Lo sfizio

 

Ed eccola riapparire: fascinosa,, un tocco di malizia sapientemente amalgamato ad un velo di sofisticato mistero. La veletta ha fatto il suo ritorno in passerella nella prestigiosa cornice dei défilè parigini dell’ Haute Couture  ss 2015, prezioso complemento di creazioni connotate da straordinaria ricercatezza e da un’ estrosa inventiva. Residuo di un’ eleganza che dalla Belle Epoque (dove rappresentava, insieme al cappello e ai guanti, l’ accessorio più à la page) ha alternato periodi di oscuramento a fasi di gran voga, la veletta conosce la sua era più recente di massimo fulgore nell’ arco di tempo che comprende gli anni ’40 e ’50, quando viene eletta incarnazione della più squisita femminilità. Non è un caso che, a tutt’oggi, velare lo sguardo sia uno dei vezzi maggiormente ostentato dalle dive del Burlesque, affascinate dal suo emblema di alta seduttività. Sono state due, le Maison che hanno rilanciato la veletta nelle collezioni dell’ Haute Couture parigina: Chanel e Giambattista Valli. Karl Lagerfeld l’ ha adottata a mò di alta fascia in rete, calandola sugli occhi ed annodandola a fiocco sul retro del capo. La veletta chez Chanel fa capolino da cappelli sfiziosi, in crochet tempestato di applicazioni floreali, accrescendo l’ appeal di jeunes filles en fleurs. Oppure si indossa da sola, a creare un gioco di “ti vedo non ti vedo” con lo sguardo seducente e malizioso ma rigorosamente accompagnato ad un hairstyle essenziale, composto da lunghi capelli sciolti suddivisi dalla riga centrale. Giambattista Valli la pensa in uno strato di tulle nero ultrasottile, quasi impercettibile, costellato di grandi pois black, e la fissa a un alto nastro in raso dello stesso colore che annoda sulla sommità del capo. I capelli, raccolti a chignon o in una liscia coda bassa, vengono tenuti indietro grazie a uno stiloso cerchietto silver. La veletta in versione Valli è invariabile ed appare con frequenza, divenendo leit motiv e punto focale dell’ intera collezione. Da Chanel, ricorre costantemente ad adornare creazioni che ricordano raffinate esplosioni floreali. In entrambe le varianti, accresce il proprio fascino in originalità e negli accostamenti inediti. La accogliamo con un plauso, pronte a toglierci lo sfizio di indossarla anche in anticipo sull’ Equinozio di Primavera.

 

Chanel

 

Giambattista Valli

Alta Moda e Alta Sartoria: la Couture firmata Dolce & Gabbana

 

Mentre all’ ombra della Torre Eiffel i défilè dell’ Haute Couture si avviano a conclusione, Dolce & Gabbana – da sempre refrattari ai clamori parigini – si accingono a presentare la loro nuova collezione di Alta Moda nel Bel Paese. Come di consueto, il duo creativo punterà su un défilè alla presenza di una clientela accuratamente selezionata, scegliendo location estremamente suggestive. Notoriamente, infatti, Domenico Dolce e Stefano Gabbana durante l’ inverno sono soliti ambientare le sfilate Couture in interni , mentre d’ estate i  défilè hanno la cornice dei luoghi più splendidi ed emblematici della Penisola: in passato la Maison ha optato per Taormina (dove, nel luglio del 2012, è stato lanciato il progetto Alta Moda), Venezia e Capri. I modelli presentati ad un’ esclusiva clientela internazionale, a poche ma prestigiose firme del fashion journalism e a qualche celebrity di rilievo sono più o meno un’ ottantina, tutti rigorosamente pezzi unici che vengono ordinati in sede di sfilata. Ricordiamo l’ alta spettacolarità degli abiti proposti, veri e propri capolavori di inventiva e sartorialità che potrebbero gareggiare in bellezza con il “gattopardiano” abito da ballo indossato da Claudia Cardinale: lunghi strascichi, tessuti preziosi a profusione, voluminose nuvole di tulle e straordinarie cascate di fiori hanno costituito, ad esempio, l’ indimenticabile leit motiv della collezione Spring Summer 2014. Ma un altro splendido progetto firmato Dolce & Gabbana è in fase di lancio definitivo: l’ Alta Sartoria rivolta al pubblico maschile, infatti, è giunta alla seconda collezione e verrà incorporata a tutti gli effetti nell’ universo Haute Couture del duo creativo. L’ uomo al quale si rivolge ama l’ esclusività, il lusso raffinato, l’ eleganza personalizzata dell’ abito “su misura”, la sartorialità squisita e ricercata nei dettagli. Alta Sartoria – il corrispettivo al maschile di Alta Moda – rappresenta la prestigiosa Couture che Domenico Dolce e Stefano Gabbana,  coadiuvati da una dozzina di sarti sopraffini, dedicano a quest’ uomo esigente e sofisticato.

