L’ accessorio che ci piace

 

Mai parlare di “corda”, quando ci si riferisce a quella delle imbarcazioni. Chiamatela “cima”, “amantiglio”, “traversino”, “spring”, “drizza”, “scotta”, “codetta”, “gomena”, “matafione” e via dicendo: ogni nome definisce l’esatta funzione del cavo. Nel caso dei sandali di Bohonomad, il modello di tendenza dell’ estate, il termine “corda” va utilizzato eccome, anche se riproduce la corda nautica alla perfezione. Va detto innanzitutto che Bohonomad – il cui nome combina significativamente  “Boho” con “Nomad” – è un marchio focalizzato sui valori eco-friendly e sostenibili. Tutti i suoi sandali sono fatti a mano, realizzati da un gruppo di artigiane turche; il processo di produzione si svolge nell’ assoluto rispetto dell’ ambiente. Sono sandali vegani, composti da materiali ecologici e riciclabili, antibatterici grazie ai filati di polipropilene e comodamente lavabili. Il design che li contraddistingue è brevettato e inconfondibile. La suola in gomma naturale, morbida, confortevole e super resistente, è un punto di forza della calzatura. Non è un caso che con i sandali di Bohonomad possiate camminare persino sulla battigia: affrontano l’ acqua del mare (e l’acqua in generale) senza deformarsi, asciugandosi subito dopo. La loro conformazione si adatta ottimamente alla forma del piede, coadiuvata anche dalle corde leggerissime e del tutto prive di sostanze nocive. Potete sfoggiarli in un’ infinità di occasioni, sia in città che in spiaggia. Risultano perfetti abbinati a svariati stili, ma inseriti in un look boho o neo-hippie sono il top. Date un’ occhiata al sito di Bohonomad per esplorare la smisurata gamma di colori in cui vengono declinati: si spazia dal corda al rosso, dal turchese al burgundy, dal verde oliva al blu e al viola. Io ho scelto il modello Ibiza, deliziosamente policromo (vedi foto di copertina).

Swimwear Parade (part 1)

Boteh

Avete già preparato la valigia per le vacanze? Manca solo una settimana all’inizio di Agosto, il mese delle ferie per antonomasia. Oggi vi presento, quindi, la prima tranche della mia selezione di swimwear targato estate 2022: una serie di bikini per tutti i gusti e declinati in tutti gli stili, dal glamour al boho, dall’ avantgarde all’ hippie contemporaneo. A fare da filo conduttore sono la qualità e la ricercatezza delle proposte, firmate dai brand di moda mare più prestigiosi a livello internazionale. Fate la vostra scelta e apprestatevi a combattere il caldo asfissiante nelle location più idonee: sulla spiaggia, accarezzate da una leggera brezza marina, o bevendo un drink rigenerante a bordo piscina.

 

La Reveche

Calzedonia

Marysia

Kenny Flowers

Jacquemus

Ookioh

Ack

The Attico

Oséree

Il Focus

 

Sapevate che vestire di bianco respinge il calore? Tutto dipende dalle lunghezze d’onda della luce che vengono riflesse, oppure assorbite, dai vari colori. Il bianco, riflettendo qualsiasi lunghezza d’onda visibile, al contrario del nero non le assorbe e quindi attrae molto meno calore. Ecco perchè in una giornata come questa, infuocata dalle temperature record di Caronte, vestire in total white sarebbe l’ideale. L’ abito che vi presento è il top non solo a questo scopo, ma anche in quanto a stile: si chiama Carmela (nome che rievoca i torridi paesaggi siciliani) maxi dress e fa parte della collezione estiva di For Love and Lemons, un marchio già apparso nell’ articolo sui Cottagecore trends (rileggilo qui). L’ abito, molto particolare, è asimmetrico e quindi corto e lungo a un tempo: completamente bianco, in pizzo vittoriano, lascia la schiena scoperta e viene sorretto da due bretelline; aderisce al busto per poi svasarsi in una maxi gonna di volant in pizzo. Da un’ allacciatura a corsetto si apre un vertiginoso spacco laterale che la stringatura rende ancora più audace. Insieme ai volants, asimmetrici, lo spacco determina l’ effetto “corto-lungo” del Carmela dress. For Love and Lemons completa il look con un foulard/bandana annodato sulla nuca, in pizzo come l’abito, e dei sandali platform infradito. Il colore? Bianco, naturalmente. Per tenere a distanza Caronte sfoggiando uno sciccosissimo Boho style.

