Un excursus sulle collezioni Pre Fall 2022 (parte 2)

Ulla Johnson

Seconda e ultima parte dell’ excursus sulle collezioni Pre Fall 2022. Flash sparsi senza un vero e proprio filo conduttore, ma con un focus sulle tendenze che emergono dagli scatti: un’alternanza di nuance tipicamente autunnali e cromie in full color che virano al fluo, il ritorno del tessuto a maglia e dei pantaloni a zampa, il predominio delle maniche a sbuffo, il boom del tailleur pantalone (come già riporta la prima tranche di questo articolo), la profusione di glitter che coinvolge il day wear massicciamente. Non mi resta che lasciar parlare le immagini, adesso. Potete esplorare le collezioni complete nei siti e nei social dei singoli brand.

 

Vivetta

Del Core

Tory Burch

Christopher John Rogers

Frederick Anderson

Jill Sander

Huishan Zhang

Preen

Balmain

 

 

Il Focus

 

La frangia dell’ Autunno? Con le chiome fluenti si porta lunga, appena sfilata. Sfiora gli zigomi e cela lo sguardo in un intrigante gioco di vedo-non-vedo. E’ movimentata, “selvaggia”; esalta soprattutto i capelli ondulati e le maxi lunghezze. La frangia micro resiste, ma va ad adornare i bob e i tagli corti. Il must di stagione, comunque, rimane la frangia extralong che Sportmax ha eletto a protagonista del lookbook della sua collezione Pre-Fall 2022: una frangia folta e fitta che lascia appena intravedere gli occhi azzurri della modella. Per svelarli, i ciuffi si “aprono” leggermente al centro oppure a un lato della fronte; il resto della chioma è una cascata di onde naturali che arrivano alla vita. Se dovessimo definirla con un aggettivo, questa frangia sarebbe “iconica”. Sportmax, non a caso, la rende parte integrante di una collezione ispirata alla fiaba Andersoniana della Sirenetta (creatura mitologica notoriamente contraddistinta, appunto, da capelli lunghissimi): creazioni che alternano look sinuosi e fluidi, rivestiti di paillettes argentate, a blazer marinari doppiopetto, felpe allacciate da corde nautiche e maglie a righe. La sirenetta e il marinaio diventano un tutt’uno, le loro identità complementari si fondono tramutandosi nelle due facce di una stessa medaglia. I look riflettono questo dualismo con audacia e con uno spirito potentemente avanguardista.

 

 

Settembre

 

” A settembre succedono giorni di cielo sceso in terra. Si abbassa il ponte levatoio del suo castello in aria e giù per una scala azzurra il cielo si appoggia per un poco al suolo.”
(Erri De Luca)

Buon 1 Settembre. L’estate sta volgendo al termine e il 23 di questo mese, con l’ Equinozio, l’ autunno farà il suo ingresso ufficiale. E’ il momento di voltare pagina, di affrontare grintosamente il cambio di stagione. Perchè Settembre, ormai è assodato, è un mese di buoni propositi, nuovi progetti e nuovi inizi: mai come ora siamo carichi, pieni di voglia di fare e di rivoluzionare la nostra vita. Le vacanze ci hanno rinvigorito, energizzato a dovere. Siamo pronti a ricominciare, ma con più sprint. L’autunno sta arrivando, e porterà con sè tutto il suo fascino decadente. La natura inaugura un nuovo ciclo, presto il fogliame si tingerà di nuance stupefacenti. Nei vigneti comincia la vendemmia, un’ esperienza conviviale e bellissima che tra eventi, pranzi, mostre e degustazioni, vale assolutamente la pena di vivere. La sera arriva prima, il buio inizia ad avanzare, ma le città si riempiono di un tripudio di luci e di colori. Con il suo sussurro, Settembre smorza all’ improvviso il chiasso dell’estate. Ci invita a riscoprire le meraviglie naturali, l’intimità familiare, le bontà di una cucina a base di funghi, zucche, castagne, frutta secca e frutti di bosco. Ma quali sono le caratteristiche storiche di Settembre? Questo mese, innanzitutto, è il nono dell’anno nel calendario gregoriano e conta solo 30 giorni. Nel corso dei secoli il suo nome ha subito molteplici cambiamenti: in latino era “september”, derivante da “septem” poichè per il calendario romano, che iniziava a Marzo, era il settimo mese dell’anno. Nel 37 Caligola lo ribattezzò “Germanico” come suo padre, un nome che rimase in vigore fino alla morte dell’ imperatore. Tuttavia, tornò a chiamarsi “Germanico” quando Domiziano sconfisse i Catti (un popolo germanico, appunto) nell’ 89. Dopo l’assassinio di Domiziano, Settembre riprese la sua denominazione originaria, che mutò nuovamente con la riforma del calendario attuata da Commodo: all’ epoca divenne “Amazonius”, ma in seguito alla morte dell’ imperatore (che era il figlio di Marco Aurelio) l’antico nome del mese venne ripristinato. Merita di essere citata anche la sorte che toccò a Settembre nel Calendario Rivoluzionario Francese. Il Capodanno dell’ anno I fu fissato al 22 Settembre 1792, data in cui la Francia diventò Repubblica. Il mese di Settembre, inoltre, venne suddiviso in tre tranche: fino al 16-17 era “Fruttidoro”, seguivano cinque giorni chiamati “Sanculottidi” e dal 22 si passava a “Vendemmiaio”, il primo mese del Calendario della Rivoluzione.

