L’ accessorio che ci piace

 

Blu, ma di quel blu vivido, acceso e vibrante che diviene un tutt’uno con il glamour e con l’ allure di un’ eleganza speciale: è’ il colore della handbag in vernice metal firmata Emporio Armani, maneggevole e prezioso complemento di una collezione, come quella della Primavera/Estate 2015, quasi interamente declinata nelle nuance intense e luminose di un blu che ricorda un’ “esplosione” floreale di myosotis. Con la minibag blu cobalto di Re Giorgio è stato amore a prima vista: la sua raffinata tonalità colpisce al primo impatto, catturando lo sguardo grazie a un appeal potente e quasi ipnotico. La lucentezza del metal possiede una allure d’ effetto, molto invitante: aprendo la borsetta possiamo quasi immaginare di scartare un bon bon dal suo involucro di stagnola luccicante, prima di addentrarci con gusto nei meandri della sua squisita eleganza. La handbag ha forme arrotondate, manici a semicerchio uniti alla borsa da apllicazioni gold ed è portabile anche a tracolla. Le sue dimensioni, come quelle di molte altre borse di stagione, sono notevolmente ridotte e rientrano nel filone delle cosiddette minibag che al momento impazzano, La handbag di Emporio Armani è ecletticamente concepita per adattarsi sia alle ore diurne che a quelle serali, scintillante com’è di bagliori metal. Ed è  pronta a rientrare tra più gettonati must have di stagione con le sue linee essenziali ma dolci, i dettagli gold ed il suo blu brillante, incarnando quel caratteristico stile Armani che prende vita da un mix di “estro e sobrietà” inconfondibile e decisamente originale. La nominiamo “accessorio della settimana” promuovendola con lode!

Narciso si fa black: arriva la versione Eau de Toilette

 

Per le aficionadas – come me – di Narciso eau de parfum, il countdown è già iniziato: è fissata al 1° giugno, infatti, la data in cui una nuovissima declinazione dell’ avvolgente fragranza firmata Narciso Rodriguez sarà disponibile in profumeria. L’iconico flacone all white dalla scolpita forma cubica si tinge di un misterioso nero per racchiudere la versione eau de toilette del profumo che porta il nome di battesimo del designer statunitense, riallacciandosi alle suggestioni minimal indissolubilmente associate al design dell’ essenza. Narciso eau de toilette rimane fedele all’ impronta olfattiva originaria – un jus intenso dalle nuance legnose e muschiate – differenziandosi però nella composizione floreale: le note di testa di rosa e di gardenia vengono sostituite da persistenti accordi di peonia bianca e rosa bulgara, per poi evidenziare un cuore di muschio che ne accentua il mood sensuale. A chiudere la fragranza, note di cedro bianco e di cedro nero che si sposano mirabilmente alla sofisticatezza del vetiver originando un bouquet ammaliante. Narciso Rodriguez prosegue nell’ esplorazione del leit-motiv della seduttività, del fascino ipnotico emanato dalle sue fragranze, condensando le proprie creazioni olfattive in aromi inebrianti. La versione eau de toilette di Narciso non viene meno a questi input, avvolgendo in un black profondo le vibranti note di un effluvio dal potente incanto. Non ci resta che attendere il 1° giugno per poterla, finalmente, apprezzare live.

Il close-up della settimana

 

