Milano Fashion Week: flash dalle collezioni AI 2018/19 (parte 2)

MAX MARA

Prosegue il “resumé” per immagini della Fashion Week milanese. In questo post, alcuni look tratti dalle collezioni di quattro brand – Max Mara, Prada, Fendi, e Emilio Pucci – che coniugano il proprio heritage agli stilemi di una femminilità declinata in molteplici sfaccettature. Max Mara si appropria degli emblemi dello stile alternativo, Prada pensa a una donna che fa risplendere la notte di un tripudio di colori neon. Fendi manda in passerella una vestale dell’ urban chic, mentre Pucci viaggia a ritroso nel tempo e si lascia ispirare dall’ allure iconica di Marilyn Monroe.

 

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3 – Grinta e seduttività per la musa underground di MAX MARA

 

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3 – Toni fluo più un mix a contrasto di tulle e stile sporty per la notte griffata PRADA

 

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3 – Glamour urban e allure ultra chic ma disinvolta per la donna FENDI

 

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3 – Stampe, colori vividi e silhouette in evidenza per la femminilità dal sapore rétro di EMILIO PUCCI

 

 

 

 

Il close-up della settimana

 

174 collezioni suddivise tra 70 défilé, 88 presentazioni e 37 eventi: questi i numeri dell’ edizione di Milano Moda Donna che domani si accinge ad aprire i battenti. Dal 22 al 27 Febbraio Milano si tramuterà, ancora una volta, nel rutilante scenario di un fashion world in tutte le sue declinazioni. Ad inaugurare la kermesse, non più il consueto pranzo bensì una conferenza stampa in cui verranno introdotte importanti novità relative alla prossima stagione, tra cui un calendario unico per tutte le manifestazioni dedicate alla moda. Le sfilate delle collezioni Autunno/Inverno 2017/18 si preannunciano non prive di aspettative e di momenti clou: sono già attesissimi i debutti dei doppi défilé Uomo/Donna di Gucci e di Bottega Veneta, mentre tra gli eventi spiccano il 40° anniversario  di Blumarine e la presentazione del libro che ripercorre la vita e la carriera di Anna Molinari. Il save the date include, inoltre, il prestigioso cocktail inaugurale allestito da Valentino a Palazzo Clerici ed una serie illimitata di opening e mostre, come l’ esposizione fotografica e installazione artistica Portraits by Maurizio Galimberti nella location dell’ Unicredit Pavillion.  E sarà sempre l’ Unicredit Pavillion ad ospitare la quarta edizione del Fashion Hub Market, progetto a favore dei new talents internazionali che proporrà, per l’occasione, 15 collezioni di brand emergenti. Altri luoghi chiave saranno l’ ormai tradizionale Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e i nuovi spazi Le Cavallerizze, recentemente ristrutturati presso il Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia.  Ad alto tasso di interesse i protagonisti della sette giorni: da Londra è in arrivo Xu Zhi, giovane designer cinese che sfilerà all’ Armani Teatro, ma sulle passerelle milanesi potremo ammirare per la prima volta anche Vionnet oltre ad Annakiki, ai Situationists, ad Angel Chen. L’ attenzione della Camera Nazionale della Moda Italiana nei confronti degli young talents è sempre massiccia, e questa edizione la vedrà supportare i fashion show degli emergenti Calcaterra, Lucio Vanotti, Daizy Shely e Ricostru. Non poteva mancare un omaggio a Franca Sozzani: l’ iconica direttrice di Vogue Italia verrà ricordata con una celebrazione in Duomo il 27 Febbraio, a conclusione di una manifestazione della quale è sicuramente la grande, e compianta,  assente.

Per info sul calendario: http://www.cameramoda.it/it/

Milan Fashion Week: riflettori puntati su 10 look (part 3)

La “morena” a tinte folk di San Andrés Milano

Terza (ed ultima) tranche della selezione dei look visti alla Milan Fashion Week. Ulteriori tappe di questa rassegna sarebbero d’obbligo, ma Parigi chiama! Prima di addentrarci insieme nella gallery, un plauso va dunque a tutti – ma proprio a tutti – gli ipertalentuosi protagonisti della kermesse meneghina.

