Ibiza: il fascino ineguagliabile della “Isla Blanca”

 

” Ibiza è pazzesca. La chiamano la Isla Blanca e la leggenda vuole che nessun ibicenco si permetterebbe mai di salutarti senza un sorriso. “
(Antonio Errigo)

 

Fu fondata dai Fenici nel 654 a.C.: la chiamarono Ibossim, era un porto importante nel bel mezzo del Mediterraneo. I Romani e i Greci si incantarono di fronte alle produzioni vinicole, ai giacimenti di marmo e piombo, alle folte pinete locali. Tant’è che furono proprio i Greci a dare a Ibiza e Formentera il nome di “Pitiuse” (dal greco “Pityûssai”, ovvero “ricoperte di pini”). All’epoca Ibiza, la più frizzante tra le isole che compongono l’arcipelago delle Baleari, era nota per la produzione di sale, lana, pesce secco o salato e salsa di pesce. Oggi, dire Ibiza equivale a “vita notturna”, “divertimento”, “clubbing à gogo”. Ma è veramente così? In realtà, la cosiddetta “Isla Blanca” è un’ isola estremamente versatile, dalle molteplici sfaccettature. Vanta un’ ottantina di spiagge di tutti i tipi, dalla più incontaminata alla più prettamente turistica, città pittoresche e intrise di testimonianze storiche, indizi della cultura hippie che incluse Ibiza, a suo tempo, tra le location cult del movimento…La Isla Blanca, soprattutto, sfoggia una natura rigogliosa e paesaggi mozzafiato: cale, baie e insenature si alternano lungo la sua costa frastagliata. I tramonti sono spettacolari, un’autentica attrazione turistica. Celebre è soprattutto il calar del sole che si ammira dalla baia di Sant Antoni, in colori intensi che esplorano tutte le gradazioni del rosso. E poi, certo, ci sono i locali: le discoteche iconiche, i ristoranti affacciati sul mare, i sunset bar, chiringuitos per tutti i gusti…ma ci arriveremo più avanti.

 

 

A Ibiza, innanzitutto, la natura riveste un ruolo molto importante. Il verde la invade: tutto merito del clima mediterraneo, caratterizzato da una flora eterogenea. Oltre alla macchia mediterranea, sull’ isola proliferano gli olivi, i fichi, i mandorli, le carrube, i cactus, le palme da dattero, ogni genere di albero da frutto. Non è un caso che nell’ entroterra siano disseminati agriturismi e tenute agricole in cui alloggiare. Sono sempre molto suggestivi, costruiti nello stile tipico dell’ isola, in linea con i valori eco e bio e all’ insegna dello slow food. A proposito di natura, è tassativa una visita al Parco Naturale di Ses Salines: si estende – per un totale di 14mila ettari – nel sud di Ibiza e comprende l’area nord di Formentera. Il Parco è un inno alla biodiversità del Mediterraneo, include una vasta tipologia di habitat sia terrestri che marini. I suoi fondali, completamente ricoperti della pianta acquatica Posidonia, nel 1999 sono stati decretati Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Anche la fauna del Parco, naturalmente, è molto ricca: le specie di volatili incluse nell’area ammontano ad oltre 210,  tra le quali spiccano le aquile pescatrici e i falchi pellegrini. Il paesaggio spazia dagli stagni alle scogliere rocciose, dalle saline ai rilievi sabbiosi, ma ingloba anche bellissime spiagge ed isolotti: risaltano (per citarne solo alcuni) le spiagge di Sa Caleta e Ses Salines e gli isolotti des Freus e des Penjats.

 

 

“Natura” significa anche “genuinità”, artigianalità, gusto per il “fatto a mano”. Se cercate oggetti e souvenir speciali da portarvi a casa dopo il vostro viaggio, fate un salto al mercatino hippy di Es Canar: l’artigianato è un must in questo luogo iconico dell’ isola. E’ sorto nel 1973, quando l’ Hotel Club Punta Arabì strinse un accordo con gli hippie che avevano invaso Ibiza. I responsabili dell’ Hotel suggerirono loro di vendere ai turisti i prodotti che creavano artigianalmente o che acquistavano in giro per il mondo. La proposta fu accolta con molto entusiasmo, anche perchè all’epoca l’isola non era ancora una meta del turismo di massa. Dalle cinque bancarelle iniziali, il mercatino di Es Canar è passato alle 500 odierne. Se cercate abiti, gioielli, accessori e tutto quanto di più sfizioso possa esistere, delizie gastronomiche e birra artigianale comprese, dovete visitarlo assolutamente. Lo trovate ogni mercoledì da Aprile fino a Ottobre. Alcuni, tuttavia, preferiscono il mercatino hippie di Las Dalias considerandolo meno turistico: è aperto il sabato, ma nel periodo estivo rimane attivo anche di domenica e il lunedì e martedì si svolge in orario serale, dalle 19 all’ una. Las Dalias è fantasioso, variopinto, una gioia per gli occhi. Basti pensare che in estate raduna fino a 20.000 persone. Il mercatino è nato nel 1985 accanto all’ omonimo bar, un locale frequentato da artisti e musicisti di spicco. Nel 2015, le famiglie che lavoravano a Las Dalias erano già 350.

