Nel bosco

 

“Sono allarmato quando capita che ho camminato un paio di chilometri nei boschi solo con il corpo, senza arrivarci anche con lo spirito.”
(Henry David Thoreau)

 

Inoltrarsi in un bosco in Autunno: un’ esperienza bellissima, magica, quasi mistica. Le fronde degli alberi sfoggiano colori come l’oro, il rosso, l’arancio, il porpora, le foglie morte scricchiolano sotto i nostri piedi. I raggi del sole filtrano a malapena nel fitto degli arbusti, dove la nebbia di frequente si insinua. Non è difficile fare incontri a sorpresa: uno scoiattolo, un cervo, una volpe…si apre una radura e appare uno stagno, una piccola cascata gorgoglia senza sosta, casette di legno ci si parano davanti, inaspettate, immergendoci in un’atmosfera di fiaba. Ma adesso andiamo, è il momento di iniziare il cammino.

 

 

 

 

New York Fashion Week: 10 flash dalle sfilate Primavera Estate 2023

 

Oggi voliamo a New York, dove dal 9 al 14 Settembre si è tenuta la Fashion Week promossa, come sempre, dal Council of Fashion Designers of America. Con la Fashion Week newyorchese è stato inaugurato il cosiddetto Fashion Month, il mese delle sfilate nelle quattro capitali mondiali della moda: oltre che a New York, come ben sapete, i défilé vanno in scena a Londra, Milano e Parigi. A fare da protagoniste sono le collezioni Primavera Estate 2023, presentate in passerella dai vari brand. Nella Grande Mela hanno sfilato top names quali Proenza Schouler, Tommy Hilfiger, Carolina Herrera, Michael Kors, Tom Ford, Altuzarra, Coach, Jason Wu e molte altre griffe ancora. Anche due acclamati marchi del Bel Paese hanno optato per New York: si tratta di Marni e Fendi, che nella “città che non dorme mai” ha celebrato il 25esimo anniversario della sua Baguette bag. Ma andiamo subito a esplorare qualche show: in questo post troverete una selezione di 10 brand e dei sintetici commenti sulle loro collezioni Primavera Estate 2023. Nei prossimi giorni daremo spazio anche alle sfilate di Londra, Milano e Parigi (tuttora in corso, termineranno il 4 Ottobre). Stay tuned!

 

1. Proenza Schouler

 

Il 20simo anniversario del brand fondato da Jack McCollough e Lazaro Fernandez viene festeggiato con un tripudio di frange, pizzi, abiti in tessuto a rete, gonne a palloncino e una serie di outfit con pantaloni e maniche svasati e svolazzanti, preferibilmente a pois, che – rimandando alle origini cubane di Fernandez – inneggiano al Flamenco style. La palette sancisce il predominio di colori quali il bianco, il nero, il giallo, il kaki e il turchese.

 

2. Tom Ford

 

Una moda disco, dove gli hot pants e la giacca squadrata si indossano con la bralette in bella vista e il luccichio, onnipresente, viene emanato da una miriade di glitter e dal lamè in delicati colori pastello. La lingerie diviene parte integrante dei look grazie a reggiseni, slip e baby doll in pizzo nero trasparente.

 

3. Altuzarra

 

Una palette tipicamente autunnale (giallo, rosso, beige, vinaccia, verde, grigio, blu polvere e nero) contraddistingue look che spaziano dallo stile preppy al tie-dye impreziosito da accenti di misticismo orientale. Parka, maglioni a trecce in knitwear e minigonne a portafoglio si alternano ad abiti dal taglio esotico tinti a nodi. Le ultime uscite accentuano il mood ethno grazie alle enormi paillettes e ai mandala profusi sui parka oversize.

 

4. Dion Lee

 

Le creazioni si avviluppano attorno al corpo evidenziandolo tramite oblò, trasparenze e squarci audaci. I pantaloni sono a vita bassa, ampi e comodi, in pelle o tempestati di jais. Predominano lavorazioni accuratissime e tessuti hi-tech che sottolineano la silhouette. La foglia di monstera, un trait d’union tra la vita urbana e la natura, si declina in materiali tecnici plasmando minidress e stivali avveniristici che sfiorano il ginocchio.

 

5. Carolina Herrera

 

Wes Gordon si ispira al libro “Il giardino segreto” di Frances Hodgson Burnett e crea una collezione che è un’ ode al floreale. Grandi rose in stoffa vanno ad adornare abiti arricchiti da strascichi, spacchi e maniche a sbuffo quando non sfoggiano lunghezze mini. Stampe fiorite campeggiano su tessuti come il chiné, il faille e lo chiffon di seta. Le spalle sono costantemente scoperte. Al tripudio floral si alterna, e a volte si mixa, la sobrietà delle fantasie a righe.

