A Sparkling New Year

 

Apriremo il libro. Le sue pagine sono bianche. Le riempiremo con le nostre parole. Il libro si chiama “Opportunità” e il suo primo capitolo è “Capodanno”.
(Edith Lovejoy Pierce)

 

Vi auguro di trascorrere un 2024 scintillante, luminoso, splendente più che mai. Pieno di svolte positive e di sfide da raccogliere con grinta e propositività. Festeggio questo nuovo anno insieme a voi prorogando i bagliori e i fuochi d’artificio del 31 Dicembre, circondata dagli abiti sfavillanti che spero abbiate indossato o che, comunque, potrete indossare prima del 6 Gennaio: perchè le feste non sono ancora finite…e lo Speciale Natale di VALIUM vi accompagnerà fino alla suggestiva ricorrenza dell’Epifania. Buon Anno a tutti voi!

 

Gonzalo Peixoto

Paco Rabanne

Gucci

Lanvin

Isabel Marant

Lili Blanc

Emporio Armani

Philosophy di Lorenzo Serafini

Nathalie Chandler

 

Dicembre

 

Dicembre mi cinge la vita e mi dice: “Vieni, ti mostrerò dei diamanti ben più sorprendenti del sole”. E dalla sua cesta sparge nel mondo ghiaccio e neve e brina.

(Fabrizio Caramagna)

 

Buon 1 Dicembre a tutti: è arrivato il mese più magico dell’anno. Nel calendario romano era il decimo, da qui il suo nome che deriva dal latino “decem”. Il 31 Dicembre l’anno si conclude, non prima di averci regalato una serie di suggestive ricorrenze: l’8 si celebra la festa dell’ Immacolata, il 13 Santa Lucia, il 22 il Solstizio d’Inverno…un’ importante transizione tra l’Autunno e la stagione più fredda dell’anno. E poi, naturalmente, ci sono il Natale e la sua Vigilia, una data altrettanto incantata perchè racchiude in sè tutto il fascino dell’attesa. A proposito di fascino, Dicembre ne possiede in abbondanza. L’atmosfera natalizia ci immerge in un turbinio fatto di luci,  aperitivi augurali, corse ai regali. Anche gli antichi popoli subivano la fascinazione di questo mese: a partire dal 13 Dicembre, Santa Lucia, che un proverbio definisce “il giorno più corto che ci sia”, le giornate cominciano ad allungarsi impercettibilmente; ciò dava adito a festeggiamenti e rituali per il ritorno della luce (basti pensare alla celebrazione del Sol Invictus nell’ antica Roma, che cadeva proprio il 25 Dicembre). A Dicembre la natura si assopisce: il freddo e il gelo imperano, la neve cade abbondante (con la speranza che, in tal senso, il cambiamento climatico non provochi troppi stravolgimenti), di conseguenza la semina si rende vana (o “vale meno d’un quattrino”, citando un altro detto popolare). Animali come i ghiri, gli scoiattoli, le marmotte, ma anche i ricci, i criceti, i pipistrelli, le chiocciole, i serpenti e le lucertole, vanno in letargo, pronti a tornare operativi con temperature più favorevoli; il tramonto arriva già a metà pomeriggio, mentre nel cielo notturno è possibile ammirare gli astri super luminosi della costellazione di Orione. Dicembre è un mese splendido, sfoggia un cielo color grigio perla e invita a sorseggiare vin brulè davanti al focolare. Il mood che lo contraddistingue alterna l’introspezione tipicamente invernale alla convivialità e alla gioia delle feste. Per quanto riguarda lo zodiaco, è il mese del Sagittario e del Capricorno. I suoi colori coincidono con il rosso, il verde e l’oro del Natale, mentre le pietre portafortuna sono il turchese, lo zircone e la tanzanite, un trio all’insegna del blu.

 

 

Foto via Pexels e Unsplash. Foto di Santa Lucia in Svezia di Foreign and Commonwealth Office, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, da Wikimedia Commons

 

Autumn Colors

Luisa Spagnoli

Marrone, rosso, borgogna, arancio, vinaccia, giallo, verde, oro…il bosco, in Autunno, sfoggia un’ incantevole palette cromatica. I suoi colori sono quelli del foliage, il più affascinante tra i fenomeni autunnali. Anche la moda si lascia ispirare dalla natura in via di assopimento: le collezioni Autunno Inverno 2023/24 ne sono un pregnante esempio. Sebbene questa stagione, a sorpresa, abbia decretato il trionfo di un trend pastello, le nuance vibranti e profonde del bosco autunnale la fanno da padrone in svariate forme (anche in versione fluo). Ecco alcune proposte tratte dalle sfilate dedicate ai mesi freddi.

