Le “good vibes” di Boteh, tra l’Australia e Ibiza

 

Di Boteh, brand di swimwear e resort wear fondato nel 2019 a Sydney da Amelia Mather, VALIUM ha già parlato diverse volte. Per saperne di più, ho deciso di dedicargli un approfondimento: è un marchio che nasce e cresce “sotto il sole”, con i piedi sprofondati nella sabbia o a contatto con la terra arsa dal calore estivo.  Il suo stile è inconfondibile, boho-hippie al punto tale da essere definito “nostalgico”; senza dubbio è evocativo, ricco di riferimenti che riportano a una cinquantina di anni orsono, ma risulta squisitamente contemporaneo. Il nome stesso della griffe rimanda a tutto un mondo e a tutta un’era: “boteh” è la traduzione in persiano di “Paisley”, il celebre motivo a goccia che spopolava tra i figli dei fiori. Non è un caso che le stampe e i pattern che ad esso si ispirano siano uno dei tratti distintivi del brand. Lo affiancano i valori dell’ artigianalità, della sostenibilità e dell’ attenzione per l’ambiente. Qualche esempio? Tessuti cellulosici al 100 per cento e naturali come il lino, il cotone, la viscosa e il cotone certificati, filati da ricamo riciclati o provenienti da merce invenduta, stampe digitali a ridotto impatto ambientale. E poi ci sono i colori, sempre vibranti, le forme danzanti e fluide, il mood che coniuga la vocazione tipicamente australiana per la beach life con la libertà, le good vibes, le suggestioni hippie che si respirano a Ibiza. Questo connubio si traduce in un mix di ampie maniche a sbuffo, bikini a triangolo, micro crop top, pantaloni palazzo, lunghe gonne cinte in vita da un elastico, abiti impalpabili e ricamati, slip culotte, bluse morbide, costumi monopezzo ornati di fitte stampe…Su tutto aleggia un gusto ethno-esotico, decorazioni e linee intrise di un profondo sapore orientale. Proprio come all’ epoca del Flower Power. Il motto di Boteh, in tal senso, è significativo: riverire il passato, assaporare il presente e cercare il futuro. Un concetto che sulla sua rielaborazione del tempo fonda un’estetica che lo trascende, va oltre le tendenze e si fa imperitura.

 

Sognando la California con i Profumi di Colonie di Louis Vuitton

 

L’Estate è esplosa all’ improvviso; d’un tratto il sole infuocato, cactus e palme verdeggianti, un mare che più azzurro non si può diventano il compendio della sua iconografia. Un simile paesaggio vi fa pensare subito alla California? Siete in buona compagnia: Jacques Cavallier Belletrud, il Mastro Profumiere Louis Vuitton, ha rievocato proprio i luminosissimi paesaggi della West Coast per dare vita a una collezione che ne cattura appieno il mood. Profumi di Colonie, questo il suo nome, include un trio di fragranze unisex ben delineate sia dal punto olfattivo che cromatico e, come sempre, altamente evocative. Attraverso di esse, Belletrud sfida il confine tra il fuggevole aroma delle colonie e quello, più persistente, delle classiche essenze. Ma non finisce qui. A definire l’ aspetto visivo della triade lanciata da Louis Vuitton è stato chiamato l’artista californiano Alex Israel, che ha ideato pack e una confezione da viaggio in cui sintetizza graficamente l’ icona-simbolo di ogni profumo. Ecco così nascere Sun Song, Cactus Garden e Afternoon Swim, i deliziosi ed inebrianti sentori di un’ Estate che non ha mai fine. I loro colori sono netti, saturi, decisamente pop: giallo per Sun Song, verde per Cactus Garden, azzurro per Afternoon Swim. “California Dreaming”, il titolo di un’ indimenticabile canzone dei Mamas & Papas, potrebbe oggi diventare il motto di questa collezione di fragranze che vi farà sognare il sole infuocato del Golden State, i verdeggianti cactus del suo deserto ed il suo oceano sconfinato…

 

 

Un jus che racchiude la gioia dei primi giorni d’Estate, la luce e il calore dei raggi del sole che accarezzano la pelle. Sun Song, come dice il suo nome, è una melodia radiosa: rapisce i sensi e li avvolge in un vortice inebriante. Il cuore di fiore d’arancio sprigiona vibranti bagliori, esaltato da note di testa di cedro e da un fondo che mixa ben venti differenti muschi per prolungare le “good vibes” della fragranza. La trovate, come tutti i Profumi di Colonie, nei formati da 100 e 200 ml.

