New York Fashion Week: 10 flash dalle sfilate

 

Le Fashion Week sono tornate a ravvivare le capitali mondiali della moda: a New York, Londra, Milano e Parigi stanno andando in scena gli show delle collezioni Autunno Inverno 2022/23. La Grande Mela ha come sempre dato il via alle kermesse. Dall’11 al 16 Febbraio ha proposto oltre 50 défilé in presenza affiancati da svariate presentazioni in digitale, tutti divulgati dalla piattaforma CFDA Runway 360 e, parallelamente, dai social e dai siti dei brand partecipanti. Questa edizione della New York Fashion Week ha registrato l’ avanzata di un gran numero di talenti emergenti e la defezione di non pochi big: tra gli assenti, nomi  del calibro di Tom Ford (Presidente del Council of Fashion Designers of America), Rodarte, Pyer Moss, Christopher John Rogers e Marc Jacobs, che tuttavia ci ha sorpreso pubblicando la sua collezione su Instagram poco prima che si concludesse la rassegna. Carolina Herrera, Michael Kors, Ulla Johnson, Gabriela Hearst, Anna Sui, Altuzarra, Jason Wu, Coach, Christian Siriano, Brandon Maxwell, Proenza Schouler e Eckhaus Latta sono invece solo alcuni dei top brand presenti. Diamo dunque il via alla selezione di 10 look che ho tratto per voi da altrettante collezioni. Lo schema sarà lo stesso anche per le Fashion Week di Londra, Milano e Parigi; a proposito di Milano, proprio ieri Giorgio Armani ha privato del soundtrack la sua sfilata: un silenzio assoluto in segno di rispetto per l’ Ucraina e per le vittime del tragico confilitto in corso.

 

CHRISTIAN COWAN

Un tripudio di piume, glitter e lamè rievoca il glamour della Old Hollywood coniugandolo con la patinata estetica del fotografo Guy Bourdin e con il mood irriverente della Generation Z.

PROENZA SCHOULER

Abiti-scultura, inserti, drappeggi, una sartorialità spiccata che non intacca la fluidità dei look ed esprime una sensualità raffinata, ma senza fronzoli.

MICHAEL KORS

A cromie chic-classiche quali il beige, il nero e il grigio si alternano il fucsia, il corallo e il giallo oro per tratteggiare un glamour imperniato sui capispalla: voluminose e sensualissime pellicce eco ed avvolgenti cappotti a tre quarti. La musa ispiratrice? Marilyn Monroe. 

DION LEE

Look che sembrano elementi architettonici, multitasking ed assemblabili tramite chiusure a strappo. La sensualità non viene meno grazie ai miniabiti in maglia intrecciata con maniche oblò, ai corsetti in pelle “spalmati” sul busto e ai long dress in pizzo aderentissimo e see-through.

ECKHAUS LATTA

I 10 anni di esistenza del marchio vengono celebrati da una collezione in stile indie DOC: i look, fluidi ma minimali, sono ricchi di squarci inaspettati e coniugano il comfort con un luccichio profuso. Il “fatto a mano”, uno dei punti di forza di Eckhaus Latta, trionfa nei capi in cotta di maglia minuziosamente realizzati.

PUPPETS & PUPPETS

Un brand emergente ma già gettonatissimo. La collezione è intitolata Coven (congrega di streghe) e mescola elementi vintage (come i corsetti rétro e le pencil skirt) con capi naif in tartan e un imperante nero gotico. Magia ed eccentricità sono i segni distintivi di ogni creazione.

MARC JACOBS

Dieci look presentati via web “last minute”, quasi in chiusura della Fashion Week. Solo due colori, il bianco e il nero, per creazioni avveniristiche che scoprono e coprono il corpo in un gioco di squarci, aderenze e larghezze oversize. Le gonne sono lunghe, fascianti o svasate, gli opera gloves sostituiscono le maniche e i piumini sono come sculture che si avvolgono intorno al collo o che donano volume alle mise.

CAROLINA HERRERA

Wes Gordon si isprira al celebre stile di Carolina Herrera alternandolo a look iper femminili ma grafici, dalle linee ben marcate ed altamente sartoriali. Predominano maniche a sbuffo, corpetti con una scollatura a cuore delineata alla perfezione, gonne che si aprono a corolla con movimento asimmetrico e volants a cascata “imprevisti” come certi flash di colore.

