Gennaio

 

” E’ profondo gennaio. Il cielo è duro. Gli steli sono saldamente radicati nel ghiaccio.”
  (Wallace Stevens)

 

Gennaio ce lo immaginiamo chiaro e limpido, cristallino, magico e rigoroso al tempo stesso. I suoi scenari sono ammantati di neve, scolpiti dal ghiaccio, intrisi di una meraviglia che li rende unici rispetto a quelli degli altri mesi. Inizia con il torpore che segue alla baldoria della notte di Capodanno e termina con i “giorni della merla”, il periodo più gelido dell’ anno. L’ Inverno è nel suo pieno, le feste natalizie si preparano al gran finale del 6 Gennaio: l’ Epifania ci regala un’ ultima tranche di incanto con le sue tradizioni, le sue usanze, le leggende che ruotano attorno alle sue origini. E’ lo sfolgorio conclusivo di settimane in cui la magia regna sovrana prima del ritorno alla quotidianità. Una quotidianità che, tuttavia, non perde l’ imprinting fiabesco: il total white lo rappresenta in modo perfetto. Il look di Gennaio, firmato Ports 1961, coniuga questo candore con un altro cardine dei mesi invernali, il knitwear; non è un caso che il focus della mise sia costituito da un ricercato maglione. Colpisce subito il collo a cui si abbina, in lana grezza, che lo impreziosisce. Il modello del pull è molto particolare: lavorato a coste diagonali, viene morbidamente drappeggiato intorno al busto. Le maniche sono ornate da una fila di bottoni a contrasto, mentre un mantello asimmetrico, sempre in lana a coste, ricopre una spalla come se fosse un secondo maglione indossato di sghembo. Sul retro, un inserto color grigio perla intervalla il total white. Completano il look una minigonna a ruota arricchita da un grande bottone laterale e dei cuissardes con plateau, entrambi in una tonalità tassativamente immacolata.

 

 

Per accentuare l’ allure da “Regina delle Nevi”, un set di fermacapelli raffinatissimi e sfavillanti proposto da Max Mara: la base è dorata, impreziosita da un tripudio di strass e di perle. I fermagli possono essere esibiti singolarmente, ma affiancati l’ uno all’altro donano un tocco extra di sofisticatezza. Ancora una volta, l’ imperativo è “brillare”. In modo diverso, però, dal Capodanno: in questo caso i bagliori di riferimento sono quelli, perlacei, dei cristalli di ghiaccio.