Il Duo Bellavista-Soglia e il fascino della Romagna: una miriade di nuovi, suggestivi progetti

Raffaello Bellavista e Michele Soglia (foto di Leandro Martino)

Chi segue VALIUM ricorderà di certo la prima intervista (potete rileggerla qui) del Duo Bellavista-Soglia apparsa su questo blog: eravamo a due giorni da Ferragosto, ed addentrarci nel suo mondo è stato come lasciarci incantare dalla magia di un cielo stellato in piena Estate. Raffaello Bellavista al pianoforte, Michele Soglia alla marimba, hanno dato vita ad un ensemble cameristico – il Duo Bellavista-Soglia, appunto –  che, dal 2017, prosegue ininterrotto in un cammino di sempre nuove iniziative ed eclatanti successi. I suoi punti di forza? Una solida preparazione accademica, un talento musicale innato ma anche ampie dosi di eclettismo: il Duo (come avete già avuto modo di apprendere) adora mettersi in gioco, sperimentare, coniugare le più disparate forme di espressione artistica. Il risultato è sorprendente, immancabilmente avvolto nella suggestività che pervade ogni sua performance. Non è un caso che sia anche esibito nel rarefatto scenario dell’ alba o in location mozzafiato come possono esserlo – per fare solo un paio di esempi – l’ Arena delle balle di paglia di Cotignola e la Cava Marana di Brisighella. Otto mesi dopo il nostro primo incontro, Raffaello e Michele sono lanciatissimi. Entusiasti come non mai, hanno in serbo una raffica di progetti: di alto profilo, originali, sbalorditivi. E me ne parlano di persona travolgendomi con una ventata di euforia elettrizzante.

Nella nostra precedente conversazione abbiamo citato Mozart e, casualmente, vi incontro al vostro ritorno dall’ Austria…Che impressioni vi ha lasciato, la patria del grande Amadeus?

Siamo andati in Austria per un concerto in forma privata e per incontrare dal vivo uno dei più grandi marimbisti viventi: Bogdan Bacanu. L’esperienza è stata molto gratificante ed abbiamo avuto modo di toccare con mano la grande sensibilità ed attenzione che questo stato ripone nell’arte. In particolare, il nostro repertorio sta trovando grande attenzione verso il pubblico teutonico, in quanto le sonorità della musica colta occidentale si uniscono con atmosfere latino-americane creando un connubio che risulta molto coinvolgente sia per i neofiti che per gli addetti ai lavori.  Concludiamo affermando che il tema del viaggio è sempre stato un elemento di fondamentale importanza per la crescita di un artista, non a caso un grande compositore come Mozart fu indissolubilmente legato all’Italia.

 

Il Duo in Austria insieme al marimbista Bodgan Bacanu

Musicalmente parlando, trovereste stimolante “emigrare” all’estero o siete più propensi a rimanere in Italia, nota d’altronde come culla del belcanto e di celebri compositori?

 L’Italia è una meta obbligata per chi si voglia approcciare alla musica ed alla cultura in generale. Qui è nato il pianoforte con Bartolomeo Cristofori, è nato il Belcanto e moltissimi sono gli artisti di spicco che, dal passato fino ad oggi, hanno attraversato il nostro territorio. Mi viene in mente Mozart, che studiò con Padre Martini a Bologna, oppure il compositore ungherese Liszt che addirittura compose una raccolta di composizioni dedicate all’Italia. Nonostante quindi vi sia una situazione non sempre semplice, è innegabile che nel Belpaese vi siano delle realtà di eccellenza che continueranno a brillare contando anche su un pubblico che sta diventando sempre più sensibile verso l’arte. Tornando alla tua domanda siamo convinti di restare, consolidando la nostra presenza anche attraverso l’imminente costituzione di un’Accademia di alta cultura. Questo progetto non esclude la possibilità di effettuare tournée in vari periodi dell’anno, al fine di portare la nostra musica a un pubblico diverso e al contempo arricchirci di nuove sensibilità e atmosfere.

