Arriva la Luna Blu

 

La notte del 31 Agosto si avvicina, e con essa l’attesissima Luna Blu. Sarà la terza luna piena dell’estate, emanerà una luminosità incredibile e nelle ore buie del 30 Agosto ha già sorpreso astronomi ed appassionati con il “bacio” che si è scambiata con Saturno. Per chi si è perso lo spettacolo, niente paura: l’idillio tra i due sarà visibile anche stanotte. L’ astro d’argento, infatti, in  procinto di diventare una Superluna poichè al suo perigeo disterà soltanto (si fa per dire) 357.344 km dalla Terra, sta effettuando un transito a una vicinanza tale da Saturno che sembra quasi sfiorarlo con un bacio. Ma quando potremo ammirare la Luna Blu, esattamente? Secondo gli esperti, alle 20.04 del 30 Agosto il plenilunio sarà già distinguibile nel cielo. Il nostro satellite raggiungerà il perigeo (ovvero il punto di minima distanza dalla Terra) alle 3.35 del mattino; da quel momento in poi apparirà enorme e particolarmente splendente. Va da sè che il colore blu ha ben poco a che vedere con questo fenomeno. La Superluna del 31 Agosto è stata così ribattezzata per sottolineare la sua rarità: in inglese, l’espressione “once in a blue moon” si riferisce agli eventi che si verificano sporadicamente. Un’ altra teoria identifica la Luna Blu con la terza luna piena delle quattro incluse nella stessa stagione.

 

 

Fu Richard Nolle a coniare la definizione di “Superluna”. Era il 1979 quando l’ astrologo americano stabilì che un plenilunio può essere considerato “Superluna” nel caso in cui raggiunge, come minimo, il 90 % del suo perigeo. Tradotto in cifre, significa che una luna piena diventa Superluna se transita a non più di 361.885 km dalla Terra. E la Luna Blu del 31 Agosto, con i suoi 357.344 km di distanza, rientra perfettamente nel requisito. Potrete osservarla al meglio in un ampio spazio aperto: l’ impatto visivo sarà potente. Per ammirare invece il “bacio” con Saturno, il “Signore degli Anelli”, vi consiglio di munirvi di un binocolo. Con la Luna Blu si conclude la serie delle Superlune estive; la prossima è prevista per il 29 Settembre 2023, ma a quel punto l’Autunno avrà già fatto il suo ingresso.

 

Concierto de Moda Internacional de Venecia: nella Serenissima torna l’esclusivo evento che celebra la moda e la cultura latinoamericana

 

Oggi, a Venezia, prenderà il via la seconda edizione di una kermesse molto esclusiva: il Concierto de Moda Internacional de Venecia. Il Gala di Moda Latino Americana, ideato e diretto dall’ organizzatrice di eventi dominicana Antonia Jean, si svolgerà dal 9 all’11 Giugno nella splendida location dell’ Hotel Ca’ Sagredo. Inserito nel programma ufficiale de Le Città in Festa 2023, il CMIV si avvale del sostegno dello Studio Legale Branchicella di Roma e anche quest’anno stupirà la Serenissima con l’opulenza di creazioni nate sotto il sole dei Caraibi e nel variegato territorio dell’ America Latina.  La tre giorni, esaltando il talento degli stilisti ispano-americani, riannoda al tempo stesso l’antichissimo legame tra la perla lagunare e la parte meridionale del Nuovo Mondo: un legame instaurato molti secoli orsono in occasione dell’approdo in America dei veneziani. In tal senso, la moda funge da perfetto trait d’union grazie alle suggestioni, alle emozioni e alle atmosfere che è in grado di evocare. Il ricco programma del CMIV 2023 include iniziative finalizzate a divulgare la creatività e il savoir faire artigianale dei fashion designer sudamericani e caraibici, ma mira anche a promuovere uno scambio tra la cultura latinoamericana e quella veneziana; prova ne è il fatto che alle sfilate, agli incontri e agli aperitivi con gli stilisti si alterneranno eventi come la Noche de Cristal di Murano, un omaggio ai capolavori in vetro realizzati dagli artigiani dell’ isola più grande della laguna.

 

 

Non solo moda, insomma, come dimostrano anche gli appuntamenti previsti per la giornata di domenica: la cultura ispano-americana sarà celebrata con la mostra dedicata a Frida Kahlo della Fondazione Leo Matiz, il fotografo che immortalò in scatti memorabili la celebre pittrice messicana; verranno inoltre esposte svariate creazioni di moda presentate in passerella tra venerdì e sabato. Il CMIV 2023 si concluderà con l’ esplosione di ritmi e suoni della Fiesta Blanca Latina (dress code rigorosamente in total white) che si terrà al Blue Moon del Lido di Venezia, un evento perfetto per lasciarsi conquistare dal mood sudamericano e caraibico in tutta la sua esuberanza. Potete leggere il programma completo della tre giorni cliccando qui.

 

Uno scatto del CMIV 2022

Antonia Jean

Il CMIV nasce grazie a un’ intuizione di Antonia Jean, imprenditrice dominicana attivissima nell’ organizzazione di eventi in tutto il mondo ispanico. La affianca l’Avv. Maurizio Branchicella, CEO e Presidente dello Studio Legale Branchicella, che ha sostenuto il progetto sin dagli esordi condividendone appieno le finalità. Attualmente residente a Venezia, Antonia Jean è da sempre impegnata nella promozione dei talenti latini in tutto il mondo. Tramite il CMIV, una kermesse di richiamo internazionale, si è prefissata di divulgare la creatività degli stilisti originari dei Caraibi e dell’ America del Sud, un estro fortemente permeato dalla storia e dalla cultura di quei paesi. “Non si tratta di una semplice sfilata di moda”, dice dell’evento, “ma di condividere la nostra essenza, di unire due mondi lontani ma che storicamente si trovano ad essere vicini. Il “Concierto de Moda Internacional de Venecia” è una celebrazione della diversità, dei sentimenti della gente e del genio dei nostri stilisti”.