 

 

Mi accorgo di non avervi detto ancora qual è la lingua originaria di Ibiza. Nella “Pitiusa” si parla l’ “ibizenco”, una variante del catalano (diffuso nelle Baleari sotto forma di dialetto, ma diverso in ogni isola). Niente paura, però: lo spagnolo è la lingua ufficiale e l’anima cosmopolita dell’ Isla Blanca fa sì che si comunichi normalmente anche in inglese, tedesco e italiano. Continuando a focalizzarci sulla natura, è d’obbligo citare le principali spiagge. Se amate gli scenari selvaggi, raggiungete Aguas Blancas: è piuttosto nascosta, circondata su tre lati da imponenti scogliere sormontate da una fitta vegetazione. Il mare è cristallino, il fondale roccioso. Chi pratica lo snorkelling, qui trova il suo paradiso. Aguas Blancas è una spiaggia naturista, ma se il nudismo vi fa storcere il naso sappiate che non dovete necessariamente adeguarvi.

 

 

Sa Caleta è una spiaggia molto celebre, contraddistinta da uno straordinario ambiente naturale. La delimitano scogliere dal colore rossiccio e un mare limpido. Posizionate lateralmente alla spiaggia risaltano le pittoresche capanne di legno dei pescatori, mentre al centro, proprio affacciato sul mare, si estende il ristorante di pesce Sa Caleta: un must see imperdibile in tipico stile mediterraneo. Se invece amate Ibiza per il divertimento e le folli nottate che offre, Playa d’en Bossa è la spiaggia che fa per voi. Si presenta come un lunghissimo litorale sabbioso dove ci si può rilassare sugli esotici Bali Beach Beds a baldacchino o prendere il sole full time. Chi ama gli sport acquatici può praticarli tutti (o quasi) in attesa della movida serale: i chiringuitos e i beach bar si moltiplicano, come le feste in spiaggia,  e i più iconici club della nightlife sono a un passo di distanza. Qualche nome dei locali più in? Il famosissimo Pacha, l’Amnesia (indimenticabili i suoi schiuma-party), l’Ushuaia, l’Hi e, last but not least, l’esclusivo beach club Blue Marlin Ibiza fondato dall’ italiano Mattia Ulivieri.

 

 

La spiaggia di Ses Salines appartiene al Parco Naturale di Ses Salines ed ha tratti quasi tropicali: inserita in un panorama mozzafiato, esibisce una sabbia di un bianco abbagliante e un mare terso. Dietro la spiaggia è situato un fitto bosco di conifere.

 

 

Vediamo ora quali sono i centri abitati più interessanti da visitare a Ibiza. Eivissa, la capitale, concentra in sè i due volti principali dell’isola: la scatenata vita notturna e la storia, gli scorci panoramici, la suggestività. Marina Botafoch e Ibiza Nueva sono i due porti turistici dove stazionano gli yacht dei Vip. Le star che approdano a Ibiza provengono da tutto il mondo e la maestosità dei loro yacht (in certi casi simili a castelli galleggianti) lascia sbalorditi. In queste zone della città, ovviamente, si susseguono i ristoranti stellati, le boutique dei grandi marchi, caffè e bar di assoluto prestigio. E’ qui che trovate il Casinò, ma anche locali e club ultra-luxury come il Lìo, il Club Chinois, il Pacha e il Blue Marlin.

