Haute Couture PE 2022: flash dalle sfilate di Parigi (parte 2)

 

Seconda parte dedicata alle sfilate parigine di Haute Couture. In questo articolo, le collezioni Primavera Estate 2022 di Jean-Paul Gaultier, Rahul Mishra, Charles de Vilmorin e Yanina Couture. Quest’ ultimo brand, fondato da Yulia Yanina, ha partecipato alla kermesse in qualità di membro invitato ed ha concluso la serie di fashion show in calendario. Grande interesse hanno suscitato la collezione di Jean-Paul Gaultier, realizzata da Glenn Martens (direttore creativo di Y/Project e di Diesel) in virtù del progetto di collaborazione lanciato dall’ “enfant terrible de la mode”, e il corto di Charles de Vilmorin, dal Febbraio del 2021 anche al timone creativo di Rochas. Grande assente di questa edizione, invece, è stato Armani Privè: Giorgio Armani ha preferito annullare la sua sfilata a causa della recente esplosione di contagi. Neppure la mancata partecipazione di habitué del calibro di Balenciaga, Maison Margiela e Pyer Moss, che probabilmente ci stupiranno con fashion show fuori calendario, è passata inosservata. Adesso mettetevi pure comodi e godetevi i miei focus!

 

JEAN-PAUL GAULTIER 

 

 

In linea con il progetto promosso da Jean-Paul Gaultier, che ormai da due stagioni invita un giovane designer a reinterpretare i codici del suo brand, questa collezione è stata firmata dal direttore creativo di Y/Projects e di Diesel Glenn Martens. Il lavoro realizzato da Martens è spettacolare: dello stile Gaultier esalta i temi ricorrenti e ne amplifica l’ iconicità a dismisura. Il suo, più che una rilettura, è un vero e proprio omaggio. Predomina la silhouette a clessidra, accentuata all’ ennesima potenza: i long dress fasciano la vita e vengono tagliati ad Y sul pube evidenziando i fianchi al massimo. La maggior parte di questi abiti esibisce la tipica stampa zebrata di Gaultier, senza disdegnare le fantasie optical o il knitwear a costine. I dettagli del leggendario corsetto, soprattutto i suoi lacci intrecciati, si ingigantiscono e diventano parte integrante dei look riprendendone anche la nuance rosa cipria. La sera è spettacolare: creazioni seducenti esibiscono spacchi e trasparenze in chiffon, che svela la figura e per contrasto ricopre, increspandosi, il capo e il volto; coralli in 3D fanno la loro comparsa sui top e su abiti sinuosi. Denominatore comune è il tessuto che si avvolge interamente attorno al corpo, sia che si tratti di velluto, di chiffon see-through o di un tripudio di stringhe. I long dress composti da un bustier aderentissimo e gonne che “sbocciano” come enormi rose lasciano senza fiato. Deliziosamente unconventional risulta il look che abbina il corsetto plasmato su stringhe color cipria ai jeans palazzo.

 

 

RAHUL MISHRA

 

 

Il titolo del video con cui il designer indiano Rahul Mishra presenta la sua collezione, “Enchanted”, non potrebbe essere più appropriato. I look sono altrettanto “incantati” del giardino in cui vengono presentati: gli abiti sono cosparsi di applicazioni di fiori esotici e di farfalle, si fanno essi stessi voluminose corolle dilatando a sbuffo gonne e maniche. Il capo delle modelle diventa un bocciolo ricoprendosi di cuffie in tulle con finissimi ricami floreali, albe evanescenti e paesaggi fiabeschi vengono minuziosamente dipinti su cappotti corredati di puff sleeves. Trionfano tessuti impalpabili come appunto il tulle, ma anche lo chiffon perlescente. Ruches fittissime impreziosiscono corpetti ed abiti rievocando dei tappeti fioriti; su un incorporeo long dress a ruota, sovrapposto a pantaloni di paillettes, si posa un autentico tripudio di farfalle. Ogni look è magico, squisitamente lavorato, spettacolare. La palette cromatica esalta l’ incanto della collezione puntando su cromie quali il rosa, il lilla, il giallo oro, l’ azzurro polvere e il viola.

 

 

CHARLES DE VILMORIN

 

 