 

Antonia Jean, l’ideatrice del Concierto de Moda Internacional de Venecia

Giannina Azar, una stilista adorata da star del calibro di Beyoncé e Jennifer Lopez

Alcune immagini tratte dalle sfilate del CMIV 2022

 

 

La collezione Resort 2024 di Alberta Ferretti sfila a Rimini in una location da sogno, omaggia Fellini e tende la mano agli alluvionati

 

Nata a Gradara ma cresciuta a Cattolica, Alberta Ferretti è una romagnola a tutti gli effetti. A Cattolica ha aperto la sua prima boutique, e sempre in provincia di Rimini, in società con il fratello Massimo, ha fondato il Gruppo Aeffe. Oggi, dopo il tragico alluvione che si è abbattuto sulla Romagna, la stilista ha fortissimamente voluto ambientare a Rimini la sfilata della collezione Resort 2024. Venerdì 26 Maggio, al calar del crepuscolo, le sue creazioni sono state presentate in una location mozzafiato: Castel Sismondo, la residenza-fortezza di Sigismondo Pandolfo Malatesta costruita a partire dal 1437. Il Castello, che dal 2021 ospita il Fellini Museum, si è rivelato il luogo ideale – suggestivo e onirico all’ ennesima potenza – per l’ omaggio al cinema di Federico Fellini e alla Romagna pensato dalla Ferretti. Ne è scaturito uno straordinario tributo, un’ode alla resilienza e alla capacità di rimboccarsi le maniche del popolo romagnolo e, al tempo stesso, al genio del grande Maestro riminese.

 

Castel Sismondo, la fortezza malatestiana nel cuore di Rimini

Il nesso tra moda e cinema è potente. Sono due discipline diverse, certo, ma unite da un denominatore comune: quello dell’ immaginazione. “Nulla si sa, tutto si immagina”, diceva Fellini; un’affermazione che ha fatto da fil rouge ad ognuno dei suoi film. La celebrazione della fantasia, del sogno, la loro concretizzazione grazie a un fattivo lavoro di squadra, uniscono l’arte del vestire e la settima arte in un connubio indissolubile. Entrambe si nutrono di ispirazione, di creatività. Lo stilista, così come il regista, si impegnano affinchè l’immaginazione prenda vita e si traduca in realtà.

 

 

La collezione Resort 2024 di Alberta Ferretti nasce per ribadire questo concetto, configurando contemporaneamente un fascinoso emblema di “romagnolità”. Non è un caso che Castel Sismondo faccia da leitmotiv sotto forma di stampa: lo ritroviamo, ondeggiante, sui tessuti diafani degli abiti, dei pantaloni e dei trench; ma anche la palette cromatica dei look inneggia alla fortezza. Al marrone dei mattoni del Castello si alternano il beige della sabbia, l’acquamarina dello specchio d’acqua che rievoca l’antico fossato, il verde del prato che circonda il monumento, il blu del cielo notturno, lo scintillio di volta in volta dorato, bronzeo o argentato che riproduce i riflessi del sole sulla superficie acquosa. Ci sono degli indizi felliniani, in questa collezione? Sì, alcuni: più che altro il mood etereo, evanescente che permea la sua visione onirica. Il glamour dei look è evidente, potrebbe rimandare in parte a quello – notturno e sfavillante – de “La dolce vita”, ma non risulta altrettanto sgargiante. Una mise in denim metallizato, composta da giubbotto biker e pantaloni a vita bassa, ricorda il gruppo di motociclisti che in “Roma” sfrecciano nella scena conclusiva del film. Ogni creazione esprime, innanzitutto, la concezione che Alberta Ferretti associa al femminile: il contrasto tra forza e soavità, il mistero, una seduttività “lunare” che si svela con poetica raffinatezza.

 

 

I tessuti incarnano il dualismo che fa da perno alla collezione, con una prevalenza di materiali fluttuanti e incorporei: lo chiffon, la seta lavata, il taffetà, l’ envers satin contrappongono la loro impalpabilità alla “matericità” del suede e del denim metallizzato. La femminilità imperante viene intervallata da capi che guardano alla sartoria maschile, sebbene i trench, i gilet e i tailleur pantalone mantengano sempre una squisita morbidezza delle linee. Le creazioni sono sognanti, ariose, intrise di bagliori, ma rigorosamente all’ insegna della portabilità. I look “notturni”, poi, lasciano letteralmente senza fiato. E’ qui che il glamour di Alberta Ferretti si manifesta in modo quasi cinematografico: volumi ampi e svolazzanti si alternano a silhouette fascianti in un tripudio di trasparenze, ricami scintillanti, paillettes liquide, cangianti giochi di luci e ombre. Le forme valorizzano sapientemente il corpo femminile, il luccichio è una costante. Emerge un lusso maestoso in quanto a sofisticatezza, mai a pomposità. E il mistero di questa donna eterea, ma profondamente seducente, si palesa nelle iconiche mantelle con cappuccio che punteggiano l’intera collezione: lunghe fino a sfiorare il pavimento, in raso lucido o completamente ricoperte di paillettes, sono il capo che rispecchia appieno il mood della Resort 2024. Potremmo aggiungere che sprigionano vaghe suggestioni casanoviane, dove con questo aggettivo ci si riferisce al “Casanova di Federico Fellini”. Poesia, magia e mistero si fondono in un mix onirico di grand’ effetto, proprio come avviene nel film. Sono sufficienti due termini per descrivere le impressioni evocate dalla collezione Cruise di Alberta Ferretti: pura meraviglia.