(Nell’ immagine, un abito tratto dalla collezione Alta Moda SS 2014)

Un italiano a Parigi

Armani Privé

 

Il calendario dell’ Haute Couture parigina include, come sempre, alcuni tra i nostri designer più prestigiosi e quotati a livello internazionale. Proprio ieri, 28 gennaio, Valentino ha concluso la serie di défilè dedicati alla genialità creativa italiana: un tripudio di ricercatezza e squisiti dettami di stile che ha saputo tenere, ancora una volta, ben alta la bandiera del più esclusivo Made in Italy nel mondo. Sei, le Maison che hanno presentato le loro collezioni di Alta Moda per la Primavera/Estate 2015:  Atelier Versace, Giambattista Valli, Giorgio Armani Privè, La Perla, Schiaparelli e Valentino. Ognuna di esse, ricreando un universo di straordinaria spettacolarità inventiva a partire dalla propria, personalissima cifra stilistica, ci ha fatto vivere sensazioni altamente suggestive: a dimostrazione che “la grande bellezza” è un concetto invariabilmente applicabile a un talento e ad un estro tutto italiano.

 

Atelier Versace

 

Giambattista Valli

Valentino

Il close up della settimana

 

Esauritosi, con la fine del 2014, il predominio del vibrante Radiant Orchid, Pantone ha ufficialmente annunciato il nuovo colore dell’ anno: sarà Marsala, una nuance estremamente sofisticata che richiama alla particolare tonalità di vin rosso dalla quale deriva il suo nome. Archiviato con il codice 18.1438, Marsala ha ottenuto la sua nomina in seguito all’ approfondita analisi annuale compiuta da Pantonebrand statunitense che incarna la massima autorità mondiale nella catalogazione dei colori – nell’ ambito artistico, dell’ entertainment, del fashion business e del design tout court. Il nuovo color of the year, dalla radice rosso-marrone, suscita suggestioni legate alle più calde sfumature della terra ed a pasti d’atmosfera innaffiati dal tipico vino liquoroso di produzione siciliana: “Marsala arricchisce la nostra mente, il nostro corpo e la nostra anima, emanando sicurezza e stabilità”, dichiara il direttore del Pantone Color Institute Leatrice Eiseman, aggiungendo che “questa tonalità vigorosa, ma al tempo stesso elegante, ha un fascino universale e si applica facilmente alla moda, alla cosmesi, al design industriale e all’ arredamento. ” Il Pantone Fashion Color Report 2015 ha infatti evidenziato un deciso successo di Marsala in passerella, inserito da un gran numero di designer nelle collezioni Spring Summer 2015: in versione total look o accompagnato ad altre nuance, il colore dell’ anno risulta invariabilmente raffinato e vincente: splendidi gli abbinamenti con i toni neutri e dorati, con l’ ambra e con la gamma dei turchesi, dei verdi e dei blu. Gli accessori vengono ugualmente impreziositi dal suo twist scenografico e avvolgente, mentre riguardo al beauty look possiamo già predire un suo futuro di must have nel settore dei rossetti, degli ombretti e dei fard senza tralasciare gli smalti per unghie, che indubbiamente gli renderanno omaggio in abbondanza. Ancor più d’effetto se accostato ai toni pesca e dorati, Marsala evidenzia un mood sensuale di femminile seduttività. Nell’ interior design, l’ attuale colore dell’ anno dona il risalto ideale ad ambienti che abbracciano una vasta molteplicità di stili e si declina alla perfezione con i vari complementi di arredo. Iniziate, dunque, ad accantonare ogni traccia di grigiore invernale: d’ ora in avanti, ci aspetta un anno totalmente all’ insegna delle accattivanti sfumature di Marsala.

