Lo sfizio

 

Osare le onde: dopo un pluriennale predominio del liscio a oltranza, la new wave del capello ondulato dona all’ hairstyle di stagione una marcia in più. A metà tra la Venere botticelliana e reminescenze della giovanissima Maria Schneider dell’ Ultimo tango a Parigi di Bertolucci, i lunghi boccoli sfoggiati dalle modelle del fashion show Blugirl hanno immediatamente riscosso applausi e innumerevoli fan. Ideati dall’ hairstylist Holli Smith e realizzati dal team Oribe, hanno sancito il rinnovato trionfo del ferro arricciacapelli: strumento quanto mai rivalutato nell’ era in cui permanente e forcine sono scivolate in un progressivo declino. Holli Smith ha pensato ad un’ ondulatura morbida ma corposa, accarezzata con la spazzola dopo l’ arricciatura per ricreare un voluminoso ed etereo “effetto nuvola”. A completare l’ opera, ha vaporizzato Maximista spray inspessente by Oribe sull’ intera chioma delle mannequin allo scopo di fissare l’ hairstyle e rimarcare le onde ottenute. Il risultato? Profondamente femminile e deliziosamente rétro. Il make up di Val Garland per MAC Cosmetics ha contribuito a evidenziare il mood d’antan in un mix di suggestioni Fifties e Sixties di sicuro effetto: ciglia inferiori sottolineate in stile Twiggy sono state accompagnate da labbra rosse, piene, da Old Hollywood star, e da bagliori shimmer sotto l’ arcata sopraccigliare. E a proposito di sopracciglia, una decisa linea ad ala di gabbiano ha conferito allo sguardo audacia e volitività. Accentuando la allure di un beauty look che attinge ai dettami dal passato rielaborandoli alla luce di un raffinato, seducente incanto.

Lo sfizio

 

Bianco: in questi giorni di inizio 2015, il colore ideale per mettersi nei panni di una più che mai affascinante Regina delle Nevi. In realtà, al momento di ideare questa splendida e soffice mantella dai toni boho, Anna Molinari si è ispirata a ben altro: viaggiando a ritroso nel tempo, ha colto stili e umori dell’ indimenticabile Swinging London proiettandone il mood nell’ intera collezione Blugirl per l’ Autunno/Inverno. I riferimenti a due massime icone dell’ epoca, Anita Pallenberg e Marianne Faithfull, sono stati fondamentali. “Mi sono ispirata alle ragazze che seguivano i Rolling Stones – ha spiegato – erano donne che indossavano abiti meravigliosi e hanno creato una vera e propria moda. Io, ovviamente, le ho riportate ai tempi moderni e contemporanei e un po’ bohemienne. ” E’  così che al miniabito in stile Biba, ai pantaloni bootcut e ai capispalla dal twist rock si affiancano le pelicce di richiamo optical, i cappotti di alpaca e le camicie see-through, in un tripudio di colori pastello e di paillettes. La mantella è un capo a sè stante che si inserisce nei trend dell’ epoca come in quelli attuali: il suo è un ritorno massiccio e definitivo, declinato in molteplici versioni. Questa, di Blugirl, mirabilmente armonizzata in un look total white, ha gli orli sottolineati da piccoli pon pon e rifiniti da frange, citando uno stile e dei dettagli ornamentali squisitamente d’antan.  Risulta sfiziosa poichè rimanda ad un periodo di grande fermento rivoluzionario e creativo, anni in cui l’ espressione della propria unicità si contrapponeva alla crescente omologazione e l’ originalità nel vestire risultava una condicio sine qua non per definire lo status di qualsiasi It girl. Deliziosa nel suo gusto boho, questa mantella rientra nel filone womenswear che vedeva protagonisti boa di struzzo, elaborati caftani, abiti in stile gipsy accanto ai primi hot pants,  parte del guardaroba tipico sfoggiato dalle icone ispiratrici di Anna Molinari: per tutte le patite del magico Swinging mood, un irrinunciabile must have.

L’ accessorio che ci piace

Dsquared2

 

Cat eye, tradotto in italiano con “a occhio di gatto”: chi ama il vintage conosce bene questo modello di occhiale, famosissimo negli anni ’50 ed adorato dalle dive – Marilyn in primis. Il nome designa perfettamente la forma della montatura delle lenti, con l’ angolo superiore rivolto verso l’ alto  e sovente impreziosito da strass o da decorazioni in celluloide. L’  estate 2014 decreta il ritorno ufficiale del cat eye, declinandolo in molteplici versioni.  Dsquared2, ad esempio, ne enfatizza la forma potenziandola e definendola al massimo ed optando, a contrasto, per una montatura iperleggera: lo spirito è assolutamente 50s e – tra le varie proposte lanciate dalla Milan Fashion Week – le dedicherei personalmente una top position in classifica. Ma sono molto interessanti anche i cat eye “da passerella” reinterpretati da diversi brand, più o meno fedeli all’ input rétro originario: ne cito alcuni nella gallery sottostante, certa che incontrino  il vostro gusto. E voi, quale modello preferite?

