Gennaio, il look del mese

 

E’un abito, un maxi maglione o un capospalla? Tutte e tre le cose messe insieme. Ho scelto questo eclettico capo in knitwear di Antonio Marras per rappresentare il mese di Gennaio: il suo candore rimanda a quello della neve, la calda lana di cui è composto lo rende un must dell’Inverno. La lunghezza non arriva a sfiorare il ginocchio, le maniche sono lavorate a trecce; sull’orlo e sulle spalle lo adorna un tripudio di piume effetto fake fur. Gli accessori che lo completano sono un paio di calze a rete e delle platform interamente ricoperte di piume, il tutto in total white a parte la suola nera delle scarpe. Il look appare raffinato e confortevole al tempo stesso: i volumi ampi si combinano alla perfezione con l’agevolezza della lunghezza mini, mentre le piume, presenti in abbondanza, evocano l’elegante immagine di un cigno d’Inverno. L’importanza che assume il make up è fondamentale. Per imporsi sul biancore imperante, dona il massimo risalto allo sguardo sottolineandolo con dosi massicce di matita e ombretto. Il bianco, come ho già scritto nella parade dei colori del Natale (rileggi qui l’articolo), in questo periodo dell’anno assume una valenza importante: è il colore del nuovo inizio, una pagina da riempire con un nuovo capitolo della nostra vita. Non esiste nessun’altra tonalità, inoltre, in grado di tramutarci in un’eterea e affascinante Regina delle Nevi.

 

Tendenze PE 2023 – Il maxi blazer che coniuga comfort e stile

Dries Van Noten

Il blazer della Primavera Estate 2023? Ha volumi ampi, rigorosamente extrasize. E’ il diktat imprescindibile delle giacche della stagione calda, il denominatore comune di ogni modello. Alle maxi dimensioni si accompagna un altro must: gli orli si allungano, compresi quelli delle maniche. Il comfort diventa prioritario e si coniuga con qualsiasi stile, dando vita a contrasti oltremodo cool.

 

Max Mara

Sportmax

Michael Kors

Stella McCartney

Coach

Khaite

David Koma

Miu Miu

Acne Studios

 

 

Tendenze PE 2023 – I pantaloni cargo, un ritorno in grande stile

The Attico

Sono i pantaloni di tendenza della Primavera Estate 2023: il modello cargo, dopo aver furoreggiato nei primi anni del terzo millennio, fa il suo grande ritorno. Creati nel 1938 per l’esercito del Regno Unito, i cargo pants sfoggiano capienti tasche lungo la gamba e un gran numero di fibbie e cinture. Il loro punto di forza è il comfort, o meglio la funzionalità. E se queste caratteristiche permangono, le rivisitazioni guardano alla contemporaneità: si coniugano con materiali inediti (Fendi punta sul raso, mentre Act N.1 opta per il tulle) e abbracciano molteplici lunghezze, ampiezze, stili. I cargo diventano di volta in volta glamour, chic, eterei, grunge…Givenchy, che li assurge a filo conduttore della propria collezione, propone un modello a vita bassa e corto al ginocchio  che rievoca i bermuda, una lunghezza adottata anche da Tom Ford.

 

Fendi

LaQuan Smith

Versace

Tom Ford

Gestuz

Tibi

Act N.1

Brandon Maxwell

Isabel Marant

Givenchy

 

 

Fairy Light Spirit Tree, il magico alberello di Twinkling Tree che ricrea l’atmosfera natalizia e contribuisce alla causa eco

 

Fine delle feste: le luminarie si spengono,  i maestosi alberi di Natale spariscono dalle piazze cittadine, sui balconi e i davanzali lo scintillio delle lucine intermittenti è già un ricordo. Da stasera in poi, a predominare sarà il buio. Rischiarato, ovviamente, dalla luce dei lampioni. Per evitare di cadere nello stato d’animo che gli anglosassoni definiscono “post-holiday blues”, ovvero “depressione post-natalizia”, possiamo darci da fare in vari modi. Ad esempio, mantenendo un’atmosfera intrisa di accenti magici all’ interno della nostra casa: è qualcosa di più semplice di quanto si possa immaginare. La soluzione si chiama Twinkling Tree (“albero scintillante”) e permette di perpetuare lo straordinario incanto delle luci di Natale. I prodotti proposti dal brand sono innumerevoli, io ne ho scelto uno che gronda suggestività a partire dal nome: il Fairy Light Spirit Tree ha il potere di donare meraviglia, serenità e un mood fatato a qualunque angolo della casa.