 

“Vendemmiaio” in un’immagine di Louis Lafitte

Passiamo ora al look che ho scelto per questo mese (vedi foto di copertina). Rosso e rosa: sono due colori insoliti da dedicare a Settembre, eppure formano un connubio più che vincente. Abbinano la grinta e l’entusiasmo a una profonda femminilità, esaltano un twist sensuale e rappresentano il duo ideale per affrontare la nuova stagione con audacia ed energia. A firmare l’ensemble, appartenente alla collezione Pre-Fall 2022 di Blumarine, è Nicola Brognano. Il nuovo direttore creativo ha mantenuto i codici distintivi del brand arricchendoli di una potente carica seduttiva. 

 

 

L’ accessorio del mese è compreso nello stesso look: sono gli stivali rossi, in vernice, che si accompagnano all’ outfit di cui sopra. Leitmotiv della collezione Pre-Fall 2022 di Blumarine, oltre al rosso si declinano in colori come il rosa baby, l’oro e il nero. Esprimono sensualità, dinamismo, raffinatezza. Sceglieteli nella nuance che meglio esprime il vostro stato d’animo del momento, per affrontare l’Autunno a passi decisi ma anche con estrema eleganza.

 

Le “good vibes” di Boteh, tra l’Australia e Ibiza

 

Di Boteh, brand di swimwear e resort wear fondato nel 2019 a Sydney da Amelia Mather, VALIUM ha già parlato diverse volte. Per saperne di più, ho deciso di dedicargli un approfondimento: è un marchio che nasce e cresce “sotto il sole”, con i piedi sprofondati nella sabbia o a contatto con la terra arsa dal calore estivo.  Il suo stile è inconfondibile, boho-hippie al punto tale da essere definito “nostalgico”; senza dubbio è evocativo, ricco di riferimenti che riportano a una cinquantina di anni orsono, ma risulta squisitamente contemporaneo. Il nome stesso della griffe rimanda a tutto un mondo e a tutta un’era: “boteh” è la traduzione in persiano di “Paisley”, il celebre motivo a goccia che spopolava tra i figli dei fiori. Non è un caso che le stampe e i pattern che ad esso si ispirano siano uno dei tratti distintivi del brand. Lo affiancano i valori dell’ artigianalità, della sostenibilità e dell’ attenzione per l’ambiente. Qualche esempio? Tessuti cellulosici al 100 per cento e naturali come il lino, il cotone, la viscosa e il cotone certificati, filati da ricamo riciclati o provenienti da merce invenduta, stampe digitali a ridotto impatto ambientale. E poi ci sono i colori, sempre vibranti, le forme danzanti e fluide, il mood che coniuga la vocazione tipicamente australiana per la beach life con la libertà, le good vibes, le suggestioni hippie che si respirano a Ibiza. Questo connubio si traduce in un mix di ampie maniche a sbuffo, bikini a triangolo, micro crop top, pantaloni palazzo, lunghe gonne cinte in vita da un elastico, abiti impalpabili e ricamati, slip culotte, bluse morbide, costumi monopezzo ornati di fitte stampe…Su tutto aleggia un gusto ethno-esotico, decorazioni e linee intrise di un profondo sapore orientale. Proprio come all’ epoca del Flower Power. Il motto di Boteh, in tal senso, è significativo: riverire il passato, assaporare il presente e cercare il futuro. Un concetto che sulla sua rielaborazione del tempo fonda un’estetica che lo trascende, va oltre le tendenze e si fa imperitura.