 

Le trecce, top hairstyle dell’ Estate

Baby Braids, Boxer Braids, afro, a corda, laterale, a spina di pesce, a corona, tribali…le trecce si declinano in versioni innumerevoli, ma hanno un unico denominatore comune: svettano al primo posto tra gli hairstyle trends dell’ Estate 2022. A sancirne il trionfo non sono solo le passerelle, bensì le celebrity e lo street style: mai prima d’ora si erano viste tante trecce su Instagram e sui social in generale. Con la stagione calda, il loro connubio di eclettismo, praticità e stile si rivela vincente; possono essere realizzate nelle tipologie più disparate e, al tempo stesso, tengono lontana l’afa come un taglio corto. Le Baby Braids rimangono il top per movimentare e donare un mood Boho alla capigliatura, ma in quanto a varianti e a sperimentazioni non c’è che da sbizzarrirsi. Chi ha deciso di rimanere fedele al fascino del capello lungo – o medio lungo – senza cedere al richiamo del bi-bob (l’ haircut dell’ Estate), in questa photogallery potrà trovare qualche spunto.  

Tendenze PE2021 – Beachwear overview: il bikini

Collina Strada

Estate, tempo di vacanze. E con il caldo torrido del Sahara che è tornato a imperversare, possibilmente tempo di mare per trovare refrigerio tra le onde e le folate di brezza marina. Ma quali sono le tendenze swimwear dell’ estate 2021? In questo post, i riflettori si accendono sul bikini. I modelli sono molteplici e all’ insegna dei più disparati stili, ma dovendo sintetizzare i top trend in pochi punti, sarebbero: crochet in abbondanza, culotte al posto dello slip, dettagli boho, colori travolgenti. Date un’ occhiata alla gallery, e….stay tuned su VALIUM per un focus sul costume intero!

 

Zara

Anna Kosturova

PatBO

Collina Strada

Valery Prestige

Juan de Dios

Eres Paris

Tom Ford

Andi-Bagus

Laetitia Beachwear

 

 

 

#YSL31 e le nomadi deluxe: la campagna pubblicitaria PE 2020 di Saint Laurent

 