 

 

Dalt Vila (ossia “città più alta”) è invece il centro storico di Eivissa, una splendida testimonianza dei popoli e delle culture che nei secoli si sono avvicendati sull’ isola: dai fenici ai romani, dai cartaginesi agli arabi e  ai catalani. Dalt Vila è arroccata su un monte. Uno dei suoi segni distintivi è rappresentato dalle mura difensive che nel Rinascimento fecero costruire re Carlo I e Filippo II di Spagna per proteggerla dagli attachi dei francesi e degli ottomani. La città alta consta di un labirinto di viuzze tortuose e acciottolate che rivela vedute panoramiche di rara bellezza: il percorso in salita è ricco di bastioni e ampie terrazze da cui godersi la visuale. Al centro storico si accede tramite una porta cittadina posta alla fine di un ponte levatoio in pietra. Il Portal de Ses Taules permette di raggiungere Plaza de Vila,  la piazza principale di Eivissa; da lì è possibile inoltrarsi nell’ intreccio di stradine che progettò Giovan Battista Calvi. Dalt Vila non manca di ristoranti iper suggestivi: tra i suoi bastioni e nei luoghi panoramici si cena a lume di candela, godendo della splendida vista del Mediterraneo, seduti su enormi cuscini posizionati sui gradini acciottolati…Non perdetevi la Cattedrale di Nuestra Senora de las Nieves, la Chiesa del Hospitalet, il Castello Almudaina e il Museo d’Arte Contemporanea, famoso a livello mondiale.

 

 

Sant Antoni de Portmany è una città tipicamente turistica, meta delle orde di giovani che approdano a Ibiza in cerca di una scatenata vita notturna. La denominazione “Portmany” proviene dal latino “Portus Magnus”: un riferimento alla baia del luogo, che fungeva da grande porto naturale. Nata come villaggio di pescatori, negli anni ’50 la città ha iniziato a popolarsi di hotel e resort di ogni tipo. Chi cerca la movida la trova qui, ma a Sant Antoni si può ammirare anche il più bel tramonto dell’ isola. Basta raggiungere il Sunset Strip, percorrendo il lungomare a partire dal porto: in questa zona si trovano locali notissimi come il Cafè del Mar, il Mambo, il Savannah, detti appunto “sunset cafés”. Ci si siede a sorseggiare tranquillamente un cocktail contemplando il sole che cala con le note dei ritmi di tendenza in sottofondo. A Sant Antoni, straripante di beach bar e club, si tengono inoltre i “boat party” più belli di sempre: feste in barca  organizzate rigorosamente al tramonto (e quando, sennò?).

 

 

Santa Eularia des Riu evidenzia uno scenario agli antipodi da Sant Antoni: è una città tranquilla, immersa nella natura, contraddistinta dalle tipiche abitazioni bianche ibizenche. Il lungomare è punteggiato da palme da datteri, nel centro urbano proliferano gallerie d’arte, eleganti boutique e ristoranti di grido. A Santa Eularia, infatti, potete gustare tutte le prelibatezze enogastronomiche dell’ isola. Nei paraggi della città, dove scorre l’unico fiume di Ibiza (chiamato proprio Santa Eularia des Riu), non mancate di visitare l’area dei caratteristici mulini.

 

 

Sant Josep de Sa Talaia, a circa 15 km da Eivissa, si trova a sud dell’isola ed è collocato ai piedi della montagna più alta di Ibiza, Sa Talaia appunto. Dal punto di vista architettonico, Sant Josep è rimasto lo stesso d’un tempo: le case sono bianche, edificate nel tradizionale stile ibizenco, abbondano le chiese e le torri difensive del 1600 e 1700. Le spiagge che circondano la città sono numerosissime, tutte baie deliziose e molto frequentate; Sant Josep, inoltre, è situato di fronte a una serie di isolotti tra cui il celebre Es Vedrà. Il centro urbano prolifera di negozi, ristoranti, bar, pizzerie, boutique, ma lo stile di vita è a misura d’uomo. Impossibile non visitare gli importanti i siti archeologici nei dintorni, l’insediamento fenicio di Sa Caleta e quello punico-romano di Ses Paises; da visitare tassativamente sono anche la grotta naturale di Cova Santa e il Puig de Missa, una collina da dove si gode il panorama più spettacolare di Sant Josep. Sulla cima della collina, affacciata su una valle in cui scorre il fiume Santa Eularia, è situata un’imponente chiesa seicentesca dichiarata Bene di Interesse Culturale. Accanto alla chiesa sorge il Museo Etnografico di Ibiza.

 

 

Voglio concludere le segnalazioni relative ai luoghi con un posto magico, l’isolotto di Es Vedrà. Svettante sul mare con la sua altezza di 380 metri, quest’isola rocciosa è posizionata di fronte alla spiaggia di Cala d’Hort (sulla costa sud-ovest di Ibiza). Le leggende che circondano Es Vedrà sono innumerevoli: c’è chi dice che la abitino le Ninfe del Mare, altri affermano che sia popolata dalle Sirene. Secondo alcuni sarebbe addirittura un residuo di Atlantide, il leggendario impero sommerso. Ma una cosa è certa. Pare che, nei suoi paraggi, i radar e le bussole magnetiche impazziscano rendendo impossibile la navigazione. Durante il tramonto, Es Vedrà si ammanta di un alone di puro incanto. Per ammirarla alla perfezione, è consigliabile osservarla da una delle torri difensive di Sant Josep de Sa Talaia: la Torre de Savinar.