 

Il pack firmato da Alex Israel

 

 

 

Cactus Garden, ovvero la freschezza. Una cappa d’afa che si interrompe tra le mura di un patio esotico, l’ inconfondibile aroma di un infuso di erbe, il “mate”, che rimanda alla giungla tropicale e alla pampa sterminata. Ed è proprio il mate – da cui si ricava una tradizionale bevanda argentina – a plasmare le note di cuore della fragranza, ravvivata dalla citronella frizzante e dotata di un’ intensa voluttuosità grazie al bergamotto di Calabria. Seduttivo e luminoso al tempo stesso, il Profumo di Colonie tinto di verde è un invito ad addentrarsi in un giardino ricco di incanto.

 

 

 

Un tuffo pomeridiano nell’ oceano che risveglia una miriade di sensazioni, onde che sferzano la pelle con la loro potenza: Afternoon Swim rievoca l’ azzurrità del mare, orizzonti senza fine che sanno di libertà. Immergersi nelle acque turchesi regala un refrigerio che si associa alla meditazione e al relax, a uno stato di grazia quasi mistico. Jacques Cavallier Belletrud lo sottolinea tramite accordi olfattivi agrumati che a un cuore di arancia di Sicilia affiancano note di bergamotto e di mandarino.

 

 

Il cofanetto da viaggio delle fragranze ideato da Alex Israel

 

 

 

 

Black Opium Sound Illusion e The Holographics, l’ omaggio di Yves Saint Laurent alla “Festival season”

 

Coachella, ma anche Governors Ball, Bonnaroo, Firefly, Lollapalooza, Burning Man, Kaaboo, Riotfest…E sono solo alcuni dei Festival musicali che animano gli USA in questo periodo. Per non parlare di quelli organizzati in Europa! La “Festival season” è nel suo pieno, estate e sound si coniugano con un feeling senza pari. Niente di meglio che le notti estive per assaporare la musica che fuoriesce, potente, dagli amplificatori mentre la folla si scatena al ritmo delle sue note. Quando il sole cala e il volume si alza, l’ aria si impregna di Black Opium Sound Illusion: l’ iconica fragranza di Yves Saint Laurent torna in una versione limited edition che racchiude tutte le “good vibes” dei Festival, e effonde glam notturno a profusione. Tra i suoi ingredienti si insinua un travolgente mood estivo, l’ euforia di istanti potentemente avvincenti. Caffè adrenalinico, fiore d’arancio, pera e pepe rosa sono le sue note di testa, esaltate da un cuore di Gelsomino Sambac e liquirizia. Il fondo vanta un mix di vaniglia, cedro, legno di Cashmere e Patchouli che dona accenti elettrizzanti. Un flacone che riproduce scintillanti variazioni dell’ intensità sonora, un jus rosa che risplende dall’ interno come un cuore pulsante, rendono l’ esperienza olfattiva di Black Opium Sound Illusion ancora più irresistibile.

In formato unico da 50 ml, il profumo è acquistabile (per il momento) on line nel sito ufficiale di Yves Saint Laurent Beauty.

 

 

Ma la nuovissima fragranza non è l’unica chicca che Yves Saint Laurent dedica alla stagione dei Festival. Il lipstick liquido Vernis à lèvres la accompagna, declinandosi in una stupefacente linea olografica e tutta rock. Lucenti, cromaticamente vibranti e ricchi di riflessi, The Holographics sono proposti in 6 nuance più 2 top coat. I nomi ben descrivono le loro gradazioni di colore: 501 Arcade pink (un fucsia elettrico), 502 Electric Burgundy (un burgundy brillante), 503 Neon Prune (un prugna al neon), 504 Rose Glitch (un rosa a metà tra il ghiaccio e il confetto), 505 Video Red (un rosso lucente) e 506 Orange Gaming (un arancio che vira vagamente all’ albicocca) si affiancano ai top coat 507 Holographic White (su una base bianco ghiaccio) e 508 Holographic Black (su una base che mixa straordinariamente viola, blu e indaco). I top coat possono essere utilizzati sia in duo con le varie shade per un sorprendente effetto olografico, che da soli per “brillare di luce propria”.