Il luogo: la Finlandia, il Paese più felice al mondo del 2022

 

“La Finlandia vuol essere scoperta, poichè non ha bellezze sgargianti o violente che l’osservatore superficiale possa cogliere così a volo dopo una fuggevole osservazione. Chi giunge in questo paese deve gettare lontano da sé ogni sorta di inquietudine quotidiana, deve aprire ben bene gli occhi e la mente per sentire e comprendere l’anima del paesaggio e le sue nascoste armonie. Così soltanto potrà tornare felice e ricco di impressioni nuove al suo paese.”

(Börje Sandberg)

 

Dopo aver trascorso il Natale a Tallinn, in Estonia, VALIUM torna nel Grande Nord. Stavolta, ci spostiamo ancora più in direzione della Stella Polare: siamo in Finlandia, un Paese dalla superficie totale di 338.424,38 km2 di cui un decimo è occupata da laghi di origine glaciale. La terra del Sole di Mezzanotte, confinante a est con la Russia, a nord con la Norvegia, a ovest con la Svezia e a sud con il Golfo di Finlandia, è un luogo straordinariamente affascinante. Le foreste ricoprono il suo territorio a perdita d’occhio, occupando l’86% del Paese; nella parte più settentrionale, a nord del Circolo Polare Artico, è possibile ammirare fenomeni quali l’aurora boreale. Lì si estende la Lapponia, il cui capoluogo – Rovaniemi – viene considerato la patria di Babbo Natale. Morfologicamente, in terra finnica si alternano monti (basti pensare alla catena dei Monti Scandinavi a nord-est del Paese), tundra (in Lapponia, dove prevale l’allevamento delle renne), fiumi (come l’ Oulujoki e il suo sistema fluviale), laghi (nell’area sud-orientale è situata la celebre Regione dei Laghi), ghiacciai e una costa frastagliata fronteggiata a sud dalle Isole Aland. Il mare che bagna la Finlandia è il mar Baltico e da ciò si evince che il litorale, soprattutto durante l’ Inverno, sia scarsamente praticabile a causa delle acque ghiacciate.

 

 

Ma qual è, esattamente, il motivo che ci ha spinti fino in Finlandia? La risposta è molto semplice: questo Paese, per il quinto anno consecutivo, è stato eletto il più felice al mondo dal World Happiness Report (elaborato dal Sustanaible Development Solutions Network dellONU). Viene quindi spontaneo esaminare le ragioni che hanno determinato la conquista di tale titolo. Cioè: perchè la Finlandia è un Paese felice, e su quali basi si fonda la sua felicità? Lo scopriremo subito insieme.

 

 

Il rapporto del World Happiness Report, innanzitutto, analizza il livello di felicità – dove per “felicità” si intende un’alta qualità della vita –  di un totale di 156 Paesi relativamente al benessere degli autoctoni, e di 117 rispetto a quello degli immigrati. Vengono presi in esame criteri come il reddito, la salute, la sicurezza, l’ istruzione, il funzionamento delle istituzioni e le caratteristiche a cui si associano, ad esempio la fiducia accordata loro dai cittadini, la presenza o meno della corruzione, la libertà di cui gode il Paese. Un parametro molto importante è costituito dall’ inclusività. Tornando a bomba: quali sono le motivazioni che fanno della Finlandia il Paese più felice del globo?

 

 

L’armonia con la natura

Non è difficile immaginare che la natura giochi un ruolo primario nella decisione del World Happiness Report. I finlandesi adorano vivere in armonia con l’ambiente, la sostenibilità e l’eco-friendly sono parte integrante della vita quotidiana. L’aria è pulita, la natura è uno degli scenari più amati entro i quali muoversi. In Finlandia, passeggiare nei boschi rappresenta uno dei passatempi preferiti: le foreste coprono tre quarti del Paese e raggiungerle richiede, in genere, non più di un quarto d’ora a piedi. Nelle grandi città, inoltre, è possibile usufruire delle immense aree di verde costituite dai parchi. Ma c’è di più. Secondo il principio del “jokamiehen oikeus”, il bosco appartiene a chiunque. Chiunque, cioè, può raccogliere liberamente erbe, fiori, funghi, bacche, oppure pescare con la massima tranquillità. “Everyman’s Rights” è il diritto che tutti hanno di godere responsabilmente dei frutti della natura. L’aria tersa della Finlandia dona a ogni prodotto una marcia in più: anche cibi selvatici come il camemoro, il tipico lampone artico, risultano prelibati, e preparare una cena che inneggia all’ “into the wild” è un’attività incredibilmente emozionante.