Il gingham campestre di Blumarine

Il connubio strong di fucsia & red di Trussardi

Lo stile zen (con ruche) di Krizia

Il tributo a Lina Bo Bardi della collezione Max Mara

Gli outfit funzionali e multitasking di Marni

La seduttrice romantico-passionale di Alberta Ferretti

Il minidress fluttuante di Ermanno Scervino

Il decostruttivismo handmade di Gabriele Colangelo

Il chiodo iridescente di Lorenzo Serafini

A colloquio con Greta La Medica, poliedrica icona

Photo by Oskar Cecere

Dai giorni dell’ ultima Fashion Week milanese, non si fa che parlare di lei: passare inosservata non si addice a Greta La Medica, icona glamour che ha stregato il parterre della sfilata Primavera/Estate 2017 di Fausto Puglisi. VOGUE Italia la definirebbe #untaggable, impossibile da incasellare in catalogazioni standard o in categorie ben precise. Stylist, dj, esteta, musa di designer quali Fausto Puglisi e Riccardo Tisci, Greta è una creatura ammaliante e poliedrica, colta e sofisticata ma al tempo stesso profondamente estrosa, notturna, trasgressiva. Persino i suoi “colori” rivelano un mix di contrasti: bionda come una scandinava benchè sia nata nel profondo Sud, emana una allure che coniuga al fascino una buona dose di mistero dark. Non è un caso che, sulla passerella di Puglisi, abbia calamitato tutti gli sguardi mentre incendeva tra statue di Madonne barocche e croci al neon con l’ aplomb di una modella consumata. Per Greta è stato subito boom: richiestissima, la femme fatale milanese d’adozione ha moltiplicato il numero dei suoi fan in modo esponenziale. Ed è una vera e propria star  – a Milano, i suoi dj set del venerdì sera al Blanco sono un must – di un universo che costantemente intreccia lo sfavillio della nightlife a quello del fashion world.

Com’è stato sfilare per un designer del calibro di Fausto Puglisi?

Io e Fausto ci conosciamo da tanto tempo, entrambi abbiamo le nostre radici in Sicilia. Poche settimane fa, mi ha chiesto di incontrarlo per parlare di un “progetto speciale”. Facendo la stylist, ed essendo sempre stata dall’altra parte della passerella,  non mi sarei mai aspettata che volesse propormi di fare da modella per il suo show, mi ha letteralmente spiazzata. I giorni prima dell’evento mi sono sembrati quasi irreali e carichi di forti emozioni in cui una grande eccitazione si alternava a momenti di forte insicurezza: io con il  mio  metro e 67 e diciamo non esattamente giovanissima, fra tante ragazze appena maggiorenni e bellissime. Ero molto emozionata, quasi terrorizzata. Il giorno dello show l’ho vissuto come un sogno bellissimo,  avevo l’adrenalina a mille e non mi sono quasi accorta di quanto la giornata fosse stata lunga ed intensa; l’appuntamento per le prove era di primo mattino e durante il giorno ho sfilato 2 volte, anzi 3 se penso anche alla presentazione privata fatta nel backstage per Anna Wintour! E’ stato davvero un sogno oltre che un grande onore, e ora che rotto il ghiaccio lo rifarei altre mille volte.

Che rapporto hai con la moda?

Simbiotico: per me non è semplicemente un sostantivo bisillabico, spesso anche connotato in senso negativo per via della sua caducità. E’  l’insieme di fascinazioni che arrivano da un quadro, da un film, da un viaggio, un volto, da cui si cerca di estrarre l’essenza per renderla “eterna”, per non dimenticare. La moda è pura magia e se non incanta non si può definirla tale.

Greta sulla passerella di Fausto Puglisi

Nasci come truccatrice e stylist. Come ha avuto inizio la tua avventura da dj nei più celebri “templi della notte”?

Ho studiato Lettere Antiche a Milano, è stata una scelta meravigliosa, mi ha reso poliedrica, elastica… Qualsiasi  suggestione mi sia arrivata l’ho trasformata in lavoro. Nel mio DNA scorre sangue da vampiro, amo la notte, mi ispira molto più del giorno. Qualsiasi studio o lavoro io abbia intrapreso, ho sempre avuto un rapporto parallelo con i club come fossero “amanti”. Non potrei vivere senza musica e forse non ci sarebbe vita senza di essa. Persino le stelle pare la producano nel cosmo.

