Il close-up della settimana

 

Come Le déjeuner sur l’ herbe di Edouard Manet. Si presenta tale una delle sequenze chiave del  ‘sequel’ Secret Garden 2 – Versailles con cui la Maison Dior stabilisce una continuazione alle disavventure della novella Marie Antoinette Daria Strokous nello scenario della Reggia di Versailles e dei suoi reali giardini.  Il prestigioso duo di registi/fotografi formato da Inez Van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, questa volta, ambienta le proprie storie  nei boschi che circondano le antiche proprietà terriere della dimora dell’ ultima Regina di Francia, in una suggestiva atmosfera data da profuse nebbie ed alberi secolari. Dagli eleganti corridoi di marmo del Grand Trianon, Marie Antoinette passa dunque a rifugiarsi negli ombrosi, misteriosi boschetti sparsi intorno al giardino reale del Petit Trianon di cui scoprirà, di volta in volta, i molteplici segreti nascosti. Tra le fronde, si cela infatti inaspettatamente un mondo magico e fuori dal comune, un mondo fatto di poesia e colori. Proprio internamente al bosco, si apre un sorprendente giardino custodito nel mistero, una foresta incantata popolata da fatate creature e donne-fiore: tutte leggiadre, oniriche metafore dell’ universo Dior. Dalle donne-fiore, che ne indossano elegantemente i capi, alla sovrana di Francia più di ogni altra storicamente attratta dal gusto e dalla moda, che di Dior è suprema ambasciatrice. La collezione Autunno/Inverno della Maison, all’ interno del bosco incantato e denso di foschia, risalta in spendidi squarci di colore, rappresentando il tocco di classe che la lega ad un racconto onirico, dai toni quasi surreali, di cui Marie Antoinette è eroina assoluta. Le déjeuner sur l’herbe, ambientato nei dintorni di Versailles, incarna la quintessenza di un lusso squisitamente francese, quel lusso profondamente amato da Christian Dior ed atto a rappresentare uno dei caratteri  identificativi del marchio. La magia è palpabile, trasposta in scatti suggestivi da Inez Van Lamsweerde e Vinoodh Matadin: sono le immagini che possiamo ammirare nella campagna pubblicitaria della collezione Autunno/Inverno  2013/14 firmata Raf Simons per Dior. La seconda parte del film, marcatamente noir rispetto alla prima, rivela il segreto che lega simbolicamente Versailles alla Maison: un legame fortificato e valorizzato da tutta la magia profusa nel racconto. Anche il sequel si avvale di un soundtrack ad opera dei Depeche Mode, che con il sottofondo di Enjoy the silence realizzarono un commento musicale di eccezione della prima parte del film. Secret garden 2 viene  raccontato musicalmente da Behind The Wheel, che accompagna la protagonista alla scoperta dei misteri nascosti. Daria Strokus, nei panni di una Marie Antoinette contemporanea, si rivela ancora una volta intrigantemente avvincente.

‘Collezione 1953’: compie 60 anni il mocassino Gucci con il morsetto

Il mocassino: un classico le cui origini risalgono a tempi remoti. Ai pellerossa va, per primi, il merito della creazione di una calzatura che avvolge il piede fasciandolo con della pelle morbida. Da allora, le rielaborazioni e le rivisitazioni del modello iniziale si sono susseguite negli anni assegnando al mocassino, a pieno titolo, lo status di cult. Ultrapiatto o con suola, a tacco basso e a tacco alto, pratico, comodo e unisex, nel corso dei decenni le sue innumerevoli reinterpretazioni da parte dei designer si sono fatte sempre più massiccie e diversificate. Un esempio su tutti? Gucci, che nel 2013 festeggia proprio il 60mo anniversario del famoso mocassino ‘con il morsetto’: era il 1953, infatti, quando la Maison creò dei mocassini che riprendevano, come motivo decorativo, il dettaglio del ‘morso’ in ottone riprodotto da Guccio Gucci sulle borse. Il morsetto dal doppio anello e la barra, che funge da fibbia ai mocassini lanciati nel 1953, divenne subito un simbolo iconico: si trattava di un motivo attinto dal mondo dell’ equitazione, di un finimento equestre. Non è un caso che al rilancio del capo sia stata associata l’immagine di Charlotte Casiraghi, campionessa e appassionata di equitazione: Charlotte, in una serie di foto in bianco e nero scattate da Inez Van Lamsweerde & Vinoodh Matadin viene immortalata, sprofondata sul divano, durante una pausa dalla lettura di un libro: una posa rubata ai momenti di vita quotidiana, ma di grande eleganza. D’ altronde, se la classe non è acqua,  non dimentichiamo che la bellissima testimonial Gucci è nipote della compianta Grace Kelly. Charlotte Casiraghi, amazzone glamour, è chiamata a rappresentare uno degli accessori della Maison più storicamente amati dalle star: il mocassino da donna, in versione 2013, viene proposto in chiave Pop e prodotto grazie a una serie di lavorazioni specifiche atte a renderlo particolarmente flessibile, morbido, comodo. Privo di soletta interna, è reperibile in tre differenti modelli: scamosciato, in pelle, in pelle verniciata. La caratteristica principale di questa iconica calzatura Gucci è soprattutto, però, la palette cromatica incredibilmente varia e ricca di vivide nuance: si va dal fucsia al giallo limone passando per l’azzurro polvere, il rosso carminio, l’arancio e il cipria, senza naturalmente dimenticare tonalità classiche come il bianco e il nero. La serie dei nuovi modelli, denominata Collezione 1953, fa parte della Cruise 2013 ribadendo il legame di Gucci con un prestigioso passato che torna a rivivere, rinnovandosi, in un adattamento stilistico aderente alla cultura del presente. Il famosissimo mocassino con morsetto è ormai un basic dell’ eleganza, un imprescindibile must have per ogni donna. Un capo universale che Frida Giannini definisce “Una fonte infinita di ispirazione, diventata un’ icona che lega la storia unica di Gucci con la sua attitudine moderna.”

Buon martedì.

 

(Photos taken from Gucci website www.gucci.com)