 

AZ Factory

Alberta Ferretti

Txell Miras

Blumarine

Lanvin

Sacai

Anteprima

Ann Demeulemeester

Dries Van Noten

 

La Luna e la scoperta di Galileo

 

“In cima al campanile di San Marco, nell’agosto 1609 Galileo Galilei mostrò ai consiglieri del doge un nuovo strumento all’avanguardia. Si trattava di un tubo portatile: bastava guardarci dentro e sembrava che gli oggetti ti venissero incontro. Ciò che si trovava lontano diventava apparentemente a portata di mano.  (…) Il campanile di San Marco, ornato dalla statua dorata dell’arcangelo Gabriele, gli sembrò il luogo ideale per mostrare ai notabili veneziani il funzionamento di questo “cannocchiale olandese”. Sotto la cella campanaria si trova una loggia dove lo sguardo spazia a 360 gradi. (…) Proprio sotto la cella campanaria (“è proibito suonare le campane”) è collocata una targa commemorativa: GALILEO GALILEI CON IL SUO CANNOCCHIALE DA QUI IL 21 AGOSTO 1609 ALLARGAVA GLI ORIZZONTI DELL’UOMO. E’ proprio così, ma non perchè il suo tubo con le due lenti una dietro l’altra lo puntò verso il mare! L’importante è che abbia puntato il cannocchiale verso l’alto. Di notte. Sulla Luna, tanto per cominciare. Galileo l’avvicina a sè di venti volte. Cosa vede? Pieghe. Nervature. Margini rialzati dei crateri. Montagne. La faccia della Luna non è uniforme e liscia, ma crepata e ammaccata. Si riconoscono le sagome delle catene montuose delle ombre, che hanno un profilo frastagliato, non diverso da quello degli Appennini o delle Dolomiti al calar del sole. Galileo fa le sue osservazioni per la metà di un ciclo lunare (mezzo mese). I suoi disegni a penna della ruvida superficie della Luna mettono la parola fine all’idea ecclesiastica del cosmo. Secondo la dottrina dominante, l’universo è diviso in un regno divino e uno diabolico. La crosta terrestre è un’area grigia brulicante di bipedi, che dopo la loro morte hanno due possibilità: sprofondare nelle viscere dell’inferno o ascendere al paradiso celeste. I due poli hanno lo stesso scopo, guidare gli esseri umani attraverso la vita. La cima dell’ Olimpo e le nuvole appartengono ancora al peccaminoso mondo “sublunare”; dalle vette della Luna hanno inizio le pure “sfere celesti” cantate all’inizio del 1300 da Dante Alighieri nel Paradiso. Tre secoli dopo Dante, Galileo vede che ben poco di questa rappresentazione delle cose corrisponde a verità. Il dogma del (magnifico) cielo perfetto e la (grinzosa) Terra imperfetta va in frantumi. E’ come se Galileo con il suo cannocchiale avesse mandato in pezzi la cristallina cupola celeste. “

Frank Westerman, da “La Commedia Cosmica” (Iperborea Edizioni)

 

 

Luci della sera

 

Allora andiamo, tu ed io, quando la sera si stende contro il cielo.”
(T.S. Eliot)

Ultima decade di Settembre. La sera arriva presto: alle 19.30 fa già buio, l’Equinozio d’Autunno è vicino. Ma le città risplendono. Quando scende il crepuscolo si riempiono di luci, bagliori scintillanti, scritte al neon. Un tripudio luminoso e variopinto ravviva i centri urbani, riaccende la loro attrattività dopo la pausa estiva. E sembra invitarci a immergerci in quegli spazi, che avevamo temporaneamente sostituito con quelli – marittimi o montani – delle località di villeggiatura. La città si fa bella per invogliarci di nuovo a viverla, e lo fa nel modo migliore. Perchè, dopotutto, il buio di Settembre permette alle luci di brillare ancora più intensamente. Ed è questo il concetto su cui ho incentrato la photostory che oggi pubblico. Buona visione!

 

 

Foto via Pexels e Unsplash

 

Sogno in total white

Terry IlaFlà

“Here comes the Bride”: look, dettagli e close-up di alcune tra le proposte sposa più interessanti del 2023. Per sognare in grande, e rigorosamente in total white.