Rock e moda hanno sancito, ultimamente, un connubio del tutto speciale. Da dove sorge questo feeling, a tuo parere?

Non vorrei essere troppo oscura in questa risposta, ma credo che arrivi dalle tenebre: parliamoci chiaro, le rockstar raccontano poemi di anime tormentate, che non hanno pace. E’ un’eredità lontana che arriva dallo “Sturm und drang”, da Baudelaire. Quale designer non è stato ispirato dal rock? Oggi più che mai, forse perchè siamo in una fase dissacratoria e tormentata culturalmente. E’ un periodo di buio e la moda lo deve narrare.

Photo by Giampaolo Sgura

Il tuo è un look d’impatto, inconfondibile, lo definirei da “femme fatale pensante”. Qual è la playlist che meglio ti esprime?

In questa risposta vorrei mescolare insieme musica e cinema, sintetizzo una top five: 1) “Sinnerman” di Nina Simone. 2) “The Tenant” di Roman Polansky. 3) “Janitor of Lunacy” di Nico. 4) “Lo Zoo di Venere” di Peter Greenaway. 5) “Per una Bambola” di Patty Pravo. Ma il mio sogno sarebbe ascoltare Grace Jones che canta al piano con Michael Nyman.

La musica, lo stile, e…? Quali sono le tue altre passioni?

Ultimamente sto maturando una passione pericolosa per le pietre preziose, sto studiando il loro linguaggio energetico, mi rapisce il loro colore, la luce che emanano: come se avessero un’anima. Sono una grande appassionata di cinema, da come si è intuito, e in questo periodo sono letteralmente drogata di serie TV di cui sono in grado di divorarne un’intera stagione in una sola notte. E coltivo un amore immutato nel tempo per “La Recherche” di Marcel Proust: la porterei nell’Arca insieme a tutti gli animali, se dovessimo estinguerci…Ma non porterei l’uomo!

Con la moda hai intrecciato una liason fissa. A quali designer ti senti maggiormente affine?

Discorso complicato per non dire periglioso. Non sono vittima di un marchio preciso, non voglio banalizzare rispondendo con la classica frase “dipende dalle occasioni”, ma in una situazione tipo mi piacerebbe: bere un caffè in una collezione 2010/11 di Stefano Pilati per YSL ispirata alle Suore Nere, sposarmi in un abito bianco che Riccardo Tisci disegnò nella couture del 2007 per poi uccidere lo sposo in un abito tailleur di Thierry Mugler ispirato alle formiche e andare a ballare infine in un  look gladiatrice bondage, completamente ricamato di strass e firmato Fausto Puglisi, ovviamente!

Greta alla consolle

Cosa pensi del trend no gender?

Penso che se gli alieni invadessero la Terra un giorno non starebbero a guardare cosa conservi sotto le mutandine, per essere spiccioli… in questa prospettiva cerco di interpretare la mia esistenza: sono nata in un modo, mi sono evoluta in altra forma, cerco di stare bene con me stessa. La chiave sta nell’accettazione di ciò che si è in senso ontologico; dialogare con se stessi e trovarsi. Se poi la moda negli ultimi anni sta riuscendo a scardinare gli idola tribus ereditati dal cattolicesimo, credo sia un messaggio catartico rivolto alla Libertà, che è il valore più alto dell”uomo!

Una domanda che sembra rubata ad un colloquio di lavoro: come ti vedi tra 10 anni?

Mi vedo identica ad oggi, non so se farmi i capelli con riga al centro o laterale forse accorciarli, ma sicuramente sarò bionda!

Che ci racconti, invece, del tuo immediato futuro?

Ci sono diversi progetti molto allettanti artisticamente di cui non parlo per scaramanzia. Un giornale ha scritto: dj, stylist, trendsetter e musa. Ecco, direi che il ventaglio è abbastanza ampio. Continuerò a produrre ed  ispirare con quella consapevolezza ereditata dal classicismo che le sole Muse nacquero da Zeus e Mnemosine e quindi starò con i piedi per terra!