 

 

Tanta bellezza, naturalmente, non deve far dimenticare lo scopo benefico di questa sfilata. Il Gruppo Aeffe si prefigge di offrire un aiuto concreto alla popolazione colpita dall’ alluvione: tra le iniziative adottate dall’ azienda figurano una donazione alle associazioni che si impegnano attivamente sul territorio, un’ asta che includerà degli iconici capi d’archivio, la devoluzione in beneficenza della somma corrispondente a un’ora di lavoro da parte dei dipendenti e dell’azienda stessa. Alberta Ferretti, inoltre, ha lanciato proprio a Rimini la felpa blu che riporta la scritta “Io ci sono”; i ricavati delle vendite saranno interamente destinati al supporto degli alluvionati.

 

 

 

La Contessa Pinina Garavaglia presenta il live book “Per Sempre Giovani” al Salone del Libro di Torino

 

Sto per darvi una straordinaria news relativa alla Contessa Pinina Garavaglia: il suo live book “Per Sempre Giovani – Poesie Viventi, Sonetti Attraenti” (rileggi qui l’articolo che VALIUM gli ha dedicato), pubblicato da Zacinto Edizioni, verrà presentato al Salone del Libro di Torino! L’appuntamento è fissato per domenica 21 Maggio alle ore 15.00 nella splendida location della Terrazza Isabella (Torino, corso Moncalieri 171), una terrazza con vista mozzafiato sul Po: prendete nota. L’ evento, a cui prenderà parte anche Dj Panda  (autore della soundtrack del libro), si preannuncia elettrizzante. La presentazione di “Per Sempre Giovani”, infatti, sarà inclusa nel programma del Salone OFF, una fitta serie di incontri e iniziative fuori dal Lingotto, disseminati sul territorio. Dal 12 al 23 Maggio, questa eccezionale kermesse collaterale (ma facente comunque parte della manifestazione torinese) propone oltre 500 appuntamenti con autori e autrici snodandosi tra mostre, feste, concerti, performance, reading, proiezioni di film e cortometraggi, spettacoli e dj set realizzati non solo nella capitale piemontese, bensì in tutta la regione.

 

La Contessa insieme a Ermanno Mainardi, alias Dj Panda

Particolare attenzione merita la sezione che il Salone OFF dedica al connubio tra scrittura e musica. Un paio di esempi tra le numerose iniziative: proprio oggi, alle 19, negli spazi polifunzionali di Porto Urbano (Torino, area Murazzi) verrà presentato il libro “Donna Summer. La voce arcobaleno. Da disco queen a icona pop” di Andrea Bufalini e Giovanni Savastano. E’ sempre fissato per stasera, ma alle 22, l’appuntamento dedicato a “Io, dj. Perchè il mondo è una gigantesca pista da ballo”, un volume che porta la firma di Claudio Coccoluto e Pierfrancesco Pacoda. Alla presentazione, organizzata nel club Azimut (Torino,via Modena), prenderà parte Gianmaria Coccoluto, figlio del compianto Claudio, che si esibirà anche in un dj set. Tornando a “Per Sempre Giovani”, è d’obbligo aggiungere che sarà presentato in grande stile. A cura di Teo Lentini, dj e producer oltre che coordinatore degli eventi del Salone OFF, l’appuntamento coinvolgerà nomi di spicco della cultura. Il libro della Contessa Pinina Garavaglia verrà introdotto da Roberto Vaio, il curatore d’arte e speaker radiofonico che ne ha firmato la prefazione; saranno presenti la scrittrice, poetessa e critica letteraria Elettra Bianchi e il poliedrico Damir Ivic: l’autore, giornalista musicale (è una leggendaria firma de “Il mucchio selvaggio” e attualmente scrive per “Rolling Stone”), collaboratore di punta della Red Bull Music Academy, coordinatore di svariati festival e fervente estimatore di musica elettronica parteciperà agli eventi della Terrazza Isabella in qualità di special guest. Ho parlato al plurale perchè la presentazione di “Per Sempre Giovani”, in linea con il filone “nightlife” di cui la Contessa  è portabandiera, sarà seguita da un incontro dedicato al libro “Cocoricò 1991-1992. E’ amore o follia?” di Ferruccio Belmonte, Direttore Artistico dell’iconico club dal 1990 al 1993.

 

La copertina di “Per Sempre Giovani”, il live book della Contessa Pinina Garavaglia

La Contessa Garavaglia, entusiasta in vista dell’appuntamento di domenica prossima, parlando di “Per Sempre Giovani” tiene a ribadire la definizione di “live book“. Nulla a che vedere con un audiolibro: quel “live” trasferisce la poesia in una dimensione “viva”, calata nella contemporaneità e nel “qui e ora” anche grazie ad un vibrante sottofondo musicale. I versi e i sonetti di Pinina Garavaglia non sono componimenti statici. Prendono vita al ritmo delle note, danzano, si librano nell’aria con la tipica levità della giovinezza citata nel titolo. Una giovinezza perenne in quanto non si lega allo scorrere del tempo: è piuttosto uno stato mentale, un modo di rapportarsi alla vita, una luce (stroboscopica) interiore che non si spegne con il passar degli anni.

