Un omaggio a Venezia: la collezione da fiaba di Alberta Ferretti per i 1600 anni della Serenissima

 

Anche Alberta Ferretti è sbarcata in laguna, e ha presentato una collezione intrisa di meraviglia. La designer ha celebrato i 1600 di Venezia omaggiandola con creazioni a dir poco da fiaba, magiche e preziosissime: il tributo ideale per una città straordinaria, opulenta e decadente al tempo stesso, onirica, trait d’ union tra Oriente ed Occidente e dunque storico crocevia di culture. Persino la location della sfilata esalta il patrimonio della perla lagunare; Alberta Ferretti ha scelto Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento Veneziano, inneggiando a un’ epoca che per la Serenissima fu di massimo fulgore. Non è un caso che in ogni look si intreccino arte, storia e moda dando vita a un mix sontuoso, dai livelli di sublimità quasi sacrale. La palette, metallica, è parte integrante dello sfarzo delle creazioni: l’ oro, l’ argento, il nero e il bronzo sono i colori attorno ai quali ruota l’ intera collezione, inondata di luce dai loro bagliori.

 

 

I look scultorei (la maggioranza) si alternano a quelli più eterei e fluidi, gli abiti dagli orli rasoterra ad ampi pantaloni. Le forme sono perlopiù svasate, arricchite da gonne ariose con accenni di strascico, i tessuti spaziano dall’ impalpabile damasco di seta al velluto, dal pizzo al tulle. E se frange a cascata, finissimi ricami floreali, ruches movimentate come onde, tripudi di piume e accenti rocaille fanno da leitmotiv, il plissè soleil trionfa: scolpisce gli abiti schiudendoli in ampie, sorprendenti raggiere. Le mantelle non potevano mancare, in una simile collezione. Sono importanti, drappeggiate, misteriose. Accentuano la solennità delle creazioni e vengono spesso incorporate nell’ outfit, come dimostra il look che chiude la sfilata: un long dress con mantella, una miriade di plissè argentati cinti in vita da un ricamo filigranato in 3D che riproduce la scultura delle enormi mani realizzata da Lorenzo Quinn sulla facciata di Ca’ Sagredo.

 

 

Il motivo della raggiera ricorre, e non solo negli abiti. Diventa uno spettacolare gioiello che espande i suoi raggi saldati sui collier, siano essi posizionati in orizzontale o in verticale. L’allure fiabesca delle mise viene potenziata a dismisura da queste “fiamme” che rimandano ai bagliori solari. Ai gioielli, luminosi e surreali, spetta anche il compito di sottolineare il contrasto tra una collezione che è pura luce e il mood notturno, vagamente enigmatico, che si insinua nei look. Per la realizzazione dei monili, Alberta Ferretti si è avvalsa del savoir faire di un talentuosissimo artista veneziano: Massimiliano Schiavon, discendente da una famiglia che lavora il vetro da ben sei generazioni. I bijoux che hanno sfilato in passerella, infatti, sono in vetro soffiato; oltre alle raggiere includono ramoscelli di fiori, lingue, perle lagunari, che Schiavon ha plasmato con maestria esaltandone la cangianza e la radiosità. L’ omaggio di Alberta Ferretti a Venezia ha coinvolto un altro prestigioso nome dell’ artigianato locale: quello di Rubelli, la storica impresa familiare che, dal 1889, produce tessuti rifacendosi alle più antiche tecniche di lavorazione veneziane. Un esempio? I tradizionali damaschi marezzati e i caratteristici cuoi impressi del Barocco lagunare.

Il fashion show di Alberta Ferretti ha avuto il patrocinio del Comune di Venezia, dal quale la designer ha ricevuto un invito diretto a prendere parte alle celebrazioni del 1600mo anniversario della città. Neppure la scelta di Ca’ Rezzonico è stata casuale: l’ iniziativa ha infatti l’ obiettivo di supportare la Fondazione Musei Civici di Venezia. L’ evento si è tenuto il 4 Settembre, una data cruciale in quanto coincide con lo svolgimento della Mostra Internazionale del Cinema.  Questa concomitanza con il Festival, kermesse di caratura mondiale, non ha fatto altro che accrescere il valore e il prestigio dell’ omaggio di Alberta Ferretti alla Serenissima. Un omaggio che ne coglie, esaltandolo, tutto il potente e sottilmente misterioso incanto.

 

 

 

Foto tratte dal lookbook della collezione