Il luogo

 

Il cielo stellato di Dante. Le celebri stelle che menziona alla fine di ogni cantica della Divina Commedia. Ci avete fatto caso? L’ Inferno, il Purgatorio e il Paradiso non si concludono con una terzina, bensì con una frase in cui il Sommo Poeta nomina le stelle. In molti si sono chiesti il significato di questa citazione. A me, intuitivamente, sembra l’ indizio di un legame tra il soprannaturale e la realtà tangibile che va assumendo, di volta in volta, accezioni differenti. Analizzando le frasi in modo più approfondito, possiamo riflettere sulla valenza di quelle stelle. Così, ad esempio, si conclude l’ Inferno: “E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Canto 34, 139). Uscendo dalla voragine infernale, regno della miseria morale e della disperazione, Dante rivolge lo sguardo alle stelle. Lui e Virgilio si lasciano finalmente alle spalle quel decadente luogo sprofondato nelle viscere della Terra. La vista del cielo infinito e delle sue stelle, splendenti di luminosità, sottolinea il ritorno alla natura umana e l’ anelito alla luce dei due protagonisti. Una luce che faccia svanire nell’ immensità dell’ Universo persino il ricordo delle tenebre da cui provengono. Dopo aver viaggiato nel Purgatorio, Dante termina il suo percorso dicendosi “Puro e disposto a salir le stelle” (Canto 33, 144). Nel Purgatorio si è purificato, si è redento, l’ amore ha disperso definitivamente il male che albergava in lui. Il Sommo Poeta è pronto per raggiungere una dimensione superiore, quella del Paradiso. Quest’ ultima cantica si chiude con la frase “l’ Amor che move il sole e l’ altre stelle” (Canto 33, 145). Virgilio, impersonificazione della Ragione, scompare sulla soglia del Paradiso Terrestre e al suo posto appare Beatrice: la donna amata da Dante incarna la Grazia della fede, una figura dotata di forti connotazioni simboliche. Per avvicinarsi a Dio, l’ Uomo non necessita della sola ragione; sono il potere dell’ intuito e la ragione divina a farlo giungere a lui. Quando il Sommo Poeta arriva a Dio, perviene alla piena consapevolezza. Contemplandolo ritrova se stesso, riapproda al “qui e ora”. Capisce che è l’ Amore il motore, il centro dell’ Universo materiale e spirituale. Dopo aver esplorato le stelle dantesche, vi ricordo l’ imperdibile appuntamento di questa sera: “Viaggio musicale verso i luoghi di Dante”, il concerto-documentario in cui, tramite un connubio di suggestive location, musiche incredibili e riprese spettacolari, Raffaello Bellavista e Serena Gentilini vi invitano alla scoperta della Divina Commedia in occasione del 700simo dalla morte di Dante Alighieri.  Acquistate i biglietti su Ticketmaster e collegatevi alla piattaforma di LIVE ALL alle ore 20 per assistere a questo straordinario evento! (qui il link all’ intervista-anteprima di VALIUM con Raffaello Bellavista)

 

 

“Viaggio Musicale Verso i Luoghi di Dante”: Raffaello Bellavista e Serena Gentilini omaggiano il Sommo Poeta con un evento di caratura internazionale

Raffaello Bellavista e Serena Gentilini immortalati a Ravenna, di fronte alla Tomba di Dante Alighieri