 

Cinquanta sfumature di viola

BottegaVeneta

 

Il viola, ormai un classico della palette invernale, torna ad essere protagonista tra le nuance più intriganti di stagione. Considerato il colore della metamorfosi, della transizione, del mistero e della magia, rappresenta anche i valori opposti della spiritualità e della fascinazione erotica. Le tendenze dell’ Autunno/Inverno lo vogliono acceso, vibrante, più orientato verso i toni del violetto e, a volte, decisamente tendente al bluette. Ma anche la gradazione che più si avvicina al fucsia e il lilla sono ampiamente presenti, sottolineando ancora una volta l’ immenso eclettismo di una tonalità che – solitamente – non suscita mai mezze misure: la si ama o la si detesta. Carismatico e ammaliante, il viola attrae inevitabilmente lo sguardo grazie al suo magnetismo particolare e senza tempo. Nella gallery che segue, alcune interpretazioni elaborate dai designer per l’ attuale stagione fredda.

 

Dolce & Gabbana

Ralph Lauren

Ermanno Scervino

Balenciaga

Dsquared2

Costume National

Prada

Rodarte

Dries Van Noten

Saint Laurent

David Koma

Luisa Beccaria

Simonetta Ravizza

Glitter People

 

” Scrivo le mie poesie all’ alba, intorno alle quattro del mattino. In quell’ ora azzurra, immobile, silenziosa, quasi eterna che precede il canto del gallo, il grido del bambino, la musica tintinnante del lattaio che posa le bottiglie. “

Sylvia Plath

L’ accessorio che ci piace

 

La squisita cura riposta nei dettagli da Alessandro Dell’ Acqua contraddistingue ogni sua creazione: ça vans sans dire, gli accessori non ne sono immuni e si tramutano, frequentemente, in piccoli capolavori di preziosità. Ne rappresentano un esempio queste straordinarie flat dalla punta aguzza, che hanno sfilato con la collezione N 21 Autunno/Inverno 2014/15, Il mix di stili le rende sicuramente flat atipiche e molto intriganti: la suola rasoterra le associa alla ballerina, la punta affilata ad una décolletè, il cinturino ad una Mary Jane. Ma è precisamente da questo mix che origina la propria esclusività, un look esclusivo e dalla marcata femminilità.  In morbido camoscio e interamente ricoperta di paillettes, la flat ha una suola in microgomma alta 10 mm e una punta affusolatissima che ne accentua la sofisticatezza. Il luccichio che ad ogni passo la accompagna ricorda un trend tipicamente di stagione, che Alessandro Dell’ Acqua ha saputo rivisitare con l’ estro e l’ originalità che caratterizzano la sua cifra stilistica: si tratta di un bagliore discreto e raffinato, che risplende all’ unisono con alcune creazioni della collezione Autunno/Inverno attuale. Versatile e deliziosa, la flat si abbina egregiamente ad una molteplicità di stili. Ma la genialità creativa di Dell’ Acqua non si è limitata nel crearne una sola versione: sono diversi, infatti, i modelli in cui viene declinata. La ritroviamo – ancora – paillettata e lucente, ma declinata in una più intensa palette di base. Vestita di tessuto maculato tinto di black and white, o impreziosita da un’ arabescata fantasia floreale. Oppure viene proposta in un cangiante azzurro, particolarissimo e screziato. La flat di N. 21 ci piace precisamente per il suo eclettismo, perchè risulta di una raffinatezza speciale. Scegliere il proprio modello significa affrontare l’ imbarazzo della scelta, tale è la ricercatezza di ognuno. E poi, ci piace perchè si inserisce con un tocco inconfondibile nel panorama delle flat, risaltando per il finish e per il look accattivante. L’ ennesimo atout? Per tutte le fan del tacco dodici, rappresenta un’ ideale e valida alternativa di stile. Inoltre, la flat non risente del cambio di stagione e si adatta benissimo sia al periodo invernale che alla primavera in arrivo: un idillio prolungato per chi se ne innamora, che aggiunge punti alla sua quotazione. La promuoviamo dunque, a pieni voti e con lode, accessorio della settimana.

