Macondo

 

“Nelle notti d’inverno, mentre faceva cuocere la minestra nel camino, soffriva la nostalgia del caldo del suo retrobottega, il ronzio del sole nei mandorli polverosi, il fischio del treno nel sopore della siesta, proprio come a Macondo soffriva la nostalgia della minestra invernale nel camino, del richiamo del venditore di caffè e delle lodole fugaci della primavera. Stordito da due nostalgie opposte come due specchi, perse il suo meraviglioso senso della irrealtà, e alla fine raccomandò a tutti che se ne andassero da Macondo, che dimenticassero tutto quello che lui gli aveva insegnato del mondo e del cuore umano, che se ne fottessero di Orazio, e che in qualsiasi luogo si fossero trovati si ricordassero sempre che il passato era menzogna, che la memoria non aveva vie di ritorno, che qualsiasi primavera antica è irrecuperabile, e che l’amore più sfrenato e tenace era in ogni modo una verità effimera.”

Gabriel Garcìa Màrquez, da “Cent’anni di solitudine” (Mondadori, 2021)

 

Laide

 

“Eppure, in quella svergognata e puntigliosa ragazzina una bellezza risplendeva ch’egli non riusciva a definire per cui era diversa da tutte le altre ragazze come lei, pronte a rispondere al telefono. Le altre, al paragone, erano morte. In lei, Laide, viveva meravigliosamente la città, dura, decisa, presuntuosa, sfacciata, orgogliosa, insolente. Nella degradazione degli animi e delle cose, fra suoni e luci equivoci, all’ombra tetra dei condomini, fra le muraglie di cemento e di gesso, nella frenetica desolazione, una specie di fiore.”

 

Dino Buzzati, da “Un amore”

 

 

 

 

 

Viaggi

 

“Dal mio quarto piano sull’infinito, nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge, a una finestra che dà sull’inizio delle stelle, i miei sogni si muovono con l’accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi a paesi ignoti, o ipotetici, o semplicemente impossibili.”

(Fernando Pessoa, da “Il libro dell’ Inquietudine”)

 

 

 

 

“Lolita. Icona di stile”: ONO Arte presenta il libro di Giulia Pivetta

Vladimir Nabokov la ideò e Stanley Kubrick la elevò a icona: Lolita, la conturbante adolescente che fa perdere la testa al professor Humbert, viene a tutt’ oggi identificata con la biondissima Sue Lyon che la interpreta nel film e con i suoi occhiali a cuore. Era il 1962 e quando uscì la pellicola, di cui lo stesso Nabokov fu sceneggiatore, lo scandalo che suscitò creò a Kubrick svariati intoppi nella distribuzione. Eppure, la figura della “ninfetta” non era nuova nelle arti e nella letteratura: basta pensare alla Beatrice dantesca della cultura classica, alle muse teen di innumerevoli artisti o della Hollywood post-Anni Ruggenti. Questo archetipo femminile viene ora raccontato in un libro di Giulia Pivetta, Lolita.Icona di stile (24 Ore Cultura), che ONO Arte Contemporanea presenterà domani a Bologna con l’ autrice ed in conversazione con la docente di Studi di Genere dell’ ateneo bolognese Giulia Monticelli. Muovendosi tra moda, show-biz e società, Lolita incarna un contemporaneo modello culturale che abbatte i confini tra infanzia e adolescenza, capricci e sensualità: il suo fascino coincide con una delle tappe cruciali – e senza dubbio più ambigue – della femminilità, quel passaggio tra un’asessuata infanzia al ruolo di giovane donna che esprime il proprio appeal nei bronci, negli sguardi, in una seduttività sottilmente insolente. Una fase evolutiva che le arti visive, il fashion world, la music scene hanno contribuito a rendere eterna, traducendola in un cult che tanto impatto continua a esercitare sul look di un’ ampia fetta della popolazione femminile mondiale. Il libro di Giulia Pivetta nasce proprio con l’ intento di approfondire la valenza iconica della Lolita, la quintessenza di una femminilità ricca di sfaccettature: la Bardot degli esordi nelle vesti di seducente “petite peste”, le teen indolenti immortalate da David Hamilton, la minigonna a pieghe in tessuto Vichy, l’ uniforme scolastica con il collo in alla marinara e, ancora, la Francia di Jane Birkin, gli States di Liv Tyler e Chloe Sevigny fino ad approdare al Giappone e alla Lolita delle cosplayer, rappresentano solo alcune tappe dell’ excursus che l’ autrice effettua addentrandosi in un universo affascinante e controverso al tempo stesso.

Giulia Pivetta – autrice e ricercatrice indipendente, si occupa di trend e fenomeni sociali nel campo della moda.

 

Lolita.Icona di stile

Giovedì 13 Ottobre ore 18,30

c/o ONO Arte, via Santa Margherita 10 Bologna

Per info: www.onoarte.com

 

Photo courtesy of ONO Arte