Mentre le ultime fashion news danno ampio risalto alla messa on line della full version del quarto film della serie Secret Garden con Rihanna come protagonista (un corto dalla durata di quattro minuti diretto da Steven Klein e girato nei maestosi saloni della Reggia di Versailles), la Maison Dior fa parlare di sè in occasione di un’ ulteriore, ghiotta notizia: l’ imminente inaugurazione della mostra Dior. La Révolution du New Look, presso la casa museo Dior di Granville. Visitabile dal 6 giugno al 1 novembre, l’ esposizione – curata dalla storica della Moda Florence Muller – verrà accompagnata da un libro dallo stesso titolo che approfondisce il tracciato evolutivo di uno stile che, nell’ immediato secondo dopoguerra, coincise con un “giro di boa” rivoluzionario nella concezione della silhouette e dell’ eleganza tout court.  L’autrice Laurence Benaim, avvalendosi dell’ ampia documentazione fotografica fornita dall’ archivio Dior, evidenzia un fil rouge ininterrotto che da quel lontano 12 Febbraio 1947 – memorabile data in cui Christian Dior presentò la sua prima collezione – giunge all’ attuale direzione creativa di Raf Simons nella costante rielaborazione delle suggestioni associate all’ “archetipo” del New Look, inesauribile fonte di ispirazione rinvenibile anche nei bijoux di Victoire de Castellane. Vita sottile, fianchi e seno in evidenza, metri e metri di stoffa a modellare ampie gonne plissè simili a “corolle”, il cappello come imprescindibile must. E poi, ancora, tessuti “corposi” e ben strutturati, come il taffetà: è attenendosi a queste coordinate che Monsieur Dior crea l’ inconfondibile silhouette “à corolle” e “en huit” che lo rende noto in tutto il mondo. Esasperato dall’ austerità post-guerra e dalla moda “zazou”, il couturier normanno decide di far “rifiorire” le donne delineando uno stile all’ insegna di una rinnovata femminilità che doni loro il piacere di un lusso prezioso ma discreto, ripristinando il gusto dell’ eleganza e della seduzione. Non a caso il libro di Laurence Benaim, edito da Rizzoli International, mostra in copertina una splendida Marion Cotillard con indosso uno dei modelli per antonomasia più iconici del New Look: quel tailleur Bar nel quale il fotografo Willy Maywald immortala la mannequin Marie-Thérèse in una foto ormai storica. Lo “stile Dior” pervade di fine ricercatezza anche i dettagli: gli accessori, ad esempio, divengono complementi basilari mirati a corredare di tocchi squisiti la  silhouette. Guanti, cappello e décolletè dal tacco sottile, contrapposte alle zeppe vigenti allora, imprimono nelle mise epocali una sferzata innovativa all’ insegna della sofisticatezza pura. La collezione con la quale Christian Dior debutta per la sua neonata Maison (dopo le esperienze professionali negli atelier di Robert Piquet e di Lucien Lelong) scatena immediatamente l’ entusiasmo della stampa e dei compratori: Dior ha ripensato i volumi, le forme, lanciato una “donna” inedita che suscita grida di giubilo ed eclamazioni di sorpresa. Non meno sbalordita è Carmel Snow, caporedattore di Harper’s Bazaar: sarà lei a battezzare la nuova linea New Look, un nome ed uno stile che già dal giorno successivo al défilè sarà sulla bocca di tutti. Oggi Granville, città natale di Christian Dior, lo celebra in una mostra che rende omaggio alla straordinaria genialità creativa di un couturier che, in soli nove anni di attività, seppe entrare nel mito. Pensare che tutto iniziò quando una veggente profetizzò, a un Dior bambino, un magro avvenire finanziario che le donne avrebbero completamente ribaltato, sostenendolo e determinando il suo futuro successo: una previsione più che mai azzeccata che il grande stilista cita di frequente, con compiaciuta ironia, nell’ autobiografia  Christian Dior & moi (2014, Donzelli Editore). A decisiva dimostrazione che non sempre “era scritto nel destino” sia una frase fatta!

 

“Dior. La Révolution du New Look”

Museo Christian Dior, Villea les Rhumbs, Rue d’Estouteville, Granville.

Dal 6 Giugno al 1 Novembre 2015

 

(Photo: Willy Maywald)

Spring/Summer 2015: è pants Capri boom

Diesel Black Gold

 

E’ il trend più à la page del momento: i pants Capri, un must degli anni ’50, tornano prepotentemente alla ribalta  posizionandosi in top position tra le tendenze estive. Capo cult del look rétro e tra i favourite di Audrey Hepburn, Jackie Onassis e BB, il pantalone anche detto “pinocchietto”, o “alla pescatora”, conosce un nuovo boom. Fresco e sbarazzino, al tempo stesso comodo e sensuale, viene abbondantemente riproposto dalle collezioni della stagione calda declinandosi in molteplici interpretazioni, ognuna ispirata alla particolare cifra stilistica del designer di riferimento. Scopriamo insieme alcuni tra i modelli più cool!

