Marzo, il look del mese

Sportmax

Marzo, voglia di leggerezza. Voglia di abbandonare maglioni, giacche, cappotti, per abbracciare tessuti impalpabili ed eterei come i fiori che, a poco a poco, si preparano ad accogliere la Primavera. Il look del mese è firmato Sportmax e “racconta” molto bene il desiderio di rinascita che si associa al cambio stagionale: la silhouette affusolata invita a riscoprire le forme del corpo, celate per mesi e mesi da volumi over; il colore ricorda l’incantevole tonalità del glicine, che fiorisce tra Marzo e Aprile. L’outfit, composto da un ensemble di blusa e gonna attillatissime, viene ammorbidito da drappeggi sui fianchi che lo dotano di una soave fluidità. Le spalle accentuate e il colletto, che riproduce quello tipico di una camicia, esaltano la linea minimal del look senza scalfirne l’allure estremamente femminile. Raffinatezza e accenti futuribili creano un connubio vincente impreziosito dalle audaci trasparenze dello chiffon tecnico.

 

 

Il periodo in cui l’Inverno è quasi alle nostre spalle ma non è ancora Primavera, propizia il sogno: suggestioni ed atmosfere oniriche associate all’idea del risveglio, di una natura che torna a vivere in un’esplosione di colori tenui, carichi di fascino, profusi di magia. Ed è proprio in questo incrocio tra passato e futuro, in questo limbo dove l’avvenire si impregna di accenti di poesia, che si colloca il look di Sportmax da me scelto per rappresentare il mese di Marzo.

 

Febbraio, il look del mese

 

Un look che ispira vaghe reminiscenze settecentesche e quindi, in questo periodo dell’anno, “carnascialesche”: l’ho scelto per rappresentare il mese di Febbraio e lo firma Uma Wang, che l’ha inserito nella sua collezione Primavera Estate 2024. I colori sono chiari e luminosi, spaziano dai toni del panna a quelli dell’avorio. L’ abito è composto da un corpetto aderente e da una gonna con pinces che sfiora le caviglie; lo impreziosiscono maniche voluminose, increspate sullo scollo, ad effetto mantella. Il cappello è un autentico capolavoro: la forma rievoca un tricorno, pur con le dovute differenze, e una veletta che ricade sia anteriormente che posteriormente cela metà volto quasi fosse una maschera. L’allure che sprigiona il look è antica, misteriosa quanto basta. Le nuance tenui dell’outfit, però, smorzano qualsiasi indizio di enigmaticità: quest’abito di Uma Wang, proprio come il mese di Febbraio, si colloca tra Inverno e Primavera; dell’Inverno riprende il mood arcano, della Primavera la soave luminosità. E poi, potremmo provare a chiudere gli occhi e immaginarlo tinto di un tripudio di colori…pronto per partecipare alla variopinta parata di maschere del Carnevale veneziano.

 

 

Gennaio, il look del mese

 

E’un abito, un maxi maglione o un capospalla? Tutte e tre le cose messe insieme. Ho scelto questo eclettico capo in knitwear di Antonio Marras per rappresentare il mese di Gennaio: il suo candore rimanda a quello della neve, la calda lana di cui è composto lo rende un must dell’Inverno. La lunghezza non arriva a sfiorare il ginocchio, le maniche sono lavorate a trecce; sull’orlo e sulle spalle lo adorna un tripudio di piume effetto fake fur. Gli accessori che lo completano sono un paio di calze a rete e delle platform interamente ricoperte di piume, il tutto in total white a parte la suola nera delle scarpe. Il look appare raffinato e confortevole al tempo stesso: i volumi ampi si combinano alla perfezione con l’agevolezza della lunghezza mini, mentre le piume, presenti in abbondanza, evocano l’elegante immagine di un cigno d’Inverno. L’importanza che assume il make up è fondamentale. Per imporsi sul biancore imperante, dona il massimo risalto allo sguardo sottolineandolo con dosi massicce di matita e ombretto. Il bianco, come ho già scritto nella parade dei colori del Natale (rileggi qui l’articolo), in questo periodo dell’anno assume una valenza importante: è il colore del nuovo inizio, una pagina da riempire con un nuovo capitolo della nostra vita. Non esiste nessun’altra tonalità, inoltre, in grado di tramutarci in un’eterea e affascinante Regina delle Nevi.