ALTUZARRA

La collezione racconta la storia di un marinaio sedotto da una sirena che si trasforma in sirena a sua volta. I look riflettono splendidamente questa transizione: si spazia dalla marinière abbinata a cappotti con collo in pelliccia a un tripudio di sensuali abiti in maglia tie-dye, per poi concludere con una serie di luccicanti long dress in paillettes graduate che rimandano alle squame dei pesci.

KHAITE

I capispalla predominano in svariate versioni, privilegiando la pelle: giacche, trench, giubbotti da aviatore, biker jacket in diverse lunghezze (alcuni si indossano come un abito) acquistano un’iconicità immediata. Il riferimento è Emmanuelle Seigner in “Frantic”, ma alla seduttività grintosa si affiancano look a base di drappeggi, tubini tempestati di cristalli e creazioni in tulle lavorate a punto smock e pervase dalle ruches.

 

Tendenze AI 2021/22 – Le metamorfosi del “puffer jacket”

Marni

Sono piumini incredibili, quelli dell’ Autunno Inverno 2021/22. Alcuni brand ne hanno proposto versioni molteplici, una più sorprendente dell’ altra: ecco perchè nella gallery trovate svariati look appartenenti alla stessa collezione, sebbene per VALIUM non sia la prassi. Ho dedicato un focus al piumino qualche settimana fa, accennandovi a un ulteriore approfondimento. E siccome ogni promessa è debito, ecco a voi il sequel. Nell’ articolo precedente, i riflettori si accendevano sui “puffer jacket” avveniristici che Rick Owens ha presentato durante la sua sfilata ambientata al Lido di Venezia. Oggi, la selezione spazia attraverso un’ ampia gamma di modelli: si va dal piumino bon ton in black and white di Marni a quello arcobaleno di Dolce & Gabbana, dall’ ensemble in colori pastello di Miu Miu alla lunga stola imbottita di Marc Jacobs, dal puffer jacket al neon di Balmain, con tanto di cuscino da viaggio per il collo, al modello “da sera” in total black scintillante di Michael Kors. Moncler e Goldbergh, marchi leader nel luxury sportswear, naturalmente non potevano mancare. Il primo propone un piumino dal sapore vintage, stretto in vita e con tasche a toppa trapuntate; il secondo tinge di oro l’iconico capospalla. Rick Owens, invece, fa il suo ritorno direttamente dal molo del Lido e presenta due strepitosi piumini-mantella: il modello con strascico è senza dubbio un cult della sua collezione.

 

Marc Jacobs

Dolce & Gabbana

Khaite

Miu Miu

Rick Owens

Tom Ford

Dolce & Gabbana

Givenchy

Marc Jacobs

Marni

Rick Owens

Balmain

Michael Kors

Moncler

Goldbergh

 

 

 

New York Fashion Week: flash dalle collezioni PE 2022

 

Cari VALIUM friends, oggi ricominciamo a volare nelle capitali delle Fashion Week felici di assistere al ritorno delle sfilate in presenza! Iniziamo come sempre da New York, dove, dal 7 al 12 Settembre, sono state presentate le collezioni Primavera/Estate 2022. Con tutte le precauzioni del caso (vaccino in primis), i fortunati hanno potuto di nuovo godersi dal vivo le proposte mostrate in passerella dai vari brand: tra i presenti, top name del calibro di Tom Ford (Presidente del Council of Fashion Designers of America), Proenza Schouler, Michael Kors, Rodarte, Brandon Maxwell, Khaite, Collina Strada, Tory Burch, Peter Do, Thom Browne, Anna Sui, Peter Dundas, Altuzarra e, a sorpresa, Moschino, che ha scelto di presentare eccezionalmente la sua collezione nella patria di Jeremy Scott. Grandi assenti, invece, Marc Jacobs, Ralph Lauren, Zimmermann, Tommy Hillfiger, Pyer Moss e Helmut Lang. Pur non avendo allestito sfilate live, marchi come Oscar De La Renta, Pamella Roland e Badgley Mischa (per citarne solo alcuni) hanno svelato le proprie creazioni digitalmente, tramite live streaming e lookbook pubblicati sui rispettivi profili social. La settimana newyorchese della moda ha incluso due date cruciali, quella del 20esimo anniversario dall’ attentato alle Twin Towers (l’11 Settembre) e, il 13 Settembre, il ritorno del Met Gala dal vivo che ha introdotto la nuova mostra del Costume Institute, “In America: a lexicon of fashion”, la cui inaugurazione si è tenuta il 18 Settembre. “Inclusività” e “sostenibilità” sono state le due parole chiave di questa edizione della NYFW: basti pensare che, sostenuti dal Black In Fashion Council,  hanno debuttato in passerella ben 14 new talents di colore e che la kermesse è stata aperta da Collina Strada, brand notoriamente eco-friendly ed avverso a qualsiasi forma di discriminazione. Passiamo quindi alla mini rassegna delle collezioni selezionate da VALIUM: essendo impossibile mostrarvele tutte, ne ho scelte come sempre quattro e le ho commentate brevemente. Stay tuned sul mio blog, dunque, per le ultime news dalle Fashion Week di Londra, Milano e Parigi!

