Dylan Purple: la nuova Eau de Parfum di Versace è un’ode all’estate e al colore viola

 

Due giorni fa vi parlavo del viola in riferimento al Color of the Year Pantone . Oggi, mi riallaccio a quel fil rouge cromatico. A fare da protagonista, stavolta, è la nuovissima fragranza di Versace, Dylan Purple: raffinata, luminosa, fresca e opulenta al tempo stesso, l’Eau de Parfum che la Maison lancia a ridosso del Natale rimanda, quasi per contrasto, a un’ estate senza fine. La sua impronta olfattiva, sentori fruttati di bergamotto che si fondono con l’aroma brioso dell’ arancia, è inebriante al pari della stagione calda; la fresia esalta le sue note tenui in un tripudio travolgente di viola. Il flacone del profumo sfoggia una forma ad anfora (la stessa di Dylan Turquoise) e combina la cromia signature della fragranza con la maestosità dell’ oro. Dorate sono anche la Medusa che decora la boccetta, la scritta Versace in caratteri barocchi, l’iconica greca stampata sul packaging: i molti rimandi alla mitologia ellenica, da sempre fonte di ispirazione del brand, sono evidenti.

 

 

Dylan Purple esordisce con accordi di arancia amara, bergamotto e succo di pera per poi esplodere in cuore di Mahonia, Pomarose e fresia viola; il fondo si avvale di una miscela di legno di cedro della Virginia, Ambroxan, Iso e Super, fitolacca dioica e Sylkolide, un ingrediente che intensifica la “muschiosità” della fragranza. La nuova Eau de Parfum di Versace vanta una formula interamente vegana e abbraccia tre famiglie olfattive: floreale, fruttata e muschiata.

 

 

La campagna pubblicitaria del profumo, splendidamente incentrata sui toni del viola, porta la firma della fotografa olandese Carlijn Jacobs. A dare il volto a Dylan Purple è invece Iris Law (figlia degli attori Jude Law e Sadie Frost), vestita di uno sfavillante miniabito Versace nella nuance che dà il nome alla fragranza. La sensualità della modella e il suo sbarazzino pixie cut platinato la rendono a pieno titolo una dea della Maison.

Dylan Purple è disponibile nei formati da 30, 50 e 100 ml.

 

 

(Foto di Carlijn Jacobs)

 

 

Nodaleto lancia “The Wedding Collection”

(Photo by Hugo Comte)

Arriva San Valentino e Nodaleto ci stupisce con una sorpresa straordinaria: il lancio della sua prima wedding collection. Lo stile è quello signature, inconfondibile del brand, i colori sono il bianco, il panna e l’azzurro – in questo caso, nella nuance polvere – tipico della tradizione anglosassone (pensate all’ adagio che esorta la sposa ad indossare “Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di preso in prestito e qualcosa di azzurro” per avere un matrimonio fortunato). La capsule ripropone i tacchi massicci e scultorei, i vertiginosi plateau, le iconiche Bulla Babies declinate in innumerevoli versioni, ma include anche sandali impreziositi da strass, lacci e piume. Julia Toledano ha dichiarato che, dopo due anni di pandemia, è arrivato il momento di tornare a festeggiare: la sua The Wedding Collection nasce come omaggio alle donne che prediligono un bridal non convenzionale, lontano dal consueto stile classico. La cultura Pop, gli anni ’60 della Factory warholiana, il mood “wild & free” che aleggia su Los Angeles e i riferimenti all’ estetica Jap rimangono i cardini ispiratori della designer; la collezione dedicata alle spose li reinterpreta in occasione del “giorno più bello”, ma in modo del tutto esplosivo. Prova ne è la splendida campagna pubblicitaria scattata da Hugo Comte. Ambientata a Las Vegas, precisamente nelle cappelle dove si celebrano i matrimoni lampo, inneggia a un look intriso di audacia e di accenti camp. La modella Stella Maxwell, che impersona una sposa raffinata ma ribelle, sensuale e vagamente kitsch, è la perfetta protagonista dell’ ad. Potete acquistare The Wedding Collection in esclusiva nel sito di Nodaleto; però affrettatevi, perchè sarà acquistabile solo fino al 14 Febbraio!