 

Giugno

Zara

Il mese di giugno si distese all’improvviso nel tempo, come un campo di papaveri.
(Pablo Neruda)

Dopo una Primavera pressochè inesistente, ecco che arriva il “Mese del Sole”. E speriamo che lo sia, nonostante le previsioni meteo di questi giorni! Nell’ emisfero boreale, a Giugno l’ Estate fa il suo ingresso trionfale. Per il calendario giuliano e gregoriano, è il sesto mese dell’anno. Giugno (che dura solo 30 giorni) deve il suo nome a Giunone, moglie di Giove e regina di tutti gli dei. Giunone era la protettrice della fecondità, del parto, della forza vitale associata alla natura. Non è un caso che i frutti, così come il grano, maturino proprio nel mese di Giugno. E’ il tempo del primo raccolto, della mietitura. Il Sole splende in tutta la sua potenza e trionfa definitivamente sul buio il 21 Giugno, con il Solstizio d’Estate. Gli antichi popoli celebravano questa “festa della luce” tramite fuochi e falò che inneggiavano al vigore solare; i rituali proseguivano anche la notte del 24 Giugno, data in cui ricorre la festività di San Giovanni Battista. I cosiddetti “fuochi di San Giovanni”, infatti, sono un retaggio di remotissimi riti pagani. Ma la notte di San Giovanni merita un articolo a parte, ricca com’è di elementi simbolici che coniugano religione, esoterismo e magia. Il mese di Giugno, di primaria importanza per l’agricoltura, sancisce anche l’inizio della spensieratezza estiva: le scuole chiudono, il buio arriva sempre più tardi, i primi caldi invitano a uscire e a trascorrere il maggior tempo possibile all’aria aperta. Le ferie si avvicinano, così come un gran numero di eventi, festival, concerti, rassegne, rievocazioni storiche a cui poter assistere liberamente (un esempio su tutti? Il 50mo anniversario di Umbria Jazz, imperdibile, in programma a Perugia dal 7 al 16 Luglio). Astrologicamente, Giugno è dominato dal segno dei Gemelli e del Cancro; le pietre associate al sesto mese dell’anno sono la Perla, l’Alessandrite e la Pietra di Luna. Il colore che identifica questo periodo è il verde (una scelta che non mi trova d’accordo!). Le date più importanti, invece, sono rappresentate dal 2 Giugno (festa della Repubblica), il 21 Giugno (Solstizio d’Estate) e il 24 Giugno (festa di San Giovanni Battista, patrono di svariati Comuni italiani).

Il look del mese

Giugno viene anche chiamato “Mese della Libertà”: ho scelto quindi un abito dal sapore boho firmato Zara (vedi foto di copertina). E’ in maglia, svasato ma piuttosto aderente al corpo. Ha uno scollo tondeggiante, corte maniche a sbuffo e viene vivacizzato da miriadi di righe colorate. Comodo, pratico e confortevole, si rivela perfetto per affrontare il primo mese dell’ Estate.

L’accessorio del mese

 

Jacquemus

Ricordate l’iconicissmo Bomba hat di Jacquemus, il cappello in rafia dalla falda smisurata? Bene: sta per fare un grande ritorno. Jacquemus, infatti, lo ha incluso nella capsule Eté 2023, e sarà disponibile a breve nello shop on line. Prendete nota: donerà una allure da diva a qualsiasi look voi indossiate.

 

 

Foto via Pexels e Unsplash

 

Maggio

Marni

 

Alla fine venne il mese d’oro della gente selvaggia – dolce miele di maggio, quando gli uccelli tornano e i fiori spuntano, e l’aria è piena dei profumi e dei canti dell’alba dell’anno nascente.”
(Samuel Scoville Jr.)