 

MOSCHINO

 

 

Una collezione gioiosa e giocosa, molto girly, ricca di colori pastello. Ma soprattutto, di personaggi di ipotetici cartoon (giraffe, elefantini, orsetti, paperi, mici, coniglietti…) che decorano i look  e, in molti casi, ne diventano parte integrante. Jeremy Scott si ispira alla figura della “nanny”, alle filastrocche per bambini: predominano i mini-tailleur con bralette annessa, alternati ad abitini dalle linee Sixties e a trench trapuntati. Le fantasie dei tessuti sono un vero e proprio inno ai teneri animali fiabeschi di cui sopra,  profusi su sfondi dai cromatismi tenui quali il rosa, il verde menta, il celeste, il pesca o (unica eccezione alla regola) a una gradazione vivacissima di giallo. Fiocchi in abbondanza, colletti arrotondati e bottoni a forma di cuore accentuano l’ allure femminil-fanciullesca, così come i gioielli in plastica colorata che ricordano i “toy jewels” per l’ infanzia. Persino i fascianti abiti da sera che chiudono lo show, sebbene siano impreziositi da scolli monospalla, spacchi e bolerini di piume, sfoggiano una variegata “fauna” di mascotte ornamentali.

 

 

ANNA SUI

 

 

Anna Sui rimane fedele al suo stile signature, intriso di reminiscenze “Flower Power”, accentuandone i colori e gli accenti che lo aggiornano al terzo millennio. Tra le cromie predominanti risaltano il verde mela, il magenta, il fucsia, il degradé nei toni del blu, del verde e del lilla, mentre i tessuti privilegiano il crochet (profuso nei bikini dal sapore hippie e nelle canotte “granny square” sovrapposte agli abiti) e il pizzo, sui cui sono ricamate le fantasie floreali che – alternate alle righe – fanno da leitmotiv all’ intera collezione. L’ allure da “figlia dei fiori” si fonde con il romanticismo e con le suggestioni sporty: agli abitini con pattern in degradé cromatico abbinati a giacchini bordati di piume seguono simil parka e boxer da spiaggia declinati in innumerevoli versioni, i reggiseni e i top dei costumi si sovrappongono ad eteree bluse in pizzo e quest’ ultimo, oltre a plasmare sinuosi abiti in cromie talmente accese da risultare quasi fluo, trionfa anche sul caftano candido, ricamato a righe e fiori, molto in linea con il gusto Sixties della collezione.

 

 

MICHAEL KORS

 

 

Un’ eleganza “pulita” e senza fronzoli, dai toni in parte classici, in parte sofisticatamente rétro. Kors (che quest’anno festeggia il 40esimo compleanno del suo brand) si ispira allo stile Fifties di “West Side Story” e lo si evince in svariati capi: la pencil skirt che apre lo show, i pantaloni alla pescatora, il cappotto con ampio scollo e ampi revers, la gonna a ruota, il dolcevita nero esistenzialista (con tanto di stampa a forma di cuore), i quadretti Vichy profusi sugli abiti, sui bikini e sui tailleur…Un look li vede protagonisti su un paio di shorts abbinati a un maglione in cachemire dal collo “importante”, rievocando vagamente la Marylin di “Let’s make love”. La palette cromatica, essenziale, alterna il bianco e il nero al beige, al celeste e al rosa. Il pizzo ricorre, anche in versione Sangallo, donando un tocco di femminilità raffinata, la lana forgia maglie ed outfit a costine, morbidi, che lasciano scoperte le spalle. Vince l’abbinamento top o bralette più gonna, oppure shorts, alte cinture sottolineano uno silhouette fasciante nella parte superiore del corpo e svasata in quella inferiore, i tailleur pantalone sono classici, corredati da pantalone con piega. Conclude la sfilata una serie di abiti da sera avvolgenti, sensuali, in total black e tempestati di paillettes all over.