 

 

Frankie Morello

 

Blugirl

 

Bottega Veneta

 

Fendi

Milan Fashion Week: mi è piaciuto…Vol. 7

 

FENDI. Come per tutte le collezioni, è stato difficile scegliere un solo outfit che rappresentasse l’ Autunno Inverno 2014/15 di Fendi:  vuoi per la prima uscita in cui la musa di Herr Lagerfeld, Cara Delenvigne, indossava un iconico cappotto nero dalla silhouette sinuosa e con  cappuccio di pelo che non passava inosservato, vuoi per la straordinaria parata di alta sartorialità che ha esibito, in passerella, l’ intera collezione. Dettagli sporty convivono empaticamente con materiali lussuosi e lavorazioni ultraricercate in cui la pelliccia ha un ruolo da protagonista principale: la ritroviamo sotto forma di opulento capospalla che affianca il pelo pregiato a un ricco patchwork di tessuti, piccole tranche disseminate sugli abiti,  bolerini e bomber con collo e polsini in maglia elasticizzata, o sorprendentemente declinata in ampie stole fissate con una cinghia  ai jacket e alle mantelle, in top di pelo sfrangiato e bicolore, in mantelline con cappuccio formate da un puzzle di diverso pelame. Al tutto si aggiunge un’ incredibile varietà di tessuti e di stili amalgamati a contrasto. Come nel caso di questo look, che abbina il bomber in panno di lana con scenografico cappuccio di pelliccia ad un corpetto in rete lavorata e ad una fluttuante gonna plissè in chiffon. Come dire: connubi e audaci sperimentazioni si tramutano nella quintessenza dello stile se sostenuti, e avvalorati, dall’ estro e dalla ricercatezza più squisiti.

 

 

GABRIELE COLANGELO. Grafico, laminato, quasi una scultura design questo look costruito interamente sui toni del grigio, dell’ antracite e del silver con sporadici tocchi di nero. Gabriele Colangelo ha proposto una collezione ispirata al Quadrato nero su fondo bianco, celebre dipinto di Kazimir Malevich, e alle opere di Joachim Bandau: il grigio, il bianco e il nero vanno a costituirne la palette cromatica frequentemente strutturata in  sfumature e dégradè. Gli outfit hanno un quid minimal, forme geometriche, applicazioni “a pannelli” di tessuto cangiante e richiamano  l’ effetto “laminato in metallo”utilizzando la maglia nera a dolcevita come capo base per tutta una serie di inedite sperimentazioni su abiti, gonne, tubini e pantaloni che oltrepassano appena il ginocchio. Poi, a sorpresa compaiono capispalla “importanti” in pelle foderata di montone, gilet, giacche e cappotti in morbida pelliccia che aggiungono un tocco luxury a svariati look.

 

 

BLUGIRL. Sono gli anni ’60 e ’70 delle muse del rock ad ispirare Anna Molinari: la sua, è una  collezione pervasa di minidress che ricordano i classici modelli dalle lunghe maniche svasate o a sbuffo, dal taglio geometrico e dai “danzanti” tessuti impalpabili  a cui si affiancano jumpsuit “a palloncino”, pellicce optical e leopardate, tailleur con pantalone leggermente a zampa. A definire questo mood boho chic, accessori come il choker in raso con applicazione floreale, i candidi e spessi collant, le scarpe dall’ alto plateau. Per la sera domina il lurex di completi pantalone, mini e long dress rigorisamente in silver o in rosa antico. Il look che ho scelto è un total white dalle splendide suggestioni boho: un’ ampia e ricca mantella rifinita di frange e di innumerevoli applicazioni a sfere di lana sul bordo, dal quale spunta un abitino in pizzo indossato con  gli immancabili collant immacolati e le scarpe con plateau. L’ effetto d’ insieme è prezioso, di forte impatto e richiama vagamente al celebre white look esibito da Anita Pallenberg a Saint-Tropez, nel 1971, in occasione delle nozze tra Mick e Bianca Jagger.