 

10 + 1 long dress per le notti stellate di Agosto

Costarellos

Ultima tranche di estate. Dopo la parata di minidress dei giorni scorsi, una serie di abiti lunghi da sfoggiare sotto il cielo stellato di Agosto. Le linee sono fluide, il mood rimane easy: niente a che vedere con dei look “da gran sera”, piuttosto (anche in questo caso) il desiderio di godersi il crepuscolo in libertà tra luccichii discreti e vaghe suggestioni hippie. Prendendo le distanze dagli orpelli e da qualsiasi traccia di pomposità.

 

Etro

Roberto Cavalli

Rodarte

Giorgio Armani

Ashish

Alberta Ferretti

Brogger

Antonio Marras

Temperley London

Blumarine

Il ponte di Ferragosto di Daizy Shely

 

Colori vivaci, stampe floreali, un tripudio di pizzi e piume che si alternano a bikini crochet bordati di margherite: la collezione estate 2022 di Daizy Shely miscela un beachwear giocoso con alcuni capi base per il giorno e per la sera. Trionfano gli abiti sottoveste con spacco laterale, le jumpsuit, entrambi orlati di lunghe piume. I bikini hanno un twist da “figlie dei fiori” anni ’70, abbinano reggiseni a triangolo a slip sgambati ma non troppo. Le cromie predominanti? Rosso, arancio, verde menta, lilla…e, relativamente agli abiti, sfumature in dégradé di giallo, celeste e rosa pastello. Tonalità eye-catching e raffinate a un tempo, tutte molto femminili. Per un weekend di Ferragosto effervescente, esuberante, energetico. Che lo si trascorra ai Tropici oppure in città!

 

10 + 1 minidress torridi per un torrido Ferragosto

For Love and Lemons

Ferragosto è in dirittura d’arrivo. Ecco 10 + 1 minidress per celebrare la festa più torrida di un’ estate rovente già di per sè: sono chic ma easy, torridi anch’essi ma a modo loro. “Sanno” di mare e di spiaggia, rimandano a paesi esotici, coniugano vaghe reminiscenze hippie con il glamour. La lunghezza minima rimanda alla libertà, un concetto che ingloba sia la libertà di movimento, di viaggiare, di esplorare, che la libertà mentale. Per arrivare al giro di boa settembrino cariche di entusiasmo e di rinnovata energia.

 

Zara

Etro

Boteh

LoveShackFancy

Genny

Alberta Ferretti

Juan de Dios

Miu Miu

Maygel Coronel

Valentino

Greta Boldini, un’ estate all’ insegna del “Dreamy-to-Wear”

 

Un’ estate eterea, intrisa di bagliori e all’insegna di una femminilità squisita? Un’ estate con Greta Boldini. Esattamente un anno fa, VALIUM vi presentava il brand di “Dreamy-to-Wear” – che ha eletto il rosa a suo colore-emblema – fondato da Alexander Flagella nel 2011 (rileggi qui l’articolo). Oggi, quando sono passati ormai sei anni dal trasferimento del marchio da Roma ad Avigliana, in provincia di Torino, torno a parlarvene per mostrarvi alcuni look della collezione Primavera Estate 2022. Lo stile è mozzafiato: tramuta la torrida audacia del daywear del solleone in creazioni “notturne” che prendono vita in un alone sfumato, magnetico e scintillante. La lucentezza della seta si alterna al denim, al knitwear in cotone, al crochet, alla morbida viscosa per plasmare crop top, ampie camicie che diventano minidress, pantaloni a zampa, minigonne a portafoglio, abitini in denim gioiello o lunghi abiti sensuali e fluttuanti. I dettagli catturano l’occhio e conquistano all’ istante. Risaltano i reggiseni con coppe crochet, le maniche a sbuffo e la scollatura a cuore di un top che più mini non si può, gli enormi colletti a punta dal sapore d’altri tempi, la zebra print che ricorre in vari capi della collezione. Qui di seguito, trovate la mia selezione: una serie di look concepiti per il giorno e per la sera, ma più che altro per la sera. Perchè le sere d’estate, con la loro atmosfera inebriante e la magica seduttività che aleggia nell’ aria, si addicono a Greta Boldini: rappresentano una perfetta cornice per le sue mise, sognanti e da sogno a un tempo.

