Il countdown a Carnevale sta per terminare: la festa più sfrenata dell’anno avrà inizio domenica 16 Febbraio (a Venezia il 14, in concomitanza di San Valentino, e vedremo in seguito il perchè). In attesa di approfondimenti dal punto di vista storico e delle tradizioni, ci soffermiamo sul make up; che è un dettaglio importante, perchè rimanda a un cardine delle cerimonie “carnascialesche”: il travestimento. Travestirsi, diventare altro da sè, a Carnevale è fondamentale. Perchè è un periodo in cui il caos, il sovvertimento delle regole, gli eccessi e le trasgressioni diventano catartici e favoriscono la rigenerazione della società. Carnevale, con i suoi travestimenti, cancella qualsiasi distinzione tra le classi sociali: si esce da sè stessi per abbracciare una nuova identità, quella che più si desidera. Questo livellamento sociale, seppur provvisorio, era guardato con diffidenza dai potenti. Basti pensare che a Venezia, tra il XVIII e il XIX secolo, i festeggiamenti carnevaleschi vennero proibiti sia da Napoleone che dagli Austriaci. Si temevano disordini, cospirazioni. Ma le maschere, nella Serenissima, erano state vietate molte altre volte: venivano indossate pressochè tutto l’anno incrementando il malcostume, i raggiri e il libertinaggio. Tornando all’epoca contemporanea, travestirsi è tornato ad essere un momento liberatorio e rigenerante: anche il make up, oltre alla maschera (di cui parleremo nei prossimi giorni), permette di forgiarsi un’identità a propria scelta. E se siete a corto di idee, guardate la gallery dove vi dò qualche spunto.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.