 

Maggio: ultimo mese di Primavera, ma soprattutto trait d’union per eccellenza tra Primavera e Estate. Non è un caso che sia esplosivo, vivace, oltremodo “fiorito”. A Maggio le giornate sembrano infinite. La luce trionfa, il tramonto arriva sempre più tardi. Il risveglio della natura è al suo apice, presto i fiori si tramuteranno in frutti. Il quinto mese dell’anno è un’autentica gioia per i cinque sensi: i paesaggi ostentano meraviglie cromatiche, l’aria mite veicola profumi e aromi, la fauna torna ad incantarci con i suoi suoni. Per il calendario dell’ antica Roma, Maius (da cui deriva il nome “Maggio”) era il terzo mese dell’ anno. I romani lo avevano così battezzato dedicandolo a Maia, dea latina della fertilità e dell’ abbondanza della natura. Ogni 1 Maggio i sacerdoti del dio Vulcano compivano un sacrificio animale in onore della dea per propiziare la fecondità della terra e di tutte le creature. Dal Medioevo in poi, la Chiesa Cattolica sostituì il culto di Maia con quello alla Madonna. Anche la rosa, uno dei più noti simboli del mese di Maggio, è associato alla venerazione di Maria: la Vergine veniva descritta come “rosa delle rose” dai mistici e dai filosofi dell’ epoca. Nel Medioevo, inoltre, la recita del rosario divenne una pratica estremamente comune. La caratteristica collana di grani utilizzata dai fedeli si ispirava alle corone di rose poste sul capo delle statue di Maria, rose emblematiche delle “belle preghiere” a lei rivolte.

 

 

Il mese di Maggio è costellato di ricorrenze. Si inizia con Calendimaggio, che ancora oggi prevede il tradizionale rito del “Cantamaggio” (i versi cantati, con un sottofondo musicale, dai “maggerini”), ma il 1 Maggio è anche la Festa del Lavoro e viene celebrata in svariati paesi del mondo. La seconda domenica del mese coincide con la Festa della Mamma, mentre l’8 e il 13 Maggio sono date dedicate al culto mariano: la prima onora la Madonna di Pompei, la seconda la Madonna di Fatima. Tra i colori di Maggio rientrano il rosa, il lilla e il lavanda. La pietra portafortuna è lo smeraldo, i segni zodiacali sono rappresentati dal Toro e dai Gemelli.

Il look del mese

Ho scelto i colori vibranti e vivaci di Marni (vedi foto di copertina) attirata anche dal suo tramonto, il leitmotiv della collezione Primavera Estate 2023. Un tramonto che per Francesco Risso, direttore creativo del brand, è un “fenomeno del corpo” e non del sole che cala all’orizzonte. Ognuno può immergersi nella luce del proprio tramonto. Quel che conta è muoversi, avventurarsi, esplorare, per trovarsi “al posto giusto” nel momento giusto, in una dimensione che al tempo stesso è “altra” e ideale ambito di espressività creativa. Il look include dei pantaloni arancio a vita bassa, un lungo trench giallo limone e un crop top bianco su cui campeggia l’iconico sole calante del brand: tonalità e capi perfetti per affrontare l’effervescente passaggio dalla Primavera all’Estate. Sono consapevole di aver puntato su Marni per la seconda volta, dopo l’Aprile scorso, ma lo spunto del tramonto era davvero irresistibile.

L’accessorio del mese

H23 è un brand di calzature deliziose che nel 2014 ha iniziato a commercializzare in un’ esclusiva boutique di via Luccoli, nel cuore di Genova. Le scarpe che propone il marchio, oggi disponibili anche on line nel sito h23.it, sono coloratissime, dal sapore rétro e contraddistinte da una giocosità naif. Ho selezionato il modello Primetta, in vernice giallo limone per ribadire il concetto di “luminosità” già evidenziato dal look. Il giallo di Maggio simboleggia il ritorno del sole e della luce: Primetta lo fa nello stile signature del brand, declinandosi in una Mary Jane dalle forme arrotondate e classiche solo in apparenza. Il cinturino sfoggia una fibbia circolare, il tacco è massiccio e misura 55 mm. L’allure bon ton viene stemperata dal colore vivido, un vortice di brio e spensieratezza. Oltre che in giallo limone, Primetta è disponibile in vernice Tiffany e in bouclè.

