Los Angeles e l’arte della perfezione

 

” La gente oggi prova sconcerto all’ idea che si possa essere innamorati di una città, soprattutto se la città è Los Angeles. La gente pensa che uno dovrebbe innamorarsi di altre persone o del proprio lavoro o della giustizia. Ho amato persone e idee in diverse città e ho imparato che gli amanti che ho amato e le idee che ho sposato dipendevano da dove mi trovavo, da quanto freddo faceva e da cosa dovevo fare per riuscire a sopportarlo. Sopportare L.A. è facilissimo, che è la ragione per cui è praticamente inevitabile che ogni sorta di idea venga messa in atto, per non parlare degli amanti. Anche se nello scompiglio si perde la sequenza logica. L’arte dovrebbe stabilire parametri di organizzazione e di struttura, ma non sono cose che trovi nella California del Sud. Ci hanno provato. E’ complicato essere davvero seri se si è in una città che non riesce nemmeno a tirare su un grattacielo per paura che la terra un giorno si sollevi e faccia crollare quel coso per intero in testa alla gente. E’ così gli artisti a Los Angeles non hanno l’ entusiasmo bruciante che ci si aspetta da loro. (…) I miei amici a New York iniziano a fare su e giù per la stanza irritati al solo ricordo del piacere irrazionale che si prova con le meraviglie simili a nuvole di Larry Bell. (…) L’idea di una “comunità artistica” svanisce nella lentezza dei giorni. (…) Quando negli anni cinquanta la Ferus Gallery iniziò a mostrare l’arte di Los Angeles al resto del paese, la scena artistica di New York osservò che tutti sembravano ossessionati dalla perfezione. Le cornici dovevano essere perfette, e pure il retro delle cornici. Lo definirono il “Finish Fetish”. Come i Beach Boys, per i quali ogni accordo doveva cadere dal cielo in nuvole uniformi. Il rock’n’roll a L.A. ci prova anche oggi a non essere così magnifico, a essere trasandato e appassionato, ma non funziona. Linda Rondstandt, gli Eagles e Jackson Browne non fanno paura a nessuno. Come l’arte della vecchia Ferus, il rock’n’roll di L.A. è semplicemente perfetto. “

 

Eve Babitz, da “Slow Days, Fast Company (il Mondo, la Carne, L.A.)

Summer Jamboree #19: al via la “Hottest Rockin’ Holiday on Earth”

Foto (c) Guido Calamosca

A Senigallia torna il Summer Jamboree! A partire da oggi fino al 12 Agosto, il Festival Internazionale di Musica e Cultura dell’ America anni ’40 e ’50 tramuterà in un autentico set vintage la “città della spiaggia di velluto”.  La kermesse, alla sua 19ma edizione, si preannuncia a dir poco spettacolare:  42 concerti (di cui 39 a ingresso gratuito) dislocati su ben tre palchi in centro storico (al Foro Annonario, alla Rocca Roveresca, in Piazza Garibaldi) vedranno protagoniste le più leggendarie star del rock and roll – qualche nome? Il mitico Brian Hyland, Graham Fenton (che sostituirà Rudy “Tutti” Grayzell), Celine Lee, Dale Watson – mentre il sogno americano rivivrà in ogni sua possibile declinazione. Da non perdere il Big Hawaiian Party sulla spiaggia, ormai un appuntamento fisso, con la partecipazione eccezionale del duo composto da David Marks (Beach Boys) e Dean Torrence (Jan&Dean), oltre a una miriade di eventi che include Dj set outdoor, Dance Camp tenuti da docenti DOC della scena swing internazionale, travolgenti dopofestival alla Rotonda a Mare e molto, molto altro ancora. I fan più sfegatati del rétro troveranno pane per i loro denti al Rockin’ Village, un vintage market che conta oltre 80 espositori, e al park di auto americane pre ’69. Ma sono in previsione grandi novità, come il Walk In TATTOO: una non-stop di tatuaggi Old School che prenderà il via il 3 Agosto, negli iconici spazi della Rotonda a Mare. L’ attesissimo Burlesque Show, un altro must del Festival, tornerà invece al Mamamia con un party in cui l’ orchestra hot jazz dei Chicago Stompers la farà da padrona. Come ogni anno, a Senigallia confluiranno appassionati da tutto il globo per celebrare il Rock and Roll a 360°: dagli anni Venti all’ exotica, dal bluegrass al rockabilly. A condurre la 19ma edizione del Summer Jamboree saranno la blogger, pin up e pasticcera Alice Balossi e l’ esplosivo frontman britannico Jackson Sloan (leggi qui la sua intervista con VALIUM). Siete pronti a lasciarvi trascinare nel rutilante, effervescente mood della “Hottest Rockin’ Holiday on Earth”?

Per info sul calendario e sul programma completo: www.summerjamboree.com

 

Foto (c) Guido Calamosca

Foto (c) Guido Calamosca

Foto (c) Gian Luigi Dolce

Il manifesto della 19ma edizione del Festival

Foto (c) Guido Calamosca

Foto (c) Davide Bona

Foto (c) Guido Calamosca

Foto (c) Davide Bona

Foto (c) Davide Bona

Foto (c) Marco Matteucci

Foto (c) Guido Calamosca

Foto (c) Guido Calamosca

Foto (c) Marco Matteucci

Foto (c) Guido Calamosca

Foto (c) Giuseppe Reggiani

Foto (c) Beatrie Perticaroli

 

Photos courtesy of Summer Jamboree Press Office