Come procede la carriera di baritono di Raffaello? E Michele ha novità da raccontarci riguardo i Mourn in Silence, la band di symphonic metal di cui è il batterista?

Raffaello: E’ stato un anno molto importante dal punto di vista della mia crescita artistica, in quanto ho completato il mio percorso accademico di pianoforte con un prestigioso diploma specialistico post-laurea conseguito con il maestro Roberto Cappello. Per quanto concerne il canto, ho in programma di completare la mia formazione accademica e sto preparando diversi concerti in qualità di baritono che mi vedranno ospite in diversi teatri e festival.

Michele: Per quanto riguarda i Mourn in Silence stiamo lavorando per l’imminente uscita del prossimo cd che sarà presentato a breve.

 

Raffaello nel giorno del diploma

Il Duo “live”

Torniamo ai vostri progetti in “Duo”. Il 1 Maggio coinciderà con una data molto importante, per il Duo Bellavista-Soglia: parteciperete infatti alle celebrazioni per l’Ayrton Day all’ autodromo di Imola, commemorazione del leggendario pilota del quale quest’ anno ricorre il 25mo dalla scomparsa. Cosa potete anticipare della vostra esibizione?

Il 1 maggio sarà per il Duo Bellavista-Soglia un appuntamento cruciale, in quanto siamo stati scelti per un evento di estrema importanza che avrà una ricaduta internazionale. Inoltre, per noi è un onore immenso poter fare un concerto per uno dei più grandi campioni che il mondo abbia mai conosciuto: Ayrton Senna. L’ evento, che si svolgerà nel circuito di Imola, dove il pilota perse la vita in un tragico incidente il 1 maggio di 25 anni fa, vedrà la partecipazione di diverse migliaia di persone e si estenderà per l’intero arco della giornata. La parte musicale sarà interamente affidata a noi e vi saranno due interventi: il primo, attorno alle 10:00, aprirà la conferenza stampa degli ex-piloti portando in sala un’atmosfera carica di suggestioni, mentre il secondo sarà il concerto di chiusura della giornata, intorno alle 18:30, e verrà amplificato per tutto l’autodromo. I brani scelti vedranno una perfetta unione tra aspetti della musica occidentale colta e stilemi della musica latino americana. Inoltre, all’interno del concerto abbiamo scelto di inserire alcuni brani cari al pilota ed ai suoi fan, uno tra tutti il tema “Da Victòria” di Novo ed “Heroes” di David Bowie, che rielaboreremo per il Duo.La scaletta della nostra esibizione sarà ricca di sorprese e di brani legati in maniera sia diretta che simbolica al grande Ayrton Senna.

 

Il Museo Multimediale Checco Costa dell’ Autodromo di Imola

Nel mondo della Formula 1, la componente adrenalinica è fondamentale. Voi come la vivete? Quali emozioni vi animano, mentre siete sul palco?

Le emozioni che proviamo sul palco sono tantissime, la musica scorre veloce nelle vene come un’auto lanciata in pista alla massima velocità. Possiamo dire che è una sensazione quasi indescrivibile, perché racchiude in sé stati sublimi uniti a momenti estatici, sui quali però bisogna mantenere un ferreo controllo emotivo.

 

Raffaello nelle vesti di baritono

Sempre a Maggio – a partire dal 19 – prenderete parte a un altro evento-tributo prestigioso dedicato, stavolta, allo scrittore Alfredo Oriani. Il Festival del Cardello, di cui siete organizzatori e direttori artistici, vi vedrà protagonisti a più riprese. Che ci raccontate, al riguardo?

