Kaia Gerber e Daisy di Marc Jacobs: un’ idilliaca advertising campaign

 

La liason professionale tra Marc Jacobs e Kaia Berger prosegue in un crescendo inarrestabile. A quasi un anno dal suo esordio come testimonial di Marc Jacobs Beauty, la Millennial americana (è nata il 3 Settembre del 2001) è stata nominata volto di Daisy, il profumo più iconico del vulcanico designer. Un traguardo che vale il doppio, dal momento che coincide con il decimo anniversario della fragranza:  a celebrarlo è una advertising campaign firmata da Alasdair McLellan nella quale Kaia, affiancata dalle modelle Dilia Martins e Sofia Mechetener, si muove spensierata e eterea. La secondogenita di Cindy Crawford, praticamente una sosia della mamma “aggiornata” al Nuovo Millennio, a neppure 16 anni possiede già l’ allure di una supermodel: la lunga chioma castana, lo sguardo intenso, un quid ammaliante sono atout che non la fanno passare certo inosservata. Nell’ ad di Daisy, il suo mood radioso sembra fondersi con le idilliache atmosfere immortalate da MacLellan. Un prato di margherite a far da sfondo, abiti in pizzo bianchi come il fiore che dà il nome al profumo, le tre protagoniste riscoprono i semplici piaceri della vita tra giri in altalena e girotondi.

L’ aria che si respira è briosa, rilassata, playful. Sembra quasi cucita addosso alla personalità di Kaia Gerber: ” Sono entusiasta di essere il volto di Daisy Marc Jacobs – la campagna è giocosa e leggera esattamente come lo sono io”, ha commentato non a caso la giovanissima musa di Jacobs. Che il celebre aroma floreal-fruttato della fragranza sia già associato al suo fascino frizzante, è ormai assodato.

Il bianco-margherita profuso negli scatti e nel video di McLellan, inoltre, riappare nel flacone della limited edition celebrativa dei 10 anni di Daisy lanciata da Marc Jacobs. Candido all over e sormontato dal mega tappo “in fiore”, White Daisy cambia nel look ma non nei contenuti. Rimane invariata, infatti, la fragranza: a ribadire un’ unicità olfattiva che in Kaia Berger ha trovato la sua degna – oltre che incantevole – rappresentante.

CREDITS

Photographed by Alasdair McLellan
Creative Direction by Katie Grand
Art Direction by David James and David James Agency
Makeup by Diane Kendal
Hair by Syd Hayes
Casting by Anita Bitton

Lo sfizio

 

Con il Summer Jamboree appena iniziato a Senigallia, si torna a respirare aria anni ’50.  Un mood che è come se questo look tratto dalla collezione PE 2017 Dior reinterpretasse ed arricchisse di una contemporaneità del tutto inedita: il long dress in tulle, tessuto clou della Maison che il New Look adottò in metrature extra, si fa emblema di un heritage rivisitato genialmente da Maria Grazia Chiuri. La gonna è ampia, ma quanto basta. Niente linee a ruota nè amplificazioni rétro, solo una decisa svasatura. La vita stretta si accompagna ad un bustier con reggiseno a balconcino e cuciture a vista: BB docet, seppur “riletta” quasi in chiave punk grazie allo slogan “J’adore Christian Dior” riprodotto sulle bretelline . Punto di forza dell’ abito è quello di essere completamente declinato in trasparenze color carne, ricercatezza pura che stempera l’ allure ladylike in una mirade di pois neri e nella lingerie in maglia (s)velata dal tulle. Giocosa ma chic, la culotte diviene parte integrante del look e si lascia intravedere senza remore, tingendosi di un nude raffinato in ton sur ton, mentre fanno pendant con i pois i calzettoni in lana e le ballerine in total black che completano la mise. Alla superstizione di Monsieur Dior è riservata una citazione arguta: sul corpetto, un quadrifoglio ricamato – e nero anch’esso – ricorda i suoi simboli portafortuna (che includevano inoltre l’ ape, la stella, la rosa, il giglio, il mughetto, le iniziali CD e l’ ovale). L’ effetto d’ insieme è prezioso, etereo, connotato da un savoir faire straordinario. Ma atout irresistibile di questo look è l’ aver combinato un alto tasso di grinta alla femminilità più squisita: ancora una volta, Maria Grazia Chiuri traduce il suo “femminismo” eclettico in Stile con la S maiuscola.