Greta con Fausto Puglisi

Greta La Medica profilo Instagram: greta_lamedica

Photo courtesy of Greta la Medica

 

 

Milan Fashion Week: riflettori puntati su 10 look (part 2)

Il blu Klein minimal-chic di Salvatore Ferragamo

Prosegue la rassegna di VALIUM sulla Milan Fashion Week: 10 scatti per 10 look selezionati dalle collezioni SS 2017 presentate in passerella. Siete pronte per la seconda tranche? Per voi, un invito nel front row di questa modaiola avventura.

Le contaminazioni afro-europee (con tanto di beehive aggiuntivo) di Antonio Marras

 

I sofisticati bagliori di Giorgio Armani

 

La allure hippy di Blugirl

 

La femminilità “en rose” di Piccione.Piccione

 

L’ ode al “Tropico Italiano” di Dolce & Gabbana

 

Le ruches scolpite mixate alle suggestioni sporty di MSGM

 

Il mix and match dal mood esotico di Stella Jean

 

L’ 80 style rivisitato in un tripudio di denim scintillante e maniche balloon di Dsquared2

 

La plain elegance di Bottega Veneta

Il close-up della settimana

Al via Milano Moda Donna. La fashion week meneghina è stata inaugurata ieri, per la seconda volta, dal premier Matteo Renzi: prima di presenziare al consueto pranzo con il gotha del Made in Italy, Renzi ha preso parte all’ opening di Crafting the future.Storie di artigianalità e innovazione, la mostra del Mudec curata da Franca Sozzani e realizzata dalla Camera della Moda Italiana con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’ ICE. All’ apertura in grande stile è seguito un rutilante inizio kermesse, preludio ad una settimana che – fino al 26 Settembre – celebrerà la creatività italiana nelle sue più alte vette. La Moda Donna della Primavera/Estate 2017 verrà presentata in un totale complessivo di 176 collezioni, che includono 71 défilé ufficiali e 90 presentazioni. In un’ atmosfera frizzante che vede moltiplicarsi party, eventi e vernissage, la Fashion Week non ci risparmierà colpi di scena nè sorprese: in passerella, quest’ anno, mancheranno all’ appello del calendario ufficiale brand come I’m Isola Marras, Costume National (acquisito dal gruppo made in Japan Sequedge), Angelo Marani, Ujoh e Damir Doma, mentre le new entry annovereranno i nomi di Wunderkind, Giamba (seconda linea di Giambattista Valli) e Daizy Shely. Da segnalare i ritorni di Krizia, Lucio Costa e Maurizio Pecoraro, ma anche il debutto di Capucci nel ready-to-wear e il fashion show di Ricostru, brand emergente cinese invitato da Re Giorgio a sfilare all Armani/Teatro. Ma non sarà Giorgio Armani a brillare, come di consuetudine, tra le Maison che chiuderanno la kermesse: con Emporio Armani in via di debutto a Parigi e un défilé in programma per venerdì 23, il designer abbandona il tradizionale lunedì a favore dei new talents. La giornata di chiusura della Fashion Week sarà infatti consacrata ai giovani brand e prevede un totale di cinque show. In passerella saliranno San Andrés Milano, Lucio Vanotti e Piccione.Piccione, che andranno ad aggiungersi a Ricostru e a Mila Schon: una scelta precisa e fortemente voluta da Carlo Capasa, Presidente della Camera della Moda, che ha evidenziato la volontà di valorizzare e di donare spazio a marchi che rappresentano il futuro dello stile italiano.

Photo by Conte di Cavour (Opera propria) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], attraverso Wikimedia Commons

Il close-up della settimana

 