Dopo il grande successo del festival che si è svolto lo scorso agosto all’interno della Cava Marana, abbiamo scelto di valorizzare un’altra realtà artistica di grande importanza quale la Villa Il Cardello di Alfredo Oriani, creando un festival intitolato: “Oriani, il Cardello, il fascino della Romagna”. La manifestazione sarà composta da quattro simposi ispirati a vari aspetti della Romagna: uno, in particolare, focalizzato sul tema della bicicletta, con un riferimento diretto allo scrittore considerato uno dei primi estimatori del mezzo a due ruote. Riassumendo brevemente, il primo appuntamento si terrà nell’anfiteatro del Giardino delle Erbe gestito in maniera encomiabile dal direttore Sauro Biffi e vedrà una sorta di disputa culinaria moderata dal giornalista Pietro Caruso tra la scienza in cucina di Pellegrino Artusi rappresentato dal Presidente di Casa Artusi Giordano Conti e la cucina futurista di Marinetti decantata dal Principe Maurizio Agosti, grande Maestro delle cerimonie del Carnevale di Venezia. Il secondo appuntamento, che si svolgerà nel suggestivo parco della Villa il Cardello, un luogo di  straordinaria bellezza aperto raramente al pubblico,  vedrà un dialogo sulla Romagna tra il celebre attore Ivano Marescotti ed il poeta Franco Costantini. Al terzo appuntamento, che si svolgerà nella sala Pifferi del Cardello, parteciperà il celebre giornalista sportivo Marino Bartoletti intervistato da Pietro Caruso (uno dei fondatori de Il Corriere di Romagna). Anche qui saranno molto interessanti i temi trattati che verteranno sulla passione per la bicicletta dei Romagnoli, da Alfredo Oriani a Marco Pantani passando per il salace Lorenzo Stecchetti.Il festival si concluderà con una serata incentrata sull’intervista ad Antonio Patuelli, a cura di Pietro Caruso, sul Risorgimento in Romagna. Ovviamente, per ogni appuntamento il Duo Bellavista-Soglia preparerà programmi diversi in relazione ai temi trattati, dando vita a serate estremamente raffinate e coinvolgenti.

 

La Villa Il Cardello

Il Giardino delle Erbe

Il Festival esordirà con una disputa culinaria-avanguardista condotta, tra gli altri, dal Principe Maurice: una nuova tappa nel vostro percorso di collaborazione. Cosa pensate del suo intervento e del contributo che apporterà alla kermesse?

La serata di apertura si terrà nel suggestivo anfiteatro del Giardino delle Erbe di Casola Valsenio. Il titolo sarà proprio “Dalla scienza in cucina di Pellegrino Artusi alle avanguardie della cucina Futurista”.Avremo il Presidente di casa Artusi Giordano Conti e la partecipazione straordinaria del Principe Maurizio Agosti.Sarà una serata estremamente interessante, dal climax crescente, che culminerà nella visione della cucina Futurista di Marinetti lasciata al provocatorio Maurizio Agosti. Anche la musica svolgerà un ruolo di primaria importanza, dall’opera lirica legata al periodo storico di Pellegrino Artusi alla musica del Novecento di ispirazione futurista. Sicuramente assisteremo a uno spettacolo che stravolgerà il nostro concetto di show cooking.

 

Il Duo insieme al Principe Maurice

La vostra “partnership” con il Principe ci riserverà ulteriori sorprese?

Con il Principe Maurizio Agosti c’è un rapporto di reciproca stima e di comune visione dell’arte considerata nella sua ecletticità. Proprio partendo da questi presupposti, la serata dedicata alla cucina futurista, sottolineo futurista nel senso della grande avanguardia fondata da Filippo Tommaso Marinetti, sarà solo l’inizio di una serie di eventi di alta cultura che ci vedranno in stretta collaborazione. Giusto per dare qualche anticipazione, per il festival della Cava Marana in programma la prossima estate stiamo allestendo un suggestivo simposio che vedrà Maurice nei panni di Goldoni, il celebre commediografo veneziano che fu molto legato al territorio faentino ed alla famiglia Spada, in particolare al Marchese Spada.