 

 

TOM FORD

 

 

Chiudo in bellezza questa rassegna con la sfilata di Tom Ford, che di fatto ha concluso la New York Fashion Week. Scintillio, luccichio, bagliori: chiamatelo come volete, ma la collezione è un autentico tripudio di luminosità. Dal significato ben preciso, tra l’altro, quello di accendere una luce sfolgorante nel buio dell’ era attuale, che subisce gli strascichi della pandemia di Covid. Ford è fiducioso, auspica a una rinascita che ha già preso il via. E riflette tutto ciò in una collezione strepitosa, fortemente d’impatto, dal glamour travolgente. Gli ingredienti? I cardini dell’ athleisure rivisitati in chiave glitz grazie a un’ abbondante dose di paillettes. E poi la sensualità, un senso straordinario del colore, un mood che rievoca il fermento dello Studio 54. Ci sono pantaloni della tuta tagliati sotto il ginocchio, pantaloni cargo, canotte sportive, giubbini da running, bralette e camicie sbottonatissime annodate all’ altezza dell’ ombelico, tutti interamente rivestiti di paillettes oppure in raso. L’allure è disinvolta, rilassata ma supersexy; i colori vibrano, anche in virtù dei loro accostamenti: azzurro+fucsia+arancio, arancio+rosa+viola, lime+lilla+bronzo, rosa fluo+viola+bianco, celeste+fucsia…una vera meraviglia. A completare la maggior parte dei look, un’ampia giacca dalla linea squadrata, choker tempestati di strass come i fermagli per capelli, miriadi di collane dorate (un po’ in stile hip hop) e dei preziosi sandali con tacco alto. Lo sportswear, gettonatissimo durante i vari lockdown, con Tom Ford si è ammantato di luce ed è diventato iper glam: un antidoto perfetto contro il grigiore, l’ incertezza, l’ appiattimento caratteristici dell’emergenza sanitaria. Un inno alla gioia di vivere, alla voglia di ritornare a vestirsi…e a divertirsi.

 

 

 

 

Hello, Gorgeous! Direttamente da Manhattan, arriva la nuova fragranza di Michael Kors

 

Una giovane donna attraversa la strada nel cuore di Manhattan: è bellissima, sicura di sé e sorridente, non provocherebbe stupore se fermasse il traffico. Sfoggia una lunga chioma ondulata, un suit pantalone di stampo anni ’70, una borsa a spalla e un paio di stivali con tacco alto e massiccio. La ragazza in questione (ritratta da Inez & Vinoodh) è Sara Sampaio, portoghese, acclamatissima modella e attrice, che Michael Kors ha fortemente voluto come volto di Gorgeous!, la sua nuova fragranza. Scritto proprio così, con il punto esclamativo: “gorgeous” è un aggettivo che gli anglosassoni utilizzano per esprimere apprezzamento, l’ entusiasmo ispirato dal bello, sia esso associato a una cosa, a una persona o a un’ atmosfera. “Hello, gorgeous!” è il saluto che la donna Michael Kors rivolge al mondo, ma anche quello che riceve. Perchè sprigiona femminilità, ottimismo e disinvoltura, un mix che si identifica con un fascino travolgente. Inez & Vinoodh, nella campagna pubblicitaria del profumo, catturano questo mood in scatti spumeggianti, immortalando al tempo stesso la gioia di vivere della testimonial e il vibrante fermento che anima New York, la metropoli che Kors più ama al mondo.

 

 

La fragranza con cui lo stilista omaggia la sua figura femminile di riferimento è un jus sensuale, radioso e inebriante: i nasi Nicolas Beaulieu, Sophie Labbe e Laurent Le Guernec l’ hanno ottenuto tramite un connubio di note legnose e floreali. Gorgeous! esordisce con gli accordi di un bouquet fiorito e vanta un cuore aromatico, molto intenso, di tabacco. Il fondo legnoso, misto a sentori cuoiati, esalta la potenza seduttiva del profumo.

 

 

Il flacone rispecchia lo spirito della donna che indossa l’ eau de parfum. E’ agile, essenziale, dalle forme nette, ma viene addolcito da un rosa tenue di cui si tinge anche il pack. La scritta “a mano” del nome Gorgeous! caratterizza ulteriormente la fragranza, contrapponendo sensazioni di giocosità e spensieratezza alla linearità della boccetta.

