Mo Eid e i suoi “Pinkscape” onirici

 

A identificarlo è solo un nome monosillabico: Mo. Nessun indizio sull’ età, sul sesso, sul background professionale. Il suo volto è altrettanto misterioso. Su Instagram, si firma Mo Eid e la foto del profilo lo raffigura come un avatar dal viso viola che indossa occhiali alla John Lennon. Altre informazioni, invece, sono ben precise: Mo Eid proviene da Dubai e si definisce un designer multidisciplinare. VALIUM lo ha scoperto grazie alle sue opere di digital art. Rappresentano paesaggi onirici e altamente visionari, combinazioni di “indoor” e “outdoor” che sembrano uscite da miraggi notturni. Due elementi fanno da fil rouge: le distese acquose (il mare, il lago, il fiume, ma anche una semplice piscina) e i colori pastello, prevalentemente il rosa, che impregnano l’ immagine di un mood rarefatto. “Sogno” è la parola chiave dell’ opera di Mo. E’ proprio nel bel mezzo di un sogno che colloca le sue location digitali. Il letto, non a caso, rappresenta un ennesimo leitmotiv delle immagini dell’ artista. Appare nei posti più impensati: in cima a una piramide di scale, su una lingua di terra protesa nel mare, in aperta campagna…Ma non solo. Il confine tra “interno” ed “esterno” è del tutto sfumato, pressochè inesistente. Basti pensare che le tende di una casa si aprono, quasi a mò di sipario, su uno sfondo che ingloba il mare, enormi nuvole rosa e una cascata di glicine. Oppure che una sorta di salotto avveniristico sfoggia un prato color lavanda al posto del pavimento. Alberi in cromie surreali spuntano nelle abitazioni e tra le dune del deserto, la pedana di una piscina si affaccia su un lago selvaggio, una tipica “Red Telephone Box” britannica campeggia in una landa ammantata di neve. Questa serie di paesaggi ha un nome, “Pinkscape”. Mo spiega di averli ideati durante il lockdown, al culmine della pandemia: il suo scopo era quello di creare una realtà parallela, spazi sconfinati in cui evadere mentalmente durante la “grande chiusura”. Nei luoghi onirici che raffigura la fantasia vaga senza vincoli, abbatte qualsiasi barriera; i colori eterei e le atmosfere impalpabili evocano sensazioni di pace e di serenità. Il rosa, in particolare, rappresenta un sollievo e un’ esortazione al tempo stesso: è un invito al “think pink” che prende le distanze da tutte le ovvietà associate a questo motto.

 

 

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