New York Fashion Week: flash dalle collezioni AI 2020/21

CAROLINA HERRERA. 1

Da qualche giorno, la parata delle Fashion Week ha ufficialmente ripreso il via. Dal 7 al 12 Febbraio sono state le sfilate di New York ad accendere i riflettori sulle collezioni Autunno Inverno 2020/21: 70 show in tutto, tra defezioni e grandi attese. La concomitanza con la notte degli Oscar ha fatto sì che alcuni designer, come Tom Ford (presidente del CFDA, Council of Fashion Designers of America), Christian Siriano, M Missoni e Baja East, si trasferissero a Los Angeles per presentare le proprie creazioni, mentre altri brand hanno privilegiato l’ Europa. Qualche nome? Jeremy Scott (che ha scelto di sfilare in occasione della prossima Paris Haute Couture Week), Telfar (sfilerà anche lui a Parigi, ma durante la Fashion Week), Tommy Hilfiger (che ha optato per Londra). Grande assente anche Ralph Lauren, un pilastro dell’ American Style, che ha rinviato il suo défilé ad Aprile. VALIUM, come ogni anno, segue le sfilate e ve ne propone un sunto: rispetto all’ Autunno Inverno 2020/21, la selezione riguarderà cinque brand per ogni Settimana della Moda. Iniziamo quindi con la Grande Mela per volare subito dopo a Londra, Milano e Parigi. Stay tuned!

Firmata Wes Gordon, la collezione Autunno Inverno 2020/21 di Carolina Herrera conquista per le nuance vibranti e per un riuscito mix di maestosità e minimalismo. I volumi sono perlopiù imponenti, predominano le svasature e i volant impreziosiscono gli outfit monospalla, ma la geometria delle linee sancisce una scultoreità priva di accenti “frou-frou”. La palette si compone di colori saturi e decisi come il giallo, il blu elettrico, il rosso, il fucsia, il turchese, l’arancio…Emerge una femminilità vagamente bamboleggiante, che alterna miriadi di ruches a fascianti abiti in maglina, dove i decori floreali appaiono sotto forma di intarsi o stampe. E se gli ampi minidress A-line sono enfatizzati da maniche balloon altrettanto ampie, mantelle e maniche a kimono inneggiano, parimenti, alle forme scampanate imperanti nella collezione.

 

CAROLINA HERRERA. 2

CAROLINA HERRERA. 3

 

SELF PORTRAIT. 1

Le spalle nude sono un leitmotiv della Fashion Week di New York. E quasi sempre a scoprirle sono maniche a palloncino, lunghe o corte: è anche il caso di Self Portrait, che le assurge ad emblema di seduttività in una collezione dove la raffinatezza degli abitini in pizzo si alterna ai volumi oversize dei pantaloni in vernice ed all’ appeal dei capispalla con cintura in vita. “Femminilità” è la parola d’ordine di tutte le creazioni. Giacche da smoking portate con i gambaletti, bluse con mantelline merlettate, tutine corte e bouffant, abiti in ecopelle ornati a punto smock, long dress a balze in un vibrante fucsia emanano una allure intrisa di charme, accentuata da un vago mood anni ’40 e da una palette che a nuance pastello come il celeste e il cipria affianca il bianco, il nero ed un intenso burgundy.

 

SELF PORTRAIT. 2

SELF PORTRAIT. 3

 

SALLY LAPOINTE. 1

Segni particolari: look rigorosamente monocromi. Oltre che tanto, tanto glamour. Sally LaPointe manda in scena una collezione fedele alla sua cifra stilistica ed alla propria interpretazione dell’ evening wear. Si ispira a due donne sicure di sè, a due icone supreme come Bianca Jagger e Grace Jones, creando look audaci senza scoprire un centimetro di pelle. Preferisce puntare sul fascino, come quello dei cappotti con le maniche adornate di piume, delle jumpsuit in glitter all over e degli altissimi cuissardes.Prevalgono i pantaloni, fascianti o a sigaretta, i colli sono in pelliccia e le gonne mini, oppure con un vertiginoso spacco. Super d’impatto il long dress drappeggiato che si apre su una coscia inguainata in una parigina sfavillante degli stessi bagliori dell’ abito. I colori, magnetici, includono il giallo chartreuse, il cipria, il giada, il violetto, il marrone, il rosso, il grigio perla. E poi, risalta un accessorio clou: il marsupio a forma di minibag incorporato alla cintura. Fa da fil rouge a svariati look ed è già candidato a must have di stagione.

 

SALLY LAPOINTE. 2

SALLY LAPOINTE. 3

 

BRANDON MAXWELL. 1

Chic e portabilissima: potrebbe essere riassunta con questi due aggettivi la collezione di Brandon Maxwell. L’ allure disinvolta ma elegante ed una sensualità tipicamente urbana sono i punti di forza di ogni look. Un paio di stivali che arrivano al ginocchio fa da denominatore comune ad outfit centrati sia sulla gonna che sul pantalone, laddove le gonne sono cortissime e il pantalone, aderente, viene infilato dentro lo stivale. Jeans iper attillati, shearling in pelle bianca con mega revers, comodi maglioni, minitrench, pantaloni in pelle, giacche a doppiopetto sfoggiate sulle gambe nude sono i cardini dell’ easy-chic di Maxwell, che accentua il mood urban tramite i beanie indossati dalle modelle: un tocco di iconicità che raddoppia quella del marsupio leopardato portato a tracolla.

 

BRANDON MAXWELL. 2

BRANDON MAXWELL. 3

 

ANNA SUI. 1

Ispirazione eroine dell’ horror per Anna Sui, che fa sfilare una collezione “diabolica” e spettacolare. Abiti in stile vittoriano si declinano in vernice e pelle, le stampe Liberty si alternano a quelle floreali, “ossessive”, quasi psichedeliche  presenti su buona parte degli outfit, il nero spadroneggia. Il mood è dark, intriso di romanticismo gotico: basti pensare alla gonna in pelle a vita altissima, allacciata come un bustier, che si abbina ad un soprabito completamente lavorato in pizzo, o al completo damascato – in total black come l’oufit precedente – dove le piume ornamentali rievocano una preziosa ragnatela. Anna Sui non abbandona le reminiscenze tardo Sixties, ma le rilegge in chiave oscura. Ecco quindi che un long dress con mantellina incorporata sfoggia decori floreali multicolor sul velluto increspato tinto di un profondo nero. Formidabili anche i copricapo (by James Coviello) su cui svettano miriadi di piume a foggia di corna.

 

ANNA SUI. 2

ANNA SUI. 3