 

 

Gorgeous! è disponibile in versione Eau de Parfum nei formati da 30, 50 e 100 ml.

 

 

 

 

 

 

Starlight Shimmer, la nuova fragranza di Michael Kors: glamour all night long

 

Un profumo per brillare durante le feste? Senza dubbio, Starlight Shimmer di Michael Kors. Sprigiona glam, sensualità, esuberanza e rievoca le atmosfere effervescenti dei party di fine anno, quando la notte si accende di luci a miriadi. Il suo nome, dopotutto, ce lo preannuncia. Starlight Shimmer è la terza fragranza di una triade che già comprende Twilight Shimmer e Midnight Shimmer, dedicate rispettivamente alle intriganti ore del crepuscolo e della notte fonda. La nuovissima eau de parfum griffata Kors, invece, sorprende, cattura e ammalia proprio mentre sembra fondersi con il lampeggiare impazzito delle strobo di una discoteca: “glamour dal tramonto all’ alba”, così la Maison descrive la sua luminosità stellare. Tutto merito delle note di testa contenenti petali di rosa, del cuore speziato di zafferano e del fondo di ambra dorata che sancisce l’opulenza del jus. Il flacone, di un blu cangiante tempestato da “scintille” d’oro, ne sottolinea l’allure ipnotica, mentre il tappo dorato celebra i codici luxury tipici di Michael Kors. Color oro sono anche il logo e il nome del profumo stampati sul pack: un inno allo sfarzo e allo splendore, ma intrisi di un’ essenzialità espressa finanche nel design di Starlight Shimmer.

 

Starlight Shimmer è disponibile in versione spray nei formati da 30 e 100 ml.

 

 

New York Fashion Week: 10 +1 flash dalle sfilate PE 2020

TOM FORD Il glamour signature del brand abbraccia accenti urban e sporty chic. Ispirandosi al famoso scatto in cui Edie Sedgwick e Andy Warhol sembrano sbucare da un tombino, Tom Ford dà vita ad una collezione molto “metropolitana”: che, non a caso, sfila in una galleria in disuso della subway di New York.

Come ogni stagione, VALIUM va all’ esplorazione delle Fashion Week di New York, Londra, Milano e Parigi: propone quindi una selezione di 10 look – più un accessorio – tratti dalle collezioni Primavera Estate 2020 che stanno sfilando in queste quattro metropoli. Oggi ci trasferiamo a New York, dove la Settimana della Moda si è conclusa l’ 11 Settembre scorso. Nella Grande Mela, molte sono le rivisitazioni dei trend che hanno spopolato di recente: frange, glitter, ruches, volumi balloon, mood anni ’70  vengono accentuati, esasperati ed aggiornati al 2020.  Resiste il dégradé così come i colori pastello, con un predominio del cipria e dell’ albicocca, ma la palette è perlopiù vivacissima. Il giallo trionfa, il fucsia e il rosa abbagliano accanto al verde mela, all’arancio e a un metafisico total white. Silhouette ultrafemminili si alternano a linee essenziali e nette, puntando su materiali quali il satin, la pelle, i tessuti plastificati, pur senza trascurare le trasparenze del tulle. All’ insegna del top color della New York Fashion Week, vale a dire il giallo, è anche l’accessorio che chiude questa gallery: sebbene per parlare di trend dovremo attendere la conclusione delle quattro Settimane della Moda che dettano legge, emerge già un radioso e briosissimo indizio di stagione.

 

ECKHAUS LATTA – Ruches e volant rivisitati in puro stile Zoe Latta e Mike Eckhaus, abiti glitterati dalle linee iper minimal, trasparenze e giochi visivi dal sapore optical: il duo rielabora i crismi della femminilità in modo del tutto personale e, soprattutto, senza mai cessare di stupire.

 

BIBHU MOHAPATRA – Virtuosismi scultorei e flash di colore che includono il giallo, il turchese, l’arancio. Bibhu Mohapatra gioca con le forme ed i volumi, scopre le spalle di sovente e non disdegna il tulle pur prediligendo tessuti più plasmabili. Il plissè declinato in inserti ornamentali geometrici, svolazzanti e simmetrici è uno dei dettagli iconici della collezione.

 

AREA – Un’ esplosione di frange, lunghissime, copiose, va oltre il concetto di “decorazione” per comporre interi – quanto sorprendenti – evening dress: è uno degli elementi clou di questa collezione, ispirata sia alla Black Culture anni ’90 che alla couture intramontabile di Christian Dior e Balenciaga. Ecco quindi che un ricorrente “bubble dress” acquista toni avveniristici e completamente inediti.