 

 

 

 

 

Lo sfizio

 

Da sempre ci insegnano che, riguardo al make up, evidenziare gli occhi implica automaticamente di lasciare in secondo piano le labbra. E, viceversa, che il risalto donato alle labbra richieda di truccare gli occhi impercettibilmente: pena, il temutissimo “effetto maschera”. Ma se volete osare, dimenticate queste due regole e prendete come riferimento il beauty look che la make up artist Lucia Pieroni e l’ hairstylist Sam McKnight hanno concepito per il fashion show della Primavera/Estate 2015 di Ungaro: un make up che concentra il focus su occhi e bocca tingendoli di nuance, al tempo stesso, tenui e intense. Lo sguardo si impreziosisce di un alone di ombretto color acquamarina, lasciando riaffiorare potenti reminescenze Seventies. Ripetute passate di mascara donano alle ciglia la dovuta importanza, accentuando la femminilità del look. Le labbra, mat, si tingono di un tono di rosso deciso eppure delicato. Un vivido rosso fuoco, invece, viene steso sulle unghie che – come vogliono le ultime tendenze – ritornano lunghe e dalla vaga forma appuntita. Proprio come negli anni ’70, appunto: perfetti complementi di una collezione che di un decennio osservato attraverso i bagliori cangianti delle strobolight di uno Studio 54 al top riprende molteplici dettami, delineando una figura femminile sensualmente “d’antan”. Non è un caso che, tra gli accessori chiave, Ungaro inserisca un’ emblematica veletta costellata di dorate paillettes. L’ hairstyle prende parte a questo revival d’effetto rilanciando il frisè su capelli lunghi e pettinati con riga laterale. Banditi i volumi esagerati: McKnight modella un’ ondulatura discreta, fitta ma intrisa di sofisticatezza. Dopo una serie di svariate versioni di cat e smokey eye così à la page durante la stagione fredda, il make up si accende dunque di nuovi e vibranti colori da dosare con non troppa parsimonia. Anche i capelli seguono il trend, glorificando il lungo e rivisitandone la versione forse più glamour di quella fine anni 70 che vide spopolare aderentissimi pants di raso e vertiginose zeppe. Il beauty look di Ungaro ne fornisce una rilettura sfiziosa, già rientrata nella pole position del gradimento dei più prestigiosi fashion magazine: a dimostrazione che, con la dovuta dose di stile, anche osare è bello.