 

 

Un finale all’ insegna dell’ happy hour per celebrare la vagheggiatissima Isla Blanca. Ecco alcune bevande tipiche che vi consiglio assolutamente di provare!  Le hierbas ibicencas vantano una tradizione bicentenaria e si ottengono mixando l’alcol con delle erbe aromatiche all’anice. Di solito, nei ristoranti offrono un chupito di hierbas a conclusione del pasto. Il tinto de verano è una sorta di sangria priva di frutta: viene preparata combinando il vino rosso con la gassosa, e si serve con molto ghiaccio. La frigola è un liquore al timo dal colore aranciato. E’ tassativo rinfrescarlo con del ghiaccio abbondante. Se poi cercate qualcosa da accompagnare al vino, optate per un pintxo ibicenco: è un delizioso stuzzichino realizzato, ad esempio, con dei gamberi all’aglio infilzati in un bastoncino e serviti su una fetta di pane.

 

 

Foto via Pexels, Pixabay e Unsplash

 

Estate 2023, le tendenze – tormentone

 

Ogni estate ha le sue tendenze: l’ispirazione nasce dalle passerelle, ma non necessariamente. Più spesso, dalla strada. Per realizzare quali sono i veri e propri “tormentoni” dell’estate, dove con “tormentoni” si intendono le mode adottate in maniera massiccia, lo street style più cool, basta sedersi a un tavolino all’aperto di qualche locale nelle mete vacanziere di punta. Osservate cosa indossano le giovani donne, ma soprattutto le giovanissime, per farvi un’idea. Sicuramente, il trend per eccellenza dell’ estate 2023 è la rafia (vedi foto sopra), un materiale che plasma capi ed accessori: dalle borse ai cappelli, dalle scarpe ai top. In questi giorni roventi regna sovrana, anche perchè è una fibra naturale, riciclabile e biodegradabile che si sposa perfettamente con la causa ecosostenibile. Il mio consiglio? Optate per un bel cappello in rafia, esalterà il vostro stile e vi terrà al riparo dalle possibili insolazioni causate da Caronte.

 

 

Il crochet

 

 

La lavorazione all’uncinetto è tornata per rimanere, che sia in versione Granny Square o meno. Si coniuga divinamente con il mood Hippie che VALIUM ha illustrato anche nella sua ultima photostory, apportando accenti vagamente “flower power” e in stile “freedom” agli abiti, ai costumi da bagno e ai capi più disparati.

 

Le sneakers

 

 

Sono un trend vincente da anni, ma questa estate proprio non se ne può fare a meno: prodotte da un numero incalcolabile di brand in un’infinita gamma di modelli, ormai si abbinano a una vastissima varietà di look.

 

Il micro bikini

 

 

Dimenticate lo slip culotte e il reggiseno da pin up: i bikini dell’estate 2023 si declinano in molteplici forme, colori e materiali. Tra i grandi ritorni è da segnalare quello del micro bikini, con il mitico reggiseno a triangolo. Colorato e scartatissimo, sprigiona un glamour anni ’70 decisamente mozzafiato.

 

L’abito bianco

 

 

E’ un must assoluto dell’ estate. Luminoso e rinfrescante, esalta a dovere l’abbronzatura. Se optate per modelli romantici che mixano trasparenze, romanticismo e ruches, non esitate ad abbinarli a un cappello in rafia: otterrete un incantevole look Boho.

 

Gli shorts

 

 

Sono pratici, stilosi e, last but not least, l’ideale per non soffrire il caldo. L’estate 2023 li vuole a vita alta, spaziando dai modelli chic a quelli più marcatamente easy. Le giovanissime li indossano con gli stivali, in particolar modo i camperos, o con le immancabili sneakers.

 

I sandali a rocchetto

 

 

Che siano sandali o calzature infradito fa lo stesso: il tacco che sfoggiano è invariabilmente a rocchetto. Ma è solo una proposta che si inserisce tra gli innumerevoli diktat di stagione; i sandali di punta dell’estate includono modelli con zeppa, plateau, rasoterra, borchie, spessa suola carrarmato e molte altre versioni ancora. I sandali con tacco a rocchetto, tuttavia, sono ritenuti i più chic.

 

Il denim

 

 

E’ uno dei materiali top dell’estate. Non solo sotto forma di jeans, anzi: gonne, shorts, abiti, top, giacchini ed accessori in denim fanno tendenza a pari merito, se non di più, dello storico pantalone a cinque tasche in “blu di Genova”. Spaziare è tassativo.