 

CHRISTIAN COWAN – Sexy-glam, audacia e gambe al vento potrebbero essere le parole d’ordine della collezione. Bagliori in lamè si coniugano con tonalità smaglianti come il fucsia e il rosso, oppure optano per la tenuità del cipria, del celeste e del lilla. Spicca un “arlecchinesco” pattern a rombi – ma rigorosamente in black and white – e non mancano outfit scenografici, impreziositi da voluminose maniche di piume.

 

SIES MARJAN – La ricca palette di Sies Marjan si intensifica spalmandosi su una varietà di tessuti che spazia dal satin al plastificato, passando per la pelle. Giallo, blu, vinaccia, verde smeraldo, rosso, celeste e lilla predominano, ma il colore clou è un’azzurro oltremare che replica l’esatta shade dei lapislazzuli: esaltato dalla seta, contraddistingue gli outfit più cool della collezione.

 

ZIMMERMANN – Senza abbandonare il romanticismo, Nicky Zimmermann fa rivivere le estati australiane dei suoi anni teen: ampie maniche a sbuffo, molto pizzo, long skirt con top dagli orli mini si contrappongono a miniabiti leggeri e riccamente decorati. Il colore si accende soprattutto nelle stampe vintage, a tema surf, riprodotte sugli oufit. Insieme alle onde che campeggiano sul fondale del catwalk, sono un dettaglio che rievoca potentemente la spiaggia e le sue atmosfere.

 

HELMUT LANG – Il minimalismo come leitmotiv supremo. Che, a parte un look contraddistinto da spalline squadratissime tipicamente anni ’80, si accompagna però a plissè fluttuanti, drappeggi e trasparenze iper femminili. Allo stesso modo il total white, colore che riflette la purezza delle linee, si alterna a varie nuance di beige, all’azzurro, al rosa e ad un giallo limone che sottolineano il fascino della collezione.

 

MARC JACOBS – E’ forse la collezione più giocosa di Marc Jacobs: coloratissima, divertente, esplosiva, fomenta il buonumore e, al tempo stesso, trascina nelle surreali atmosfere di una fiaba. Cappelli a falda larga, miniabiti ricchi di applicazioni floreali in tulle, tailleur pantalone sgargianti e long dress vagamente Hippie si alternano all’ insegna di un mix’n’match sia di pattern che cromatico. Il beauty look anni ’60, con lunghe ciglia in stile Twiggy, è stato uno dei più ammirati della Fashion Week.

 

TOMO KOIZUMI – Dopo il debutto della stagione scorsa, Tomo Koizumi continua a mozzarci il fiato con le sue incantevoli nuvole di tulle. Per l’Estate 2020 propone sette creazioni  realizzate con centinaia di metri di organza, che increspa in fittissime ruche. I volumi sono maxi, plasmano l’abito nella sua interezza, mentre i colori si avvalgono del dégradé: un ton sur ton di azzurro, rosa, viola, giallo e menta evoca quasi un effetto bonbon, mentre il bianco e il nero si mantengono “integri”. La spettacolarità dei look viene arricchita da un tripudio di fiocchi, il “grazie” di Koizumi a tutti coloro che hanno lavorato alla sua collezione.

 

MICHAEL KORS – L’ accessorio che scelgo per completare questo sintetico resoconto della NYFW è una borsa firmata Michael Kors. A tracolla e dalla linea rotonda, è tinta di un vivacissimo giallo limone e colpisce grazie alla sua allure energetica e vibrante. Oltre ad intrigare per il design accattivante, quindi, “vince” in quanto stiloso emblema di una nuance che sulle passerelle di New York ha decisamente fatto tendenza.