 

 

 

Aprile

Marni

 

Aprile mette uno spirito di gioventù in ogni cosa.”
(William Shakespeare)

 

Benvenuto ad Aprile, il primo mese dell’anno interamente primaverile. Le origini del suo nome sono controverse: c’è chi lo fa risalire al latino “aperire”, riferito al periodo in cui i fiori schiudono i loro boccioli, e chi afferma che derivi da “Apro”, un termine etrusco ispirato ad Afrodite: anticamente, questo mese era consacrato alla dea greca della bellezza e dell’amore. Per il calendario romano, che iniziava a Marzo, Aprile era il secondo mese dell’anno. Veniva associato alla rinascita, al risveglio della natura, e celebrava la rinnovata fertilità della terra in svariate occasioni. In Italia, oggi, ad Aprile si festeggiano due ricorrenze basilari: la Santa Pasqua, che cade la domenica successiva al primo plenilunio di Primavera, e il 25 Aprile, la festa della liberazione dal nazifascismo. Un’altra data significativa è rappresentata dal 21 Aprile, il compleanno di Roma. La Città Eterna, infatti, fu fondata da Romolo il 21 Aprile del 753 a.C. Lo Zodiaco collega questo mese ai segni dell’Ariete e del Toro. Il colore di Aprile è il bianco, che si rifà nello specifico alla Pasqua: simboleggia la luce, la purezza, la gloria, la risurrezione di Gesù Cristo. Bianchi sono anche i paramenti sacri che i sacerdoti indossano quando officiano la messa pasquale. La pietra portafortuna connessa al quarto mese dell’ anno è il diamante, luminoso e cristallino; un emblema di forza, amore e prosperità.

Il look del mese

Prendendo spunto dal colore-simbolo di Aprile, ho scelto un look firmato Marni in total white: pantaloni palazzo a vita bassa e pull dalla texture “differenziata” che gioca con la trama e con il filato. L’ effetto d’insieme è grintoso, raffinato e avantgarde al tempo stesso (vedi foto di copertina).

L’ accessorio del mese

The Moonlight Capture Earrings di Alighieri sono orecchini che coniugano il fascino candido delle perle d’acqua dolce con la magia cangiante delle pietre di luna. Incastonati in bronzo riciclato placcato oro 24 carati, risultano perfetti per il mese di Aprile: anche in questo caso è presente il bianco, colore del periodo, che accresce il suo incanto grazie all’ abbinamento con delle pietre il cui nome è tutto un programma. Le pietre di luna, in effetti, sembrano riflettere il chiarore lunare in un tripudio di bagliori iridescenti che inneggia ai pleniluni primaverili.

 

 

 

Marzo

 

“Nuda canta la notte
sopra i ponti di marzo.”
(Federico Garcia Lorca)

 

Arriva Marzo, e manca pochissimo all’ Equinozio di Primavera. I latini avevano dedicato questo mese a Martius (Marte), il dio della guerra: ed è proprio dal nome della divinità romana che deriva la sua denominazione. Il terzo mese dell’ anno conta 31 giorni e coincide con il periodo di transizione tra l’ Inverno e la Primavera. Dal punto di vista metereologico viene considerato instabile, un’ alternanza di pioggia e di bel tempo; “Marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello”, dice un noto proverbio. Molti secoli fa, Marzo era il mese che inaugurava il nuovo anno. Le cose cambiarono quando, nel 46 a.C., Giulio Cesare riformò il Calendario Romano. Con quello Giuliano (così chiamato in onore del suo fondatore), infatti, Capodanno cadeva il 1 Gennaio proprio come avviene oggi. Intorno al 21 Marzo (quest’anno il 20) si dà il benvenuto alla Primavera. Altre significative ricorrenze di questo mese sono la Giornata Internazionale della Donna, che cade l’8 Marzo, e la Festa del Papà, che si celebra il 19 in concomitanza con la festività di San Giuseppe. In questi giorni di pioggia e neve sembra quasi impossibile pensare all’ imminente risveglio della natura. Eppure, le giornate sempre più lunghe ci annunciano che la Primavera è vicina e che presto assisteremo al tripudio di profumi e colori della fioritura.

