Roma e il “grande circo carnale”

 

“Milano è discreta con la sua aria ferma e il suo cielo monotono, il clima qui non prende di petto nessuno e non obbliga nessuno a fare i conti con la propria combattività. Milano è rassicurante perché non chiede a chi ci vive di essere operoso e passionale insieme. Forse l’ aspetto negativo di questa mancanza di carnalità è la difficoltà di fare cinema quassù. Fellini a Milano che avrebbe combinato? Il carrozzone felliniano qui non esiste e non si sarebbe neanche potuto inventare. Fellini prende tutto dall’ambiente in cui vive. Roma, con le sue tramontane, di maschere ne produce parecchie…(…). So che Milano faticherà sempre a produrre cinema, sarà un cinema molto civile e umano, come quello di Olmi, o beffardo e stralunato, come quello di Nichetti, o intimo e amaro, come quello di Soldini, ma il “grande circo carnale” si può fare solo dove soffiano venti caldi e stravolgenti.”

 

Giulio Cingoli, da “Il gioco del mondo nuovo”

 

 

 

 

Foto: Eugenio via Flickr, CC BY-NC-SA 2.0