 

 

Completamente realizzato a mano, alto 45 cm, si presenta come un alberello dorato dai rami spogli, ma costellati di un tripudio di piccole luci. Il bagliore che irradia è magnetico e rilassante. La sua luminosità è tale da consentirvi di leggere un libro, però rimane soffusa: crea un avvolgente senso di intimità, dona un tocco fiabesco e confortevole ad ogni ambiente. L’ alberello ha un effetto rigenerante sulla psiche. Contribuisce ad azzerare lo stress, immerge la stanza in un alone di lucentezza incantevole. Potete posizionarlo dove preferite: i suoi rami, come quelli di un bonsai, sono flessibili e modellabili; è possibile plasmare l’ albero a proprio piacimento per adattarlo a qualsiasi spazio. L’ effetto natalizio è assicurato, e che importa se “l’ Epifania tutte le feste porta via”?

 

 

C’è un altro dettaglio considerevole che riguarda l’ alberello luminoso: acquistandolo, diamo il nostro contributo alla causa eco e della protezione dell’ ambiente. In collaborazione con Trees for the Future, un’associazione impegnata nell’ agroforestazione e nell’ utilizzo sostenibile del suolo, Twinkling Tree si impegna a piantare un albero per ogni articolo venduto. E’ un’ iniziativa di enorme importanza ai fini del rimboschimento globale e della crescita delle economie regionali; incentiva un sistema alimentare all’insegna della sostenibilità favorendo, di conseguenza, il benessere del pianeta. Non c’è altro da aggiungere, credo: Fairy Light Spirit Tree è un alberello magico, di nome e di fatto.

 

 

 

Tendenze AI 2022/23 – I cappotti lunghi: comfort e raffinatezza

Ann Demeulemeester

Sono caldi, scenografici, eleganti: i cappotti lunghi svettano sul podio dei fashion trends dell’Autunno Inverno 2022/23. Hanno orli che arrivano alla caviglia oppure rasoterra, a volte un accenno di strascico. “Raffinatezza” è il termine che meglio li connota. Slanciano la silhouette e impreziosiscono qualsiasi outfit. Dato che l’ Inverno avanza a grandi passi, è il momento giusto per inserirli nel nostro guardaroba.

 

Elie Saab

Givenchy

Max Mara

Bevza

Valentino

Del Core

Blumarine

Altuzarra

Tod’s

 

 

Jacquemus in white

 

Il matrimonio di Simon Porte Jacquemus con Marco Maestri, avvenuto il 27 agosto scorso, è stato di grande ispirazione per la collezione Autunno Inverno 2022/23 del designer: l’estetica nuziale si insinua in ogni look. Avvalendosi di una tavolozza cromatica che esalta il bianco e il bianco sporco alternandoli al nero e all’écru, le suggestioni bridal rivivono attraverso esplosioni laterali di tulle, ricami, trasparenze al limite del nude look, silhouette fascianti, asimmetrie, drappeggi e strascichi fluttuanti. A fare da contrappeso a quest’ inno alla femminilità impalpabile, i volumi oversize di una serie di cappotti e giacche in shearling sovrapposti a vaporose gonne plissettate. La location della sfilata, che si è svolta tra le candide dune di sale della Camargue, ha conferito un mood lunare a ogni singola creazione. Ma il bianco non è solo il colore-leitmotiv della collezione che Jacquemus ha significativamente battezzato Le Papier. L’intento principale del designer, ripartire da zero, si è tradotto nell’ emblema di un foglio bianco da riempire: lo strumento su cui tracciare una nuova visione, uno stile che si nutre di un raffinato mix di comfort e couture. In questo connubio, non a caso, rientrano codici primigeni del brand come la purezza cromatica. Per presentarvi la collezione ho voluto concentrarmi su una parte dei look in bianco e bianco sporco, quintessenza dell’ ispirazione e riflesso di una stagione (l’ Inverno) che nel candore della neve rinviene uno dei suoi elementi caratterizzanti.

 

 

 

Tendenze AI 2022/23 – Il pantalone a palazzo: uno chic che strizza l’occhio ai 30s

Imperial

Le collezioni Pre-Fall 2022 lo avevano preannunciato: il pantalone a palazzo trionfa e continuerà a spopolare ancora per molto, almeno fino ai prossimi mesi caldi (come testimoniano le Fashion Week della Primavera Estate 2023). La stagione fredda, intanto, l’ha già decretato un must. Il caratteristico modello con gamba ampissima non fa più parte del guardaroba esclusivamente estivo. E’ comodo, glamour, chic e strizza l’occhio agli anni ’30, il decennio in cui faceva furore tra celebrities del calibro di Marlene Dietrich, Coco Chanel, Madame Rochas, Joan Bennett e Hedy Lamarr. E se volete rimanere fedeli allo stile casual, no problem: ormai sono a palazzo persino i jeans.