 

 

Pur essendo una grande appassionata di antiquariato, insomma, ai musei la Contessa preferisce le atmosfere pulsanti dei club. La conclusione del doppio evento del 21 Maggio è perfettamente in linea con questa visione. Alle due presentazioni, infatti, seguirà un party che si avvale di una line up di dj di tutto rispetto. Panda ovviamente non mancherà, e sarà in buona compagnia: il set vedrà protagonisti nomi del calibro di Teo Lentini, Ferruccio Belmonte & Lenny Krazyz, Robi Vaio, Gianni Parrini, Bruno Bolla, Lorenzo LSP, Lello B., Superpippo e Fabrizio Del Re.

 

Speciale “Sulle tracce del Principe Maurice”: il Principe vi fa gli Auguri e vi racconta il suo Natale

Il Principe a un party natalizio di Enzo Miccio (a sinistra) insieme alla Contessa Pinina Garavaglia

Anche quest’ anno, la rubrica “Sulle tracce del Principe Maurice” lascia spazio a uno Speciale Natale dedicato al Principe. Maurice racconta come trascorrerà la festa della Natività e rivolge un messaggio di Auguri ai lettori di VALIUM: è uno dei post più attesi dell’ anno, un regalo che l’ Icona della Notte ci fa in occasione delle Feste. Quando lo contatto, è impegnatissimo nei preparativi per una serata super esclusiva: un party natalizio a casa di Enzo Miccio, il celebre wedding designer, conduttore TV e paladino del buon gusto. Quattro chiacchiere al telefono, però, le facciamo ugualmente, perchè è assolutamente intenzionato a rispettare la “tradizione” degli auguri natalizi  che porta avanti su questo blog. Siete curiosi di sapere cosa ci dirà stavolta, a conclusione di un anno segnato sì dalla ripresa, ma anche difficile sotto molteplici punti di vista? Lascio subito la parola al Principe, così potrete scoprirlo!

 

L’ albero di Natale di Piazza San Marco, a Venezia

” Trascorrerò il mio Natale in famiglia, però quest’ anno mi sono lasciato convincere con piacere ad esibirmi in un Christmas Event dell’ Insomnia, a Pontedera, la sera del 25 Dicembre. Quando Antonio Velasquez mi ha chiamato ci ho pensato un po’ su, ma poi gli ho detto di sì: in fondo, anche il pubblico è una mia famiglia! L’ augurio che vorrei fare ai lettori è quello di passare il Natale in serenità,  in pace, in allegria, sperando che con l’anno nuovo tutti i problemi che ancora assillano l’umanità ci diano tregua permettendoci di vivere come più desideriamo. Sogno un 2023 senza inquietudini, sciagure o intoppi di sorta. Sarà molto difficile, ma spero tanto che si possa trovare una soluzione definitiva al Covid, ai problemi di salute in generale e soprattutto alla guerra, che è ormai diventata qualcosa di insostenibile. Anche se potrebbe sembrare un po’ retorico, il mio è un augurio di serenità e di prosperità per quanto possibile: la voglia di fare, di lavorare c’è, la voglia di divertirsi idem, quindi penso che l’Italia se lo meriti sia a livello economico che umano. L’ importante, comunque, è sentirsi in pace con se stessi e non dei frustrati; questo è un concetto che ribadirò anche attraverso il microfono dell’ Insomnia. Cosa penso della ripresa post-Covid? Vorrei che diventasse sempre più concreta e condivisibile da tutte le categorie. Vorrei che tutti potessero effettivamente star meglio, che si sentissero più tranquilli. Sono tanti i problemi da risolvere, però confido che ci riusciremo. E poi vorrei che la gente si approcciasse al Natale, che è una festa così tenera e bella, con un senso di speranza e, ripeto, con molta pace interiore. Almeno nel giorno che tradizionalmente si condivide con la famiglia e con gli amici più cari. Vi consiglio di trascorrere il Natale circondati dagli affetti familiari, ma di trovare anche del tempo per lo svago. Io passerò la vigilia e il Natale in Brianza con mia nipote, la sera di Natale all’ Insomnia e Santo Stefano con tutta la mia famiglia, che si riunisce a pranzo ogni 26 Dicembre. Lo spazio che dedico ai miei cari è fondamentale, per questo inizialmente ero restio ad accettare l’ invito di Antonio Velasquez.

 

 

Poi, invece, mi sono detto che sarebbe stato bello condividere il Natale con tutti coloro che vogliono trascorrerlo con un’ altra famiglia, quella della tribù della notte. L’ anno scorso, come vi ricorderete, non c’è stata questa possibilità: il Memorabilia natalizio del Cocoricò è saltato all’ ultimo minuto a causa del boom dei contagi. In tutta sincerità posso dirvi che, per me, il termine “famiglia” abbraccia un significato molto ampio. Io considero i miei fan, le persone che mi dimostrano affetto e stima anche quando le incontro dopo tanti anni, una sorta di famiglia allargata. Per cui, in sostanza, il mio sarà un Natale trascorso interamente in famiglia! “

 

La sera di Natale, tutti a Pontedera per l’Insomnia Christmas Event!

