una bomba di bellezza e libertà: la campagna pubblicitaria PE 2018 di Jacquemus

 

La campagna pubblicitaria di Jacquemus è…una bomba! E non è solo un gioco di parole con il nome – “La Bomba”, appunto – della collezione Primavera/Estate del brand: gli scatti realizzati da David Luraschi sono un potentissimo concentrato di suggestività. A far da sfondo, le caratteristiche spiagge di sabbia nera di Lanzarote e un’ oceano che più azzurro non si può. E’ lì che la modella Assa Baradji, in un’ alternanza di sguardi intensi e pose acrobatiche, ci offre un portentoso focus sulle creazioni di Simon Porte Jacquemus. Abitini sartoriali, accessori minimal e bijoux importanti risaltano accanto alla superstar dell’ Estate: il gigantesco cappello in paglia a falda larga che porta il nome della collezione. Bella Hadid, Emily Ratajkowski e Rihanna lo hanno già incoronato must have, tutte lo vogliono o perlomeno ne parlano, e David Luraschi lo immortala sulle spiagge di Lanzarote rendendolo assoluto protagonista. Gli scatti più iconici sono quelli in cui, abbinato a un essenziale abitino blu polvere, la sua maestosità predomina “oscurando” persino il volto della modella. Lo ammiriamo in varie angolature e il risultato rimane invariato: la sua allure “da diva”,  imponente e vagamente rétro, lo decreta accessorio signature di Jacquemus. Forse proprio perchè, al di là del coté estetico, La Bomba esprime la quintessenza di un’ attitude che nella bellezza e nella libertà concentra i suoi tratti principali. Non è un caso che che la top Assa Baradji esibisca quegli stessi tratti in immagini che sono un tripudio di stile, emozioni  e indipendenza nelle loro declinazioni più pure.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CREDITS

DESIGNER: Simone Porte Jacquemus

PHOTOGRAPHER: David Luraschi

CASTING DIRECTOR: Leila Azizi

MODEL: Assa Baradji

 

Il Gucci Garden, uno scrigno fatato nel cuore di Firenze

 

Il suo logo – il Gucci Eye – ricorda l’ “l’occhio che tutto vede”, un elemento che rimanda alla simbologia esoterica di cui sono intrise le collezioni di Alessandro Michele. Perchè a partire dall’ uroboros fino al sole, passando per il quadrupede nero e il serpente con tre teste, Michele ha sempre attinto all’ iconografia alchemica e il Gucci Garden, il multispazio appena inaugurato all’ interno del Palazzo della Mercanzia a Firenze, non poteva non evidenziare un leitmotiv ispirativo che è ormai parte integrante della sua estetica. Lo storico edificio fiorentino è lo location ideale per ospitare l’ universo Gucci in ogni sua sfaccettatura: concepito da Alessandro Michele stesso, distribuisce su tre piani una galleria espositiva, un ristorante e una boutique che traducono la nuova visione della Maison in puro incanto.

 

 

Moda, ispirazione, arte, ricordi, reperti d’archivio, gusto e savoir faire artigianale si fondono in un magico mix che prende il nome da una costante delle creazioni del designer, il giardino, ennesimo emblema dalla forte valenza mistica. L’ iter ha inizio con la Gucci Garden Galleria e più precisamente con una sala, Guccification, interamente all’ insegna della doppia G. Vi trovano spazio espressioni artistiche recenti, come il GucciGhost di Trouble Andrew o i  lavori di Coco Capitain e Jayde Fish.  Gli “hashtag” Guccy, Guccify e Guccification concentrano la quintessenza del brand: Gucci come un’ attitude, che spazia dal look a un modo di porsi di fronte al reale.

 

Guccification

A seguire, un approfondimento dedicato all’ heritage è suddiviso tra le sale Paraphernalia e Cosmorama, che rispettivamente rievocano i codici del marchio, i suoi celebri clienti del jet set e gli elementi araldici presenti nel suo logo. Al di là di spesse tende di velluto rosso, poi, l’ auditorium Cinema da Camera del Gucci Garden è adibito alla proiezione di film e corti sperimentali.

 

Paraphernalia

Cosmorama

L’ avventura prosegue al secondo piano con De Rerum Natura, una panoramica che sviscera in modo museale, quasi “scientifico”, l’ amore di Alessandro Michele per i giardini e gli animali. Ephemera è la sala conclusiva: qui, in un tripudio di video, di oggetti e di ricordi, la storia della Maison Gucci regna sovrana.

 

De Rerum Natura

Cinema da Camera

Ephemera

Il percorso è a dir poco spettacolare, un viaggio tra l’ onirico e il reale che fissa al 1921 il suo anno di partenza. Negli spazi del Gucci Garden si interfacciano passato e presente, vintage e pezzi cult, le più leggendarie creazioni del brand dialogano con gli stili iconici di Tom Ford, Frida Giannini e Alessandro Michele. A curare questa ipnotica galleria è il critico e fashion curator Maria Luisa Frisa, direttore del corso di Laurea in Design della Moda e Arti Multimediali all’ Università IUAV di Venezia.

 

Gucci Osteria di Massimo Bottura

Gucci Boutique

Ma nello scrigno fatato ideato da Alessandro Michele sono racchiuse due ulteriori chicche: la Gucci Osteria di Massimo Bottura, chef tre stelle Michelin, omaggia la Firenze crocevia di scambi culturali del Rinascimento con un menù che spazia dalle delizie locali a quelle internazionali, mentre la Gucci Boutique è un’ oasi delle meraviglie vera e propria. Collocata al piano terra, le pareti dipinte di giallo, al suo interno è possibile rintracciare pezzi unici, tutti assolutamente originali e contrassegnati dall’ esclusivo logo Gucci Garden. Il Bookstore, infine, affianca ai libri un’ ampia scelta di oggettistica rara, memorabilia, pubblicazioni d’antan e d’avanguardia, preziosi paraventi, arredi e prodotti di cartoleria sui generis. Visitare il Gucci Garden si configura come un’ esperienza intrisa di fascino: è penetrare a fondo nell’ immaginario della Maison, lasciarsi contagiare dalla sua creatività, calarsi in magnetiche atmosfere. Senza sottovalutare che la metà del costo del biglietto d’ingresso (8 euro) verrà devoluta agli interventi di restauro nel capoluogo toscano.

Per info: https://www.gucci.com/it/it/

Photo: Gucci