A far da sfondo sono i toni aranciati delle rocce del Gran Canyon, dove la luminosità è abbagliante e il caldo, oltremodo torrido. Lì, tra dune sabbiose e inaspettati specchi d’acqua, si muovono le nomadi deluxe di Saint Laurent: il celebratissimo fotografo tedesco Juergen Teller, che firma la campagna pubblicitaria Primavera/Estate 2020 della Maison, le immortala in straordinari scatti. #YSL31, questo il nome della ad, si avvale della direzione artistica di Anthony Vaccarello e di un cast di modelle davvero al top. Freja Beha Erichsen, Binx Walton, Aylah Peterson, Elise van Iterson e – last but not least – Zoe Kravitz, la splendida testimonial di Saint Laurent, appaiono in immagini a metà tra il sensuale e il bohémien mirabilmente in linea con il mood della collezione. Le affianca uno “special guest”, il serpente Charlie Brown, che vediamo abbarbicarsi intorno alla gamba di Binx Walton: la sua non è una presenza casuale, bensì un rimando alla borsa Carré Satchel pitonata pendente da una roccia. Tutto lo scenario contribuisce ad evocare un’atmosfera vagamente “selvaggia” a contrasto con il glamour di alcuni capi ed accessori, ma nel complesso è il coté boho a farla da padrone. Non è un caso che la campagna dedichi un ampio spazio ai gioielli, dettagli chiave del look; sono gioielli dagli accenti hippie chic, vistosi e un po’ gipsy, come il tripudio di bracciali che cinge i polsi o gli orecchini con grandi sfere intarsiate, oppure, ancora, i ciondoli a forma di luna. Sullo sfondo, quasi per metterli in risalto, il cielo azzurro troneggia sulle sommità rocciose e risplende in ogni scatto. L’ estate si “sente”, si percepisce ovunque, l’aria di libertà lo stesso. Nell’ ad predominano abiti see-through squisitamente ricamati d’oro, paisley pattern, gilet accompagnati a minishort gessati, gonne plissè impalpabili e dorate, stampe jungle ma anche outfit che sono la quintessenza dello charme,  per esempio i minidress drappeggiati con scolli audacissimi o i fuseax abbinati al top a fascia e a un’ alta cintura; tra gli accessori, gli stivali Kate dal gusto western si sono guadagnati il titolo di “must have”. Lo stile di Vaccarello, d’altronde, è ormai saldamente ancorato al connubio tra boho e glam. Ma oltre ai look e allo splendore del paesaggio, oltre ai colori e al mood rovente, ciò che intriga di questa campagna sono le espressioni fiere delle modelle: giovani donne che ti guardano fisso negli occhi, che non temono di affrontare il tuo sguardo. E che non temono, parimenti, di affrontare una vita nel segno dell’ avventura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CREDITS

Photographer: Juergen Teller

Art Direction: Anthony Vaccarello

Styling: Paul Sinclaire

Casting Direction: Piergiorgio Del Moroa & Samuel Ellis Scheinman

Hair Stylist: Duffy

Make up Artist: Kanako Takase

Models: Zoe Kravitz, Freja Beha Erichsen, Binx Walton, Aylah Peterson, Elise van Iterson

 

 

La Purpura de la Rosa, il paradiso dello shopping in Flower Power style

BOHO QUEEN – Boho Headband Embroidery Pink

Gli accessori, all’ epoca di Woodstock, erano altrettanto importanti degli abiti nel definire un look. Elementi imprescindibili e caratterizzanti dell’ intera mise, con il passar del tempo sono diventati iconici: la tipica fascia annodata attorno al capo  – oggi riproposta da brand quali Alexander Wang e Saint Laurent, che la declina anche in versione jewel –  così come il boa di struzzo, il cappello a falda larga e gli zaini da globetrotter, di ispirazione nepalese, rappresentano ormai dei must. Per i Figli dei Fiori “etnico” era una parola d’ordine, associandosi alla filosofia del viaggio ed alle più incontaminate culture. Accanto a capi come il caftano e i pantaloni a zampa risaltava, quindi, un vasto patrimonio di accessori che rimandavano all’ Oriente, all’ Africa, ai Pellerossa e ai loro accampamenti (vi chiedevate da dove provenissero le frange? Ecco la risposta). Se sulla scia del 50esimo del Festival di Woodstock avete deciso anche voi di farne incetta, prendete nota del seguente e-shop: La Purpura de la Rosa (www.lapurpura.com) propone, a prezzi del tutto abbordabili, una miriade di abiti, outfit, accessori, bijoux e scarpe rigorosamente a tema Boho (o Hippie, se preferite) firmati da un nutrito gruppo di designer. In questo post trovate una selezione di pezzi significativi; a voi approfondire, per poi far rivivere tramite colori, materiali e pattern senza tempo il fascinoso Flower Power style.