L’altro volto del Natale del Principe: quello del calore familiare, dei momenti intimi trascorsi davanti al caminetto

Il presepe tradizionale a casa di Lorella, la sorella di Maurice

Un suggestivo buffet di dolci natalizi al party di Enzo Miccio

Roma: lo sfolgorante albero di Natale di fronte al Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II immortalato dal Principe

L’ “Angelo della Pace” che ha concluso l’inaugurazione della Fashion Week di Baku, capitale dell’ Azerbaigian (per saperne di più, non perdetevi la prossima puntata di “Sulle tracce del Principe Maurice”): un bellissimo messaggio di speranza

Altri due alberi di Natale, altre due sfaccettature del Natale di Maurice: l’abete addobbato a casa della nipote Gloria, ovvero il 25 Dicembre degli affetti familiari, e (sotto) l’ albero iper luxury di Cartier nella hall del Four Seasons di Baku, ovvero il Natale dell’ entertainment e della mondanità

 

Photo courtesy of Maurizio Agosti

 

Gucci Cosmogonie: nel cielo del magico Castel del Monte ha brillato una nuova costellazione

 

Dal glamour sfavillante dell’ Hollywood Boulevard di Los Angeles all’ esoterismo al chiar di luna di Castel del Monte, nel cuore delle Murge baresi: l’ immaginario di Alessandro Michele si nutre di mondi variegati e molteplici, di un caleidoscopio di idee che si riflette immancabilmente nelle location, evocative e meravigliose, delle sfilate Gucci. Il 16 Maggio scorso Cosmogonie, la nuova collezione seasonless e co-ed del brand, è andata in scena di fronte al maestoso maniero di Castel del Monte. Federico II di Svevia lo fece costruire nel 1240, e nel 1996 è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’ Umanità dall’ UNESCO. Considerato una perla dell’ architettura medievale, il castello ha visto accrescere il suo fascino attraverso i secoli: la struttura massicia e perfettamente simmetrica risulta enigmatica, intrisa di suggestioni esoteriche. A partire dal numero otto, una vera e propria costante. Otto sono le torri che lo circondano, ognuna a base ottagonale; otto le sale distribuite su ciascuno dei due piani della fortezza. La stessa pianta dell’ edificio è ottagonale, come quella del suo cortile. Il numero ricorre nei bassorilievi, nei particolari scultorei, nelle decorazioni. Il significato è altamente simbolico, coniuga magia e misticismo: rappresenta l’ infinito, l’armonia cosmica, crea un trait d’union tra cielo e terra. Non è chiaro che funzione ricoprisse Castel del Monte ai tempi della sua edificazione, ma in molti concordano nel ritenerlo un tempio iniziatico, un osservatorio astronomico, un crocevia di saperi.

 

 

Il castello dello “Stupor Mundi” (così venne ribattezzato Federico II per la sua sapienza e per il grande risalto che conferì alle arti, alla scienza e alla cultura) ha rappresentato la location perfetta per lo show Cosmogonie, il cui nome è il plurale di cosmogonia: la dottrina, cioè, che studia l’origine dell’ universo e la formazione dei corpi celesti.  “Costellazioni”, non a caso, è la parola chiave associata all’ ispirazione della collezione. Si tratta di costellazioni metaforiche, aggregazioni di elementi distanti nello spazio e nel tempo che si riuniscono grazie a un’ epifania rivelatrice. Entità o atomi originariamente isolati, sparsi nel cosmo come astri, che le costellazioni connettono e fanno risplendere: è in questo contesto che si inseriscono le figure del filosofo e critico Walter Benjamin, suicidatosi nel 1940 mentre era in fuga dal Nazismo, e della politologa Hanna Arendt, che paragonò la collezione di citazioni di Benjamin a una raccolta di perle rare. Alessandro Michele omaggia il filosofo e la sua capacità di rinvenire legami tra cose e realtà apparentemente scollegate. Il direttore creativo di Gucci, con Cosmogonie, compie lo stesso tipo di percorso: crea costellazioni combinando epoche, stili, dettagli, accessori diversissimi tra loro. E’ un eclettismo denso di riferimenti, il suo, un pot-pourri creativo e filosofico a un tempo. Il red carpet ha inizio al tramonto, quando i flash dei fotografi illuminano un parterre di star internazionali: da Lana Del Rey a Dakota Johnson, da Lou Doillon a Emma Marrone, da Alessandro Borghi ai Maneskin. Nell’ istante in cui cala il crepuscolo, e Castel Del Monte si ammanta di una suggestività straordinaria, comincia la sfilata.

 

 

“Costellazioni” che agglomerano passato e presente, heritage e futuribili visioni sono il fulcro della collezione. Le silhouette citano gli anni ’30 e ’40, ma un tripudio di accessori, di forme e di dettagli ingloba riferimenti alle epoche e agli stili più disparati. Geometrie nei pattern (prevalgono le righe e i rombi) e nella struttura degli abiti rievocano l’ armonia architettonica del castello e non di rado originano ipnotiche fantasie optical. Cappelli a tesa maxi rimandano agli anni ’60, così come i cut out ricorrenti. Le spalle sono squadrate come nelle pellicole dei telefoni bianchi, paillettes e cristalli si riversano sugli abiti con lo stesso impeto di una cascata stellare. Minigonne e succinti minidress in pelle nera si alternano a look inneggianti allo chiffon e alle sue fluttuanti trasparenze. Il Medioevo di Federico II riemerge in una serie di evening dress in velluto, drappeggiatissimi, con lunghe maniche a sbuffo. La fake fur abbraccia volumi over, declinandosi di volta in volta in motivi optical dai potenti cromatismi o in un simil ermellino che plasma manicotti e mini mantelle rinascimentali. Ma a esaltare i look sono soprattutto i colli, delle autentiche chicche d’epoca: lunghissimi e a punta o gorgiere come ai tempi di Elisabetta I Tudor, rappresentano uno dei clou della collezione. Altri leitmotiv si rinvengono tra gli accessori, come gli opera gloves in lattice e gli altissimi cuissardes stringati. Fasce metalizzate in stile Hippie cingono la fronte, abbinandosi a vistosi orecchini pendenti o a miriadi di gioielli etnici che decorano il viso. Collane di perle si avvolgono attorno al collo ricoprendolo completamente. Occhiali da sole con la montatura in plastica, leggermente allungati verso le tempie, ricordano un modello cool degli anni ’80. Non passa inosservata l’iconica clutch jacquard estrapolata dagli archivi Gucci: appartenuta a Greta Garbo, è riapparsa durante un’ asta qualche tempo fa. Alessandro Michele ne è rimasto folgorato e, pensando al suo ritrovamento come a una “coincidenza cosmica”,  l’ ha annoverata tra i pezzi cult di Cosmogonie. La luna piena, ora, immerge Castel del Monte in un poetico chiarore. Il maniero di Federico II,  accarezzato da quei bagliori argentei, sprigiona pura magia. Per Michele, nella fortezza potrebbe essersi concentrata una sorta di Silicon Valley medievale. E se sul concepimento del misterioso castello si avvicendano teorie a tutt’oggi poco chiare, una cosa è certa: la notte del 16 Maggio, lambiti dai raggi lunari, gli abiti di Gucci hanno brillato più della luminosissima costellazione di Orione