 

 

 

Stella Maxwell nella ad campaign scattata a Las Vegas da Hugo Comte

 

CREDITS

Art direction: Olivier Leone

Photography: Hugo Comte

Model: Stella Maxwell

Styling: Georgia Pendlebury

Make Up: Sam Visser

Hair: Sasha Nesterchuk

 

 

Buti collezione AI 2021/22: la vibrante ad campaign firmata da Pier Fioraso

 

Come vogliamo la borsa ideale? Innanzitutto le chiediamo che sia bella, che ci soddisfi esteticamente. E poi la preferiamo stilosa, comoda, maneggevole. Desideriamo che sia capiente il più possibile, perchè in borsa infiliamo il nostro mondo, e al tempo stesso che sia minuta, aggraziata, mai ingombrante. Adoriamo le borse con il manico che, all’ occorrenza, possiamo indossare anche a tracolla. Se sono colorate, sfiziose ma eleganti e soprattutto sostenibili, è davvero il top. Queste riflessioni mi sono venute spontanee, mentre ammiravo le immagini della campagna pubblicitaria AI 2021/22 di Buti. La storica pelletteria fondata da Pilade Buti nel cuore della Toscana, un’ azienda a conduzione familiare, è attiva dal 1950 ma non ha mai sovvertito i propri valori: la creatività, la passione, un savoir faire artigianale di elevata qualità. Buti concepisce la borsa come uno squisito accessorio di design. La cura dedicata al prodotto è altissima, coinvolge l’ intero processo produttivo. I maestri artigiani prestano un’attenzione meticolosa ad ogni dettaglio della creazione, realizzando una borsa fatta a mano con amore e con la massima dedizione. Ciascun pezzo è unico, senza tempo, sfoggia materiali pregiati e una gamma di colori inesauribile; può essere personalizzato tramite accessori, finiture o pellami a scelta del cliente: l’ obiettivo è consegnargli una borsa che lo rispecchi, che esprima la sua personalità a 360 gradi.

 

La collezione Autunno Inverno 2021/22 del marchio include tre differenti linee. New Energy è un’ ode alla sostenibilità. Buti abbraccia una filosofia eco-friendly finalizzata ad instaurare la massima armonia tra l’azienda e l’ambiente. Fortemente radicato nel territorio e fautore di una politica aziendale che valorizzi il talento degli artigiani toscani, il brand si avvale di materiali innovativi come l’ Apple Marlene, un tessuto realizzato con gli scarti della lavorazione della mela, e il cuoio vegetale. Entrambi, a poco a poco, sono andati affermandosi al pari dei pellami signature di Buti, iconici e inalterabili nel tempo. Innovazione e tradizione si intrecciano sapientemente, apportando nuova linfa alla ricercatissima lavorazione artigianale. Flaw-Less si incentra invece sul patchwork: rombi di materie prime di scarto vengono cuciti l’uno accanto all’ altro per creare uno stile versatile e splendidamente sfaccettato. Regenerated Design, infine, mira a dare nuova vita ai tipici pellami del brand. Le materie prime si rigenerano attraverso cicli produttivi successivi e riducendo al minimo gli scarti, con la massima attenzione affinchè non si verifichi un impatto negativo sull’ ambiente. Per facilitare il processo, Buti ha progettato un nuovo design dei prodotti: il riutilizzo delle risorse primarie viene incentivato e coniugato con la qualità.