Anche Charles de Vilmorin ha optato per una presentazione in formato digitale: il video “La Danse Macabre”, diretto da The Quiffs x Zite & Leo, rivisita il concetto del “Memento Mori” ispirandosi vagamente al cinema di Tim Burton. Nel corto, un giovanissimo Charles de Vilmorin si trova nella sua cameretta; è notte inoltrata, ma nonostante le esortazioni dei genitori (che entrano nella stanza abbagliandoci con abiti pervasi di piume e di paillettes) non si decide ad andare a letto. Continua ad armeggiare con delle provette finchè non scopre un baule che trabocca di preziose stoffe. Con una macchina da cucire, quindi, inizia a creare dei capi altamente scenografici. Come manichini utilizza alcuni scheletri presenti nella camera/laboratorio, e a un certo punto è proprio uno scheletro a bussare alla sua porta. Costui conduce il bambino in un luogo buio, dove arde un falò enorme. Nei dintorni danzano personaggi che sfoggiano i look della collezione Primavera Estate 2022 di de Vilmorin: sono preziosi, teatrali, scintillanti, arricchiti di piume e grandi balze. Le maniche, lunghe e svasate, accentuano la loro ampiezza. Tra i decori risaltano scheletri applicati sul tessuto, disegni infantili, pattern geometrici in 3D. La sontuosità di queste creazioni è tale da ispirare una risposta entusiasticamente affermativa all’ interrogativo con cui si conclude il video. Il suo alter ego adulto, infatti, spiega al giovanissimo Charles de Vilmorin che negli istanti finali dell’esistenza è fondamentale rispondere a un’unica domanda: “Did you enjoy the show?”.

 

 

YANINA COUTURE

 

 

Yanina Couture, il brand fondato a Mosca da Yulia Yanina, manda in scena una collezione multicolor, briosa e dal glamour potente. Un inno alla libertà e alla spensieratezza in antitesi con il il grigiore pandemico e le opprimenti restrizioni a quest’ ultimo associate. Ad aprire la sfilata è una serie mozzafiato di look arcobaleno; miriadi di rushes in chiffon policromo forgiano abiti e capispalla, mini-volant fittissimi definiscono una femminilità vibrante. L’ ispirazione, da quel momento in poi, inizia a evidenziare un retrogusto anni ’60: tessuti incorporei, paillettes, trasparenze, un tripudio di colori coniugato con motivi ondeggianti valorizzano look ariosi che avrebbero potuto indossare Brigitte Bardot, Veruschka o Marisa Berenson, le muse della collezione. E se le nuance si rifanno all’ arte della pittrice ucraina Sonia Delaunay, dosi massicce di piume, pietre preziose e ricami eseguiti a mano accentuano l’ allure glamourous delle creazioni. La mantella, lussuosissima e composta da multistrati di stoffa impalpabile, è un capo clou che “dona ali” ad ogni look invitando a volare con la fantasia. Una magia profusa si insinua ovunque, a partire dalle lavorazioni: la moltitudine di piume e di cristalli scintillanti è il risultato di un accuratissimo savoir faire artigianale. Abiti in full color “grafico” che alternano maniche a campana e sbuffanti precedono l’ applauditissimo abito da sposa di Yanina Couture, un candido tailleur pantalone con bolerino tempestato di paillettes e bralette in cristalli argentati. Lo impreziosice una mantella spettacolare: una nuvola di chiffon increspato, immacolato come il tailleur.

 

 

 

 

New York Fashion Week: flash dalle collezioni AI 2021/22

 

Il 14 Febbraio sono ufficialmente ripartite le Fashion Week nelle quattro capitali internazionali della moda. E come ogni anno, il “fashion month” è stato inaugurato a New York:  a sfilare (soprattutto virtualmente, data l’ emergenza sanitaria) sono le collezioni Autunno Inverno 2021/22, che vanno in scena anche a Londra, Milano e Parigi. L’ era del Covid, però, ha provocato degli stravolgimenti notevoli nelle modalità di presentazione e nella cronologia degli show. Sfilate a porte chiuse e lookbook diffusi via web sono stati pressochè la regola, nella Grande Mela, ma si è verificato un fenomeno ulteriore: la defezione di svariati brand dal calendario ufficiale. Non sono pochi, infatti, i marchi che hanno deciso di svelare autonomamente le proprie collezioni. In gran parte con l’ ausilio del social, dal momento che ormai rivestono un ruolo fondamentale. Differenziare le date e la prassi delle sfilate rappresenta un modo per svincolarsi dalla “maratona” modaiola e, al tempo stesso, per dirottare l’ interesse mediatico su una singola griffe, su un singolo evento. La Fashion Week newyorchese ha annoverato dei grandi assenti: top names del calibro di Michael Kors, Marc Jacobs, Tommy Hilfiger, Ralph Lauren, Proenza Schouler, Jonathan Cohen, Alexander Wang e Tory Burch presenteranno (o hanno già presentato, come Proenza Schouler) le loro creazioni in altre date, alcune di gran lunga posteriori a quelle – comprese tra il 14 e il 17 Febbraio – della Settimana della Moda. Se questo nuovo approccio, da un lato, permette una maggior libertà nel gestire il lancio delle collezioni, dall’ altro (almeno a mio parere) rischia di risultare un po’ caotico e di non ricevere il meritato risalto, vista la molteplicità delle informazioni in epoca pandemica.  Tom Ford, Presidente del CFDA (Council of Fashion Designers of America), ha prontamente ribattezzato il calendario “The American Collections Calendar”, sottolineando l’ intento dell’ associazione di “aiutare a promuovere e supportare la moda americana” a prescindere dalla tempistica degli show. Lo stesso Tom Ford, peraltro, ha scelto di posticipare al 26 Febbraio la presentazione della sua collezione. Tra i brand presenti nelle date “standard” della NYFW spiccano quelli di Gabriela Hearst, Jason Wu, Collina Strada, Coach, Carolina Herrera, Oscar De La Renta, Victoria Beckham, Zimmermann, Prabal Gurung e Anna Sui, per citarne solo alcuni. VALIUM, come ogni anno, fa scalo nelle quattro capitali del fashion per mostrarvi una serie di flash tratti dalle collezioni. Ecco la selezione relativa alle sfil…Pardon, ai lookbook di New York.