 

 

Ripristinare il contatto con la natura, come vi dicevo, in Finlandia è un must. Sono più di 40 i parchi nazionali disseminati nel Paese, tutti raggiungibili in meno di mezz’ora. In ogni parco sono presenti innumerevoli sentieri escursionistici e naturali, esistono aree adibite al campeggio dove è possibile dormire sotto le stelle e pasteggiare piacevolmente attorno a un falò. La varietà dei paesaggi rende ancora più sorprendenti questi istanti in completa armonia con l’ambiente: a sud le foreste sono fitte e rigogliose, a nord lo scenario assume tratti artici in puro stile “winter wonderland”. Non dimentichiamo, poi, che un soprannome della Finlandia è “terra dei mille laghi”. I laghi inclusi nei suoi confini sono ben 188.000 e fanno del Paese il più ricco di acque interne al mondo. A proposito di acqua, va notato che è immancabilmente cristallina: sia quella di laghi e fiumi che quella del rubinetto. A Helsinki è possibile berla senza problemi, viene considerata la più limpida del mondo.

 

 

Relax e detox con la sauna

La sauna fa parte della cultura e delle tradizioni finlandesi, ma non solo: è una vera e propria filosofia di vita. La dice lunga il fatto che, nel Paese, siano presenti ben tre milioni di saune su una popolazione complessiva di cinque milioni di abitanti. In termini di benessere, questo rito tipicamente finnico è senza dubbio il top. Ma non solo: nella sauna ci si ritrova con gli amici, con i colleghi di lavoro e via dicendo, per scambiare quattro chiacchiere mentre ci si rilassa e si usufruisce dei benefici del detox. Durante la sauna, inoltre, l’organismo rilascia un’alta quantità di endorfine, i neurotrasmettitori del buonumore. Lo step finale, che prevede il bagno in un lago ghiacciato, permette di godere appieno della bellezza degli specchi d’acqua del Paese. Non è un caso che l’ UNESCO abbia deciso di includere il più famoso rituale finlandese nell’ elenco del Patrimonio Culturale Immateriale: è una tradizione antichissima (la prima sauna risale al XII secolo) ed estremamente salutare.

 

 

Il paradiso dello sci

Un’ altra attività molto amata in Finlandia è lo sci: complici le basse temperature, si scia praticamente fino a Maggio. Le piste sono numerosissime e in Primavera inoltrata, quando il sole splende quasi tutto il giorno, si scivola lungo le discese sotto la sua luce magica. Anche chi adora lo sci di fondo può godere di vantaggi incomparabili. I percorsi, a miriadi, esplorano scenari da meraviglia che includono laghi, boschi rigogliosi e tutti gli angoli d’incanto del Paese.

 

 

L’ aurora boreale e il sole di mezzanotte: due fenomeni che lasciano senza fiato

La natura regala spettacoli di una magia ineguagliabile. In Lapponia, l’aurora boreale si verifica a partire dall’ Autunno fino alla Primavera per un totale di circa 200 giorni. Ma con il buio dell’ Inverno (i primi di Gennaio c’è una sola ora di luce), quando la neve ammanta il paesaggio di candore, assistere al fenomeno è ancora più emozionante: si tratta di un effetto ottico originato dall’ interazione tra il vento solare e la ionosfera terrestre. Dal loro incontro scaturiscono bande luminose declinate in un’infinità di forme e di colori che mutano continuamente. I cosiddetti “archi aurorali” esplorano nuance che vanno dal verde all’ azzurro passando (sebbene più raramente) per il rosso. Avere la possibilità di ammirarli è un evento che lascia senza fiato per lo stupore.

 

 

L’Estate, in Finlandia, è un periodo elettrizzante. A nord del Circolo Polare Artico, da Maggio ad Agosto il sole non tramonta mai; se ci si spinge più a sud tramonta solo per un istante e poi splende più smagliante di prima. Il cosiddetto “Sole di Mezzanotte” è contraddistinto da una luce straordinaria, praticamente una sorta di alba o tramonto che dura tutta la notte. I colori che prevalgono sono il giallo, l’arancio, il rosa. Questa fase temporale, che segue all’oscurità imperante dell’ Inverno, stimola un’ energia incontenibile nella popolazione: l’attività notturna è frenetica, le saune e i bagni di mezzanotte sono frequentissimi, facilitati anche dalle temperature più alte del mare e dei laghi.