 

 

La advertising campaign della collezione è stata ideata da un nome prestigioso. I lettori di VALIUM lo ricorderanno molto bene: si tratta di Pier Fioraso (rileggi qui la sua intervista), Art-Creative Director e Consultant che vanta oltre dieci anni d’esperienza in progetti creativi e di forte impatto nei settori della moda, del lusso e del lifestyle. Pier ha sviluppato concept in collaborazione con brand del calibro di Alexander McQueen, Balenciaga, Emilio Cavallini, LuisaViaRoma, Max Mara, Missoni, Opening Ceremony e Stefanel, per citarne solo alcuni. A capo di WeAreCreative, agenzia creativa-digitale che si avvale di un vasto network di fotografi, storyteller, stylist e creativi ad ampio spettro, Fioraso elabora proposte visionarie e innovative. La campagna per la collezione Autunno Inverno 2021/22 di Buti ne è un pregnante esempio: scattata dal fotografo Raffaele Grosso, inneggia ai segni distintivi del brand. Uno su tutti? Il colore, che ritroviamo sia nelle borse che negli sfondi e nei look indossati dalle modelle. L’ azzurro, il lilla, il fucsia, il giallo, il turchese, l’ ottanio e l’arancio sono le nuance più ricorrenti, vivaci e molto potenti visivamente. L’ attitude è altrettanto strong. Descrive la disinvoltura, la spigliatezza, il brio della donna Buti, un marchio che ha oltrepassato il 70esimo anniversario. Come dire: “70 anni e non sentirli”! L’ energia e il dinamismo sono gli stessi del brand, lo stare al passo coi tempi pur mantenendo uno chic di base, uno stile fortemente caratterizzato, anche. La gioia di vivere pervade ogni scatto, ed è rigenerante in un periodo ancora rabbuiato dal Covid. Le immagini ci mostrano una donna indipentente, attiva, che predilige le mini borse ma non disdegna le shopping bag.

 

 

A unire le tre linee Autunno Inverno 2021/22 è un denominatore comune: il desiderio di esibire una borsa che esprima se stesse e la propria personalità. Se ci fate caso, in effetti, la borsa che scegliamo rivela molto di noi. Perchè ci accompagna in ogni momento, fa parte della nostra vita e del nostro quotidiano. La borsa, insomma, racconta chi siamo: un concetto che viene sottolineato tramite foto vibranti e con straordinaria efficacia dalla spumeggiante campagna pubblicitaria Buti firmata da Pier Fioraso.

 

 

CREDITS

Project:
Buti Bags | AW 2021-22 Collection
@buti_italia #ButiBags #AW21 #Digital #Campaign #Adv
Art Direction & Styling: @PierFioraso
Photographer: @Raffgrosso
Digital Operator: @Frneri_
Fashion Assistant: @JaqueVuelma @Gabri_Casari
Hair & Make-up: @Clo.fba at @RockandRoseAgency
Produced by: @WeAreCreative.Agency
Models:
@KorlanMadi at @FashionModel.it
@AmbersHall at @EuphoriaFashionAgency

 

 

Hello, Gorgeous! Direttamente da Manhattan, arriva la nuova fragranza di Michael Kors

 

Una giovane donna attraversa la strada nel cuore di Manhattan: è bellissima, sicura di sé e sorridente, non provocherebbe stupore se fermasse il traffico. Sfoggia una lunga chioma ondulata, un suit pantalone di stampo anni ’70, una borsa a spalla e un paio di stivali con tacco alto e massiccio. La ragazza in questione (ritratta da Inez & Vinoodh) è Sara Sampaio, portoghese, acclamatissima modella e attrice, che Michael Kors ha fortemente voluto come volto di Gorgeous!, la sua nuova fragranza. Scritto proprio così, con il punto esclamativo: “gorgeous” è un aggettivo che gli anglosassoni utilizzano per esprimere apprezzamento, l’ entusiasmo ispirato dal bello, sia esso associato a una cosa, a una persona o a un’ atmosfera. “Hello, gorgeous!” è il saluto che la donna Michael Kors rivolge al mondo, ma anche quello che riceve. Perchè sprigiona femminilità, ottimismo e disinvoltura, un mix che si identifica con un fascino travolgente. Inez & Vinoodh, nella campagna pubblicitaria del profumo, catturano questo mood in scatti spumeggianti, immortalando al tempo stesso la gioia di vivere della testimonial e il vibrante fermento che anima New York, la metropoli che Kors più ama al mondo.