 

 

 

 

Ode a una jet-setter contemporanea: la campagna pubblicitaria PE 2019 di Michael Kors Collection

 

Il jet-set secondo Michael Kors: potrebbe essere il titolo della campagna che Inez & Vinoodh hanno realizzato per raccontare la Michael Kors Collection della Primavera/Estate 2019.  E lo fanno in grande stile, scegliendo come location il leggendario Hotel Le Negresco di Nizza, dove immortalano in scatti iconici e iper glamour una Binx Walton (clicca qui per rileggere l’articolo che VALIUM le ha dedicato) nelle vesti di “luxury traveler” del XXI secolo. A far da sfondo, con vista panoramica sulla spettacolare Côte d’Azur, una suite dell’ Hotel: sontuosa ma vissuta, sconvolta da un confortevole disordine. Borse e abiti sono sparsi ovunque, sul letto il giradischi campeggia accanto al cartone della pizza, e Binx, al centro della scena, viene ritratta in pose easy cool che coniugano irriverenza e lusso. E’ proprio questa, la cifra del nuovo jet-setter: il perfetto connubio tra disinvoltura e sfarzo, quell’ attitude rilassata che smorza un’ eleganza over the top. Gli abiti che la modella indossa – tute neo-hippy in pizzo guipure, fantasie coloratissime e vivaci, minidress anni ’60 con tanto di cappello a falda larga – sono l’ espressione più pregnante della filosofia (oltre che dell’ estetica) di Michael Kors, che anche in accessori come le tote da spiaggia o le “destination tote”, dipinte a mano, identifica la sua nozione di stile con la coolness di una contemporanea jet-setter.

 

 

 

 

 

 

CREDITS

Photography: Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin

Creative Direction: Michael Kors

Styling: Paul Cavaco

Hair: Malcolm Edwards

Make up: Val Garland

Model: Binx Walton

 

 

 

Tendenze AI 2018/19 – Wonder Tartan

VERSACE

In principio fu il kilt scozzese. Poi furono abiti ed accessori di ogni genere. Oggi, il tartan è un evergreen della stagione fredda: ma un evergreen che puntualmente si rinnova, sperimentando colori inediti e declinandosi nei più disparati stili. Le passerelle delle collezioni Autunno/Inverno 2018/19 lo hanno visto primeggiare, proposto in versioni che spaziano dallo chic al grunge. Il che non sorprende: la sua natura versatile si presta a una miriade di rivisitazioni, audaci a tal punto da mozzare il fiato. E da far decisamente ricredere chi considera il tartan un tessuto “classico”, stiloso ma ben poco propenso alle metamorfosi avantgarde.

 

COMME DES GARCONS

KAIMIN

 

MICHAEL KORS

CALVIN KLEIN

MAX MARA

BURBERRY

N. 21

NICOPANDA

ERMANNO SCERVINO

 

 

Il close-up della settimana

 

New steps in fashion, nuovi passi nel mondo della moda. Mai come in questo freddo Autunno – ma sotto certi aspetti “caldo”, come vedremo – si sono avvicendate tante eclatanti news relative al fashion system:  cessioni, defezioni e nuove nomine ai vertici creativi, traslochi oltreconfine per i défilé…Tutto si si sussegue a una velocità che lascia non poco spazio ai colpi di scena. Cominciamo con Versace. A fine Settembre, la Maison della Medusa è stata acquisita da Michael Kors per circa 2 miliardi di dollari. A operazione conclusa, la holding americana verrà denominata “Capri Holdings” e includerà i Versace tra i suoi azionisti. In questo nuovo polo globale del luxury (Michael Kors rilevò anche Jimmy Choo) Donatella Versace rimarrà al timone creativo ed anche il CEO Jonatan Akeroyd manterrà il suo ruolo. Capri Holdings (così chiamata in onore all’ isola, un’ iconica meta del glamour) punta ad una crescita del marchio che all’ incremento dei fatturati abbini, tra gli altri obiettivi, quello della rete retail e dell’ omnicanalità. E se John D. Idol, chairman di Michael Kors,ha definito “una pietra miliare” l’acquisto del prestigioso brand del Made in Italy, parole di entusiasmo sono state spese anche da Donatella Versace: attraverso questa transazione la griffe “potrà esprimere il suo pieno potenziale”, ha commentato la stilista. A 40 anni esatti dalla fondazione, quindi, Versace diventa stelle e strisce. Un passo, il suo, che segue le orme di altri storici marchi italiani del fashion passati nelle orbite di colossi mondiali del luxury: qualche esempio? Pucci, Bulgari e Fendi rientrano ormai nell’ universo Lvmh, mentre Gucci, Bottega Veneta, Pomellato e Brioni fanno capo a Kering. E che dire di Valentino, rilevato nel 2012 dal fondo del Qatar Mayhoola? Sono solo alcuni tra molti, discusissimi esempi. Perchè, pur negli innegabili vantaggi finanziari che questi investimenti comportano, ci si interroga sulla tutela delle eccellenze del Made in Italy e sull’assenza di grandi holding del lusso nel Bel Paese. Nel frattempo, come dicevamo, altre breaking news hanno movimentato il pianeta moda: Josep Font lascia Delpozo dopo 6 anni alla sua guida stilistica, periodo cruciale in cui ha donato un’inconfondibile impronta al marchio. Joseph nomina Susana Clayton nuovo direttore creativo, mentre nello stesso ruolo Margherita Maccapani Missoni fa il suo ingresso in M Missoni. Anche Lacoste scommette “al femminile”, affidando a Louise Trotter (appena uscita da Joseph) il timone dell’ ufficio stile. E mentre il debutto di Hedi Slimane da Celine continua a registrare lodi e critiche, Gucci approda nella Ville Lumière e incanta il pubblico de Le Palace con un défilé ispirato al teatro off italiano anni ’70 di Leo de Berardinis e Perla Peragallo.