 

L’ abbronzatura

 

 

Se negli ultimi anni l’abbronzatura era stata soppiantata da un più discreto look “baciato dal sole”, oggi torna prepotentemente alla ribalta. Sarà che i due anni di pandemia ci hanno rimesso addosso una gran voglia di sole, aria aperta e appeal “salutare”, ma esibire una sana tintarella alletta chiunque. Abbinandola poi alle proposte make up dell’estate, tutte all’ insegna dell’ effetto glow, affiora subito un glamour che rimanda alle iconiche figure femminili di Guy Bourdin.

 

 

Foto via Pexels e Unsplash

 

 

Preziose azzurrità

ZUHAIR MURAD

Avete in programma un party di Ferragosto? Il look perfetto si declina in tutte le gradazioni del mare, dal turchese all’ azzurro polvere passando per il cobalto. Sono nuance deliziosamente eteree, poetiche, affascinanti: non è un caso che donino raffinatezza a ogni tessuto, spalmandosi preferibilmente sui materiali più impalpabili e fluttuanti. Per esaltarne l’ allure preziosa, evidenziare il loro connubio con l’ Haute Couture è una scelta ad hoc. Tulle evanescente, piume, bagliori, ruches, una fluidità che rievoca l’ andirivieni delle onde sono – insieme all’ azzurrità – i leitmotiv che pervadono questi abiti di spettacolarità pura. E sconfinata come il mare.

 

ELIE SAAB

ALEXIS MABILLE

GEORGES HOBEIKA

RALPH AND RUSSO

ATELIER VERSACE

GEORGES CHAKRA

SCHIAPARELLI

VALENTINO

 

 

 

Tutte al mare

Paillettato: BLUMARINE

E’ iniziata la settimana più vacanziera dell’ anno, che toccherà l’apice con un Ferragosto dalle temperature bollenti: una carrellata sul beachwear non può mancare. Sotto il solleone riappare il bikini, con prevalenza di modelli a triangolo densi di reminiscenze Seventies. Il costume intero resiste, ma l’ avanzata del due pezzi – declinato in pattern e materiali sorprendenti, concepito sulla scia dei top trend di stagione, ravvivato da dosi massicce di fantasia – è inarrestabile ed atta a  soddisfare i gusti più disparati. Perchè in spiaggia vale un’unica regola, che coniuga i concetti di libertà e di relax con uno stile DOC.

 

Boho-floreale: ANJUNA COLLECTION

Very Seventies: BLUE MOON

Crochet: ALBERTA FERRETTI

Multicolor striped: COTAZUR

Signature Style: MISSONI

Optical: IMEC

Grintoso: TIARE’

Rock: NORMA KAMALI

Pitonato: ROBERTO CAVALLI

Romantico: ERMANNO SCERVINO

A vita alta: ERES X THE ATTICO

 

 

 

“Rock’n Roll is a State of the Soul”: il Summer Jamboree compie 20 anni e li festeggia (anche) con una grande mostra

Foto (c) Guido Calamosca

Il Summer Jamboree festeggia il suo 20esimo compleanno! E a Senigallia, la “spiaggia di velluto” che ogni anno ospita il Festival Internazionale di Musica e Cultura dell’ America anni ’40 e ’50 (clicca qui per visionare il calendario), le celebrazioni hanno preso il via il 31 Luglio, data di inizio dell’ edizione 2019: fino all’ 11 Agosto prossimo, la città balneare marchigiana torna indietro nel tempo, calandosi in un vero e proprio set che inneggia all’ era d’oro del Rock’n Roll. Frangette, gonne a ruota, biker jacket e brothel creepers sono i leitmotiv di ogni look, il Rock’n Roll in tutte le sue declinazioni fa da colonna sonora 24 ore su 24. Appuntamento imprescindibile per miriadi di fan degli anni ’50 e non, il Summer Jamboree è tornato ad avvolgerci nelle sue atmosfere frizzanti, vantando una lunga lista di ospiti d’eccezione e di iniziative come gli immancabili Rockin’ Village vintage market e Burlesque Show accanto a moltissime novità. Per il ventennale del Festival – il primo per importanza in tutta Europa – a Senigallia arrivano performer del calibro dei Los Lobos (USA), che si esibiranno durante l’affollatissimo Hawaian Party on the Beach, Jimmy Clanton (USA) e Jimmy Gallagher (USA), pionieri rispettivamente del R’n’B della Gulf Coast e del Doo-Wop – genere a cui, il 7 Agosto, verrà dedicata un’intera Big Doo-Wop Night che vedrà protagonisti suoi numerosi esponenti, solo per citarne alcuni Charlie Thompson (USA), The Velvet Candles (ES), The Class of ’58 (UK), Greg (ITA) e The New Tones (ITA). Sui palchi del Foro Annonario, della Rocca e di piazza Garibaldi si susseguono 39 concerti gratuiti che abbracciano svariati stili musicali: oltre al Rock’n’Roll e al Doo-Wop il Rockabilly, il Rhythm’n’Blues, lo Swing, il Country, il Western Swing, l’Hillbilly, tutti rappresentati da prestigiosi ospiti internazionali. Qualche nome? I Tail Gators (USA), il Big Boy Bloater Trio (UK), Shaun Young and the Texan Blue Dots (USA), i Ray Collins’ HOT-CLUB (DE) e Jimmy Dale (USA) alternati ad una serie di new talents, a innumerevoli presenze femminili – tra le quali spicca Bailey Dee (USA) – ed alla storica house band del Festival The Good Fellas (ITA).

