Alta Moda AI 2019-20: flash dalle sfilate di Parigi (parte 1)

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La settimana parigina dell’ Alta Moda si è conclusa il 4 Luglio, ma non è mai troppo tardi per un focus sui défilé. In passerella hanno sfilato le collezioni Autunno Inverno 2019/2020, evidenziando una volta di più la meraviglia, il sogno, la pura bellezza che si associano ad ogni creazione di Haute Couture. Tra i top name del Made in Italy erano presenti Valentino, Giorgio Armani Privé, Giambattista Valli, Antonio Grimaldi, alternatisi sul catwalk a Maison francesi ed internazionali del calibro di Chanel, Iris Van Herpen, Givenchy, Jean-Paul Gaultier, Viktor & Rolf e molte altre ancora. Omaggiare questa creatività senza confini è tassativo, un assoluto must: per non dimenticare che il connubio di fantasia, sartorialità e quintessenza del savoir fare elevano la moda ad una dimensione sublime, quella dell’ arte. Da oggi, su VALIUM, troverete una sintesi dei fashion show in diverse puntate, ciascuna composta da una selezione di look tratti dalle collezioni di quattro designer; il tutto, rispettando rigorosamente l’ordine cronologico del Calendario delle sfilate. Enjoy it!

 

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3. DIOR – La moda come architettura, la Haute Couture come attento studio del corpo e delle sue proporzioni: ispirandosi alle teorie dell’ architetto Bernard Rudofsky, Maria Grazia Chiuri manda in scena una collezione che attraverso l’ uso massiccio del total black scava nelle fondamenta dell’ Alta Moda. La location della sfilata? L’ Hotel Particulier di Dior, da sempre luogo di incontro tra i direttori creativi e gli atelier della Maison.

 

 

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3. RALPH & RUSSO – L’ ispirazione attinge all’ Art Déco, rielaborandone i preziosismi: linee sinuose, plissé, cascate di perle si alternano a decori simili a ventagli opalescenti e ricamatissimi, grafismi geometrici in puro stile anni ’30 ed abiti fluttuanti che esaltano un’ opulenza iper raffinata, ma disinvolta. La femminilità – ça va sans dire – trionfa. Ed uno stile impostosi quasi un secolo orsono vive una rinnovata modernità.

 

 

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3. GIORGIO ARMANI PRIVE’ – Un’ eleganza squisita, sfolgorante come i bagliori che riflettono i tessuti delle mise. Volumi calibrati definiscono il connubio tra gonne ampie, multistrato, e bustini affusolati, mentre le giacche, perfettamente sagomate, si abbinano a pantaloni dalla linea fluida. Il luccichio emanato dai cristalii cosparsi all over conquista quanto la palette cromatica, che affianca il giada, il rosa cipria, l’azzurro polvere senza disdegnare il nero e stupisce con sorprendenti giochi di pois.

 

 

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3. GIVENCHY – Il concetto di “Noblesse Radicale” fa da perno alla collezione, un tributo all’ heritage di Haute Couture della Maison. Clare Waight Keller riesplora le linee ed i volumi, battezzando ciascun look con il nome degli Châteaux francesi che hanno avuto un ruolo significativo nella genesi dell’ Alta Moda. Ecco quindi sfilare creazioni sofisticatissime, teatrali, dove forme inedite si avvicendano a drappeggi, pizzi, esplosioni di piume e la gonna più sontuosa viene indossata con il dolcevita.

 

 

TO BE CONTINUED…