 

 

Michele alla marimba

Il Festival, come mi accennavate, avrà per titolo “Oriani, il Cardello, il fascino della Romagna”, che è poi anche la terra di origine del Duo Bellavista-Soglia. Che rapporto avete con i luoghi nativi, con il territorio in cui a tutt’oggi vivete? L’ impressione che ho è quella di un legame profondo. Come descrivereste la “vostra” Romagna?

Si tratta di un rapporto estremamente profondo, quando sei in Romagna puoi respirare aria di casa! Per tante ragioni: il cibo, la cultura, la natura, la vita notturna e…Ovviamente, anche le belle donne! Il legame, quindi, è fondamentale, anche perché nel tempo abbiamo avuto modo di conoscere e di comprendere le eccellenze del nostro territorio. Io e Michele siamo nati in due comuni racchiusi nel Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola e siamo testimoni della lungimiranza di chi gestisce il parco o di chi amministra “ridenti paesini” come Casola Valsenio, che vede Maurizio Nati come assessore alla cultura e Nicola Iseppi come Sindaco.Tra i grandi innamorati della Romagna figura sicuramente IF Tourism Company, impegnata in prima linea per la promozione del territorio imolese-faentino. Senza poi dimenticare l’attivissima Pro Loco di Casola presieduta da Boni Bruno. La Romagna è un luogo meraviglioso dove ci piace “rifugiarci” dopo le nostre mille avventure in giro per il mondo.

 

Un’ altra foto live del Duo

Dopo il Cardello sarà tempo di vacanze. Mare o montagna? E con quale progetto il Duo tornerà a Settembre?

Dopo il Cardello “dovrebbe” essere tempo di vacanze……..No! Stiamo organizzando concerti che vedranno il Duo Bellavista-Soglia impegnato in un fitto calendario fino al 2020.Tra tutte queste date spiccano alcune situazioni molto particolari, tra cui, il 7 luglio, un concerto che si terrà in un incantevole borgo abbandonato sulle colline Imolesi denominato Brento Sanico. Il 20 luglio Raffaello Bellavista sarà ospite di un prestigioso galà lirico intitolato “Le Voci della Sera” che si terrà in piazza Machiavelli nella suggestiva Castrocaro Terme; da non perdere, il 16 agosto, nella piccola bomboniera medioevale di Palazzuolo Sul Senio, una serata a lume di candela sul letto del fiume Senio, con degustazione di vini accompagnata dalla magia del pianoforte e della marimba. Senza poi dimenticare il festival che si svolgerà, nel mese di agosto, nella suggestiva Cava Marana.

 

Photo courtesy of Duo Bellavista-Soglia

Photo credits: Leandro Martino

 

 

 

Il Duo Bellavista-Soglia: musica, eclettismo e contaminazione fusi in una sofisticata alchimia

Il Duo Bellavista-Soglia

Raffaello Bellavista e Michele Soglia emanano eleganza: un’eleganza quasi d’altri tempi, del tutto priva di affettazione ma intrisa di garbo sia nei modi, che nei gesti. Si direbbe che la musica, a cui si sono dedicati sin dall’ età più tenera, abbia impresso nel loro DNA uno chic naturale. D’altronde, persino Herman Hesse parlava della seconda arte definendola un’“armonia tra Cielo e Terra”, e quest’ armonia Raffaello e Michele l’hanno mixata a talento ed eclettismo ad ampie dosi. Giovani (classe 1989 Michele, classe 1992 Raffaello), motivati, preparatissimi, vantano una solida formazione accademica e si sono esibiti in svariati teatri italiani. Nel 2017 hanno unito passioni e competenze per formare il Duo Bellavista-Soglia, ensemble cameristico che coniuga marimba, pianoforte e sonorità baritonali. Nonostante il successo riscosso, tuttavia, il Duo non rinuncia al grande amore che persegue in parallelo con la musica: la contaminazione dei linguaggi artistici.

