Uno splendido sciame di alfa Bootidi nel cielo di stanotte

 

Sarà una notte fatata, stanotte. Preparatevi ad ammirare una pioggia di stelle cadenti, uno sciame ininterrotto di meteore che vi mozzerà letteralmente il fiato: le alfa Bootidi sono tornate, dal 14 Aprile stanno solcando il cielo notturno. Il fenomeno avrà termine il 12 Maggio, ma tra il 26 e il 27 Aprile si accinge a raggiungere il suo picco. Quando? A partire dal crepuscolo e per l’intera nottata. Lo sciame toccherà l’apice dell’altezza, 65 gradi, intorno all’1.00. Si prevede che, grazie alla posizione della Luna, lo spettacolo delle scie luminose sarà perfettamente visibile. Le alfa Bootidi, di solito, non cadono in gran numero nell’arco di poco tempo. Tuttavia, esistono delle splendide eccezioni alla regola: nel 1984, ad esempio, uno sciame di ben 102 Bootidi ha squarciato il cielo in appena 10 minuti.

 

 

Non è escluso che il miracolo si ripeta. Dobbiamo sapere, però, che dalle 2.00 la Luna riapparirà in tutto il suo splendore, e la luminosità del satellite potrebbe impedirci un’adeguata osservazione della pioggia di alfa Bootidi. Ma quanti di noi, dopotutto, intendono rimanere con gli occhi incollati al cielo anche a quell’ora? Godiamoci lo spettacolo finchè possiamo, pronti a gioire delle meraviglie che ci regala il cosmo.

 

 

Aprile, il look del mese

 

Per rappresentare Aprile, scegliere il rosa e un tripudio di fiori non è scontato: la Primavera ispira leggerezza, si associa ai colori tenui e allo spettacolo della fioritura. Questo abito di Ermanno Scervino concentra in sè tutti gli elementi sopra citati. Ha una gonna ad anfora ma fluida, in impalpabile chiffon, che danza con i movimenti del corpo. Il corpetto, aderente, ha un accenno di scollatura a cuore ed è cosparso di applicazioni floreali che si insinuano anche tra le pieghe dello chiffon. Sotto le applique di fiori, un ricamo ne riproduce le fattezze sulla trasparenza del tessuto.

 

 

Il colore dell’abito non poteva che essere il rosa, più carico per il bustino e decisamente etereo per la gonna “danzante”. Dopotutto, è tempo di Hanami: in Giappone il rito di ammirare i ciliegi in fiore è in pieno svolgimento, e il rosa è il colore che lo contraddistingue. Rosa come i sakura del Paese del Sol Levante, dunque, rosa come la Primavera. E a completare questo look, non a caso, sono dei sandali con un tacco vertiginoso e un altissimo plateau. Il colore? Rosa, naturalmente. Per celebrare la tonalità più magica che inaugura la bella stagione.

 

 

Violeta

 

” La nostra casa era piccola e la convivenza un po’ forzata; ero sempre insieme a qualcuno, ma quando compii sedici anni ricevetti in regalo una capanna a pochi metri dalla casa principale che Torito, zia Pilar e zio Bruno costruirono in un batter d’occhio e che io battezzai La Voliera, perchè quello sembrava, con la sua forma esagonale e il lucernario sul tetto. Lì avevo lo spazio necessario per la solitudine e l’ intimità per studiare, leggere, preparare le lezioni e sognare lontana dall’ incessante cicaleccio della famiglia. Continuai però a dormire in casa con mia madre e le zie, (…) l’ ultima cosa che avrei voluto era affrontare da sola i terrori dell’ oscurità nella Voliera. Con zio Bruno celebravo il miracolo della vita a ogni pulcino che usciva dal guscio e a ogni pomodoro che dall’ orto arrivava sulla tavola; con lui imparai a osservare e ad ascoltare con attenzione, a orientarmi nel bosco, a nuotare in fiumi e laghi gelati, ad accendere il fuoco senza i fiammiferi, ad abbandonarmi al piacere di affondare la faccia in un’ anguria succosa e ad accettare l’ inevitabile dolore di separarmi dalle persone e dagli animali, perchè non c’è vita senza morte, come sosteneva lui. “

 

Isabel Allende, da “Violeta”