Il look del mese

Tramite il rosa, ho voluto esaltare l’inizio di un nuovo ciclo stagionale: simboleggia le nuance dei fiori più belli e quelle del cielo al tramonto, che comincia a tingersi di tonalità pastellate. Ma il rosa è anche emblematico di un’attitude in linea con i mesi caldi, contraddistinta dalla leggerezza e dalla positività (non a caso si suol dire “Think Pink”). L’abito di Giambattista Valli, declinato in due diverse sfumature di rosa, è ricco di drappeggi e aderisce perfettamente al corpo. Lo impreziosiscono tre fiocchi laterali e accessori gioiello, come i lunghi orecchini pendenti e i sandali dorati alla schiava.

 

 

L’accessorio del mese

Completamente all’ insegna del rosa è anche Cloud Crush Blush, il nuovissimo blush di Too Faced: un prodotto a base di estratti floreali dalla texture iper vellutata. Cloud Crush Blush si fonde con la pelle con la delicatezza e l’ evanescenza di una nuvola, è composto al 93% da ingredienti naturali ed è disponibile in sei nuance di rosa; risaltano il rosa pastello, il rosa fucsia, il rosa antico, il rosa corallo e il rosa pesca, declinati in molteplici finish. Come tutti i prodotti di Too Faced, Cloud Crush Blush è rigorosamente cruelty free e vanta un aroma speciale: sprigiona l’ inebriante odore di una spiaggia tropicale. Per il mese di Marzo è perfetto se volete sfoggiare una “bonne mine” primaverile!

 

 

Foto del look firmato Giambattista Valli: Yannis Vlamos

 

 

Febbraio: il look e l’accessorio del mese

AK for Vivienne Westwood

 

Che ti mormora il sangue negli orecchi e alle tempie
quando è là di febbraio che nel bosco
ancora risecchito corre voce
d’una vita che ricomincia.
(Mario Luzi)

 

Febbraio, dal latino “februare”, ovvero “purificare”. Nell’ antica Roma, era il periodo che coincideva con i rituali di purificazione in onore di Februus, un dio etrusco, e di Febris, una dea romana. Per il calendario dei latini, che iniziava a Marzo, era l’ ultimo mese dell’ anno e contava 29 giorni, 30 con l’anno bisestile. Curiosamente, però, venne introdotto solo nel 700 a.C.: i latini reputavano l’ Inverno una stagione priva di mesi. Ad inserire Gennaio e Febbraio fu Numa Pompilio, mentre (secondo la leggenda) Augusto tolse un giorno a Febbraio per aggiungerlo ad Agosto, il mese che gli era stato dedicato. Augusto non sopportava infatti l’idea che il mese di Luglio, che omaggiava Giulio Cesare, fosse più lungo di quello che lo rappresentava. Attualmente, Febbraio ha 28 giorni e 29 solo negli anni bisestili. E’ l’ultimo mese invernale prima dell’ Equinozio di Primavera, e da sempre rappresenta un trait d’union tra le due stagioni. A Febbraio la natura è ancora assopita, il clima rimane polare, ma le giornate si allungano e spuntano sporadici indizi primaverili. Le festività del mese spaziano dalla sacralità della Candelora ai cuori di San Valentino per poi approdare ai fasti profani del Carnevale, un periodo di baldoria che precede la Quaresima. Maschere, coriandoli, parate, balli, feste e una mirade di dolci tipici sono i punti cardine di queste settimane goderecce e altamente liberatorie culminanti con il Martedì Grasso. In Italia, il Carnevale di Venezia (datato 1296) e il Carnevale di Viareggio (datato 1873) sono i più antichi e prestigiosi a livello internazionale.