Tendenze PE 2017: mini shorts, maxi boom

Moschino

Per gli shorts è di nuovo boom, meglio se in versione mini e in declinazioni che spaziano dallo stile easy al glamour più sbalorditivo. Pratici, comodi, sexy quanto basta, l’ eclettismo fa di loro un must da adottare “night & day”:  denominatore comune è la vita alta, un dettaglio che li svincola dal beachwear e dal casual tout court  rendendoli perfetti per le più svariate occasioni. Tanto vale approfittarne per sperimentare modelli molteplici e divertirsi ad alternarli. Senza dimenticare che, oltre a far tendenza, i minishorts rappresentano anche un antidoto iper chic all’ afa.

Tommy x Gigi

Prada

Fatima Lopes

Marc Jacobs

Philipp Plein

Dolce & Gabbana

Piccione.Piccione

Miu Miu

Leitmotiv

Philosophy di Lorenzo Serafini

Isabel Marant

Jean-Paul Gaultier e il suo nuovo Scandal

 

What a scandal…Che scandalo! E’ come se la nuovissima fragranza di Jean-Paul Gaultier suscitasse esclamazioni di stupore e di sbigottimento: non è un caso che sia stata battezzata proprio Scandal. L’ irriverente enfant terrible della Couture colpisce ancora e lancia un profumo in cui gli imprinting olfattivi del giorno e della notte vengono fusi in un jus unico.  Creato dal naso Daphne Bugey, Scandal mixa deliziosamente leggerezza e profondità: alle fresche note di gardenia e arancia rossa si associa un cuore di miele gourmand, intensificato ad hoc da un avvolgente fondo di patchouli.

Il flacone in vetro dell’ essenza è iper evocativo. Pensato da Bloom Room Studio,  ha un design arrotondato  e la fragranza che racchiude lo tinge di un malizioso, seduttivo rosa. Sul tappo, una vera e propria scultura argentea, spuntano due gambe femminili capovolte che sembrano agitarsi nell’ aria. Ad accentuare l’ allure sensuale, un sottile strato di velluto in total pink riveste completamente il packaging. La advertising campaign del profumo non poteva che rimanere in linea con la sua iconografia emblematica: a prestare il volto a Scandal è la modella Vanessa Axente, che viene ritratta mentre prorompe da un tabloid. Sfrontata, travolgente ma con classe, Axente è  la perfetta incarnazione del mood di una fragranza che si preannuncia già, a dir poco, irresistibile.

In Italia Scandal sarà disponibile in versione Eau de Parfum nei formati da 30, 50 e 80 ml a partire da Settembre.

Schield Jewels: Diego Diaz Marin “racconta” la capsule collection esclusiva della PE 2017

 

Schield, il brand di luxury jewels capitanato da Roberto Ferlito, fa scintillare l’estate con una capsule e una ad campaign da amore a prima vista. Protagonisti sono collier, bracciali, anelli, orecchini ad alto tasso di estrosità creativa ed acquistabili esclusivamente nel sito ufficiale del marchio: a fare da fil rouge alle creazioni, l’ ispirazione a linee iconiche che hanno forgiato l’ estetica Schield. Ci sono i futuribili Cyborg Flowers smaltati in color menta, impreziositi da perle e da elementi Swarovski,  così come gli irrestibili  gioielli Fluid che sembrano in procinto di sciogliersi. Il design “dentiforme” della collezione Teeth Brace si adorna di smeraldi e ritorna in una parure apposita. Teste-scultura in argento ironicamente battezzate Vodoo decorano bracciali e collane che rievocano gli esotismi della linea Bunga Bunga, alternando ear-cuff in cerchietti multipli ai Cyborg Sculpture più scolpiti ed essenziali.