 

Foto (c) Matteo Crescentini

Non mancherà, come già detto, l’attesissimo Burlesque Show and Cabaret che quest’anno vedrà esibirsi l’ affascinante Miss Betsy Rose (UK) con il sottofondo live di Alex Mendham and his Orchestra feat. The Dunlop Sisters (UK), big band di jazz e swing che si avvale di strumenti musicali d’antan. Imperdibile la Rock’n’Roll Revue, uno spettacolare tributo ai classici del Rock’n’Roll eseguito dalla Abbey Town Jump Orchestra (ITA) e da una “staffetta” di eccelsi artisti che si alterneranno l’uno dopo l’ altro sul palco. A presentare il 20esimo anniversario della kermesse sono la pin up-pasticcera Alice Balossi e il carismatico frontman Jackson Sloan (i lettori di VALIUM conoscono bene entrambi, clicca qui e qui per rintracciare le loro rispettive interviste) insieme al critico musicale Dario Salvatori, pilastro di un Festival che oltre alla musica offre una panoramica ad ampio spettro della cultura anni ’40 e ’50. Ecco allora il Dance Camp, il Dopofestival alla Rotonda al Mare, l’ American Classic Car Cruise (sfilata d’auto d’epoca), uno Street Food che vi delizierà il palato e djset tenuti dai top names mondiali del settore, tra cui Ringo di Virgin Radio. Le novità del ventennale includono la consacrazione della non-stop di tatuaggi Old School Walk In Tattoo (che ha esordito l’anno scorso), portata avanti da guru del tatuaggio come Gippi Rondinella e da molti altri tatuatori ancora.

 

Foto (c) Amedeo Turello

“ROCK’N’ ROLL IS A STATE OF THE SOUL” – Summer Jamboree 20th Anniversary Immersive Exhibition

A rendere ancora più speciale il 20esimo compleanno del Festival è Rock’n’Roll is a State of the Soul, un’esposizione che, negli spazi di Palazzo del Duca e di Palazzetto Baviera, instaura un iter fotografico-multimediale incentrato sui momenti più significativi del Summer Jamboree e sulla cultura Rock’n’Roll in senso lato. Inaugurata il 14 Giugno da Peter Ford, figlio della star di Hollywood Glenn Ford, la mostra è curata dall’ Associazione Summer Jamboree, co-prodotta dal Comune di Senigallia con la collaborazione della Regione Marche e sarà visitabile fino al 29 Settembre 2019. Sono oltre 300 gli scatti che la costituiscono, distribuiti in 20 sale espositive. Una foto, in particolare, è risultata talmente iconica e rappresentativa da aver ispirato il manifesto del ventennale del Festival: avete presente la “bellezza al bagno” in costume rosso fuoco? Bene: ricorda non poco un’ immagine in cui Eve La Plume (Burlesque queen ed ex presentatrice della kermesse senigalliese) venne immortalata mentre, radiosa, si immergeva in mare nei pressi della Rotonda (i lettori di VALIUM potranno scoprire l’ aneddoto associato a questa foto rileggendo qui l’ intervista con Eve). Ma la diafana diva non appare solo nel suddetto scatto: sappiate che le è stata dedicata una maxi installazione, un Wall of Wonder di 2,50×2,20 mt che riproduce un Burlesque show olografico-virtuale in tre atti dalla durata di sette minuti. Rimarrete a bocca aperta ammirando la piattaforma tridimensionale che, grazie agli ologrammi fluttuanti nell’aria, vi coinvolgerà in un’autentica visione “live” dello spettacolo di Eve (il Wall of Wonder è il primo di simili dimensioni mai apparso in Italia). Il resto del percorso annovera ritratti, foto di backstage, di costume e di streetstyle rétro, manifesti, scatti d’autore di icone del Rock’n’Roll, video ed immersive room, una traiettoria che non vuol essere esclusivamente descrittiva bensì indicativa dell’ essenza, del mood che il R’n’R racchiude in sè; il tutto, ovviamente, filtrato dagli obiettivi che per 20 anni hanno immortalato il Summer Jamboree in ogni suo aspetto.