Il look del mese

L’ abito di AK for Vivienne Westwood, composto da un bustier e da una gonna a palloncino ricca di drappeggi, ha lunghe maniche balloon “indipendenti” che scendono a strascico inglobandosi nella gonna. Il colore è bianco, rigorosamente all over: rimanda alla pianta sacra di Imbolc (rileggi qui l’articolo), il bucaneve, al latte di pecora importantissimo per il sostentamento degli antichi popoli e alla purezza di Brigid, la giovane dea del triplice Fuoco venerata dai Celti. Le scarpe abbinate all’ outfit, dotate di vertiginose zeppe con plateau, ricordano vagamente le “Chopine”, delle calzature femminili che a Venezia spadroneggiavano tra il XV, il XVI e il XVII secolo. Le donne della Serenissima adoravano questo modello di scarpa, la cui zeppa sfiorava i 50 cm. La maschera che la modella sfoggia sul catwalk rievoca invece l’ elemento più emblematico e iconico del Carnevale.

L’accessorio del mese

 

 

Non si tratta, in realtà, di un accessorio bensì di una fragranza: White Moss & Snowdrop di Jo Malone London è una Eau de Cologne candida come la neve. Contiene petali di bucaneve, il fiore simbolo di Febbraio, muschio di bosco e un accordo di cardamomo e ambra dorata che rende inebriante il suo aroma. Il bucaneve, con i suoi sognanti fiori color bianco latte, sboccia esattamente in questo periodo. Non si cura della neve che ammanta il sottobosco, schiude i petali e sembra annunciarci l’ imminente Primavera. Battezzato anche “Stella del Mattino”, è un poetico emblema di speranza e di purezza.

 

 

 

Dicembre

Dior

 

“Il freddo dicembre porta il nevischio, il fuoco ardente e il regalo di Natale.”
(Sara Coleridge)

 

Arriva Dicembre e l’Inverno entra in pompa magna. E’ il mese più magico dell’anno, fitto di ricorrenze: l’8 celebreremo l’ Immacolata Concezione, il 13 Santa Lucia, il 21 il Solstizio d’Inverno…per poi finire in bellezza con la notte di vigilia, Natale e Capodanno. A Dicembre anche le città si vestono a festa. Le luminarie scintillano nelle vie, nelle piazze affollate di mercatini natalizi. Le suggestive atmosfere dell’ Avvento alleggeriscono l’animo e risvegliano lo stupore. Cade la prima neve, il mondo si trasforma: tutto sembra più bello, quel manto candido trasforma ogni scenario in un’autentica fiaba. Dove ci piace pensare che i sogni diventino realtà mentre sorseggiamo una cioccolata calda davanti al focolare. Dicembre, dal latino “decem”(dieci), per il calendario romano – che faceva iniziare l’anno a Marzo – era il decimo mese. Le suggestioni a cui si associa sono molteplici, tutte affascinanti. Il buio avanza e predomina, lo sottolineano gli antichi proverbi: “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”. Eppure, anche quel buio viene acceso dalle luci del Natale e di miriadi di candele, basti pensare a come viene celebrata la Santa protettrice della vista in terra svedese. Il Solstizio d’Inverno è una data fondamentale. L’ oscurità la fa da padrona, ma dal 21 Dicembre le ore di luce aumentano progressivamente. Il Sole, dopo aver sostato allo zenit del Tropico del Capricorno, prosegue il suo percorso verso l’Equatore (che raggiungerà all’ Equinozio di Primavera). La rinascita del Sole, festeggiata anticamente da molti popoli del Nord Europa, viene associata al rosso dalla notte dei tempi; oggi, non a caso, è il colore del Natale, una ricorrenza ricca di elementi simbolici. L’ abete addobbato affonda le radici nella tradizione celtica: essendo un sempreverde, resisteva ai rigori dell’ Inverno ed era considerato un emblema di lunga vita. Con l’arrivo della stagione fredda, i Celti adornavano gli abeti di campanelle e fiaccole per conquistarsi la benevolenza degli spiriti. Nel Cristianesimo l’abete rappresenta la vita, il Cristo stesso. Il primo presepe, invece, fu realizzato nel 1223 da San Francesco in una grotta di Greccio. Da allora, la rappresentazione della nascita di Gesù ha dato origine a dei veri e propri capolavori artistici e artigianali. Oltre ad essere il mese della “festa di tutte le feste”, Dicembre si conclude tra la baldoria dei balli, dei fuochi d’artificio e dei brindisi di Capodanno, quando le speranze e i desideri affidati all’anno nuovo si incrociano con i saluti di commiato del dodicesimo mese.