Le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri annoverano un duo d’eccezione: Raffaello Bellavista e Serena Gentilini, che i lettori di VALIUM conoscono molto bene. Raffaello, pianista oltre che cantante lirico e compositore, e Serena, cantante e stilista, si accingono ad esibirsi in una straordinaria performance: un concerto-documentario ispirato al loro progetto musicale sulla “Divina Commedia” su richiesta nientemeno che dell’  Associazione Culturale Svedese SI Svezia-Italia. All’ evento – che verrà trasmesso in live streaming dalla piattaforma LIVE ALL il 15 Aprile, alle ore 20.00 – farà seguito un concerto istituzionale in terra svedese non appena l’emergenza sanitaria lo renderà possibile. L’ iniziativa, davvero prestigiosa, ha come titolo “Viaggio Musicale Verso i Luoghi di Dante” e si snoderà in un prezioso connubio di  crossover music e spettacolari location dove persino i look sfoggiati dal duo giocheranno un ruolo fondamentale. A valorizzare questo mix musical-visivo saranno riprese originalissime, di ultima generazione, che trascineranno gli spettatori in un’esperienza immersiva e coinvolgente a 360 gradi: particolare non da poco, dati i luoghi in cui il documentario è ambientato. Qualche esempio? La Tenuta Mara a San Clemente, sui colli riminesi, e, a Ravenna, la Sala Dantesca della Biblioteca Classense, la Tomba di Dante e il giardino con il Quadrarco di Braccioforte, per citare solo alcuni dei suggestivi scenari che faranno da sfondo alla parte documentaristica. Ma lungi da me la volontà di fare spoiler. In questa breve intervista con Raffaello Bellavista troverete delle ghiotte anticipazioni, che verranno approfondite ulteriormente in una conversazione successiva al ” viaggio musicale” di Serena e Raffaello. Non vi resta che acquistare i biglietti, in vendita esclusiva su Ticketmaster, per assistere al concerto-documentario, ed annotarvi la data e l’ ora in cui verrà trasmesso. Appuntamento al 15 Aprile su LIVE ALL, la celeberrima piattaforma globale che opera nei settori della musica, della cultura e dell’ arte!

“Viaggio Musicale Verso i Luoghi di Dante” (di cui qui di seguito potete ammirare il trailer) è realizzato con il patrocinio del Comune di Ravenna, Regione Emilia Romagna, Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’ Emilia Romagna, SIAE Italia e Associazione SI Svezia Italia.

 

 

Come ha preso forma l’idea di questo viaggio musicale nella Divina Commedia?
La mia mente ritorna all’evento “Eros e Thanatos” di fine febbraio 2020 all’interno di Palazzo Labia, sede RAI di Venezia, dove io, Serena Gentilini e Matteo Marabini eravamo protagonisti in un magnifico spettacolo di e diretto dal caro Principe Maurizio Agosti, anima del Carnevale Veneziano. Di lì a poco, con ancora la struggente bellezza di Venezia nel cuore, in un attimo siamo sprofondati nell’incubo della pandemia che ha travolto tutto lanciando un’ombra nera sul mondo. Da quel momento, assieme a Serena, è cominciato un periodo di ritiro direi ascetico sui colli ravennati, dove ho un’abitazione con auditorium nel quale creo la nostra musica immerso nella natura. Un ritiro necessario, perché da un lato c’era l’immagine di una tragedia collettiva e dall’altro anche il grande sconforto nel vedere anni, sacrifici vanificati nel nulla. Basti pensare che dopo l’evento veneziano io e Serena abbiamo visto cancellare decine di concerti in sedi di prestigio conquistati con tenacia e grande lavoro con la consapevolezza che avevamo lottato invano. E forse, per chi non è un addetto ai lavori, è difficile immaginare che il successo è fatto di piccoli mattoni che se vengono a mancare è un gran problema. Tornando al nostro ritiro, la mente è andata subito all’arte, alla ricerca del bello e soprattutto al forte potere che essa svolge: guidarci. Da questo spunto l’istinto e l’inconscio hanno fatto il resto e ci siamo ritrovati a leggere la “Divina Commedia”, opera della quale è stato detto tanto e che per me e Serena rappresenta un’allegoria della vita, un’opera della quale siamo da sempre infatuati e che sentiamo vicina. Basti pensare che il Sommo Poeta riposa a Ravenna e che molti luoghi della città romagnola sono stati filtrati dalla sua genialità dando vita alla “Divina Commedia”. E ti assicuro che vedere diversi scenari che hanno ispirato tanta bellezza mi fa riflettere molto, oltre al fatto che fin da piccolo mi fermavo con grande stupore nei pressi della Tomba di Dante e rimanevo li a meditare, a pensare. Proprio partendo da queste considerazioni si è sviluppato il nostro percorso, ricco di sfaccettature, portandoci da oltre un anno, nonostante le difficoltà della pandemia, a tenere concerti legati al Viaggio nei Tre Regni Danteschi visti secondo la nostra musica.