 

Federico II di Svevia, detto lo “Stupor Mundi”

Foto di Castel del Monte, dall’ alto verso il basso: 1) Nessun autore leggibile automaticamente. Idéfix~commonswiki presunto (secondo quanto affermano i diritti d’autore)., CC BY-SA 3.0 <http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/>, attraverso Wikimedia Commons. 2) e 3) Pixabay. 4) 09Alessandra, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, attraverso Wikimedia Commons. 5) Sailko, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, attraverso Wikimedia Commons. 6) Marcok di it.wikipedia.org, CC BY-SA 2.5 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5>, attraverso Wikimedia Commons. 7) 09Alessandra, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, attraverso Wikimedia Commons. 8) Sailko, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, attraverso Wikimedia Commons

Save the Date! Diamonds Infusion Power con la Contessa Pinina Garavaglia, Dj Panda & Ricci Jr live a Le Jardin Milano

Annotatevi data e luogo perchè l’evento è imperdibile: venerdì 27 Maggio la Contessa Pinina Garavaglia si esibirà live, insieme a Dj Panda e a Ricci Jr, nello splendido Le Jardin au Bord du Lac all’ Idroscalo di Milano. In questa suggestiva open-air disco fronte lago, immersa in un parco costellato da alberi e fiori di svariate specie, la Contessa e i due dj di fama internazionale daranno vita a una serata ispirata al format di Diamonds Infusion Power, il Poetry Show che Pinina Garavaglia propone sulle frequenze di Radio RBS all’ una di ogni secondo e quarto venerdì del mese. L’ intento è quello di coinvolgere il pubblico (inteso come pubblico in carne ed ossa) nella magia di un appuntamento in cui la potenza della techno si fonde con il lirismo dei sonetti declamati – oltre che ideati – dalla Contessa Garavaglia stessa. Lo show dell’ Infusione, d’altronde, si avvale di una formula di intrattenimento artistico che ha sempre riscosso un enorme successo presso i fan della “nobildonna rock”.

La Contessa Pinina Garavaglia

La sfida, ora, è quella di realizzarlo live dedicandolo a un pubblico ampio e variegato: verranno introdotte alcune novità, ma il fulcro della performance rimarrà inviariato. Con il valore aggiunto che un’atmosfera intrisa di pathos, fascino e bellezza, data la lussureggiante ambientazione, potrà apportare. Le Jardin au Bord du Lac è indubbiamente lo scenario ideale per un simile evento. Il giardino rigoglioso, la mondanità e il sound di alto livello caratterizzano una location dove, nelle calde giornate estive, la magia comincia ad aleggiare dal tramonto in poi. Non è un caso che le serate a Le Jardin abbiano inizio alle 19.00:  godersi il rito dell’ aperitivo, cenare o scatenarsi nelle danze, domani, sarà un’ esperienza del tutto unica in attesa della fatata esibizione della Contessa e dei suoi fidi Dj. Se vi sarà impossibile partecipare al Poetry Show, non è detto che non abbiate altre opportunità: magari Diamonds si affezionerà alla sua dimensione live e andrà ad arricchire il palinsesto dei club più prestigiosi d’Italia. Teniamo le dita incrociate…

Uno scorcio di Le Jardin au Bord du Lac all’ Idroscalo di Milano

La Luna Piena della Neve, uno straordinario spettacolo astronomico nel cielo di Febbraio

 

Febbraio è un mese ricco di sorprese e ricorrenze. Anche gli astri, in questi giorni, fanno la loro parte: lo spettacolo che il cielo ci regalerà oggi pomeriggio è assolutamente imperdibile. La Luna Piena della Neve, seconda luna piena dell’ anno, ci stupirà con un fulgore luminoso che alle 17.56 raggiungerà il suo apice. Sarà una visione del tutto magica, che molti di noi non esiteranno a immortalare tramite smartphone e macchine fotografiche. Anche perchè si tratta di un plenilunio speciale, carico di atmosfera: gli Indiani d’America lo battezzarono “Luna Piena della Neve” perchè appariva nel pieno dell’ inverno, quando le temperature erano gelide e i paesaggi completamente innevati. Il discorso, come vedremo, è molto ampio e coinvolge temi quali la sopravvivenza, la caccia, il rinnovamento…Tutti argomenti associati, appunto, all’ apogeo della stagione fredda e a impercettibili preludi di primavera.