 

6. Christian Cowan

 

Piume a profusione, paillettes, stampe leopardate, colore e audacia in dosi massicce: questi i punti cardine della collezione di Christian Cowan. Le lunghezze sono maxi o mini, senza vie di mezzo. Top e abiti abbondano di oblò, aperture strategiche e scollature inguinali. Alle fascianti silhouette degli outfit si sovrappongono i mega volumi delle pellicce e dei doposci di piume. La palette spazia dal fluo alle cromie arcobaleno. Due long dress con ampia gonna a corolla, l’uno in denim e l’altro in taffetà color fucsia, rivisitano una femminilità “old style” in chiave eccentricamente contemporanea.

 

7. Brandon Maxwell

 

Jumpsuit, gonne e abiti cosparsi di paillettes si abbinano a canotte bianche, cardigan e giacche squadrate tingendosi rigorosamente di cromie pastello: così potrebbe essere riassunta questa collezione ricca di spunti anni ’90. I look sono pratici e confortevoli, le linee pulite. Prevalgono i pantaloni comodi, le gonne asimmetriche oppure a corolla, in pelle. Una serie di t-shirt sleeveless e paillettate esalta un mood disco, mentre sulle mini e maxi gonne con lustrini proliferano sognanti applicazioni floreali.

 

8. Area Nyc

 

Il fetish del terzo millennio e le sue declinazioni. Area manda in scena creazioni spettacolari, sorprendenti, di fortissimo impatto: pantaloni composti da intrecci di nastri in denim, copricapezzoli dorati, miniabiti tempestati di grandi spunzoni a cono. I look sono scultorei, i volumi accuratamente studiati. Tra maxi fiocchi, pieghe scolpite e abiti modellati da un groviglio di fasce nei più svariati materiali, risaltano mise simili a origami. Le plasma un tripudio plastico di moduli piramidali in total black o total fucsia con dettagli oro, tre cromie ricorrenti nella collezione.

 

9. Marni

 

Marni debutta a New York con una collezione psichedelica in cui predomina il colore. Ispirata alle variazioni della luce nel corso del giorno, la palette cromatica evidenzia nuance come il giallo, l’ arancio, il rosso, il lilla, il panna, il bluette, inserendole in un contesto “allucinogeno” di grafismi e forme. Il cerchio (forse un richiamo all’astro solare?) è un elemento predominante: ritaglia oblò e decora look in cui gli hot pants, i top che lasciano scoperto l’ombelico, i pantaloni a zampa, le lunghe maniche unite allo strascico dell’ abito, i trench squadrati in pelle si alternano a ensemble arcobaleno di chiaro stampo neo-hippy.

 

10. LaQuan Smith

 

Sexy, brillante e audace: sono gli aggettivi che più si addicono alla collezione di LaQuan Smith, un designer che annovera Beyoncé tra le sue più fedeli clienti (e già questo dice tutto). Il corpo è protagonista. Creazioni fluide lo rivelano in continuo gioco di vedo-non-vedo accentuato dalle trasparenze, dalle asimmetrie e dagli squarci ricorrenti. Paillettes, vinile, chiffon e taffetà in seta regnano sui look. La vita rigorosamente bassa scopre il ventre, le bluse sono rigorosamente see-through; una vertiginosa scollatura con lacci “sprofonda” in pantaloni cargo cangianti e in minigonne dagli orli micro.

 

 

Le Frasi

 

Cadete foglie, cadete fiori e svanite,
notte distenditi, accorciati giorno,
ogni foglia mi parla di pace soave
staccandosi con un sussurro dall’albero autunnale.

(Emily Brontë)

 

 

 

Nodaleto goes (hot) pink

 

Il fucsia, Valentino docet, sta spopolando letteralmente. Anche Nodaleto goes (hot) pink: e lo fa tingendo di questo vibrante colore uno dei suoi modelli più iconici, le Bulla Smith. L’ alto plateau e il tacco massiccio e svasato sono quelli signature di Nodaleto; le Bulla Smith, però, si allacciano al collo del piede con un duo di cinturini dalla fibbia diamantata. La scarpa è in vero cuoio, ma interamente rivestita di un tessuto effetto seta. Il tacco misura 8.5 cm. La combinazione del tipico design minimal-girly con la texture setosa dà vita ad una allure intrisa di glamour: non è un caso che le Bulla Smith siano già una calzatura cult. Ad accentuarne l’iconicità ci pensa il colore, quel fucsia ormai svettato in top position nella palette cromatica stagionale.