 

 

La fragranza con cui lo stilista omaggia la sua figura femminile di riferimento è un jus sensuale, radioso e inebriante: i nasi Nicolas Beaulieu, Sophie Labbe e Laurent Le Guernec l’ hanno ottenuto tramite un connubio di note legnose e floreali. Gorgeous! esordisce con gli accordi di un bouquet fiorito e vanta un cuore aromatico, molto intenso, di tabacco. Il fondo legnoso, misto a sentori cuoiati, esalta la potenza seduttiva del profumo.

 

 

Il flacone rispecchia lo spirito della donna che indossa l’ eau de parfum. E’ agile, essenziale, dalle forme nette, ma viene addolcito da un rosa tenue di cui si tinge anche il pack. La scritta “a mano” del nome Gorgeous! caratterizza ulteriormente la fragranza, contrapponendo sensazioni di giocosità e spensieratezza alla linearità della boccetta.

 

 

Gorgeous! è disponibile in versione Eau de Parfum nei formati da 30, 50 e 100 ml.

 

 

 

 

 

 

Mémoire d’une Odeur di Gucci: il portentoso aroma dei ricordi

 

Mémoire d’une Odeur, la nuova fragranza universale di Gucci, mi ha letteralmente ipnotizzato: provandola, ho notato che non somiglia a nessuno dei profumi creati finora. Nessun punto di riferimento per definire il suo aroma, nessun sentore familiare o “déjà vu” olfattivo. Annusarla sulla mia pelle è stato come essere investita da una folata onirica, dall’ essenza di un tempo non collocabile altrove se non nei meandri dellla mente…Il suo è un odore che sa di antico e, al tempo stesso, è potentemente vivo nel qui e ora: l’ odore dei ricordi.  Lo spiega efficacemente Alessandro Michele, dichiarando di aver “cercato di immaginare il ricordo di un profumo che non poteva essere facilmente identificato; un profumo ibrido che somiglia il più possibile ai ricordi.” Mémoire d’une Odeur, creato dal Maestro Profumiere Alberto Morillas,  è un concentrato di emozioni, un elisir  enogmatico e sorprendente. La sua unicità è tale da annoverarlo in una famiglia olfattiva inedita, battezzata Minerale Aromatica e contraddistinta dalla camomilla romana che fa da firma alla fragranza. Alessandro Michele in persona ha puntato su questo affascinante fiore, coltivato a Roma fin dal 1500: le sue intense note aromatiche verdi si combinano con un un mix floreal-muschiato che dotano Mémoire d’une Odeur di un’ irresistibile, magnetica profondità. Il cuore dell’ eau de parfum esalta accordi di preziosi muschi e Gelsomino Corallo Indiano, il cui aroma mielato si intensifica di notte, mentre il fondo amalgama legni come il cedro e il sandalo a un avvolgente tocco di vaniglia per accentuare l’incisività del jus.

 

 

Da un simile connubio non poteva che nascere un profumo speciale. “L’ olfatto è il senso che, anche a occhi chiusi, ti trasporta in un preciso momento dello spazio e del tempo”, dice ancora Michele, e tuttavia quel tempo lo trascende,  fluttuando in un passato che si fa presente attraverso le reminiscenze. Sensazioni, avvenimenti, suggestioni di ieri riaffiorano grazie ad un aroma, ad un input olfattivo: Mémoire d’une Odeur è l’ incantesimo che lo rende possibile, ma è soprattutto l’ alchimia in virtù della quale i ricordi si tramutano in esperienza sensoriale, nello specifico in una magica fragranza. Concepito come “no gender”, l’ eau de parfum di Gucci  esprime la sua singolarità anche esteriormente. A fare da denominatore comune è un verde tendente al giada, che sfoggiano sia il flacone di ispirazione vintage, scanalato come una colonna antica, sia la confezione che rievoca il cielo stellato dipinto da Giotto a Padova, sul soffitto della Cappella degli Scrovegni.