Al via Milano Moda Donna: le sfilate delle collezioni Autunno/Inverno 2016/17 avranno ufficialmente inizio oggi, 24 Febbraio, e verranno inaugurate dal Primo Ministro Matteo Renzi in persona. Saranno cifre da record a caratterizzare questa edizione, che annovera un totale di ben 182 presenze distribuite tra fashion show (73), presentazioni (90), eventi (13) e presentazioni su appuntamento (9) a cui si aggiungono, per la seconda stagione consecutiva, i 16 marchi emergenti inclusi nel progetto Fashion Hub Market. Altrettanto numerose sono le novità proposte dalla kermesse: suscitano già un enorme interesse il debutto milanese di Diesel Black Gold, che “abbandona” New York, il défilè del brand giapponese Ujoh all’ Armani/Teatro e l’ esordio in passerella di Lucio Vanotti e di Piccione.Piccione, che il 29 febbraio concluderanno la Milan Fashion Week insieme a new talents quali Vivetta e Arthur Arbesser. Da segnalare altresì l’ ingresso nel calendario ufficiale di I’M Isola Marras, seconda linea del designer di Alghero, mentre tra le presentazioni risaltano i nomi di Rossella Jardini, Rossignol, Erika Cavallini, Casamadre, Gianluca Capannolo e L72.  Ma la vera “prima volta” della settimana della moda è rappresentata dalla presenza del Premier Matteo Renzi, “special guest” d’ eccezione che darà il via alle sfilate: un evento di importanza cruciale che sancisce il connubio, per l’ Italia del tutto inedito, tra un capo del governo e la prestigiosa manifestazione. Renzi presenzierà al pranzo di  apertura di Milano Moda Donna organizzato nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, dove sarà affiancato dal Sindaco Giuliano Pisapia e dalla crème del fashion world italiano. Dopo l’ inaugurazione del Museo Armani e della Fondazione Prada, il Primo Ministro conferma dunque il suo sostegno al Made in Italy sottolineandone, ancora una volta,  il valore chiave come motore economico ed eccellenza del nostro Paese.

Beauty look SS 2015: Moschino lancia il Barbie pink

 

La Primavera esplode in un tripudio di rosa: il beauty look più nuovo, grazie a Moschino, si impone in una inedita gradazione di pink. Quale? Ma il Barbie pink, of course! Oltre a rappresentare la nuance chiave dell’ intera collezione Primavera/Estate del brand, il rosa regna sovrano nel make up e sulle unghie sfoggiati dalle top in passerella. Madrina dell’ operazione la make up artist Lucia Pieroni che, prendendo a modello l’ iconica palette trucco della Barbie doll, ha creato un look interamente ispirato alla più famosa lady-bambola del mondo: mood di base, ovviamente, l’ ironia, a fare il paio con la scoppiettante giocosità che connota da sempre l’ universo creativo di Jeremy Scott. Armamentario essenziale, prodotti make up griffati MAC per garantire un incarnato da bambola e colori vibranti. Lucia Pieroni ha pensato ad un look centrato su due focus fondamentali: occhi e bocca. Ma sono le labbra, soprattutto, a risaltare in una particolarissima shade rosa acceso ottenuta mescolando pigmenti, lanciando il trend delle pink candy lips che si prepara a furoreggiare durante l’estate. Giallo, magenta e bianco matt sono i colori pigmentati sulle labbra, lucidate successivamente da una passata di gloss. Relativamente allo sguardo, Pieroni non poteva che optare per le ciglia finte: ne ha stese ben due strisce (False Eyelashes n, 43 e 32 Ciglia), sovrapponendole,  per ottenere una lunghezza massima e volume pieno. Enfatizzando l’ effetto “ciglia di bambola” all’ estremo, la make up artist ha inoltre rivestito le false eyelashes di mascara (Haute & Naughty Too Black lash) per dar loro corposità, e intensificato lo sguardo sottolineando l’ angolo interno dell’ occhio con l’ eyeliner nero. Arriviamo alla carnagione: dopo aver idratato la pelle con Mineralize Charged Water Cream, Lucia Pieroni ha preparato un mix di tre prodotti – i fondotinta Face and Body, StudioSculpt e una buona dose di correttore – per ottenere una pelle iperlevigata coprendo ogni imperfezione. Palpebre e zigomi sono stati poi evidenziati con Lily White, una manciata di pigmenti illuminanti.