Il look del mese. Dicembre è il mese delle fiabe: non è un caso che io abbia scelto un prezioso abito rosso da dama Rinascimentale. Lo firma Maria Grazia Chiuri per Dior, ha maniche a palloncino che arrivano al polso e una lunga gonna plissettata e fluttuante.

L’ accessorio del mese. Optare ancora per Dior è stato naturale, data l’estrema raffinatezza della linea D-Renaissance: queste creazioni di alta gioielleria mozzano letteralmente il fiato. E se fiaba dev’essere, che fiaba fino in fondo sia. Vi propongo una meravigliosa collana a colletto, frutto del savoir faire artigianale più squisito. Avvolge il collo ricreando la soavità del pizzo tramite una rigida struttura dorata, così finemente lavorata da sembrare filigrana. Un tripudio di perline in resina e di strass (applicati a mano uno ad uno) esalta la sua superba pregiatezza.

 

Dior, dalla collezione di alta gioielleria D-Renaissance

 

 

 

 

Novembre

Altuzarra

 

“Nei paesi novembre è un bel mese dell’anno: c’è le foglie colore di terra e le nebbie al mattino, poi c’è il sole che rompe le nebbie. Lo dico tra me
e respiro l’odore di freddo che ha il sole al mattino.”

(Cesare Pavese)

Arriva Novembre e l’ Autunno entra nel pieno del suo fulgore. I colori cambiano: all’ oro, al rosso e al porpora del foliage si sostituiscono tonalità più spente come il grigio e il nero. I rami degli alberi sono scheletrici, ormai privi del tutto di fogliame. Il cielo si riempie di nuvole che virano all’antracite e il fumo che fuoriesce dai comignoli, sospinto dal vento, sembra quasi confondersi con quelle plumbee masse di vapore acqueo. La nebbia cala spesso e volentieri, immergendo il paesaggio in un’evanescenza onirica. Piove di frequente, il freddo inizia a farsi sentire. Parte il countdown al Natale e già si parla di feste, già si fanno programmi per le vacanze di fine anno. Il primo Novembre (che in latino era November e derivava da novem, ovvero nove, perchè nel calendario romano coincideva con il nono mese dell’anno), le magiche atmosfere di Halloween  lasciano il posto alla solennità di Ognissanti e, il giorno dopo, alla Commemorazione dei defunti. Alle risate diaboliche e al sussurro degli spettri succede un silenzio suggestivo e sacrale, mentre le brume novembrine si avviano a stemperarsi nel tepore dell’estate di San Martino. Questa festa, che ogni 11 Novembre celebra San Martino di Tours, dona un’ impronta gioiosa e folcloristica al “mese dei morti”: a San Martino si aprono le botti e si degusta il vino novello, accompagnandolo alle castagne arrosto e ai biscotti intitolati al Santo. Novembre dura solo 30 giorni, è una sorta di “trait d’union” tra gli esplosivi cromatismi di Ottobre e le luci del Natale. La natura si assopisce totalmente, l’Autunno avanza senza sosta in direzione dei rigori invernali. Eppure, il decimo dell’ anno non è un mese triste; possiede un fascino quieto, misterioso, avvolgente…tutto da scoprire. Per rappresentarlo ho scelto un look che al total nero (l’unico colore che per me simboleggia Novembre) abbina il luccichio dorato e argenteo di gigantesche paillettes, residuo degli stregati bagliori halloweeniani e al tempo stesso anticipazione della luce di Yule (il Solstizio d’Inverno). L’ abito è firmato Altuzarra così come l’accessorio da me selezionato: un balaclava in cashmere che lascia completamente scoperto il viso. Tenetelo d’occhio, perchè sarà il must have per eccellenza del prossimo Inverno.

 

Altuzarra