Raffaello e Michele, vorrei che foste voi stessi a presentarvi ai lettori di VALIUM…Come vi “raccontereste”?

In poche parole: siamo due musicisti solisti che si incontrano non solo sul piano musicale, ma anche, potremmo dire, metafisico: nell’ esecuzione ed interpretazione dei compositi fraseggi musicali che affrontiamo quasi quotidianamente le parole sono depauperate di senso, non servono, prevale l’empatia! Entrambi abbiamo particolarità e attitudini diverse: Raffaello è un ottimo cantante lirico nel registro baritonale, ma nel contempo è considerato uno dei pianisti più eclettici e interessanti nel panorama italiano. Michele, oltre a vantare una grande esperienza orchestrale come percussionista e marimbista solista, si trasforma, come novello Jekyll and Hyde, in uno dei batteristi di Extreme Metal più apprezzati tra gli appassionati.

 

Raffaello Bellavista

Il vostro amore per la musica risale all’ infanzia. Com’è nata questa passione?

Raffaello: La mia passione per la musica è stata fortemente influenzata dai miei genitori, in quanto mia madre era una cantante lirica (anche se in seguito si è dedicata all’insegnamento). Mio padre è sempre stato un grande appassionato di musica colta, ma aperto a tutte le contaminazioni: non a caso, ha animato la vita notturna romagnola per un decennio. Questo ambiente estetizzante, insieme a una mia personale inclinazione, ha fatto sì che io abbia scelto di intraprendere sin dai primi anni scolastici un percorso di studi accademici.

Michele: Essendo figlio d’arte – mio padre è Renato Soglia, che oltre ad aver suonato come trombettista in RAI ha scritto e revisionato svariati libri di musica – sono stato anch’ io influenzato dalla mia famiglia, anche se sin da bambino avevo dimostrato un interesse particolare per il mondo delle percussioni e della batteria: gli strumenti sui quali ho incentrato i miei studi accademici.

Com’è nato il Duo Bellavista-Soglia, e a quale repertorio attinge?

Entrambi viviamo all’ interno del Parco della Vena del Gesso Romagnola (il gesso è conosciuto anche come “pietra di luna”, in quanto riflette la luce lunare): Raffaello a Brisighella, noto borgo medievale, e Michele a Casola Valsenio, il paese delle erbe officinali e dei frutti dimenticati. Prima di incontrarci avevamo spesso sentito parlare l’uno dell’altro, in quanto siamo sempre stati molto attivi sulla scena musicale romagnola. Poi qualche anno fa, in occasione di un evento a Rimini, è capitata l’occasione di suonare insieme e…Non abbiamo più smesso. Il Duo nasce come progetto di tesi e antitesi di due strumenti che inizialmente possono sembrare poco affini, ma ad un ascolto attento si fondono creando armonie fortemente evocative. Abbiamo in repertorio arrangiamenti di celebri arie d’opera scritti da noi, dove la marimba prende la parte dell’orchestra e Raffaello canta la parte originale del baritono. Oppure, grandi componimenti classici dove avviene l’opposto: l’orchestra è sostituita dal pianoforte e la marimba o il vibrafono sostengono la parte solistica. Altre partiture sono di artisti contemporanei molto eclettici, che spaziano dalla musica minimale al jazz o alle colonne sonore.

 

Michele Soglia

Avete un immaginario ispirativo ben preciso a cui fate riferimento?

Non esistendo una formazione con caratteristiche simili alla nostra, dobbiamo far riferimento a noi stessi ed impegnarci per far sì che le nostre forze diano forma alle armonie immaginate, che sono sempre proiezioni utopiche verso cui tendere. Logicamente i grandi protagonisti del passato, della musica colta, sono per noi pietre miliari con le quali confrontarci in ogni istante.

Al Festival nella Cava Marana di Brisighella – che vi vedrà protagonisti e di cui Raffaello sarà direttore artistico – intreccerete la vostra musica a discipline come la poesia e le arti figurative. Che significato ha, per voi, il concetto di “contaminazione”?