Il close up della settimana

 

L’ annuncio ufficiale è arrivato a una manciata di giorni dal défilé della collezione Uomo Autunno/Inverno 2015/16: Alessandro Michele è il nuovo Direttore Creativo di Gucci. L’ addio anticipato alla Maison di Frida Giannini – inizialmente previsto per la fine di febbraio – ha accellerato i tempi della sua sostituzione: 42 anni, romano, studi all’ Accademia di Costume e Moda, Michele ha esordito come Senior Accessories Designer in Fendi per poi passare al Design Office Gucci nel 2002, assumendo un ruolo di importanza crescente fino a diventare il braccio destro di Frida Giannini. Risale al settembre scorso, inoltre, la sua nomina a Direttore Creativo di Richard Ginori, il noto brand di ceramiche acquisito da Kering nel 2013. Scelto “sulla base della sua visione contemporanea del marchio”, come afferma il CEO di Gucci  Marco Bizzarri, il successore della Giannini è balzato agli onori della cronaca per aver creato la nuova collezione Uomo in tempi record: poco più di cinque giorni di lavoro intenso con l’ intero Design Team e con la produzione, per un risultato decisamente innovativo che ha suscitato l’ entusiasmo generale. In passerella hanno sfilato look inediti, androgini, completamente al di là di qualsiasi definizione di genere sessuale, intrisi di romanticismo e di un vago mood bohemien; il finale, una unanime standing ovation, ha visto Michele e i suoi colleghi affacciarsi  sulla catwalk visibilmente emozionati, diffondendo attorno a sè tutta la gioia di chi sa di “avercela fatta”, di aver dato inizio a un nuovo corso e a una nuova impronta di stile. La sfilata è, in effetti, risultata decisiva: solo fino a  una settimana fa, tra i papabili alla Direzione Creativa di Gucci si vociferavano i nomi di Riccardo Tisci e di Tom Ford. Poi, il boom in passerella che ha convinto entusiasticamente tutti, Bizzarri in primis: “Alessandro ed io siamo pienamente allineati sulla nuova visione contemporanea di cui Gucci ha bisogno – ha dichiarato il CEO  – e sarà questa visione che ci guiderà nell’ esercizio dei nostri rispettivi ruoli.”  Anche François -Henri Pinault, chairman e CEO del Gruppo Kering, per Michele ha parole di grande ammirazione: ” Durante la sua storia, Gucci ha sempre creato attesa ed eccitazione attraverso prodotti e collezioni innovative, distintive”, ha commentato.”Alessandro Michele possiede sia le qualità che la visione necessarie per portare una nuova prospettiva contemporanea a Gucci, e guidare il marchio in un nuovo, eccitante capitolo della sua storia. ” Promosso dunque cum laude in virtù di una collezione, certo, che ha provocato una vera e propria esplosione di gradimento, ma anche per un talento che, come ha dichiarato Marco Bizzarri, “unito alla conoscenza dell’ azienda e dell’ Ufficio Stile di Gucci, saranno fondamentali per infondere in modo rapido ed efficace la sua nuova visione creativa del marchio in ogni collezione.”. Parlando di collezioni, il debutto ufficiale di Alessandro Michele è previsto per il prossimo 25 febbraio con la presentazione della linea Donna Autunno/Inverno 2015/16. Si prevede già una standing ovation bis a fine sfilata. Quel che è certo, tuttavia, è che la curiosità e le aspettative nei confronti di Michele sono alle stelle.

 

Chapeau!

Vivienne Westwood Gold Label

 

Il cappello: da sempre un must di stile che, divenendone parte integrante, completa qualsiasi look. Per le patite di questo accessorio tanto speciale, l’ Autunno/Inverno 2014/15 non offre che l’ imbarazzo della scelta: i modelli si moltiplicano, prendendo le forme più svariate e soprattutto potenziando l’ eclettismo, adattandosi a un incalcolabile numero di look e di fisionomie. Condicio sine qua non perchè personalizzi al massimo uno stile, scegliere quello giusto. Nella gallery che segue, alcuni tra i più originali copricapo di stagione. Avete già avvistato il vostro?

 

Emporio Armani

 

Dsquared2

 

Rebecca Minkoff

 

Daks

 

Saint Laurent

 

 

Donna Karan

 

Tods

 

Tibi

 

 

Acne Studios