Una capsule così esplosiva e variegata non poteva che essere valorizzata da una campagna ad hoc: il tocco di Diego Diaz Marin è inconfondibile, impregna ciascun scatto di un quid potentemente surreale. La donna Schield si muove in uno spazio urbano aperto, ma delimitato e cosparso da strutture geometriche; il cielo azzurro “signature” di Diaz Marin ci ricorda che siamo in piena estate. Bionda e in apparenza algida, vestita di un total black che si impone sullo sfondo luminoso, la protagonista è verosimilmente una delle nevrotiche ricorrenti in tutta l’ opera del fotografo spagnolo. Un elemento clou sono i guanti che indossa: ad un modello oltre il gomito, in pelle nera e vagamente feticista, ne alterna uno in seta bianca emblema di candore. Il mix di naiveté e grinta è una sua caratteristica, l’ ambivalenza che si fa dissonanza armonica.  Ad esaltare questo dualismo i gioielli Schield, che attraverso i loro bagliori lo elevano a unicità pura. Perchè stile, irriverenza e ricercatezza unconventional sono un must che ben si accorda con chiunque brilli di luce propria. Nelle sue molteplici sfaccettature.

CREDITS

Photo: Diego Diaz Marin

Model: Kseniia Smirnova

Make up & Hair: Erika Ramazzotti

Production: Fingercoast Studios

Featured on Schield official and Doubleview Official

Photo courtesy of Fingercoast Studios

Glitter People

 

” Sulla scena facevo tutto quello che faceva Fred Astaire, e per di più lo facevo all’indietro e sui tacchi alti. “

Ginger Rogers

Photo produced by RKO pictures and supplied to “CINEGRAF” magazine [Public domain], via Wikimedia Commons

Full color da spiaggia. Lo swimwear di Agatha Ruiz de la Prada

 

Colori scoppiettanti, linee giocose, un tripudio di texture metal alternato a nuance arcobaleno: lo swimwear PE 2017 griffato Agatha Ruiz de la Prada è questo e molto, moltissimo altro ancora. Il cuore “signature” della stilista spagnola predomina, ma viene affiancato a innumerevoli applicazioni floral. Frange geometriche e palloncini a grappoli plasmano sia i costumi interi che i bikini. Il look da spiaggia si diverte a stupire con “effetti speciali” a base di glitter e dettagli inediti, come il salvagente incorporato al monopezzo in raso. Per Agatha Ruiz de la Prada, la vacanza coincide con una pausa da vivere all’ insegna del brio più irresistibile e totale: è così che il suo swimwear coloratissimo si tramuta in un vero e proprio antidoto al grigiore.

Gianni Versace, gli anni ’90 e le supermodel: 10 ad d’autore

 