 

Foto (c) Giovanni Cocco

Il Rock’n’Roll, quindi, come uno stato dell’ anima che viene colto e divulgato da una straordinaria esposizione. Non dimentichiamo che questo genere musicale ha dato il via ad un’autentica rivoluzione culturale: ha abbattuto le barriere interrazziali, inneggiando all’ amore e alla condivisione. La mostra, ai fini di trascinare gli spettatori in una full immersion delle atmosfere rievocate nelle 20 sale, si avvale di una Extended Reality tecnologica che accresce la magia di un patrimonio visivo in cui personaggi quali Dita Von Teese, Chuck Berry, gli Stray Cats, i Bill Haley’s Original Comets e Jerry Lee Lewis risaltano accanto a moltissimi altri ancora. Tra gli autori degli scatti troviamo gli autorevoli nomi di Luca Locatelli, Giovanni Cocco, Pippo Onorati, Amedeo Turello, Guido Calamosca e Graziano Panfili, affiancati a un incredibile numero di professionisti che hanno saputo raccontare la “Hottest Rockin’ Holiday on Earth” catturandone gli istanti più indimenticabili.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 17 alle 23, ma durante il Summer Jamboree l’orario di chiusura si prolungherà fino all’1.00. Per ulteriori info su “Rock’n’Roll is a State of the Soul” clicca qui

 

Foto (c) Guido Calamosca

Foto (c) Luca Locatelli

Foto (c) Giovanni Cocco

Foto (c) Amedeo Turello

Foto (c) Giovanni Cocco

Foto (c) Henry Ruggeri

Foto (c) Marco Matteucci

Foto (c) Guido Calamosca

 

 

Photo Courtesy of Summer Jamboree Press Office

 

 

 

Summer 2019 Edit Heat of the Night: bagliori e sensualità torrida nella make up collection che NARS dedica all’Estate

 

Se siete rimasti intrigati dalla photogallery di On The Beach (per rivederla, cliccate qui), è tempo di approfondimenti: focus sulla torrida make up collection firmata NARS, Summer 2019 Edit Heat of the Night, che della spiaggia riflette le cromie oltre che il mood fascinosamente esotico. Le fan dell’Estate rimarranno letteralmente catturate da questa limited edition che si appropria delle sue atmosfere e le moltiplica in un tripudio di scintillante brillantezza. Luminosità e colori suggestivamente ispirati alle gradazioni della sabbia e di un tramonto sul mare sono i punti di forza della collezione; tutto inneggia al concetto di vacanza, ad una allure tropicale che non necessariamente coincide con una zona geografica, ma celebra lo stesso clima di sensualità “afosa”. L’attenzione di NARS si concentra sugli occhi e sul viso, esaltandoli grazie a due palette – Summer Lights Face Palette, pensata per il giorno, e Hot Nights Face Palette, dedicata alle magiche notti estive – contenenti ciascuna quattro ombretti, una terra abbronzante ed un illuminante per arricchire il make up di seduttivi bagliori. E le labbra? Non passano di certo in secondo piano: la formula del “matitone”, una scelta estremamente pratica, si rivela vincente. Potrete puntare su due proposte, la lucentezza satinata dei Satin Lip Pencil o il colore vellutato e saturo dei Velvet Matte Lip Pencil, consapevoli che entrambi sono nati per aggiungere un surplus di glamour alla vostra “fuga tropicale”. Che essa sia reale o immaginaria.

 

 

Impreziosire la notte, accenderla di una miriade di riflessi: la palette Hot Nights è stata creata ad hoc. La compongono quattro ombretti in tonalità avvolgenti e “cosmiche”, una terra abbronzante ed un illuminante che valorizza  il look. Gli ombretti, in fini polveri micronizzate, accentuano l’ intensità del colore pur mantenendosi impalpabili e vellutati. Le loro tonalità sono Pacific (un beige rosa iridescente), Paradis (un viola delicato iridescente), Maeva (un rosso mirtillo luminoso) e Black Sand (un prugna luminoso), che l’alternanza del finish matte e shimmer dota di un fascino ancor più ipnotico. Per un effetto pelle baciata dal sole, la terra abbronzante nella nuance Manini (un bronzo di media intensità) “riscalda” il viso e lo scolpisce con un sapiente contouring. L’ illuminante sfoggia invece uno sciccosissimo oro rosa (Tautira) per donare al make up un accento sfavillante, l’ideale per far brillare una notte d’estate.