 

Terry IlaFlà

Allure Bridals

Amelia Casablanca

Helena

Elisabetta Polignano

Mysecret Sposa

Maison Signore

Julia Kontogruni

Mysecret Sposa

Michela Ferriero

Enzo Miccio

Giuseppe Papini

Terry IlaFlà

 

Tendenze Estate 2023 – 15 flash a tema

L’abito color del mare di ALBERTA FERRETTI

Ultima tranche dei flash sulle tendenze dell’estate 2023: all’ inizio della nuova stagione manca poco più di un mese e presto ci dedicheremo alle collezioni dell’Autunno Inverno 2023/24. Intanto, il focus si concentra su look, singoli capi, beauty/hair e accessori riferiti alle torride, soleggiate e spensierate giornate post-ferragostane, per molti un periodo ancora vacanziero. Scopriteli nella gallery che includo in questo post.

 

Il denim giocoso di VIVETTA

Il nude + total pink di ERMANNO SCERVINO

I sandali alla schiava e il corallo ton sur ton di GIAMBATTISTA VALLI

I sandali con vertiginose zeppe di Ports 1961

Il bikini crochet floreale di MARCO RAMBALDI

I capelli sciolti sulle spalle di SPORTMAX

La gonna salopette di PHILOSOPHY di LORENZO SERAFINI

Il top ethno di ETRO

Il wet look e i bagliori di LUDOVIC DE SAINT SERNIN

I sandali eco-flat di STELLA MCCARTNEY

La t-shirt lunare di ECKHAUS LATTA

Le trasparenze fluttuanti di COLLINA STRADA

Le perline arcobaleno di VIVIENNE TAM

La Fendigraphy in versione mini da portare al polso di FENDI

 

 

Splash nel blu

 

“Un tuffo dove l’acqua è più blu, niente di più…”, cantava Lucio Battisti. E nonostante l’arrivo dei ciclone Circe e dei temporali su buona parte dell’Italia, VALIUM questo tuffo vuole celebrarlo ugualmente: è il tuffo dell’ estate, quello che dà refrigerio nei giorni della canicola. Un tuffo che fa “splash”, l’onomatopea che ne riproduce il suono, ma che descrive non solo l’azione di tuffarsi. Nel senso più ampio del termine, rappresenta il fragore improvviso della massa d’acqua che si solleva per qualche secondo, sia che si tratti di un’onda o di un qualsiasi oggetto che ne increspi la superficie. Lo splash è un suono rinfrescante, rigenerante, potentemente evocativo. Per cui, nonostante i diluvi odierni, vi consiglio di far tesoro della nuova photostory di VALIUM e di riservarlo per quando l’afa tornerà a colpire: sarà solo questione di giorni.

 

 

Foto via Pexels e Unsplash

 

Le Frasi

 

Quando ammiro le meraviglie di un tramonto o la bellezza della Luna, la mia anima si espande nel culto del Creatore. “
(Mahatma Gandhi)

 

 

Nient’altro che l’estate

 

” Nella stanchezza mi riusciva facile non pensare alla notte, ai disordini, ai singhiozzi di Rosalba, e sprofondavo in quel cielo che avevo sognato nel dormiveglia sotto la luce fresca, indugiavo nelle viuzze del paese, guardavo all’insú. Li conoscevo questi borghi ammucchiati nelle campagne. Conoscevo l’orto estivo della casa dei vecchi dove i miei mi mandavano a far campagna da ragazzo, un paese in pianura, tra rogge e siepi d’alberi, dai vicoli coi portici bassi e le fette di cielo altissime. Della mia infanzia non mi restava altro che l’estate. Le vie strette che sbucavano nei campi da ogni parte, di giorno e di sera, erano i cancelli della vita e del mondo. Gran meraviglia se un’automobile strombettante, giunta da chi sa dove, traversasse il paese sulla strada maestra e dileguasse chi sa dove verso nuove città, verso il mare, sconvolgendo ragazzi e polvere. Mi tornò in mente nel buio quel progetto di traversare le colline, sacco in spalla, con Pieretto. Non invidiavo le automobili. Sapevo che in automobile si traversa, non si conosce una terra. «A piedi, — avrei detto a Pieretto, — vai veramente, in campagna, prendi i sentieri, costeggi le vigne, vedi tutto. C’è la stessa differenza che guardare un’acqua o saltarci dentro. Meglio essere pezzente, vagabondo». Pieretto rideva nel buio e mi diceva che dappertutto nel mondo è benzina. “

Cesare Pavese, da “Il diavolo sulle colline”