 

Photo by Glen Luchford

La campagna pubblicitaria, firmata da Glen Luchford, è deliziosamente flou nelle sequenze e squisitamente eterea. Protagonisti sono un gruppo di giovani, precisamente ventuno, tra i quali figurano l’ attore e cantautore Harry Styles, la musicista e designer di gioielli Zumi Rosow, l’artista Olimpia Dior e il fashion designer Harris Reed. Danze attorno al fuoco, performance musicali, partenze in decappottabile, momenti di giocosità o in cui i ragazzi e le ragazze flirtano tra loro si alternano sul suggestivo sfondo del castello medievale di Montecalvello, nei pressi di Viterbo, dando vita a un’ ode collettiva alla libertà dai toni vagamente Hippie (clicca qui per ammirare il video).

 

Photo by Glen Luchford

 

Mémoire d’une Odeur è disponibile in versione eau de parfum nei formati da 60 e 100 ml.

 

 

 

Ode a una jet-setter contemporanea: la campagna pubblicitaria PE 2019 di Michael Kors Collection

 

Il jet-set secondo Michael Kors: potrebbe essere il titolo della campagna che Inez & Vinoodh hanno realizzato per raccontare la Michael Kors Collection della Primavera/Estate 2019.  E lo fanno in grande stile, scegliendo come location il leggendario Hotel Le Negresco di Nizza, dove immortalano in scatti iconici e iper glamour una Binx Walton (clicca qui per rileggere l’articolo che VALIUM le ha dedicato) nelle vesti di “luxury traveler” del XXI secolo. A far da sfondo, con vista panoramica sulla spettacolare Côte d’Azur, una suite dell’ Hotel: sontuosa ma vissuta, sconvolta da un confortevole disordine. Borse e abiti sono sparsi ovunque, sul letto il giradischi campeggia accanto al cartone della pizza, e Binx, al centro della scena, viene ritratta in pose easy cool che coniugano irriverenza e lusso. E’ proprio questa, la cifra del nuovo jet-setter: il perfetto connubio tra disinvoltura e sfarzo, quell’ attitude rilassata che smorza un’ eleganza over the top. Gli abiti che la modella indossa – tute neo-hippy in pizzo guipure, fantasie coloratissime e vivaci, minidress anni ’60 con tanto di cappello a falda larga – sono l’ espressione più pregnante della filosofia (oltre che dell’ estetica) di Michael Kors, che anche in accessori come le tote da spiaggia o le “destination tote”, dipinte a mano, identifica la sua nozione di stile con la coolness di una contemporanea jet-setter.

 

 

 

 

 

 

CREDITS

Photography: Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin

Creative Direction: Michael Kors

Styling: Paul Cavaco

Hair: Malcolm Edwards

Make up: Val Garland

Model: Binx Walton

 

 

 

#ForeverGuilty: una campagna iconica per due iconiche fragranze Gucci in new edition

 