 

Twinset

Essentiel Antwerp

Marni

Max Mara

Proenza Schouler

Patrizia Pepe

Trebarrabi

Zara

Max Mara Weekend

Bottega Veneta

Bevza

 

 

Il focus

 

A due giorni dall’ Equinozio di Primavera, ecco un perfetto look “di transizione” tra l’ Inverno – che in questi giorni ha continuato a imperversare con neve, pioggia e temperature gelide – e la nuova stagione. E’ un look essenziale ma intriso di stile: un mini cardigan abbinato a un paio di jeans. L’ ensemble si armonizza alla perfezione e concentra alcuni tra i principali fashion trends primaverili. Ma c’è un dettaglio in più da sottolineare. I due capi fanno parte della label Join Life di Zara, una linea completamente ecosostenibile: gli indumenti che la compongono si avvalgono di materie prime e tecniche di realizzazione che riducono al minimo il loro impatto ambientale. Il cardigan, ad esempio, contiene il 30 % di poliestere riciclato e sfoggia un’ intrigante tonalità rosa confetto. La lavorazione a trecce e i fiori gialli ricamati lo ingloberebbero nella sfera del knitwear, se non fosse per l’ orlo micro e per l’ ampia scollatura a V, bordata di volants, che lo fanno somigliare a un top. Il capo si accompagna a dei jeans palazzo a vita alta, un modello che spopolerà la prossima Primavera; è la declinazione più nuova e raffinata dei pantaloni a gamba larga, che fino a poco tempo fa decretavano il trionfo dei bell-bottoms. I jeans Join Life di Zara, in linea con i valori eco-friendly del brand, sono stati realizzati utilizzando dosi minime di acqua. Questo look è una concreta rappresentazione di come stile, sostenibilità e comfort possano fondersi in un portentoso mix: un connubio che seduce grazie a uno chic discreto, ma dal fascino potente.

I look fiabeschi di Linennaive, brand di punta dello stile Cottagecore

Outlander 2020  100% wool cloak coat

 

Inverno = fiaba è uno dei leitmotiv di VALIUM, e il post di oggi si basa proprio su questo assioma. A fare da protagonista è uno dei brand di punta dello stile “Cottagecore”, Linennaive. Ma che cos’è, innanzitutto, il Cottagecore? Viene definita Cottagecore un’ estetica bucolica, sognante e fiabesca che ha come icona di riferimento Holly Hobbie, il celebre personaggio che la scrittrice e illustratrice americana Denise Holly Hobbie creò negli anni ’60. Vi ricordate di lei? Ispirandosi al tradizionale stile rustico del New England, Denise raffigurò una bambina che indossava un grembiule in patchwork sovrapposto ad un romantico abito. Il suo enorme cappello a cuffia in fantasia floreale divenne famosissimo; caratterizzando ulteriormente il look che esibiva, Holly Hobbie teneva in mano un bouquet di fiori di campo. Ideata per illustrare un biglietto di auguri, il personaggio si tramutò ben presto in un’ icona globale: l’ immagine di Holly Hobbie cominciò ad apparire ovunque, venne lanciata una bambola con le sue fattezze e nel 2018 le fu dedicata persino una serie TV. Tornando al Cottagecore, è da notare che porta un nome significativo. Unisce infatti i termini “cottage”, la tipica casa di campagna britannica, e “core”, ovvero “nucleo”. Lo stile Cottagecore, in sintesi, rimanda ad un abbigliamento d’antan che inneggia alla country life e a suggestioni pastorali. Ma va ben oltre la moda, coinvolgendo il lifestyle in toto:  può essere Cottagecore un determinato arredamento così come lo sono i dolci fatti in casa, i fiori selvatici, un bosco innevato, un maglione ai ferri, un’ antica lampada ad olio che sostituisce la luce elettrica e così via.

 

 

Pensando al Cottagecore, insomma, viene spontaneo immaginare ambientazioni che sembrano uscite da un libro di fiabe dei fratelli Grimm (Cottagecore è anche, a proposito, leggere libri rigorosamente cartacei – magari vintage – e bandire gli e-book). Linennaive è un fashion brand completamente imperniato sull’estetica Cottagecore. I suoi cardini sono il comfort e la qualità, mentre tra i materiali che propone predomina il lino: lino italiano proveniente da Venezia, Napoli e Torino, lino della Normandia, lino cinese soffice come seta. Il design dei capi è romantico e confortevole, dal forte impatto visivo. “Fiabesche” è l’aggettivo perfetto per definire le creazioni di Linnenaive. Cappotti, mantelle, gonne, abiti e bluse hanno un sapore d’altri tempi e si contraddistinguono per i volumi ampi, le svolazzanti svasature, la morbidezza delle stoffe. Altri materiali cult del brand, non a caso, sono il cashmere e la pura lana.