 

 

Sicurezza, ospitalità, inclusività e parità di genere sono la norma

Finora abbiamo parlato di natura e di attività nella natura, ma come vanno le cose in città? Decisamente bene. Le metropoli finlandesi sono sicure, c’è un bassissimo tasso di criminalità. Se perdete il portafoglio è quasi automatico che vi venga riconsegnato, e che ve lo rubino è altamente improbabile. Qui è possibile girare da soli ovunque, sia di giorno che di notte. I servizi pubblici funzionano a meraviglia, la corruzione è pressochè assente e i cittadini guardano al Governo con fiducia. All’ asilo, dove si può accedere a due anni, si insegna ai bambini il concetto di parità di genere: uomini e donne hanno gli stessi diritti e doveri. Proprio nel Settembre scorso, a tal proposito, è entrata in vigore una nuova legge che assegna 160 giorni di congedo parentale a entrambi i genitori; è possibile che un membro della coppia ne ceda 63 al partner o a chi accudisce il bimbo. Le giovani donne hanno anche diritto a 40 giorni di indennità di gravidanza. Per concludere, l’inclusività  è molto importante: in Finlandia, gli stranieri si trovano a operare in un contesto altamente meritocratico che esalta i valori dell’ equità e dell’ accoglienza.

 

 

I finlandesi, un popolo entusiasta ed ospitale

Esistono molti stereotipi sulla presunta introversione dei finlandesi. In realtà si tratta di un popolo che ama aprirsi al prossimo, accogliente e generoso. Sicuramente, i finlandesi hanno molta voglia di raccontarsi e sono a dir poco entusiasti di far conoscere il loro Paese a chiunque lo visiti. A proposito di visite: saprete senz’altro che a Rovaniemi, nella Lapponia finlandese, si trova il celebre Villaggio di Babbo Natale.  E’ qui che Santa Klaus ha fissato la propria dimora, e potete fargli visita ogni giorno dell’ anno. Il Villaggio, inoltre, è attraversato dalla linea del Circolo Polare Artico: oltrepassatela ed otterrete un certificato che testimonierà la vostra impresa!

 

 

 

La colazione di oggi: con i Tuareg per la cerimonia del tè

 

La colazione di oggi è avvolta in un fascino intenso, esotico e misterioso: prenderemo un tè con i Tuareg, i leggendari “uomini blu” del deserto del Sahara. Sicuramente, di loro avete sentito parlare: sono un antichissimo popolo nomade, di origini berbere, che si sposta tra l’ Algeria, la Libia, il Mali, la Nigeria, il Ciad e il Burkina Faso. Allestiscono le proprie tende tra le dune e la sera si riuniscono sotto un tetto di stelle. Se chiedete ai Tuareg di definirsi, vi risponderanno di essere “Kel Tamahaq”, ossia dei parlanti della lingua Tamahaq. Per trasferirsi da un luogo all’altro si servono di cammelli o dromedari. Il turbante è un autentico segno distintivo di questo popolo; il suo nome è tagelmust e copre il capo e il viso, lasciando intravedere solo gli occhi. Turbante e velo al tempo stesso, viene realizzato arrotolando dai tre ai dieci metri di stoffa. I Tuareg usano tingere la tagelmust immergendola nella polvere d’indaco. Non è raro, di conseguenza, che la colorazione si fissi permanentemente sulla loro pelle: da qui l’ appellativo di “uomini blu”. Per alcuni il soprannome deriva invece dal burnus, un ampio abito tra il blu e l’azzurro che, al pari della tagelmust, li protegge dal sole, dalle tempeste di sabbia e dal freddo notturno. Le donne indossano il velo, ma lasciano il viso scoperto. Tengono molto al loro aspetto; si ornano copiosamente di bracciali, orecchini e collane. La caratteristica principale che identifica una donna Tuareg, tuttavia, sono le decorazioni all’ henné: danno vita a dei magnifici arabeschi sul volto e sulle mani, mentre gli occhi appaiono straordinariamente intensi grazie al kajal. La polvere di kohl viene utilizzata anche dagli uomini, che affidano alla barba il compito di rivelare la propria età; i giovani hanno la testa rasata e una barba voluminosa priva di baffi, gli adulti ne sfoggiano una lunghissima abbinata a una chioma fluente.