 

Il pink look, ovviamente, non poteva incarnare l’unico dettame dello stile Barbie. Da Moschino hanno dunque “caricato il tiro” aggiungendo ulteriori, caratteristici dettagli: esiste forse qualcosa di più identificativo della lunga chioma bionda leggermente cotonata e pettinata ad onde? Ecco allora l’ hairstylist Paul Hanlon enfatizzare al massimo la lunghezza e il volume dei capelli a colpi di extension. Ondulate in stile girly e raccolte all’ indietro nella parte alta del capo, hanno rappresentato il must per ricreare criniere extralong e dal sottile sapore rétro. Per le unghie, ancora focus sul rosa a ribadire il concetto: attente al Barbie pink, è candidato a diventare la make up nuance dell’ estate.

 

 

 

Think Pink

Gucci FW 2015/16

 

A Milano, il défilè Gucci l’ ha definitivamente consacrato Trend con la maiuscola: il biondo platino che sfuma in ciocche e gradazioni rosa è l’ atout principale sul quale l’ hairstylist Paul Hanlon ha puntato per valorizzare ulteriormente la collezione/debutto della svolta stilistica del brand fiorentino. Chiome lunghe o medio lunghe lasciate sciolte, ondulate e casual quel tanto che basta a ricreare un effetto Courtney Love in un mix tra look rockstar e mood bohemien. Il pastel pink, d’altronde, si sposa bene con il biondo: movimenta il platinato con nuance tenui e femminili ma al tempo stesso grintose, in virtù del fil rouge che le associa a vaghe reminescenze punk. Hanlon lo ha concentrato prevalentemente sulle punte, per un impatto soft seppur decisamente catching e sorprendente.

 

 

Gucci FW 2015/16

 

Le passerelle parigine hanno invece optato per un rosa puro, steso sulla capigliatura in total look senza concessioni a mèches e sfumature. Paladina dell’ haircolor la modella Fernanda Hin Lin Ly, che ha sfilato per Louis Vuitton esibendo lunghe chiome lisce completamente tinte di un pink delicato, ma deciso.

 

 

Louis Vuitton FW 2015/16

 

Un look d’ impatto che trova assonanze in reminescenze altrettanto prestigiose, come l’ hairstyle ipercotonato e rigorosamente “en rose” creato da Sam McKnight per Charlotte Free, iconica top ingaggiata in occasione del défilè Chanel Resort 2015.

 

 

Chanel Resort 2015

 

E per chi ama i toni strong e intensi? Con la travolgente esuberanza che la contraddistingue, è Agatha Ruiz de la Prada a corredare una collezione SS 2015 in technicolor di sbarazzine parrucche fucsia, tutte uguali,  definendo l’ hairstyle per eccellenza di una donna rutilante e futuribile. Non saranno cinquanta, ma le sfumature di rosa sapranno rendere intrigante il futuro prossimo di ogni fanciulla à la page: per un mood all’ insegna del Think Pink.

 

 

Agatha Ruiz de la Prada SS 2015

 

 

 

Milan Fashion Week: tendenze accessori

Ieri abbiamo esaminato alcune tra le tendenze dominanti emerse da Milano Moda Donna. Le passerelle hanno inoltre proposto accessori di volta in volta preziosi, estrosi e ricercati che hanno donato alle collezioni tocchi di straordinaria unicità: di seguito, 15 trend che la Fashion Week milanese ha evidenziato in dettagli di stile contraddistinti dalla più alta genialità creativa. Appuntamento alla prossima settimana per ulteriori approfondimenti.

ROBERTO CAVALLI – Gli ankle boots con tacco in preziose metal-trasparenze.

BYBLOS – La cintura in pelle dal design “grafico”

 

EMPORIO ARMANI – La minibag a tracolla, in cocco verniciato, da portare sul dorso

 

FENDI – I tronchetti con zeppa scultura

 

FENDI – I guanti con alto risvolto in visone e la borsetta con fiore esotico incorporato

 

GUCCI – Il basco “à la française”

 

GUCCI – Gli iconici mocassini con morsetto rivisitati grazie a dettagli fur

 

MSGM – La minibag a intarsi e i lunghi guanti in suede dai colori vibranti

 

MSGM – La maxisciarpa in color block

 

ANTONIO MARRAS – I sandali impreziositi di pelliccia mongolia

 

PRADA – La doppia bag in colori bon bon

 

CRISTIANO BURANI – Gli anfibi in vernice con plateau

 

BLUGIRL – La maxiclutch wallet finemente decorata

 

To be continued…