 

 

Molto importante è anche la cultura aziendale: Linnenaive valorizza il lavoro delle fabbriche di lino e dei pastori nomadi che realizzano i suoi tessuti, ricompensandoli con una più che adeguata retribuzione. Inoltre, utilizza materie prime che garantiscano il benessere degli animali, seguendo scrupolosamente le direttive stabilite dall’ OIE (World Organisation for Animal Health). L’ispirazione stilistica attinge soprattutto all’ era vittoriana e al tardo Medioevo. Prevalgono lunghe mantelle con cappuccio, bluse-corsetto con maniche balloon e lacci intrecciati a posto dei bottoni. Le gonne sono a ruota, “danzanti”, i colletti merlettati di vaporose camicie spuntano da abiti apron in puro “Piccole donne” style. Il connubio tra antico e moderno è costante, sia per quanto i riguarda i riferimenti che la vestibilità. In queste foto, una selezione di look firmati Linennaive. Per saperne di più sul top brand dello stile Cottagecore, vi invito ad esplorare il suo sito (linennaive.com) e il suo profilo Instagram (@linennaive).  E adesso, addentriamoci insieme nella fiaba…

 

My Fair Lady 26 cashmere coat

Mulan 20 black winter coat

My Fair Lady 26 hooded wool coat

Outlander 2020  100% maxi wool cloak

The New Yorker hooded cashmere cape

Perfumer 33 white wool cloak wedding cape

Shakespeare 33  100% wool maxi coat jacket

Perfumer 33 hooded wool cloak

Roman Holiday 2020 red wool coat jacket

La Luna 11 old lace linen dress

Wooden Ark 11 wool pleated skirt

Poppy 23 pink maxi linen skirt

Opera 25 peacock blue linen skirt

Arwen 08 fairy linen skirt in iris

Lost Queen 31 puff sleeve linen dress

Poppy 23 ivory linen fairy skirt

Tea Dance 5 lace-up maxi linen skirt

Rosemary 19 apron linen dress in misty blue

Lilac 37 hooded wool dress coat

Il focus

 

E’ un cult dal 2013, quando apparve per la prima volta in passerella. La versatilità, le forme avvolgenti, l’ allure giocosa e glamour al tempo stesso l’ hanno immediatamente decretato cappotto icona. Da allora, il Teddy Bear di Max Mara è il capospalla che tutte vogliono, celebs comprese. Anche perchè è soffice e delizioso a vedersi, con la sua texture in cammello su base di seta e i suoi volumi cocoon. Ricorda il manto di un vero e proprio “teddy bear”, proposto in un’inesauribile varietà di colori: cammello, appunto, e poi beige, rosso, tortora, cuoio, panna, rosa ghiaccio…Il taglio è accattivante: collo a maxi revers, giromanica sceso e tasche a filetto costituiscono i segni distintivi del Teddy coat. Con il passar del tempo, i modelli si sono moltiplicati.  Oggi lo ritroviamo persino in versione bomber, biker e gilet, ma il must have di Max Mara è in continua evoluzione e si accinge a includere ulteriori declinazioni. Il Teddy biker rappresenta una delle più interessanti; la sua lunghezza sfiora i fianchi e i revers che sfoggia sono molto ampi. La linea è sempre over, stretta in fondo posteriormente. E proprio sul retro della giacca, spicca un dettaglio di incredibile preziosità: il patch Max Mara 1951, anno di fondazione del brand, ricamato in caratteri MaxMaraGram.

 

 

Il patch è una delle novità introdotte in occasione del 70simo anniversario del marchio. A partire dalla collezione Autunno Inverno 2021/22, inoltre, Max Mara offre la possibilità di personalizzare i capispalla a piacimento del cliente: motivi ricorrenti sono i font MaxMaraGram, utilizzabili per creare sigle, iniziali o scritte. Tornando al Teddy Bear in versione biker, questo è senz’altro il momento migliore per acquistarlo. Sovrapponendosi al cappotto sconfigge il freddo e dona un irresistibile tocco glam; indossato da solo, invece, risulta l’ideale per la transizione tra inverno e primavera grazie alla sua lunghezza minima e alle dimensioni poco ingombranti: comfort e stile si fondono in un connubio mozzafiato che accentua l’iconicità di un capospalla già leggendario.