I loro nomi sono entrati nella leggenda: Carla Bruni, Cindy Crawford, Christy Turlington, Yasmeen Ghaouri, Linda Evangelista, Naomi Campbell, Nadja Auermann, Helena Christensen, Stephanie Seymour…Gli anni ’90 segnano il loro boom e il boom assoluto di una nuova tipologia di diva, le supermodel. Tutti le cercano, tutti le vogliono, tutte le copiano. E già, perchè non esiste ragazza che non ammiri la loro bellezza radiosa e indomita, quell’ incedere regale in passerella. Non è un caso che proprio su una catwalk esplode la supermodel-mania: a dare il la al fenomeno è Gianni Versace, che chiude la sua sfilata Autunno/Inverno 1991 con il “quartetto d’oro” formato da Naomi Campbell, Linda Evangelista, Cindy Crawford e Christy Turlington. Il momento è irripetibile, un’ esplosione di glamour allo stato puro. Da quell’ istante, il connubio “Versace – supermodel” si tramuterà in una costante ad alto tasso iconico del fashion-biz. Il designer calabrese trapiantato a Milano ha sempre dotato di forti connotati identificativi la sua estetica, curando l’ immagine a 360°. La lunga collaborazione con Richard Avedon e poi con Bruce Weber, Irving Penn, Steven Meisel e molti altri top names della fotografia ha dato vita a campagne pubblicitarie storiche, tuttora radicate nell’ immaginario collettivo: a fare da protagoniste, le supermodel ormai assurte al ruolo di star assolute. Gianni Versace le adora, le lancia, ne fa le sue muse. Per Naomi Campbell è un pigmalione che la Venere Nera oggi ricorda con struggente emozione, colui che la promuove a Catwalk Queen. Il gruppo delle cosiddette “Big Six”, che oltre a Naomi include 5 top del calibro di Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Linda Evangelista, Kate Moss e Christy Turlington, nei ’90 domina incontrastato.  Il waif è ancora di là da venire. Trionfano il lusso, il glamour a dosi massicce, il tipo fisico statuario delle “Big Six”, che diventano richiestissime e pronunciano frasi come quella – mitica – di Linda Evangelista “Non ci svegliamo mai per meno di 10.000 $ al giorno”. A 20 anni dalla scomparsa di Gianni Versace, VALIUM celebra il suo geniale intuito con una selezione di 10 memorabili scatti d’autore tratti dalle campagne pubblicitarie della Maison. Denominatore comune, l’ appartenenza al “favoloso” decennio dei ’90 e  le celeberrime testimonial: quelle supermodel che hanno incarnato lo stile e il mood Versace con incredibile potenza impattante.

(Photo: Christy Turlington, Nadja Auermann, Cindy Crawford, Stephanie Seymour e Claudia Schiffer by Richard Avedon, 1994)

Christy Turlington, Linda Evangelista e Helena Christensen by Herb Ritts, 1991

Naomi Campbell e Kristen MacMenamy by Steven Meisel, 1993

Nadja Auermann, Christy Turlington, Claudia Schiffer, Cindy Crawford e Stephanie Seymour by Richard Avedon, 1994

Claudia Schiffer by Richard Avedon, 1994

Niky Taylor by Bruce Weber, 1990

Nadja Auermann e Claudia Schiffer by Richard Avedon, 1995

Stephanie Seymour by Richard Avedon, 1994

Shalom Harlow, Aya Thorgren e Kate Moss by Richard Avedon, 1993

 

Claudia Schiffer, Naomi Campbell e Christy Turlington by Irving Penn, 1992

 

 

Tendenze PE 2017: Millennial Pink, il rosa del nuovo millennio

Fendi

Il rosa dell’ estate è etereo, dreamy e si posa sugli abiti come una tenue pennellata di blush. Pantone l’ ha chiamato Pale Dogwood e gli ha assegnato il codice 13-1404 della sua tabella colori, ma gli appellativi si sono già moltiplicati: su tutti, spicca Millennial Pink. Forse perchè questa nuance particolarissima appartiene davvero a una nuova era. Il sottotono freddo ricorda certe gradazioni tipiche dell’ universo digital, poi a “scaldarlo” intervengono una nota oro e venature pesca che virano vagamente al nude. Definirlo è difficile. Non è un rosa cipria, nè un rosa baby, nè tantomeno un rosa quarzo: la sua qualità diafana lo avvicina, piuttosto, sottilmente al bianco. E pur essendo mat nella quintessenza, viene esaltato al massimo dagli accostamenti  con il silver e con il gold. VALIUM ha avvistato il Millennial Pink in 10 look, tutti rigorosamente tratti dalle collezioni della Primavera/Estate 2017.

Valentino

Erin Fetherston

Blumarine

Haider Ackermann

Bora Aksu

Sies Marjan

Diesel Black Gold

Kenzo

Baja East