Il Festival dell’Antro della Pietra di Luna, alla sua prima edizione, si svolgerà il 18 e il 25 agosto e il 2 e il 7 settembre e vedrà, all’interno di un luogo estremamente suggestivo (si tratta di una profonda cavità scavata in una formazione gessosa, definita selenite o pietra di luna), un connubio di arti: musica, arti figurative, poesia, drammaturgia, storia e scienza. L’intento è quello di creare serate itineranti in cui, partendo da diversi linguaggi artistici, si possa tendere verso un’ideale sintesi. Raffaello, in quanto membro del comitato scientifico della Fondazione I Naldi-Gli Spada (che concentra i propri studi su personaggi che hanno condizionato il corso della storia), si è impegnato per ottenere il patrocinio del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola: in questo modo si sono unite due realtà molto importanti per la valorizzazione del territorio. Per noi la contaminazione è alla base di tutte le espressioni artistiche che spesso offrono una sintesi in senso hegeliano di percorsi diversi, un incontro tra diverse realtà. Inoltre, l’unione tra concerto, aspetti conviviali e una tipologia di pubblico attento fa sì che gli eventi organizzati dal Duo Bellavista-Soglia siano non solo esclusivi, ma evocativi di forme di intrattenimento culturale appartenenti a un’epoca diversa.

 

Il concerto di Raffaello e Michele nell’ Arena delle Balle di Paglia di Cotignola

 

Mi ha molto colpito il racconto del Principe Maurice riguardo a una vostra esibizione nell’ Arena delle Balle di Paglia di Cotignola. Che ci dite di quell’ alba magica?

Innanzitutto ringraziamo il Principe Maurice per aver accolto il nostro invito al concerto dell’Arena delle Balle di Paglia, e per averne parlato in una sua intervista. L’evento all’Arena è stato veramente entusiasmante: nonostante fossero le 5.45 del mattino, c’è stata una notevole affluenza di pubblico. L’accoglienza è stata, inoltre, delle migliori.

A Riccione, in occasione dei trentennale del Cocoricò, avete affiancato proprio il Principe Maurice in un’inedita performance.  Come si conciliano musica techno e Mozart?

Il Principe Maurice ci ha subito affascinato per la versatilità della sua personalità e per le sue conoscenze trasversali sempre molto approfondite, aspetti che gli permettono di muoversi e di passare con estrema naturalezza nelle interpretazioni, direi teatrali, dei personaggi più disparati. Tornando alla tua domanda, bisogna ricordare innanzitutto che le composizioni di Mozart e di altri autori dell’epoca venivano fruite dal pubblico in un modo meno “ingessato” rispetto alla situazione odierna. Basti pensare alla produzione operistica mozartiana, che pur celando profondi significati era estremamente immediata e in grado di coinvolgere l’emotività del pubblico. E’ ovvio che tra Mozart e la tech house la distanza è abissale, però se analizziamo le basi di quest’ ultima ritroviamo forti riferimenti alla musica classica minimale contemporanea: la reiterazione della ritmica e del fraseggio musicale, le sonorità sospese e allusive tipiche del pop progressive (Genesis, Jethro Tull…), che a sua volta aveva attinto a piene mani dal repertorio colto. Pur rimanendo generi diversi, quindi, ad un ascolto attento è possibile scorgere delle affinità ben note ai compositori.

 

Michele e Raffaello insieme al Principe Maurice

Michele milita nella band di black symphonic metal Mourn in Silence, Raffaello è sempre più coinvolto nella sua attività di baritono: qual è il valore aggiunto dell’eclettismo?