Lo scenario è una Los Angeles iconica, molto glamour. L’ atmosfera, tipicamente anni ’60. A fare da protagonisti, due star altrettanto affascinanti come il musicista e premio Oscar Jared Leto insieme alla magnetica Lana Del Rey: il fotografo britannico Glen Luchford li ha immortalati in una campagna che, lanciata pochi giorni orsono, è già celebratissima sul web. Si tratta dell’ adv di Gucci Guilty Pour Femme e Gucci Guilty Pour Homme, due amatissime fragranze Gucci che debuttano in una nuova,  contemporanea versione. E lo fanno in grande stile, presentate da fotogrammi  – patinati e surreali al tempo stesso – che esplorano una serie di luoghi-simbolo dell’ americanità:  il supermercato, la lavanderia a gettoni, il diner (con un’ inedita Courtney Love nei panni della cameriera), l’ hair salon, il motel dotato di TV in bianco e nero. Persino l’ Hollywood Forever appare nelle inquadrature, e non è un caso che sia proprio il cimitero dei divi a dare il nome all’ hashtag #ForeverGuilty associato alla campagna. Lo spot è un vortice di immagini, suggestioni, emozioni cadenzate dall’ incalzante sottofondo di “The Swag” di Link Wray & The Wray Men, un rock’n’roll datato 1958. Sulle note del suo ritmo i personaggi si muovono in completa libertà, sganciati da qualsiasi convenzione e assecondando la loro innata eccentricità senza timore.  Uno sciccosissimo Jaret Leto, con i capelli al vento e la giacca fucsia su cui è appuntata una maxi rosa, potrebbe essere l’ alter ego di Alessandro Michele; Lana Del Rey, più seduttiva che mai, ammalia in un suit in total green che abbina ad una chioma cotonata e a delle unghie lunghissime, appuntite, completamente laccate di baby pink. I due flirtano, fanno spesa, scorrazzano in una decappottabile rilassati e del tutto noncuranti del “bestiario” Gucci che appare all’ improvviso, in brevi flash: struzzi al supermercato, tigri in lavanderia, gufi appollaiati sulle tombe dell’ Hollywood Forever, serpenti striscianti spuntano come visioni oniriche, proiezioni estemporanee estrapolate dall’ universo della Maison. La coppia Leto-Del Rey non li nota neppure, immersa com’è nel mood irreale dello spot. La visionarietà diviene la norma, un dato di ordinaria amministrazione che non pone limiti alla fantasia: vi fa pensare all’ immaginario di Alessandro Michele? Siete sulla strada giusta. Le “new edition” di Gucci Guilty Pour Femme e Gucci Guilty Pour Homme incarnano questa disinvoltura, questa spontanea disinibizione, esprimendole in sentori che – com’è intuibile – non passano certo inosservati.

 

 

La composizione di Gucci Guilty Pour Femme evidenzia un mix oriental-floreale in cui predominano la mandora, un frutto dell’isola di Cipro, insieme al bergamotto e al pepe rosa. Il cuore di lillà, affiancato da accordi di rosa e di violetta, si combina con un fondo di patchouli ed ambra che dona persistenza alla sua scia olfattiva. Gucci Guilty Pour Homme, rivisitazione di una storica fragranza della Maison, punta invece sul piccante pepe rosa e lo abbina al limone italiano per intensificare il suo jus. Le note di cuore accentuano il mood unconventional tramite un’ assoluta di fiore d’arancio – tipicamente utilizzata nei profumi femminili – e di lavanda francese, mentre il fondo esalta un sensuale connubio di legno di cedro e di patchouli.

 

 

Gucci Guilty Pour Femme e Gucci Guilty Pour Homme sono disponibili, rispettivamente, nelle versioni Eau de Parfum e Eau de Toilette.

 

 

 

Nelle foto, alcune immagini tratte dalla campagna pubblicitaria #ForeverGuilty scattata da Glen Luchford

 

 

 

Vivienne Westwood & Burberry, quando “heritage” fa rima con “British”

 

Annunciata mesi fa, era attesissima. E in questi giorni è stata finalmente lanciata: Vivienne Westwood & Burberry, la collezione in limited edition scaturita da una sinergia tra Riccardo Tisci, Vivienne Westwood e Andreas Kronthaler, campeggia ora nei flagship Burberry di Londra e di innumerevoli metropoli internazionali. Per “raccontarla” in sintesi, potremmo definirla l’ incontro tra due heritage iconici. Il glorioso archivio Punk di Vivienne Westwood viene reinterpretato, infatti, in connubio con lo storico motivo check di Burberry, instaurando un trait d’ union tra due veri e propri pilastri dello stile britannico. Due stili a contrasto, ma non inconciliabili: è dalla loro fusione, anzi, che nasce il prorompente appeal di questa capsule. Il mood sovversivo del Punk (avete notato, a proposito, come questa settimana gli articoli di VALIUM si snodino all’ insegna di un fil rouge ben preciso?) si intreccia con la tradizione e il mix che ne risulta è un’ esplosiva combinazione di passato e futuro. In linea con l’ imprinting unisex che caratterizzava il Punk, la limited edition celebra capisaldi dello stile Westwood come il minikilt, le maxizeppe stringate,  la t-shirt con lo slogan, il basco cosparso di spille, gli enormi colli a punta, che adottando il pattern tartan di Burberry sfoggiano un twist del tutto inedito. Associata a una magnifica campagna pubblicitaria scattata da David Sims, Vivienne Westwood x Burberry nasce con l’ intento di sostenere Cool Earth, associazione no profit che si batte contro la deforestazione e i cambiamenti climatici: una causa abbracciata dalla “Mother of Punk” ormai da tempo. Nelle foto, alcuni pezzi chiave della capsule (per ammirarla per intero, cliccate qui).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Divagazioni oniriche in toni flou: la campagna pubblicitaria PE 2018 di Giorgio Armani