 

Dsquared2

 

 

Ermanno Scervino

 

 

Miu Miu

 

 

Ohne Titel

 

 

Haider Ackermann

 

 

 

Etro

 

 

Emporio Armani

 

 

Bottega Veneta

 

 

Veronique Leroy

 

 

Costume National

 

 

Giorgio Armani

 

 

Francesco Scognamiglio

 

Glitter People

 

” Credo che Alphonse Daudet abbia scritto: “Vorrei che le mie opere facessero di me un mercante di felicità”. Io, da semplice sarto, coltivo lo stesso sogno. Alle mie prime creazioni ho dato i nomi di “Amour”, “Tendresse”, “Corolle”, “Bonheur”. Le donne, grazie al loro istinto infallibile, hanno capito che sognavo di renderle non soltanto più belle, ma anche più felici. Il loro apprezzamento è stata la mia ricompensa. “

 

Christian Dior

 

Lo sfizio

 

Primavera all’ insegna di un Flower Power che alla leggiadria dei fiori associa trasparenze impalpabili: è una Spring/Summer floreale quella del 2015, esplode in un tripudio di petali sofisticatamente riprodotti ed applicati su un’ ampia varietà di materiali see-through. Simone Rocha opta per fantasie “fiorite” dai contorni stilizzati di cui cosparge copiosamente eterei dress in tulle, accostando con maestria cromie come il rosso e il rosa.  Impreziosito da una miriade di applicazioni floreali ricamate, l’ abitino velato viene adornato da un bordo a uncinetto che ne delinea gli orli e le rifiniture. Ancora una volta, la cifra stilistica della designer nata a Dublino si manifesta nell’ evocazione di una femminilità diafana e al tempo stesso sensuale, contraddistinta dalla squisita ricercatezza di dettagli estrosi e insoliti: come il foulard in tulle, ornato da una manciata di floreali ricami, che si fa interprete di un ruolo inedito nel  velare completamente il volto. E’ un leit motiv costante nella collezione SS 2015 della Rocha, designer adorata dalle It girl londinesi e dalle celebs. Il volto, celato dal foulard annodato à la paysanne, assume contorni indeifniti e misteriosii: associato al boom della veletta, hit di stagione – e riproposta  sia da Chanel che da Giambattista Valli in versione Haute Couture – il foulard “velato” potrebbe essere considerato una sua innovativa declinazione. Il rosa delicato ne potenzia la raffinatezza, i fiori rossi ricamati fanno pendant con l’ abitino riprendendone il romantico motivo. Il tulle rappresenta quel delizioso, evanescente “schermo” che, sfiziosamente,lascia intuire i lineamenti, un seduttivo atout che accentua il cotè ammaliante donato dal mistero. A contrasto con il mood etereo, la designer abbina all’ outfit scarpe stringate rosa pastello: l’ allure di femminilità preziosa, lungi dall’ essere intaccata, viene intensificata dall’ accostamento originale. Il risultato d’ insieme del look è fascinoso, sensuale, contraddistinto da una raffinatezza potente: da adottare come un must per chi, alla sfrontatezza, preferisce un pudico intrigo dallo sfizioso appeal.

Il close-up della settimana

 

La notizia è ormai ufficiale: sarà Balmain a firmare la capsule deluxe che il colosso svedese H&M si accinge a lanciare, come ogni anno, in autunno. Identificata sui social con l’ hashtag #HMBalmaination – che coincide anche con il nome della collezione – la collaborazione si preannuncia emozionante e densa di novità sorprendenti. Il save the date è stato fissato al 5 novembre, data di esordio di una limited edition che comprenderà, oltre al womenswear, le linee accessori Uomo e Donna: un appuntamento speciale per tutte coloro che amano le creazioni del vulcanico Olivier Rousteing, che ha annunciato il connubio con il brand di fast-fashion il 17 maggio scorso in occasione dei  Billboard Music Awards di Las Vegas. Ed è proprio a Las Vegas che sono stati presentati in anteprima alcuni capi della nuova collezione; ad indossarli, le bellissime e statuarie Kendall Jenner e Jourdan Dunn, che di #HMBalmaination saranno probabilimente testimonial d’eccezione. Inizia dunque il countdown per il lancio della collezione, per la quale si prevede una distribuzione che include 250 H&M store mondiali e la vendita on line. Il fenomeno della #HMBalmaination è già in atto, avviato da massicce dosi di glamour e creatività e condito dall’ entusiasmo contagioso con cui affrontano la collaborazione i due brand coinvolti: “Come stilista, l’ obiettivo principale per me è parlare alla mia generazione”, ha dichiarato Olivier Rousteing. “H&M mi ha offerto la grande possibilità di far conoscere a tutti l’ universo Balmain, partecipando al sogno di creare un movimento di aggregazione promosso con l’ hashtag #HMBalmaination. E’ stata una collaborazione estremamente naturale: H&M è un brand con cui tutti entrano in connessione. Sostiene l’ unità, un valore che anch’io sostengo strenuamente.” La cifra stilistica del designer francese, una couture costantemente intrisa di dettami pop sensuali e vibranti, è inconfondibile e saprà certamente infondere all’ imminente capsule un tocco di intrigante e sfrontata contemporaneità. Grande fervore per l’ iniziativa anche da parte di Ann-Sofie Johansson, che ha evidenziato un’ ennesima, elettrizzante sfaccettatura del connubio con Balmain: “I suoi stretti legami con lo show business e con il mondo della musica aggiungono un altro elemento di sorpresa” ha affermato la creative advisor H&M. Non ci resta che aggregarci al conto alla rovescia per il 5 novembre ed ingannare l’ attesa lasciandoci coinvolgere, sin d’ ora, nell’ effervescente vortice della #HMBalmaination!