Raffaello: Mi hanno sempre affascinato il pianoforte e il canto lirico, che ritengo possano rappresentare differenti sfaccettature della mia persona. Il confine tra queste mie attività professionali è in realtà impalpabile, in quanto ci sono moltissimi elementi di affinità e comunanza nello studio, nella ricerca e nella pratica dei due filoni artistici. Mozart è infatti un mio punto di riferimento, poiché ha scritto svariate opere connesse simbolicamente e musicalmente, tanto che nella produzione sinfonica-strumentale possiamo ritrovare gli stilemi delle composizioni operistiche. Non dimentichiamo che nell’ età mozartiana la fruizione delle serate di musica classica era completamente diversa da quella odierna, in quanto orientata alla spettacolarizzazione dell’evento con connotati quasi ludici.

Michele: Grazie all’esperienza in orchestra mi sento molto legato al repertorio classico, ma essendo la marimba uno strumento più moderno rispetto ad altri ed essendo io un solista delle percussioni, studio spesso autori contemporanei che si inseriscono comunque nell’ambito della musica colta. Con i Mourn in Silence suono la batteria, trovando interessante e di alto spessore il connubio tra la parte orchestrale dei brani e l’irruenza delle chitarre unita all’apporto della tastiera, con l’impeto del basso elettrico e il “drumming” estremo che caratterizza questo genere.

Raffaello e Michele: Proprio l’incontro tra due musicisti eclettici come noi rende possibile ed efficace la comunicazione del discorso musicale, che si svela al pubblico in modo immediato. L’interesse per musiche e generi diversi rende il nostro Duo caratteristico, ma anche versatile, mantenendo sempre un profilo altamente professionale.

 

 

Una domanda “curiosa”: che genere di musica ascoltate e quali sono i musicisti che amate di più?

Raffaello: I miei gusti musicali sono multiformi e influenzati dalle emozioni che provo in un determinato momento, sensazioni che a loro volta sono il riflesso del flusso armonico circostante: la stessa suggestione che proviamo di fronte a un’opera di Escher. Personalmente ascolto musica colta, per la funzione catartica e rilassante che svolge, ma sono anche affascinato dalla carica, oserei dire, fortemente sensuale che la tech house, la minimal deep e il chill out sono in grado di trasmettere.

Michele: Io ascolto quasi tutto, cerco di trovare ispirazione da tutta la musica. Logicamente, però, mantengo i punti cardine della musica che propongo: classica e symphonic metal. Ovviamente il repertorio moderno che riguarda la marimba è uno dei miei preferiti. Il connubio di tutti i generi musicali che ascolto è un incentivo per rendere la mia performance sempre migliore durante i concerti.

 

 

Cosa vi aspettate dal futuro? Potreste anticiparci qualche vostro progetto imminente?

Per il futuro ci auspichiamo di crescere d’importanza, arrivando a calcare palcoscenici e teatri nazionali ed internazionali. Inoltre, stiamo già sperimentando l’organizzazione di spettacoli esclusivi che prevedono forti contaminazioni tra generi musicali e tra le molteplici espressioni artistiche, sempre caratterizzati da una linea armonica e sofisticata ma senza tralasciare i  momenti conviviali: il Festival all’interno dell’Antro della Pietra di Luna ne è un esempio. Sono in cantiere anche eventi che prevedono il Principe come Special Guest, ma ci teniamo a lasciarvi sulle spine! Ne approfittiamo per estendere a te e ai lettori di VALIUM l’invito per i prossimi spettacoli che ci vedranno protagonisti: il 18 e il 25 agosto nell’Antro della Pietra di Luna a Brisighella, il 26 agosto sulla terrazza della Basilica di San Marino (alle 6 del mattino), il 6 settembre a Firenze dove saremo in cartellone con il quartetto del Maggio Fiorentino e Fabrizio Bosso.

 

La locandina del Festival “Suoni e Parole – Un simposio informale tra le Pietre di Luna” di Brisighella

 

Per aggiornamenti e info sui concerti potete consultare la pagina Facebook del Duo

 

Photo courtesy of Duo Bellavista-Soglia