 

 

Passiamo ora al tradizionale rito del tè nel deserto. Per i Tuareg ha una valenza conviviale, è un modo di ritrovarsi e rilassarsi dopo il lavoro quotidiano (la sussistenza degli “uomini blu” è essenzialmente legata alla pastorizia, al commercio delle spezie e di materie prime quali l’ avorio e il sale), ma non solo: bevendo tè si cementano amicizie, si dà il benvenuto agli ospiti, si inaugurano alleanze, si instaura un trait d’union tra la cultura nomade e le altre culture. Il rituale del tè, insomma, è una vera e propria cerimonia che si celebra al tramonto o nelle notti stellate. La teiera e il Tuareg sono un tutt’uno: l’ “uomo blu” la porta con sè ovunque. Una leggenda vuole che, quando il tè gorgoglia nel barad (la teiera, appunto), la mente si distenda e il cuore sintonizzi i propri battiti con il borbottio della bollitura. Il particolare più suggestivo del cerimoniale del tè è che non ne viene servito uno, bensì tre. Se ne bevono tre tazze, ognuna delle quali riveste un significato ben preciso. Il primo tè, un tè verde contraddistinto da un aroma pungente e assai amaro, viene chiamato “tè della morte”; il secondo, molto più dolce ma leggermente aspro, è il “tè della vita”; il terzo, dal gusto delizioso ed estasiante, è il “té dell’amore”. A quest’ ultimo solitamente si aggiungono foglie di menta nanah, una menta selvatica diffusa nei paesi del Maghreb.

 

 

Il denominatore comune dei tre tè del cerimoniale è la schiuma che galleggia sulla bevanda. Per i Tuareg, che il tè sia spumoso è estremamente importante. Sono soliti versarlo con un gesto deciso, mantenendo alta la teiera, proprio per ottenere molta schiuma: come recita un antico proverbio Tuareg, infatti, “un tè senza schiuma è come un Tuareg senza turbante”. Finora vi ho parlato di “tazze” di tè per convenzione, in realtà si tratta di bicchieri di vetro di dimensioni medio-piccole. Il tè va sorseggiato lentamente, assaporato con calma, in segno di gratitudine e stima nei confronti di chi l’ha appena offerto.

 

 

Ma come si prepara, il tè dei Tuareg? Ecco – in sintesi – il procedimento. Il primo tè è un tè verde. L’acqua e le foglie di tè vanno fatte ebollire rapidamente; una volta tolto dal fuoco, l’ infuso viene zuccherato in abbondanza. Per areare la bevanda, bisogna travasarla a più riprese. Infine, il tè si versa nei bicchieri con il caratteristico gesto che lo rende spumoso. Il secondo tè va preparato nella stessa teiera, e con le stesse foglie di tè, del primo. Si aggiunge l’acqua, che tuttavia deve raggiungere l’ ebollizione molto più lentamente. Il tè viene lasciato bollire sul fuoco per almeno quattro minuti, dopodichè si zucchera e si travasa varie volte. La preparazione del terzo bicchiere avviene sulla falsariga del secondo, con un paio di differenze: durante la bollitura si aggiungono foglie di menta nanah e, per dolcificare il tè, va utilizzata una minore quantità di zucchero (pari all’incirca a un cucchiaino). La bevanda dei Tuareg ha un gusto particolarissimo, del tutto speciale. Si beve calda e zuccherata, ma il suo aroma è molto fresco. Disseta, riduce la sensibilità al calore, reidrata e reintegra le energie perse a causa delle alte temperature. Last but not least, il suo profumo risulta inebriante e irresistibile.

 

 

Per concludere, un cenno alle proprietà innumerevoli delle foglie di tè verde e della menta nanah. Il tè verde è un potente antiossidante che combatte i nefasti effetti dei radicali liberi; in più, diminuisce i livelli di colesterolo LDL e dei trigliceridi prevenendo le patologie cardiovascolari. Altre virtù associate al tè verde: favorisce la perdita di peso, aumenta il metabolismo, contrasta la ritenzione idrica e contiene circa il 50% di caffeina in meno rispetto al tè nero. La menta nanah, una menta di origini egiziane, è utilizzatissima in tutti i paesi arabi per la preparazione del tè verde alla menta. E’ un toccasana per la digestione, un efficace antibatterico e antinfiammatorio. Svolge un’azione rilassante, rigenerante e energizzante in caso di ansia e stress. Ha inoltre la preziosa facoltà di abbassare la temperatura corporea, rinfrescando tutto l’organismo.