 

 

N. 21. Contrasti perfettamente amalgamati di materiali e forme “comodosi” e una miriade di glitterjais e lamè per la collezione Autunno/Inverno firmata da Alessandro Dell’ Acqua. Trionfano, inoltre, le trasparenze delle gonne interamente in chiffon o in fittissime piume di struzzo. Leit motiv, una silhouette morbida ma confortevole, che opta per la sottile seduttività del monospalla e fa largo uso di cappottini dalle forme squadrate, in panno di lana o in stampati animalier, sui quali risaltano i manici dello zaino in spalla cosparsi di ricami floreali. Anche le lunghezze evidenziano una femminilità soft ma decisa, spaziando dagli orli che sfiorano il  ginocchio a quelli midi e longuette. Il contrasto tra linee comode e preziosità prosegue nelle scarpe, che alternano pesanti e borchiati anfibi neri  a décolleté dalla punta affusolata e dal potente sapore rétro. L’ outfit che ho selezionato esprime – e sintetizza – il mood dell’ intera collezione: il cappotto, completamente rivestito di paillettes, accentua un quid rétro nella stampa floreale che riproduce grandi rose rosse  su uno sfondo turchese. Ampi  i revers, che vanno a sfiorare il giromanica, Sotto, un linearissimo abitino beige che non oltrepassa – come il cappotto – il ginocchio. Ai piedi, fiorite décolleté nere a punta stretta con cinturino. L’ eleganza, per N. 21, è un delizioso connubio di semplicità e preziosi scintillii.

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Acconciature delle feste: scegliere il bed hair style

 

E se per le feste di fine anno, anzichè puntare sul fin troppo visto raccolto, optassimo per un’ anticipazione delle tendenze top primaverili a base di capelli lunghi e sciolti?  Prendiamo spunto dalla sfilata Blugirl: per una collezione che si ispira alla Julie Christie protagonista del film Darling (1965), il lungo è stato proposto leggermente ondulato, portato con la riga in mezzo, volumizzato da una discreta cotonatura in alto, dietro il capo, in pieno look Sixties.  Il bed hair style è assicurato, enfatizzandone l’ allure glamour ed azzerando in toto la  trascuratezza. Cruciale si rivela, a questo punto, il make up occhi, che la make up artist Val Garland ha sottolineato tramite abbondante kajal nero creando uno straordinario effetto smokey eyes. Per questo make up – come per quanto riguarda l’ hairstyle che prevede un’ importantissima ricerca del punto giusto di ondulazione e cotonatura – i dettagli rappresentano elementi essenziali: l’ eyeliner con la virgola al lato dell’ occhio va steso alla perfezione e la manicure, in linea con un look Swingin’ senza tempo, prevede l’ accurata applicazione di uno smalto nei toni del nude su unghie non troppo lunghe e dalla punta arrotondata.

Che ne dite: per il prossimo party varrà la pena di osare il bed hair style?

 

 

 

 

 

Blugirl: Primavera Estate all’ insegna degli Swinging Sixties

 

Una collezione completamente all’ insegna del mood Swinging Sixties, quella proposta da Blugirl per la prossima Primavera/Estate. Minilunghezze, abitini a trapezio, pantaloni alla caviglia accompagnati da microtuniche smanicate in lucente shantung, insieme ad accessori come decolletè e ballerine dalla punta stretta e cappelli a tesa larga richiamano immediatamente icone come Twiggy, Julie Christie, la Mia Farrow con il suo bob cortissimo fresco di parrucchiere (non uno qualunque, bensì Vidal Sasson in persona) immergendoci nell’ atmosfera di film rutilanti e ‘dai colori esplosivi’ come Hollywood Party. La ragazza Blugirl indossa con disinvoltura il suo ‘ritorno al passato’, ostentando grazia ed eleganza. Distante ormai anni luce la valenza di ribellione assunta dai minidress, è lo stile a farla da padrone: la palette cromatica della collezione è interamente giostrata  sui colori sorbetto, sul cipria e sul beige dorato, sul bianco e sul blu, ma compare anche il silver a ricordarci vagamente – pur se edulcorato da fiorellini sovraimpressi –  una fashion-mania dell’ epoca come il trend Space-ag e.  I cappottini, i minitailleur contraddistinti dalla lavorazione a crochet e dai trafori donano un tocco ulteriore di ricercatezza, elevando la femminilità ad iconico mood. Ma anche ironia e leggerezza svolgono una parte importante nella collezione: le rinveniamo nella giocosità delle stampe a grandi fiori dal tratto quasi naif, declinate pressochè totalmente in colori accesi, così come in un outfit che rappresenta  una preziosa chicca; il minidress completamente bianco, abbottonato sul davanti e decorato con un fiocco blu che ricorda un ‘archetipo’ grembiulino di scuola dell’ epoca. A ribadire che ogni spunto del passato, con stile, può essere rielaborato e riletto attraverso elementi e valenze di pura contemporaneità.

 

 

 

 

 

 

 

Milano Fashion Week: mi è piaciuto…Vol. 3

Continua il mio viaggio tra le passerelle della Fashion Week milanese: ogni settimana, la mia scelta cade su quattro designer, quattro collezioni, quattro outfit: uno per ciascun brand. Una piccola postilla: Miu Miu ha sfilato a Parigi, ma ho ritenuto doveroso omaggiare ‘a prescindere’ il talento di Miuccia Prada, tra le più brillanti e geniali esponenti del Made in Italy.