 

Fotogrammi dai contorni sfumati, onirici, dove il colore risalta in un’ alchimia vivace: la campagna pubblicitaria Primavera/Estate 2018 di Giorgio Armani porta l’ inconfondibile firma di Sarah Moon che, per l’ occasione, dota i suoi scatti di una straordinaria incisività cromatica. La fotografa che immortalò l’ universo decadente e déco di Biba  ritrae le creazioni di Re Giorgio tramite immagini in cui l’ effetto flou, tratto distintivo della sua opera, si fa un tutt’uno con il movimento, con una leggerezza ariosa. Quel “fissare l’ attimo” a cui la Moon aspira coincide ora con la cattura di un gesto, di un’ azione in divenire: alle sue tipiche atmosfere languide e rarefatte subentra un mood ugualmente impalpabile, ma carico di vibranti emozioni. Un uomo e una donna (i modelli Simon Nessman e Daga Ziober) vengono fotografati su uno sfondo “grafico” che richiama i pattern degli outfit e li evidenzia elegantemente. I volti appaiono a malapena, l’ obiettivo si concentra in gran parte sui look e sugli accessori. Il rosa, il rosso e il verde trionfano accanto al nero, al tortora, al blu polvere scuro, risaltando sia sugli abiti che sui fondali. Dinamismo e sogno si fondono in scatti dal fuoco morbido che dona alle pose una allure sospesa: ogni immagine è un autentico dipinto che sublima istanti densi di pathos appena prima della dissolvenza, un capolavoro di lirismo dalla suggestività potente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Photo credits: Sarah Moon

 

“Spring Rhapsody”, la campagna pubblicitaria PE 2018 di Emilio Cavallini

 

E’ uno spazio quasi metafisico, costruito attorno a linee rigorose e ad un’ architettura minimal,  a fare da cornice alla campagna pubblicitaria Primavera/Estate 2018 di Emilio Cavallini. Il leggendario brand “made in Italy” delle calze couture presenta le sue ultime proposte di calzini e di collant in un’atmosfera sospesa che ne riflette il design ed i motivi ispiratori: romanticismo e sofisticatezza si intersecano, continuamente in bilico tra delicate trasparenze pastello e ricami intessuti su uno sfondo di cromie vibranti. La collezione coniuga una nostalgica ispirazione rétro a materiali tessili avantgarde, gioca sul contrasto e lo elegge a proprio filo conduttore. E’ così che ai raffinati intrecci crochet si affiancano pattern squisitamente geometrici, e che modelli iper contemporanei, dai toni vividi, si alternano ad audaci trame a rete, pizzi eclettici e finissimi ricami argentati. La Primavera/Estate 2018 di Emilio Cavallini decreta i calzini protagonisti indiscussi, tramutandoli in un must stiloso quanto poliedrico: si abbinano agli abitini, ai pantaloni, a mini e maxigonne senza distinzioni, donano un twist irresistibile a qualsiasi look. Le calze, nella migliore tradizione del brand, rappresentano un autentico capo a sè stante; il direttore creativo Pier Fioraso ne esalta le ricercate trame a rete,  gli straordinari contrasti materici e gli esuberanti motivi floreali declinandole nelle creazioni “couture” della Maison per eccellenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CREDITS

“Spring Rhapsody”
Styling and Direction: Pier Fioraso
Photography: Tommaso Ferri
Video: David Lopardo
Hair and Make-Up: Luigi Morino
Models: Azra, Karina and Umberto @Independent
Location: Villa Rondinelli, Fiesole

A special thanks to Luisaviaroma.com