 

 

La luminosità di questa luna non mancò di far colpo sulle tribù Pellerossa del Nord America, che le assegnarono svariati nomi. Oltre a “Luna Piena della Neve”, ad esempio, fu chiamata “Luna della Fame” e “Luna dell’ Osso”, un appellativo coniato dai Cherokee: nel cuore dell’ inverno, le provviste di viveri erano quasi terminate e la caccia difficilmente praticabile; non era raro che nelle tribù si digiunasse, si rosicchiasse la carne dalle ossa della selvaggina o ci si nutrisse di pietanze a base di midollo osseo per non patire la fame. Ma la Luna Piena della Neve era anche la prima luna piena dell’ anno, secondo il calendario lunare. La popolazione indigena degli Hopi, di conseguenza, la battezzò “Luna della Purificazione e del Rinnovamento”; si pensava che quel plenilunio, con la sua luce mozzafiato, sancisse una sorta di rinascita, un nuovo ciclo temporale. Lo stesso concetto è insito nell’ appellativo che le fu dato in Cina, “Luna che sboccia”, mentre i Celti si rifecero agli scenari invernali chiamandola “Luna di Ghiaccio”. Tornando all’ evento che si verificherà oggi pomeriggio, prendete nota dell’ orario: 17.56, come vi ho già accennato. In quel momento la Luna Piena della Neve sprigionerà il massimo della luminosità, ma in molti consigliano di ammirarla anche più tardi, quando il cielo sarà completamente buio. Alle 17.40, in effetti, il sole tramonterà e 16 minuti dopo l’oscurità potrebbe essere troppo scarsa, impedendoci di godere appieno del plenilunio. Qualunque sia la vostra scelta, non perdetevi per nulla al mondo questo straordinario spettacolo astronomico!

 

Ferdinando Colloca ha scelto Roma per il debutto del suo progetto itinerante “Ex Voto del Guru”. Madrina dell’ evento, la Contessa Pinina Garavaglia

 

Dove si trova, in questa foto, la Contessa Pinina Garavaglia? Considerando la sua predilezione per i luoghi e per gli eventi magici, non potrebbe che trattarsi di un’ incantata – oltre che incantevole – location. L’ immagine, d’altronde, parla da sé: siamo a Palazzo Velli Expo, una dimora romana trecentesca situata nel cuore di Trastevere. Il Palazzo, oggi, è uno spazio culturale polifunzionale dove si tengono mostre, concerti, convegni, rassegne e presentazioni, e al tempo stesso permette di soggiornare nella Città Eterna all’ interno di meravigliose suites personalizzate. Proprio a Palazzo Velli, dal 3 al 7 Novembre, ha avuto luogo la mostra evento “The Miracle e il Sacro Corpo Ex Voto del Guru” di Ferdinando Colloca, un viaggio itinerante e multisensoriale che si è avvalso della curatela di Silvia Mineo e della partecipazione, nelle vesti di madrina, della Contessa Pinina Garavaglia. Il progetto, un eccezionale amalgama di espressioni artistiche quali la pittura, le installazioni, il body painting, la musica (sotto forma di live music e dj set), l’ action painting, le applicazioni dal vivo su maxi-tela,  la video art, la letteratura e la poesia, ha evidenziato gli eterogenei linguaggi espressivi di Ferdinando Colloca. Mr. Ferdy Il Guru (questo il suo alias), acclamato artista multimediale internazionale, nasce come personaggio poliedrico e istrionico per definizione: fondatore dell’ art project Adrenalina,  è anche un celebre dj che si è esibito nel corso di prestigiosi eventi. A Roma, tuttavia, ha preferito affrontare tramite le arti visive temi squisitamente attuali. 

 

L’artista Ferdinando Colloca con la Contessa Pinina Garavaglia

La kermesse, organizzata dall’ Associazione Culturale Adrenalina con il sostegno della Regione Lazio, è stata ispirata da pilastri della cultura novecentesca come Eugenio Montale e Yves Klein  e prevedeva un programma ben preciso per ogni giorno di apertura. Venerdì 5 Novembre, alle 20.30, si è tenuta l’ inaugurazione ufficiale della mostra “Ex voto del Guru”. In “scaletta”, un tributo a Franco Battiato per voce e pianoforte ad opera di Sarah Jane Olog e Andrea Rongioletti oltre che la straordinaria performance della Contessa Pinina Garavaglia, madrina dell’ evento, che ha deliziato gli avventori con la declamazione di poesie definite “techno-futuriste”. La presenza della Contessa è stata significativa, ancor più perchè una serie di opere aveva come titolo ” Sole di Mezzanotte – Tribute to the Night People”. Vi dice qualcosa? La sezione comprendeva dieci opere che Colloca ha realizzato negli anni ’90 e che ha dedicato alle star della nightlife dell’ epoca. Tra i volti immortalati, circondati da un collage di iconici “raggi”, risaltano quelli di Claudio Coccoluto, Big Laura, Doctor Felix, Mr. Franz, Mauro Tannino, Giancarlo Bornigia, Massimo Marino e Marco Trani, autentici nomi cult del mondo della notte. La Contessa, regina indiscussa del clubbing, naturalmente non poteva mancare: ben tre “Soli” la vedono protagonista.

