L’ accessorio che ci piace

 

Maggio è il mese perfetto per celebrare la “regina dei fiori”. Dolce & Gabbana lo fanno dedicandole un omaggio d’eccezione, un modello delle iconiche Dolce Box: borse che inneggiano al più squisito savoir faire, all’ amore per il “fatto a mano”, ad una cura dei dettagli minuziosa. Le rose, fino ad oggi, sono apparse perlopiù sotto forma di motivi ornamentali. Dolce & Gabbana ribaltano questo modus operandi creando una handbag che riproduce una splendida rosa, ricca di petali che catturano la luce e ne diffondono i bagliori: potrebbe essere paragonata a una scultura, oppure ad un gioiello. I petali sono realizzati in resina, dipinta e tinta di un rosso vibrante; la lucentezza del colore è tale da rievocare la vernice, ma la texture e la lavorazione finissima non lasciano adito a dubbi sul materiale con cui è forgiata. La borsa, tondeggiante, vanta un manico e una tracolla removibile in pelle, entrambi impreziositi da una stampa iguana.

 

 

Tutte le guarnizioni, compresa una serie di sfiziose borchie che decorano l’ attaccatura del manico alla borsa, sfoggiano una tonalità oro chiaro ottenuta attraverso un trattamento galvanico. L’ interno della Dolce Box si avvale di una tasca e di una fodera in pelle di vitello; a un lato, spicca la targhetta dorata su cui è inciso il logo “Dolce Bag”. E’ una piccola ma grande meraviglia, insomma, questa handbag griffata Dolce & Gabbana. Seduce per la sua bellezza vistosa e sofisticatissima al tempo stesso, per l’originalità, per l’ alto tasso di ricercatezza artigianale: i petali, preziosamente “scolpiti”, lasciano intuire a un primo sguardo il savoir faire intrinseco dell’ accessorio.

 

 

La rosa, inoltre, è uno dei leitmotiv della collezione Primavera Estate 2021 di Domenico Dolce e Stefano Gabbana. La ritroviamo persino in una serie di magnifici headpieces, e, non ultimo, nella nuova fragranza Dolce Rose, l’ eau de toilette della collezione Dolce a cui presta il volto una testimonial d’eccezione: Deva Cassel, figlia di Monica Bellucci e Vincent Cassel. Ma di questo parlerò in un prossimo articolo…