La colazione di oggi: marmellata, tutto il gusto della frutta per iniziare la giornata con sprint

 

Pane, burro e marmellata: un classico della prima colazione. Almeno di quella italiana, solitamente ricca di zuccheri per iniziare la giornata con una sferzata di energia. Spalmare marmellata su una fetta di pane, o su uno di quei soffici panini al latte perfetti per il breakfast, è un vero e proprio rituale che comprende anche il “sorseggio” di un buon caffè. Chi ama la frutta non può non amare la marmellata, che ne esalta il sapore e ne rielabora il gusto attraverso la pectina, un gelificante naturale contenuto nella frutta stessa. Quando pensiamo alla marmellata, poi, riaffiorano alla mente deliziosi dolci come la crostata, i croissant, certi tipi di muffin e di biscotti…Eppure, esistono differenze sostanziali tra i vari preparati a base di frutta e zucchero. La “marmellata” propriamente detta viene ottenuta, in realtà, da una percentuale di agrumi compresa tra il 20 e il 45%. Le arance, i limoni, i mandarini, il pompelmo, spesso utilizzati insieme alla loro scorza, sono gli ingredienti fondamentali di questo tipo di prodotto. Per quanto riguarda gli altri frutti, come ad esempio le fragole, le ciliegie, le prugne, le mele, le pere, i frutti di bosco, si parla invece di “confettura”. La percentuale in cui gli ingredienti base sono contenuti, badate bene, deve attestarsi sempre intorno al 20 e al 45%. Esistono poi le “composte”, ottenute all’ incirca dal 65% di frutta, e le “gelatine”, un connubio di zucchero e succo estratto dal frutto. Denominatori comuni di tutte le versioni sono gli zuccheri, rigorosamente in una percentuale di almeno il 45% per assicurare una conservazione ottimale dell’alimento. Dopo aver citato cifre su cifre…fate voi i calcoli, e considerate se la marmellata potrebbe attentare alla vostra silhouette. Generalmente persino le marmellate dietetiche, infatti, utilizzano ingredienti come il succo e la polpa di mela per ridurre al minimo la quantità di saccarosio, ma sempre di zuccheri si tratta: l’unica soluzione è quindi dire sì alla marmellata, a patto di consumarla con moderazione.

 

 

Anche perchè alle marmellate, alle confetture e alle composte si associa un gran numero di benefici. Innanzitutto, sono prive di grassi e di colesterolo grazie alla pectina (la sostanza naturale che viene utilizzata come gelificante), che li assorbe. Un’ altra qualità da sottolineare è la loro alta digeribilità; la quantità di zucchero amalgamato con la frutta, in più, mitiga notevolmente l’ acidità di quest’ ultima, rendendola ideale anche per chi soffre di gastrite. Oltre a fornire energia a dosi massicce, le marmellate si rivelano un ottimo antidoto contro la stitichezza: apportano acqua all’ intestino e la pectina, specie se combinata con fibre insolubili quali i semini contenuti nelle fragole, nelle more e nei fichi, svolge un’ azione lassativa molto efficace. La quantità di vitamine di queste conserve alimentari, sfortunatamente, viene ridotta di gran lunga dai tempi di cottura. In compenso, minerali come il potassio, il sodio, il calcio e il fosforo sono presenti in abbondanza.

 

 

Per la prima colazione, lo ribadisco, la marmellata (in tutte le sue versioni) è ottima: attiva il metabolismo e ci permette di affrontare il nuovo giorno con tutto lo sprint necessario. Il fatto di consumarla al mattino, inoltre, consente di avere tempo a sufficienza per smaltire gli zuccheri. Come ogni alimento, naturalmente, anche la marmellata ha i suoi pro e contro: è sconsigliata ai diabetici proprio per l’alta quantità di zuccheri, a chi soffre di colite per le proprietà lassative, agli allergici a determinati frutti, ma tutto questo non ne intacca i benefici. Se volete goderveli tutti, sceglietela priva di zuccheri aggiunti, con dosi minime di xenobiotici (additivi alimentari e sostanze utilizzate per accrescere le sue capacità conservanti). Non eccedendo i 30 grammi al giorno, garantito, vi ritroverete ad aspettare con gioia la vostra colazione a base di “pane, burro e marmellata”.

 

 

 

 

 

La colazione di oggi è un concentrato di energia

 

La colazione di oggi è una tipica colazione di fine Inverno. Manca ancora un mese, in realtà, all’ arrivo della Primavera, ma le giornate si sono allungate notevolmente e il sole splende ogni mattina: ci troviamo in quel periodo di transizione che si colloca a metà tra la stagione fredda e il risveglio della natura. Per affrontare in piena forma questa fase dell’ anno, puntiamo su una colazione nutriente e completa al tempo stesso. Un croissant non ce lo toglie nessuno, è un interludio goloso di cui è proibito fare a meno. Ma lo affianchiamo ad una ciotola di Muesli, che sarebbe sufficiente anche come piatto unico: il mix di cereali (avena su tutti), frutta essiccata (l’uvetta sultanina predomina) e semi oleosi (mandorle, nocciole, noci) che lo compongono è l’ideale per un inizio di giornata DOC. Ha un sapore dolce, proprietà altamente energizzanti. In più, potete sia prepararlo personalmente che acquistarlo al supermercato. La lista dei benifici del Muesli è lunga: basti pensare che contiene proteine, grassi “salutari”, carboidrati, fibre, minerali e vitamine in gran quantità. Il nostro organismo assimila i carboidrati gradualmente per tramutarli in energia che rilascia a poco a poco; le fibre favoriscono la regolarità intestinale, le proteine accelerano il metabolismo, la frutta abbonda di antiossidanti naturali. Potete pensare ad una colazione più sana? Sarebbe sempre meglio scegliere il Muesli integrale, privo di grassi vegetali e zuccheri aggiunti. Lo si versa in una ciotola aggiungendo dello yogurt o del latte, e il gioco è fatto. Alcuni lo arricchiscono con frutti di bosco, fragole o fette di banana: per esaltare il suo gusto e rendere il risveglio ancora più dolce.