Notte d’agosto lungo la via Emilia

 

” Notte raminga e fuggitiva lanciata veloce lungo le strade d’Emilia a spolmonare quel che ho dentro, notte solitaria e vagabonda a pensierare in auto verso la prateria, lasciare che le storie riempiano la testa che così poi si riposa, come stare sulle piazze a spiare la gente che passeggia e fa salotto e guarda in aria, tante fantasie una sopra e sotto all’altra, però non s’affatica nulla. Correre allora, la macchina va dove vuole, svolta su e giù dalla via Emilia incontro alle colline e alle montagne oppure verso i fiumi e le bonifiche e i canneti. Poi tra Reggio e Parma lasciare andare il tiramento di testa e provare a indovinare il numero dei bar, compresi quelli all’interno delle discoteche e dei dancing all’aperto ora che è agosto e hanno alzato persino le verande per godersi meglio le zanzare e il puzzo della campagna grassa e concimata. Lungo la via Emilia ne incontro le indicazioni luminose e intermittenti, i parcheggi ampi e infine le strutture di cemento e neon violacei e spot arancioni e grandifari allo iodio che si alzano dritti e oscillano avanti e indietro così che i coni di luce si intrecciano alti nel cielo e pare allora di stare a Broadway o nel Sunset Boulevard in una notte di quelle buone con dive magnati produttori e grandi miti. Ne immagino ventuno ma prima di entrare in Parma sono già trentatré, la scommessa va a puttane, pazienza, in fondo non importa granché. “

 

Pier Vittorio Tondelli, da “Camere separate”

Il glicine e il suo incanto cromatico

Elisabetta Franchi

 

” E intanto era aprile,
e il glicine era qui, a rifiorire.”
(Pier Paolo Pasolini)

 

I suoi grappoli adornano le facciate delle case, le verande, i giardini. Quando scende a cascata, formando tettoie di fitte e spettacolari efflorescenze, ci lascia senza fiato: sarà per il colore, che mescola sapientemente il viola con l’azzurro e il lilla, o perchè evoca scenari onirici senza pari, ma il glicine (nome comune della Wisteria) è senza dubbio uno dei fiori più incantevoli che sbocciano in Primavera. Il fascino che emana è potente, le sfumature in cui si declina sorprendenti. E poi è ricco, scenografico, teatrale…”esplode” in fioriture massicce e si inerpica sui supporti più svariati. Le tonalità che sfoggia, oltre ad essere composte da uno straordinario mix cromatico, virano di volta in volta a gradazioni ben precise come il viola, il lilla, addirittura il rosa…Il mondo dello stile non poteva rimanere immune al fascino di questo fiore e delle sue sognanti nuance. Ecco perchè, per andare incontro al mese di Aprile, ho deciso di eleggere il glicine a colore della Primavera 2021. E se Elisabetta Franchi ha aperto la sua sfilata con una serie di preziosi abiti che rimandano alle sfumature della Wisteria, moltissimi altri brand lo omaggiano attraverso look impalpabili o raffinatissimi accessori. Perchè il glicine ci ammalia, è meraviglia nella quintessenza. Citando la nota scrittrice Pia Pera, ” è visione di pura bellezza con quell’azzurro violaceo dalla fresca tonalità di lavanda contro l’erba smeraldina”.

 

George Keburia

Versace, Medusa bag

Victoria Beckham

Dolce & Gabbana, choker

Nodaleto, Bulla Babies shoes

Stine Goya

Cote

L’Autre Chose

Bottega Veneta, Chain Cassette bag

Versace

Elisabetta Franchi

Valentino

Fendi Baguette

Gucci, 711 Jenny Purple Mat Lipstick

Kenzo

Manebì

Bottega Veneta, décolleté Almond

Victoria/Tomas

Coccinelle

Isabel Marant

Twinset

Elisabetta Franchi

George Keburia

Ulla Johnson

L’ Autre Chose

Elisabetta Franchi

The Attico, pouch Greta

Bottega Veneta, sandali Wedge

Marni