Dipinto di blu

Philipp Plein

 

Un’ apparizione sfolgorante: così potrebbe essere definita la splendida Jane Fonda di bluette vestita (in Atelier Versace) sul red carpet del Festival di Cannes mentre, superglamour e radiosa, abbagliava chiunque con la sua allure carismatica. Una “diva in blu” che ci riporta immediatamente, per associazione di idee e di pensieri, ad una delle nuance declinate con maggior frequenza nelle collezioni della bella stagione. Il blu della Primavera/Estate 2015 aderisce quasi interamente agli input trasmessi dalla palette estiva di Pantone:  è un classic blue luminoso, vibrante, scintilla di glitter o di riflessi cangianti, assume le più sottili e vivide gradazioni. E’ un blu tutt’ altro che scontato o convenzionale: richiama a cieli dalle tinte intense, scenari floreali esotici, fondali marini. E’ glam e insolito, sorprende per l’ alone di impalpabile lucentezza che profonde attorno a sè. Scopriamolo in questa sua nuova veste in alcune tra le interpretazioni di maggior impatto proposte dai designer.

 

 

Marc Jacobs

 

 

Anna Sui

 

 

Grinko

 

 

Emporio Armani

 

 

Dsquared2

 

 

Trussardi

 

 

Lanvin

 

 

 

Aquilano Rimondi

 

 

Julien David

 

L’ accessorio che ci piace

 

Divenuti iconici grazie a Bert Stern che li immortalò sulla locandina della Lolita cinematografica diretta da Kubrick, cantati da Marilyn Manson in quella Heart-shaped glasses che vede protagonista del suo celebre video Evan Rachel Wood, gli occhiali da sole a forma di cuore si fanno giocosi tingendosi di un fucsia pop perfettamente in sintonia con il Barbie mood proposto da Moschino. Divertenti, ironici, stilosi, gli heart-shaped glasses di Jeremy Scott acquistano una rinnovata iconicità all’ insegna del girly a oltranza, di una femminilità ostentatamente leziosa, bamboleggiante (è il caso di dirlo!) ed eccessiva, che associa i connotati della mitica doll Mattel a un total pink emblematico e ricorrente. E citano indirettamente, rivisitandola, una passione che per il brand è ormai radicata nel tempo: quella, appunto, per l’ occhiale a cuore. Oggi, Scott rilegge questo “classico” Moschino alla luce dello spirito che anima l’ intera collezione Primavera/Estate, tramutandolo in accessorio “plasticato” – finzione o realtà?, verrebbe da chiedersi osservando anche pettinini, specchietti e spazzole dall’ apparenza di giocattoli extrasize – dal colore vibrante, un inno al cuore che è l’ emblema dell’ amore declinato, in questo caso, in sensualità sbarazzina e maliziosa, in intrigante appeal fondato sull’ esuberanza. Il pink Barbie diventa fucsia per sottollineare un accessorio dall’ alto valore simbolico, concentrato e quintessenza del Barbie mood e di quella che potremmo chiamare la Barbie philosophy: gli occhiali a cuore color fucsia ci raccontano di lei tanto quanto il suo colore preferito, le sue cotonature, il sorriso perennemente stampato sul volto e l’ eleganza “sgargiante”, giocosa ma classy, caratteristica della prima bambola del mondo dall’ aspetto di  donna adulta. I suoi heart-shaped glasses ci piacciono perchè li troviamo perfetti per le atmosfere frizzanti estive, mettono di buonumore e ci regalano una nuova seduttività. E poi, diciamo la verità. Ci fanno sentire un po’ lei, la “donna” che tutte, da bambine, sognavamo di diventare. Per adottarne lo stile e il mood, nel 2015, grazie a Moschino può bastare un semplice accessorio: non lo trovate delizioso? Promuoviamo gli occhiali a cuore a pieni voti, proclamandoli accessorio della settimana ed iconici must have.