 

Blugirl: colori pastello, scarpe a punta, abitino e soprabito dalle linee essenziali, leggermente a trapezio, che avrebbe potuto indossare Twiggy senza esitazioni. Una riedizione degli Swinging Sixties in versione bon ton.

 

Antonio Marras: stampe floreali di grandi dimensioni  – che ricordano i motivi di certe carte da parati d’antan – su tessuti impalpabili, balze e asimmetrie. Un inno alla Primavera. d’ Autore.

 

Versace: mescolanza di stili e di tessuti concentrati in un miniabito dai toni sexy e grintosi, perfettamente abbinato ad alti sandali con plateau dai cinturini intrecciati. Con la vulcanica Donatella il total black non risulta mai scontato!

 

Miu Miu e le sue squaw contemporanee: fitti ricami di perline, stivali alti e iperstringati, choker stile hippy al collo e un portentoso mix di colori strong e tonalità pastello. A contrasto, la borsetta con manico celeste baby in pieno stile bon chic bon genre.

 

 

Summer Details: Blugirl, tra preziosismi e Flower Power

 

Blugirl ha presentato una collezione primavera/estate 2013 all’ insegna delle jeune filles en fleur di proustiana memoria: romanticismo, sensualità, una squisita femminilità sono le coordinate base attorno alle quali ruotano outfit eterei, impalpabili, caratterizzati dalle trsparenze del tulle, da ricercatissime rifiniture in pizzo, oro e da una profusione di sofisticati ricami floreali. Questa volta, la preziosità degli abiti – frequentemente ornati di lustrini e di paillettes – assume un’aria bohemien che vira all’ hippy, evidenziando forme fluttuanti e cromatismi delicati in cui sono inclusi colori pastello, cipria e total white. E’ un hippy ‘di lusso’ quello di Blugirl, dove per ‘lusso’ si intende una enfatizzazione del bello, un incentivo al sogno, la creazione di suggestioni fiabesche e di figure femminili che sembrano ispirarsi alle fate e alle ninfe dei boschi. E’ in questo contesto che si inseriscono perfettamente i cappelli dalle larghe falde e le coroncine cosparse di fiori e Swarovski, eredità di tempi in cui il termine Flower Power incarnava non solo un lifestyle, ma dettagli di stile ben precisi. Le coroncine di fiori esibite dalle modelle ,durante il défilè Blugirl,  in tonalità pendant con quelle degli outfit, rappresentano la quintessenza della rivisitazione di tutto un mood: libertà e contatto con la natura, le sue parole d’ordine.  In linea con un trend che degli anni ’70 riprende il lato più fantasioso e sognatore, la coroncina si tramuta in perfetto baluardo hippy dalle valenze ben precise, che possono riciclarsi,  a tutt’oggi, per reinserirsi nel contesto attuale. Non è difficile, dunque, prevedere una dffusione di coroncine a base di fiori e Swarovski per l’estate da poco iniziata: un dettaglio che, oltre ad essere esteticamente gradevole, è somma e simbolo dei valori di tutta un’epoca e di un’intera collezione.

 

Scarpe da sogno per un giorno d’inizio estate

 

Giornate caratterizzate da un meteo che definire ‘variabile’ è dir poco, pioggia continua alternata a brevi squarci di sereno assolato, temperature in perenne oscillazione tra il caldo e il freddo. Quali scarpe calzare? I sandali si rivelano off-limits e tutte le declinazioni dei mocassini, alla lunga, rischiano di diventare monotone, soprattutto se consideriamo di essere già a inizio Giugno. Un’idea decisamente smart arriva dalla passerella Primavera/Estate 2013 di Blugirl, come sempre profusa di una femminilità d’incanto e di colori deliziosi. Ai piedi delle modelle, una rivisitazione in chiave inizio estate delle classiche stringate si è rivelata il clou tra gli accessori presentati durante il fashion show: in svariate tonalità tra le quali il fucsia, i pastello, l’oro, il cipria, le scarpe si avvalgono di uno spesso plateau e di tacchi altissimi lasciando completamente scoperto il dorso del piede. A ‘vestirlo’ provvede una serie di stringhe e lacci che, mantenendo il décolletè originario, donano alla scarpa un twist inconfondibile e disinvolto. Sono scarpe assolutamente in linea con la collezione Blugirl dedicata alla bella stagione, sfiziose e girly, e la loro conformazione le rende particolarmente adatte a queste giornate metereologicamente ancora indefinite e instabili. Una chance perfetta per poter puntare sullo stile ‘a prescindere’, senza mai venir meno ad un look denotato dal glamour e dalla femminilità. Buon lunedì.