 

La locandina dell’ evento

Quali sono le location principali in cui si snoda il concerto-documentario?

I luoghi nei quali abbiamo scelto di celebrare la nostra arte hanno svolto un ruolo centrale e sono stati scelti con una cura maniacale: la parte musicale è stata ripresa interamente all’interno della Tenuta Biodinamica Mara a San Clemente, sui colli di Rimini: in particolare, abbiamo utilizzato la Sala della Musica. Per la parte parlata e divulgativa legata alla figura del Sommo Poeta abbiamo ovviamente focalizzato l’attenzione sulla città di Ravenna, nello specifico su alcuni luoghi sacri: la Tomba di Dante ed il giardino con il Quadrarco di Braccioforte, la Sala Dantesca della Biblioteca Classense, la Sala Consiliare e Preconsiliare del Comune di Ravenna e alcuni brevi spezzoni del Circolo Ravennate e dei Forestieri, della pineta ravennate. Oltre a Ravenna siamo andati nell’esclusiva penisola privata di Boscoforte, situata nelle Valli di Comacchio, mentre altre riprese sono state fatte su un promontorio sul mare nelle Marche.

Musicalmente, l’evento sarà contraddistinto da un crossover mozzafiato. Esiste un fil rouge, un elemento specifico che andrà ad armonizzare generi e stili tanto differenti, ma proprio per questo altamente suggestivi?

Nulla sarà lasciato al caso. Il concerto-documentario sarà strutturato in relazione ai Tre Regni Danteschi: Inferno, Purgatorio, Paradiso. Proprio in base a questa suddivisione avremo composizioni pianistiche classiche, arie d’opera, composizioni neoclassiche scritte da me e brani pop rielaborati secondo il nostro pensiero; questa diversità avrà come filo conduttore il legame diretto e simbolico con il Regno corrispondente.

 

 

Il duo nella Sala Musica della Tenuta Mara a San Clemente, una delle location di “Viaggio Musicale Verso i Luoghi di Dante”

Anche le riprese sono state concepite all’ insegna dell’originalità e dell’innovazione. Parlami delle loro caratteristiche…

A noi, i live streaming intesi come concerti ripresi dall’inizio alla fine e basta non piacciono. Perché sono dei surrogati scarni che poco hanno da dire. Diverso, invece, è creare un concerto secondo principi cinematografici, con aspetti divulgativi e di documentario. Allora sì che è qualcosa di innovativo, che porta la comunicazione artistica su un piano estremamente interessante. Le riprese sono state dirette e in parte eseguite da me e da Serena, che è molto brava ed esperta con le tecnologie cinematografiche. E proprio per realizzare un qualcosa di immersivo e coinvolgente, oltre a riprese aeree con droni di ultima generazione, abbiamo fatto riprese quasi esclusivamente con telecamere stabilizzate che hanno reso l’intero concerto unico al punto tale da trascinare l’ascoltatore lì con noi.

Serena ha ideato tutti i costumi. Quali sono i motivi che li caratterizzano?

Serena, oltre al canto, porta avanti in parallelo l’arte della sartoria, realizzando capi di alta moda con stoffe pregiatissime fornite dall’imprenditore tessile Lucio Marangoni (il patron della celebre Golden Group). Per questo concerto -documentario, Serena ha creato i nostri abiti legandoli simbolicamente al significato cromatico di alcuni colori in relazione ai luoghi di Dante. Particolare attenzione è stata poi riservata all’abito ispirato alla figura di Beatrice, che Serena indosserà proprio nel Paradiso dove sarà protagonista.

 

Una splendida immagine di Serena e Raffaello, uniti nella musica e nella vita

Serena e Raffaello con Elena Emendatori della famiglia Emendatori, titolare della Tenuta Mara

Serena e Raffaello nel paradiso (è il caso di dirlo) dei colli riminesi

Un altro scatto del duo insieme a Elena Emendatori

 

 

Photo courtesy of Raffaello Bellavista