Una giornata d’ estate a Roma, tra realtà e percezione: la campagna pubblicitaria PE 2020 di Fendi

 

” Ci sono pittori che trasformano il sole in una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, con l’aiuto della loro arte e intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole. “
(Pablo Picasso)

La frase del Maestro di Malaga, icona assoluta della pittura, coglie l’essenza della campagna pubblicitaria Primavera/Estate 2020 di Fendi realizzata da Nick Knight. Come location è stata scelta la Città Eterna, e ce lo anticipa un video dal vago sapore felliniano. Ma se pensate che negli scatti vedrete maestosi scorci della capitale, vi sbagliate: gli scenari rievocano le sue atmosfere senza mostrarla neppure una volta. Tra l’altro – ed era fuor di dubbio, data la  maestria di Knight– riuscendoci in pieno.  Osservando le immagini, percepiamo che sull’ Urbe è appena spuntata l’alba e che si preannuncia una splendida giornata d’ estate; a “raccontarcelo” sono i pannelli in plexiglas dalle forme geometriche e nette che, avvicendando le loro cromie, fanno da fondale. Nuance pastello come il rosa, il lilla, il celeste e l’arancio ci invitano a immaginare l’aurora pur non vedendola direttamente. Un pannello turchese insinuatosi nei primi scatti, subito dopo campeggia accanto a un giallo brillante. Tanto per dire che a Roma, ormai, il sole svetta alto nel cielo terso. E’ il momento di godersi l’ estate all’ insegna di un “urban mood” luminoso e rigenerante: la terrazza di un palazzo patrizio diventa il luogo ideale dove assaporare qualche istante di relax. Chi direbbe che siamo nello studio londinese di Nick Knight? Il grande fotografo ricrea un’ ambientazione outdoor che riusciamo a decifrare solo attraverso indizi che stimolano la nostra immaginazione. Ecco allora la lunga sdraia un po’ rétro su cui prendere il sole, le sedie da giardino e il dondolo con tappezzeria floreale, in pendant con gli abiti. A fare da leitmotiv agli scatti, un technicolor armonioso che li rende sommamente originali.

 

 

Protagonista di questa afosa estate romana è un trio di modelle d’eccezione: Adut Akech, Jing Wen e Rianne Van Rompaey sprigionano una allure cosmopolita e inneggiano all’ inclusività, valore portante di Fendi. I look che le tre top esibiscono evidenziano uno chic “urbano”, disinvolto e sensuale, dove i capi matelassé (long dress, giacche, shorts) si alternano a tessuti check lucidissimi e a morbidi cardigan. Un dettaglio iconico? Le scarpe con tacco massiccio abbinate a gambaletti che reinterpretano il classico calzino da tennis. Accessori cult come la Peekaboo e la Baguette bag appaiono in svariate rivisitazioni e, oltre all’ eyewear, risaltano gli orecchini in plexiglas FF con il logo del brand, supercool soprattutto quando si declinano in full color. Tornando agli scatti di Nick Knight, la loro potenza evocativa si dirama in più direzioni: le suggestioni floreali profuse negli abiti e nella tappezzeria richiamano un lussureggiante giardino pensile, o quantomeno dei decorativi vasi di piante e fiori. Questo continuo gioco di rimandi, il suggerire anzichè il mostrare, l’ inesauribile intreccio tra realtà e percezione, costituiscono i punti di forza della campagna e accentuano il suo straordinario impatto visivo.

 

 

 

 

 

 

CREDITS

Fashion Design: Silvia Venturini Fendi

Photos: Nick Knight

Fashion Editor: Charlotte Stockdale

Hair: Sam McKnight

Make Up: Val Garland

Casting Director: Piergiorgio Del Moro

Set Design: Andrew Tomlinson

 

 

Milano Fashion Week: 10 flash dalle collezioni PE 2019

PRADA L’ abitino a trapezio guadagna in femminilità grazie alle Mary Jane a punta

Terza tappa del percorso dedicato alle Fashion Week delle collezioni Primavera/Estate 2019. Oggi VALIUM vi porta a Milano, passerella per eccellenza del Made in Italy: un Made in Italy al centro dei dibattiti sia per il (temporaneo) trasloco di Gucci ai défilé di Parigi, che per la cessione di Versace a Michael Kors (la breaking news sicuramente più discussa).  In questa sede, però, daremo spazio unicamente al nostro excursus sui look, che anche stavolta sono 10 e tratti da altrettante collezioni. La città meneghina sancisce il gran ritorno delle lunghezze mini, soprattutto declinate in “hot pants” o in culotte da portare a vista, ma non mancano abitini dal deciso sapore Sixties. Il colore trionfa, con incursioni nel nero e nel nude, e accanto al sempre scenografico tulle si affermano materiali come la vernice e il PVC. Trasparenze ed elementi sparkling risaltano in un tripudio di balze, volant e nuance in degradé, alternadosi a uno chic dai toni neutri e più sobriamente minimal. Un dettaglio cool? I gambaletti da abbinare al minidress: avvistati alla sfilata di Prada e a quella di Marco de Vincenzo.

 

GIORGIO ARMANI – Iridate nuance “acquatiche” si vestono di bagliori e trasparenze in PVC

 

ALBERTA FERRETTI – Il long dress “balloon” si fa etereo adottando tessuti impalpabili e tonalità sfumate

 

VERSACE – Gambe al vento per una seduttività grintosa e sfrontatamente audace

 

PHILOSOPHY di LORENZO SERAFINI – Il mood romantico vira al sensuale tramite i pantaloni in vernice dal taglio tipicamente 80s

 

MAX MARA – Sovrapposizioni, linee pulite e ricercatezza strutturale si declinano in un intenso total look marrone

 

VIVETTA – Un tripudio di balze e sfumature di rosa dona un tocco da fiaba al lungo abito in tulle

 

MARCO DE VINCENZO – Il miniabito sfoggia cromie in degradé e volant per esaltare una allure dreamlike

 

DOLCE & GABBANA – Un’ esplosione di scintillio e colore  accentua la strepitosa vena pop dell’ evening dress

 

MSGM – Piume e rosa fluo sono il connubio vincente per un look che coniuga lo stile sporty con il glam