 

BOHO QUEEN – Boho Jacket Mexico White

FEATHER & FIND – Sandals Flats Hippie Dancer

BOHO QUEEN – Boho Kimono Jacket 01

BOHO QUEEN – Boho Maxi Skirt Gypsy Embroidery Nougat

SK SPAIN – Boho Basquet Bag S Turquoise

BOHO QUEEN – Boho Maxi Skirt Embroidery No 3

SK SPAIN – Boho Hat Mirror Orange

BOHO QUEEN – Boho Kimono Chiffon K 9

LD FASHION – Boho Backpack Vintage gold-blue

 

 

Hippy chic dream

Roberto Cavalli

 

Maxilunghezze, pattern paisley e tessuti tie-dye. Sandali alla schiava, poncho e frange come se piovesse ad affiancare abiti eterei o dal twist etnico declinati nelle più svariate rivisitazioni: la Spring/Summer 2015 è ricca di numerose suggestioni Hippy, ma de luxe. La ricercatezza degli outfit, squisitamente decorati, è sopraffina. E se il mood rimanda a una Talitha Getty trasognata e cool nei suoi famosi caftani, il long dress ispirato ai Seventies si tramuta nel must assoluto per tutte coloro che adorano lo stile che ha contraddistinto un’ epoca di controcultura e ribellione all’ insegna del love & peace.

 

Emilio Pucci

 

 

Chloe

 

 

Etro

 

 

Valentino

 

 

 

 

Alberta Ferretti

 

 

Matthew Williamson

 

 

Burberry Prorsum

 

 

Marchesa

 

 

Missoni

 

 

Blumarine

Lo sfizio

 

Bianco: in questi giorni di inizio 2015, il colore ideale per mettersi nei panni di una più che mai affascinante Regina delle Nevi. In realtà, al momento di ideare questa splendida e soffice mantella dai toni boho, Anna Molinari si è ispirata a ben altro: viaggiando a ritroso nel tempo, ha colto stili e umori dell’ indimenticabile Swinging London proiettandone il mood nell’ intera collezione Blugirl per l’ Autunno/Inverno. I riferimenti a due massime icone dell’ epoca, Anita Pallenberg e Marianne Faithfull, sono stati fondamentali. “Mi sono ispirata alle ragazze che seguivano i Rolling Stones – ha spiegato – erano donne che indossavano abiti meravigliosi e hanno creato una vera e propria moda. Io, ovviamente, le ho riportate ai tempi moderni e contemporanei e un po’ bohemienne. ” E’  così che al miniabito in stile Biba, ai pantaloni bootcut e ai capispalla dal twist rock si affiancano le pelicce di richiamo optical, i cappotti di alpaca e le camicie see-through, in un tripudio di colori pastello e di paillettes. La mantella è un capo a sè stante che si inserisce nei trend dell’ epoca come in quelli attuali: il suo è un ritorno massiccio e definitivo, declinato in molteplici versioni. Questa, di Blugirl, mirabilmente armonizzata in un look total white, ha gli orli sottolineati da piccoli pon pon e rifiniti da frange, citando uno stile e dei dettagli ornamentali squisitamente d’antan.  Risulta sfiziosa poichè rimanda ad un periodo di grande fermento rivoluzionario e creativo, anni in cui l’ espressione della propria unicità si contrapponeva alla crescente omologazione e l’ originalità nel vestire risultava una condicio sine qua non per definire lo status di qualsiasi It girl. Deliziosa nel suo gusto boho, questa mantella rientra nel filone womenswear che vedeva protagonisti boa di struzzo, elaborati caftani, abiti in stile gipsy accanto ai primi hot pants,  parte del guardaroba tipico sfoggiato dalle icone ispiratrici di Anna Molinari: per tutte le patite del magico Swinging mood, un irrinunciabile must have.

A boho wedding

 

Libero e non conforme, svincolato da ogni ‘inamidata’ e scontata convenzione, ribelle ma profondamente romantico: il bohemian wedding, non a caso, opta per l’ open air come location privilegiata e si circonda di fiori di campo, piante profumate e arbusti secolari, spiagge incontaminate e baie sulle quali il tramonto cala con scenografica suggestività. Invitati ridotti all’ osso, abiti dalle reminescenze hippy adornati da dettagli floreali, tocchi preziosi di unicità costituiscono i suoi atout di base, le sole regole imprescindibili che tramutano solennità e ostentazione in una serie di momenti caratterizzati dalla più coinvolgente spontaneità, all’ insegna di un’ incantevole atmosfera informale.