 

Il Focus

 

Sapevate che vestire di bianco respinge il calore? Tutto dipende dalle lunghezze d’onda della luce che vengono riflesse, oppure assorbite, dai vari colori. Il bianco, riflettendo qualsiasi lunghezza d’onda visibile, al contrario del nero non le assorbe e quindi attrae molto meno calore. Ecco perchè in una giornata come questa, infuocata dalle temperature record di Caronte, vestire in total white sarebbe l’ideale. L’ abito che vi presento è il top non solo a questo scopo, ma anche in quanto a stile: si chiama Carmela (nome che rievoca i torridi paesaggi siciliani) maxi dress e fa parte della collezione estiva di For Love and Lemons, un marchio già apparso nell’ articolo sui Cottagecore trends (rileggilo qui). L’ abito, molto particolare, è asimmetrico e quindi corto e lungo a un tempo: completamente bianco, in pizzo vittoriano, lascia la schiena scoperta e viene sorretto da due bretelline; aderisce al busto per poi svasarsi in una maxi gonna di volant in pizzo. Da un’ allacciatura a corsetto si apre un vertiginoso spacco laterale che la stringatura rende ancora più audace. Insieme ai volants, asimmetrici, lo spacco determina l’ effetto “corto-lungo” del Carmela dress. For Love and Lemons completa il look con un foulard/bandana annodato sulla nuca, in pizzo come l’abito, e dei sandali platform infradito. Il colore? Bianco, naturalmente. Per tenere a distanza Caronte sfoggiando uno sciccosissimo Boho style.

 

Luglio

 

Il caldo luglio porta docce rinfrescanti, albicocche e violacciocche.
(Sara Coleridge)

 

Benarrivato al mese di Luglio. Nel terzo millennio è diventato il più caldo di tutti, con picchi di temperature che, già nei primi giorni, battono persino quelle del Solleone. Tra i dodici mesi, Luglio è il settimo; deve il suo nome a Gaio Giulio Cesare, l’ eccelso console, generale, dittatore, scrittore e oratore della Roma antica. Secondo il calendario Romano, che faceva iniziare l’ anno il 1 Marzo, Luglio era “Quintilis” (ovvero il quinto mese). Ma nel 46 a.C., dopo la riforma promulgata da Giulio Cesare, venne introdotto il calendario Giuliano e l’inizio dell’ anno fu fissato al 1 Gennaio. In omaggio al grande conquistatore, Quintilis diventò Julius: Giulio Cesare era infatti nato il 12 Luglio del 100 a.C.. Diverso tempo dopo, nell’ 8 a.C., venne dedicato un mese anche al primo imperatore romano. Sextilis, il sesto del calendario, fu ribattezzato Augustus in onore di Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto. Al fondatore del Romano Impero va ricondotta, inoltre, la denominazione Feriae Augusti che designa il Ferragosto. Con Luglio l’ estate giunge al suo culmine. E’ il mese del raccolto delle messi, dei frutti della terra. Nel Medioevo, per raffigurarlo, venivano frequentemente ritratti agricoltori muniti di falci. Ma Luglio è anche il mese in cui si inizia a partire per le vacanze. Le città si svuotano durante i weekend, i progetti di viaggio si concretizzano o si perfezionano in attesa di Agosto. Concludo con qualche curiosità: il fiore di Luglio è il girasole; la sua pietra, il rubino. I suoi profumi sono quelli dell’ iris e dell’ incenso. Dulcis in fundo, il 2 Luglio coincide con l’esatta metà dell’ anno. Precisamente a mezzogiorno o, se l’anno è bisestile, a mezzanotte. Che in questo caso diventa l’ora delle fate (e non delle streghe): le fate delle messi raccolte.

Il look che ho scelto per il mese di Luglio (vedi foto di copertina) è firmato AZ Factory, il fashion brand che l’indimenticato Alber Elbaz fondò nel 2019. E’ un lungo abito color giallo sole, l’astro-emblema di questo periodo, e come il Sole è sgargiante, sfarzoso, energetico, visivamente potente.

 

 

L’ accessorio del mese è invece il sandalo alla schiava ONE STUD di Valentino Garavani. Ha un tacco alto appena 5 mm, sulla tomaia sfoggia l’iconica maxiborchia piramidale e i suoi lunghi lacci possono essere annodati indifferentemente sotto il ginocchio o intorno alla caviglia. Il colore, Selleria, è ultra naturale: ricorda la tonalità della terra, un elemento con il quale il tacco bassissimo favorisce il ripristino di un contatto.