 

Nella foto: un dettaglio della collezione PE 2019 di Delpozo, Glicinia

 

 

New Icons: Binx Walton

Binx Walton per Versace, PE 2019

Al défilé di Versace irradiava glamour: in total look in pelle, top turchese e minigonna rossa, ha stregato il parterre con la sua sensualità irriverente. Binx Walton è ormai una top delle passerelle, ed il suo fascino non conosce cedimenti. Semmai si affina con il tempo, conferendole una allure sempre più magnetica e cool. Non è un caso che Binx sia una presenza pressochè fissa sul catwalk di Saint Laurent: chi la non ricorda durante la sfilata Primavera/Estate 2017 della Maison parigina? Il copricapezzolo in strass che adornava la sua mise ha fatto storia. Lei lo esibiva con innata spigliatezza, esaltandone la valenza seduttiva e al tempo stesso iconica: un momento memorabile che rimane impresso negli archivi della moda.

 

Binx per Saint Laurent, PE 2017

Classe 1996, vissuta tra le Hawaii e il Tennessee, Leona Anastasia Walton – soprannominata Binx come un personaggio di “Star Wars” dai suoi fratelli –  è letteralmente adorata da brand quali Tom Ford, Marc Jacobs, Dolce & Gabbana, Gucci, Chanel e Dior (per citarne solo alcuni).  L’ eleganza naturale è il suo punto di forza, abbinata ad un corpo slanciato e ad un ovale perfetto. Gli occhi sono neri e intensi. I capelli, color castano scuro, sono naturalmente ricci. Ai fashion show della Primavera/Estate 2019 l’ abbiamo vista finora sfilare per Marc Jacobs, Alexander Wang e Ferragamo, oltre che per la Maison della Medusa, ma Binx Walton è anche una vera e propria star delle advertising campaign: provocante e sfrontata, la ritroviamo nella campagna Autunno/Inverno 2017 di Tom Ford, mentre  più eterea – e sempre ritratta da Mario Sorrenti – appare nella adv che Alberta Ferretti dedica alla Primavera Estate 2018, dove posa insieme a Cara Taylor e a Vittoria Ceretti. Protagonista assoluta e “in alta quota”, invece, Walton campeggia negli scatti realizzati da Inez & Vinoodh  per la campagna Autunno/Inverno 2018/19 di Michael Kors: traguardi di prim’ ordine per un’ ex studentessa del Tennessee che non avrebbe mai pensato di fare la modella. Quando un talent scout la scoprì mentre nuotava in piscina, non era neppure una teen ed iniziò la sua carriera come “part-time job”.  Oggi, acclamata in tutto il mondo e richiestissima, Binx rivendica il diritto di ogni ragazza a diventare supermodel: a prescindere dal cognome famoso o dal numero di followers che vanta su Instagram.

 

Binx per Alexander Wang, PE 2019

 

Binx nella adv campaign AI 2018/19 di Michael Kors (scatti by Inez & Vinoodh)

 

Binx per Marc Jacobs, PE 2019

 

Binx con Gigi Hadid durante la sfilata-tributo Versace PE 2018

 

Binx nella adv campaign PE 2018 di Alberta Ferretti (scatti by Mario Sorrenti)

 

Binx per Ferragamo, PE 2019

 

Binx per Dior, AI 2018 /19

 

Binx nella adv campaign AI 2017 di Tom Ford (scatti by Mario Sorrenti)

 

Binx per Versace, AI 2018/19

 

Binx per Gucci, AI 2017/18

 

Binx  per Saint Laurent, PE 2018

 

Binx per Tom Ford, AI 2018/19

 

Binx per Chanel, AI 2018/19