Be a Princess: la tiara versione 2016

Saint Laurent

 

Il dizionario italiano la identifica con la voce “diadema”, ma “tiara” è il sostantivo che più la definisce e “mette a fuoco”. La Primavera/Estate fashion coincide con un suo ritorno massiccio, decisivo, eclatante, che ne esalta la preziosità rileggendola in una chiave del tutto inedita: Hedi Slimane per Saint Laurent privilegia le suggestioni Princess, tempestando di cristalli una struttura argentata e sottile. Lungi dal citare un look da cerimonia, l’ (ormai) ex direttore creativo della Maison parigina dota la tiara di connotati rock che nel capello sciolto e in un make up nude registra i suoi motivi base. E poi ci sono i miniabiti, i coat tigrati, i gilet in denim e i pesanti stivaloni, must imprescindibili a cui viene tassativamente abbinato l’ accessorio di head jewellery che fa da leitmotiv alla collezione: l’ ispirazione è grunge, la musa una Courtney Love che ben rientra nei parametri dell’ immaginario 90s oriented e fortemente radicato nella music scene di Slimane. Lo stile è bold, mixa una potente grinta ad una allure sensuale conferendo alla tiara uno status di contemporanea solennità: per dirla con i Rolling Stones, “She’s the boss”. E anche se “it’s only rock’n roll”, ci piace eccome.

Miu Miu

Anche Miuccia Prada non rinuncia a decorare il capo: il fashion show Miu Miu fa della tiara un fil rouge, declinandola a metà tra l’ headband e l’ ornamento jewel. Grafismi geometrici, linee appuntite in stile crown, bicolor a contrasto e un classico oro impreziosito da pietre sottolineano una grazia ricca di dettami rétro, che accosta i numerosi elementi girly ad un hairstyle lungo con riga centrale dal deciso sapore Seventies.

Chanel

Chez Chanel, Karl Lagerfeld ha optato per una tiara sviluppata attorno a “intrecci” e virtuosismi scultorei in total look argento: parte integrante di vere e proprie parure che includono dosi massicce di choker, fiocchi metallici a mò di fermacoda e collane in perle a triplo giro come quelle adorate da Mademoiselle, il diadema sfoggiato dalla traveller pensata da Lagerfeld enfatizza con un luminoso tocco avantgarde il già iconico make up “a mascherina” che immerge lo sguardo in un alone color blu fiordaliso. O meglio Blue Rhythm, tanto per rimaner fedeli al nome della collezione utilizzata per il beauty look.

Dolce & Gabbana

Dulcis in fondo molto Made in Italy, la proposta del duo creativo che delle divagazioni sul tema “corona” ha fatto uno dei suoi stilistici cavalli di battaglia. Dolce & Gabbana spaziano genialmente tra le incursioni nel floral, accentuano decorativismi inneggianti agli agrumi siciliani, riprendono in un tripudio multicolor gli elementi del “carretto” tradizionale. Ma non manca il caratteristico coté Barocco: è in un trionfo di oro, cristalli, rose e putti ornamentali che prende vita una tiara “regale”, preziosa reminescenza ed emblematico attributo di un tempo che fu, fastosamente – oltre che costantemente – rivisitato da Domenico Dolce e Stefano Gabbana.

L’ accessorio che ci piace

 

Il défilè è stato decisamente d’ impatto: la location milanese del Teatro Alcione allestita come una foresta incantata, con una Grace Jones apparsa a sorpresa a dare inizio allo show in un bosco fittizio immerso nella nebbia e nell’ oscurità. Una dimensione magica che alla Pantera Nera della discomusic non è poi del tutto estranea, per chi la ricorda ai tempi di uno show TV come Strix. L’ atmosfera fiabesca, ancora in sintonia perfetta con il periodo post-feste natalizie, ha funto da cornice ideale per la presentazione di una collezione che Philipp Plein sembra aver creato su misura per delle eteree, quanto preziose, principesse moderne: prova ne sono i dettagli, che in un tripudio di frange, Swarovski e ornamenti di pelliccia evocano un mood squisitamente femminile, a tratti bohemienne, che conquista con l’ immediatezza di un coup de foudre. L’ esempio calzante che contribuisce a definire tutta una allure è rappresentato dalle coroncine, in metallo con pietre incastonate, che le modelle hanno esibito in passerella: versione contemporanea della tiara, sono state fatte ricadere sulla fronte evidenziando un motivo di arabeschi dorati – o argentati – frequentemente impreziositi di strass. I capelli raccolti in alte code di cavallo hanno donato alle coroncine ancora più risalto, rendendole accessorio imprescindibile di ogni look. Ci piacciono perchè sono originali e seducono con la loro aura di fiabesca femminilità, personalizzando con estro qualsiasi mise.  Le scegliamo per sentirci a nostra volta, all’ occasione, affascinanti e stilose principesse di una foresta incantata: valorizzate dalla magica genialità creativa di Philipp Plein.