 

Un’opera della serie “Sole di Mezzanotte”

All’ inaugurazione della mostra, Pinina Garavaglia si è presentata sfoggiando un look black & white tra il romantico e l’ intrigante: abito bianco tempestato di balze, giacca nera con lacci frontali e polsini svolazzanti, collant opachi (un modello vintage di Emilio Cavallini) adornati da occhi surrealisti indossati con décolleté open toe candide come le calze. Il final touch era costituito da un copricapo in cui una chiave di violino troneggiava su un ensemble di ruches e 45 giri in vinile, un capolavoro firmato Charmante Folie. La Contessa ha recitato i suoi versi senza avvalersi di un leggio, lasciando volteggiare al suolo i fogli appena letti; non c’è bisogno di dire che ha riscosso un tripudio di applausi.

 

La Contessa, madrina della mostra “Ex Voto del Guru”, declama i suoi versi davanti al folto pubblico accorso

Un mood più prettamente contemporaneo e sacrale ha animato le altre aree della mostra: comprendevano le opere di body painting, eseguite con terre naturali che sottolineano i valori eco dell’artista, e i venti inediti realizzati da Ferdy Il Guru durante il lockdown imposto dal Covid. Si trattava di lavori che Colloca racconta di aver eseguito in piena crisi mistica, gli “Ex Voto del Guru”, cuori barocchi creati attraverso le più disparate tecniche. Trapela un’ incessante ricerca, l’ impellenza di dare una risposta a un periodo drammatico, e al tempo stesso di sviscerare la molteplicità di emozioni e percezioni che la tragedia della pandemia ha alimentato. Con i suoi “Ex Voto” l’artista anela alla spiritualità, a un solenne misticismo, ed è proprio in questa sezione della mostra che l’ omaggio a Eugenio Montale e Yves Klein si manifesta appieno: mentre un video celebra la lirica “Ex Voto” del poeta Premio Nobel, l’ ispirazione all’ offerta votiva che Klein dedicò a Santa Rita da Cascia diviene tangibile.

 

L’ artista Ferdinando Colloca e la Contessa accanto ad una delle opere della serie “Ex voto”

Sono opere, quella della serie “Ex Voto del Guru”, forgiate su modalità espressive come la pittura, le installazioni, gli audio, i video, le performance, per esplorare a tutto campo la brama di infinito dell’ uomo. I cuori barocchi di Colloca donano all’ indagine una dimensione sacra e portatrice di speranza, di armonia, di meraviglia. Per superare la crisi è necessario riconnettersi con il sogno, con lo stupore e l’ irrazionalità, con le emozioni più profonde. L’ energia che scaturisce da questo ricongiungimento, interiore e spirituale a un tempo, sarà la linfa necessaria a riscoprire il senso della vita. Il progetto multimediale e multisensoriale di Ferdinando Colloca, dopo il debutto romano, si prepara ad iniziare il suo viaggio itinerante. C’è da star certi che sarà una gran bella avventura!

 

Uno dei cuori barocchi di Mr. Ferdy Il Guru

Altri scatti della Contessa Pinina Garavaglia nelle vesti di madrina

Alcuni “Ex Voto del Guru”

Ancora una tranche dell’ esibizione della Contessa

Il flyer della mostra evento

 

Arriva la Luna del Castoro, e ci regalerà l’eclissi parziale più lunga del secolo

 

Gli straordinari spettacoli lunari dei mesi scorsi si preparano a ravvivare anche il cielo d’Autunno. Annotatevi subito la data del 19 Novembre, perchè si verificherà un evento importantissimo: l’ eclissi parziale di luna più lunga del XXI secolo. Si parla esattamente di un’ “eclissi di microluna”, perchè l’ astro d’argento sarà prossimo all’ apogeo (il punto del suo moto orbitale che dista maggiormente dalla Terra) e apparirà, quindi, piccolissimo. L’ eclissi riguarderà la “Luna del Castoro”, che i nativi americani così appellarono in quanto coincideva con il periodo in cui erano soliti cacciare i castori per poi creare le pellicce che li avrebbero protetti dal gelo invernale. La Luna del Castoro è la luna piena dell’ Autunno, l’ultimo plenilunio prima dell’ arrivo della stagione fredda. Il cono d’ombra della Terra, durante l’eclissi, oscurerà il 97% della superficie lunare: questo fenomeno avverrà poco prima del tramonto dell’astro. Alle 7.02 del 19 Novembre inizierà la fase di penombra del nostro satellite naturale, mentre l’eclissi vera e propria avrà luogo a partire dalle 8.18 e raggiungerà il suo culmine alle 10.04 del mattino. Alle 11.47 lo spettacolo cosmico giungerà al termine, concludendosi definitivamente alle 13.03. La durata dell’ eclissi ammonterà, in totale, a ben 3 ore e 28 minuti, ma in Italia – purtroppo – non sarà visibile ovunque. Solo in regioni del Nord come la Lombardia, il Piemonte, la Val dAosta, la Liguria, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige risulterà distinguibile qualche minuto della fase di penombra, mentre in America, nell’ Europa Settentrionale, in Asia e nell’ Oceano Pacifico l’evento potrà essere ammirato nella sua interezza. 

 

 

La Luna del Castoro si troverà all’ apogeo tra il 20 e il 21 Novembre, precisamente alle ore 3.15: al confronto con le Superlune avrà dimensioni mini (la sua distanza dalla terra raggiungerà i 406.275 km), ma osservarla sarà altrettanto magico. Per goderci il plenilunio, invece, basterà scrutare il cielo alle 9.58 del 19 Novembre. E grazie a Dio, quello potremo vederlo tutti indistintamente! Nel frattempo, è stata già diffusa la data della prossima eclissi totale di luna: bisognerà pazientare un po’, perchè è prevista per il 16 Maggio del 2022.