 

Adam Lippes 1

Colore, comfort e knitwear in abbondanza sono i cardini della collezione di Adam Lippes, che sceglie di coniugare portabilità e leggerezza (anche nei tessuti) per riportare un alito di gioia nella cupa era del Covid. Si fanno notare gli eleganti cappotti con orli rasoterra, i maxi fiocchi al collo e gli affusolati, ma fluidi, outfit in lana. Tra le cromie risaltano il lilla, il giallo e il rosa pastello, il marrone, il nero, il panna, il rosso. In particolare, conquista il blu Klein magnetico di un paio di pantaloni con piega abbinati a una giacca strutturata ma priva di maniche.

 

Adam Lippes 2

Adam Lippes 3

Victoria Beckham 1

Abiti pratici e portabili senza trascurare l’eleganza, denim e maglieria affiancati al tulle impalpabile e a creazioni che rielaborano lo stile militare: per Victoria Beckham l’ Autunno Inverno 2021/22 è all’ insegna della libertà. La sua collezione combina una sartorialità impeccabile con accessori sfavillanti di brio (come gli stivali, pressochè onnipresenti, cosparsi di glitter argentati). Cappotti e giacche giocano un ruolo chiave. La palette decreta il trionfo del nero e del blu notte alternandoli al rosso, al rosa pastello e a un beige luminoso che a volte sconfina nel nude.

 

Victoria Beckham 2

Victoria Beckham 4

3.1  Phillip Lim 1

Il comfort, un vero e proprio leitmotiv della New York Fashion Week, viene celebrato anche da 3.1 Phillip Lim. Il designer crea la sua collezione pensando alla quotidianità del post-lockdown, al ripristino di una vita in movimento e al ritorno in ufficio dopo lo smart working dilagante. Di conseguenza, propone outfit ad hoc: aleggia un mood anni ’70 e predomina la struttura ricercata, quasi scultorea dei capi; risaltano iconici colli alti in maglia che diventano accessori e dolcevita tempestati di ampi fori. Cromaticamente, ricorrono nuance neutre ravvivate da pennellate di giallo oro, celeste e blu oltremare.

 

3.1 Phillip Lim 2

3.1 Phillip Lim 3

Prabal Gurung 1

Gurung ha ideato la sua collezione la scorsa estate, e si nota: il temporaneo calo nei contagi aveva riportato in auge il glamour e la voglia di abiti “flamboyant”. Il designer ha elevato questo mood alla massima potenza, costellando le creazioni di pois, fiocchi, stampe floreali ed adornandole di strascichi, ruches, ampissimi orli a zampa e ricchi tessuti piumati. I colori? Una palette decisa composta dal rosso, dal bianco e nero e da un rosa ultra carico.

 

Prabal Gurung 2

Prabal Gurung 3

Zimmermann 1

Anche Nicky Zimmermann pensa all’ estate, ma alla prossima. La immagina come un periodo che porterà con sè un forte desiderio di rinascita, di divertirsi,  di spensieratezza, tutti elementi che non ci abbandoneranno al ritorno della stagione fredda. Lo stile della collezione si rifà agli anni ’70 e ’80: alterna ampi pantaloni a vita alta, lunghi cappotti e abiti in stile New Romantic. Maniche a doppio sbuffo, frange adornate di coriandoli e colli alti ricamati impreziosiscono lo “Zimmermann signature dress”; la palette cromatica spazia dal burgundy al rosa pesca, dal senape al nero passando per svariate tonalità di blu e di marrone.

 

Zimmermann 2

Zimmermann 3

Y/Project 1

La collaborazione con il brand Canada Goose dona un vago tocco sporty ai look sperimentali di Glenn Martens. Asimmetrie, sovrapposizioni, arricciature che definiscono scolli o forgiano la silhouette dell’ abito…e poi, ancora, squarci strategici, colli alti e polsini da attaccare e staccare a proprio piacimento: fanno tutti da fil rouge ad outfit sorprendenti. I capi nascono con l’ intento di assumere nuove forme a seconda dei movimenti di chi li indossa; colpiscono un abito-mongolfiera color lilla (una delle top nuance di stagione), un ensemble burgundy composto da una lunga tunica con due “oblò” aperti sulle tasche dei pantaloni sottostanti, una mantella rasoterra in total black che sembra fondersi con l’abito nella stessa tonalità.

 

Y/Project 2

Y/Project 3