 

 

Summer Lights è la palette dedicata alle ore del giorno, e le sue shade lo dichiarano a chiare lettere: gli ombretti si chiamano Rainwater (un beige luminoso avvolgente), Hibiscus (un bronzo-giallo perlato), Papeete (un terracotta matte), Hei (un marrone luminoso), mentre la terra abbronzante porta un nome che rievoca viaggi senza meta o, a scelta, una celebre hit dei Missing Persons, “Destination Unknown”, ed è un bronzo neutro matte che dona al viso un’ intensa sfumatura ambrata. L’ illuminante Paper Flower, color champagne perlato, è il tocco finale di questo make up ad alto tasso di radiosità.

 

 

Alle labbra, la limited edition Heat of the Night dedica i Satin Lip Pencil, matitoni ultrapigmentati ed altamente idratanti. Colore vibrante e finish satin si coniugano con una versatilità all’ insegna del multiuso: i Satin Lip Pencil sono utilizzabili come rossetto, contorno labbra o, mixati ad altri prodotti, come prezioso strumento per ottenere cromie sempre nuove e sorprendenti. Le tonalità che esibiscono si ispirano ai più bei parchi internazionali e sono Golden Gate (un lilla che vira al rosa), Exbury (rosa chiaro), Balboa (un marrone che vira al rosa) e Giusti (un rosa brunito).

 

 

I Velvet Matte Lip Pencil vantano una texture cremosissima e a lunga tenuta che l’aggiunta della vitamina E, del silicone e di ingredienti emollienti dotano di incredibili proprietà nutrienti. Il finish matte viene esaltato da un tripudio di pigmenti che intensificano il colore, donando scorrevolezza e al tempo stesso un’estrema precisione al tratto. Ideali per il contorno labbra così come per accentuarne i volumi, i Velvet Matte Lip Pencil rappresentano il rossetto perfetto: morbidi, setosi, confortevoli, sono talmente eclettici da risultare al tempo stesso sobri e audaci. Le nuance in cui si declinano sono Promiscuous (un rosa orchidea), Good Times (un nude che vira al beige), Dance Fever (un marrone che vira al rosa) e Take Me Home (un rosa brunito).

 

 

 

 

On The Beach

Per scorgere l’eternità in un granello di sabbia
e il paradiso in un fiore di campo
tieni l’infinito nel palmo della mano
e l’eternità in un’ora.

(William Blake)

La spiaggia: location associata all’ Estate per eccellenza, “area di mezzo” tra la terra e il mare. Una distesa di sabbia declinata in diverse sfumature, generalmente nei toni dell’ocra e del beige, che si fa più compatta man mano che le onde la lambiscono. La spiaggia è effimera, leggera, non trattiene le  impronte e le lascia cancellare via dal vento. Il tempo sembra non avere coordinate, nei suoi spazi: tutto passa, tutto è in continuo divenire…Persino i castelli di sabbia costruiti sulla riva, prima o poi, vengono distrutti dalla marea. La spiaggia è libertà, è luogo e non-luogo, è territorio consacrato all’ ozio o punto di partenza per avventurose traversate oltremare. Affacciata su una massa acquosa sconfinata, guarda costantemente verso l’orizzonte. E quando il sole picchia forte, ribolle sotto i piedi costringendoli ad avanzare frenetici in un esotico tintinnio di cavigliere. VALIUM, oggi, rende omaggio a uno dei più invitanti emblemi della stagione calda: conviviale o solitaria, caotica o paradisiaca, la spiaggia simbolizza infatti l’ Estate stessa. Non è un caso che una delle top nuance Pantone, Soybean, sembri proprio una variante del color sabbia. Natura e stile si incastrano in un perfetto puzzle cromatico, l’ “ispirazione” come denominatore comune. Così nasce l’idea di questa gallery, molto estiva ed altrettanto aerosa della sabbia sollevata dalla brezza marina.

 

Dion Lee

Dior

Chloé, Tess bag

Valentino

NARS, Summer Edit 2019 collection

Luisa Beccaria

Fenty Beauty Stunna Lip Paint Unbotton

Jacquemus

Jill Sander

Valentino

Tom Ford

Chloé

Gucci

Prada

Delpozo

Marc Jacobs

Dolce & Gabbana

Alberta Ferretti

NARS smalto tonalità Zakynthos

Dolce & Gabbana