 

 

 

 

Il voto della futura Regina

 

” Il 21 aprile, nel giorno del ventunesimo compleanno della principessa, il discorso venne mandato in onda fingendo che si tenesse in diretta nella Government House di Città del Capo, di fronte a un pubblico radiofonico di oltre 200 milioni di individui che si erano sintonizzati per ascoltare la futura regina, americani compresi. Elisabetta chiarì fin dalla prima frase che l’esistenza che aveva scelto di consacrare all’espansione del Commonwealth non era una questione che riguardava soltanto i bianchi. “Colgo volentieri l’occasione per rivolgermi a tutti i popoli del Commonwealth e dell’Impero Britannico, dovunque essi vivano, a qualunque razza appartengano e qualsiasi lingua parlino.” Il discorso durò sette minuti e raggiunse il culmine nel passo in cui la principessa dichiarò di dedicare la vita al servizio della Corona e del suo popolo. Era una dichiarazione che ricalcava quasi un voto religioso e aveva commosso Elisabetta quando aveva letto le bozze per la prima volta. “Oggi desidero farvi una promessa. E’ molto semplice. Dichiaro davanti a voi che dedicherò tutta la mia vita, lunga o breve che sia, al vostro servizio e al servizio della grande famiglia imperiale a cui tutti apparteniamo. Ma non avrò la forza di portare a compimento questo impegno a meno che anche voi non vi uniate a me, e oggi vi invito a farlo. Sono certa che il vostro sostegno non verrà mai meno. Che Dio mi aiuti a realizzare questa promessa e benedica tutti quelli che vorranno prendervi parte.” In ogni parte del mondo molti interruppero l’attività quotidiana per ascoltare le parole della principessa, che chiaramente provenivano dal cuore. Il discorso fece venire le lacrime agli occhi al re, alla regina e alla regina Maria (…). Churchill, notoriamente emotivo fino alla punta del suo famoso sigaro, ammise di essersi commosso anche lui.”

 

Andrew Morton, da “The Queen. Elisabetta, 70 anni da regina.”

 

 

Foto di Lee Haywood, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons

 

Il dolce autunno

 

Crostate, torte di mele e di zucca, cioccolato à-gogo, dessert guarniti con frutta secca e frutti di bosco… L’ autunno, complici anche le deliziose marmellate, è il paradiso dei dolci. Prendete spunto dalla gallery per organizzare un weekend goloso approfittando delle temperature scese a picco: soddisferete il palato e onorerete degnamente la nuova stagione.

 

 

 

Buon Equinozio di Autunno

 

Prendi un filare di aceri in questa luce leggera e vedrai l’autunno incandescente attraverso le foglie …. La promessa di oro e cremisi è tra i rami, anche se per adesso si è realizzata solo su un ramo solitario, un cespuglio impaziente o un timido piccolo albero che non ha ancora imparato a cronometrare i suoi cambiamenti.

(Hal Borland)

Benvenuto, Autunno. Oggi, con l’Equinozio (dal latino “aequa nox” perchè le ore di luce e buio sono equivalenti), la nuova stagione fa il suo ingresso ufficiale. Ma perchè il 23 Settembre e non il 21, come si pensa comunemente? E’ presto detto. La durata dell’ anno siderale – il tempo che la Terra impiega, cioè, per compiere il suo giro attorno al Sole –  non combacia alla perfezione con quella dell’anno solare: quest’ ultimo conta 365 giorni, mentre l’anno siderale vanta circa sei ore in più. Si è cercato di ovviare alla disparità introducendo gli anni bisestili; le date in cui cadono gli Equinozi, tuttavia, non risultano sempre le stesse. Di conseguenza, quest’ anno l’ Autunno arriva con “due giorni di ritardo” rispetto alla data stabilita convenzionalmente. Il semestre oscuro ha avuto inizio alle 3.03 di stamattina. La natura si prepara al riposo invernale: il ciclo produttivo è giunto al termine, il fogliame si tinge di splendidi colori prima di staccarsi dai rami, gli animali cominciano ad accumulare provviste per sopravvivere al grande freddo. Nella mitologia greca, al principio dell’ Autunno Persefone scendeva nell’ Ade per ricongiungersi con il re degli Inferi. La terra iniziava ad assopirsi in attesa di rifiorire in Primavera, quando la dea riabbracciava la madre Demetra nel mondo dei vivi. I Misteri Eleusini, riti mistici segreti celebrati nella Grecia antica, erano incentrati proprio sul mito di Persefone e sul suo rapimento a opera di Ade. L’ Equinozio d’Autunno è un’ importante data di transizione. Secoli orsono, fu battezzato Mabon dai popoli pagani: così viene chiamato anche il Sabbat che lo rappresenta nella Ruota dell’ Anno.

 

 

Mabon è un condottiero della mitologia gallese; impersonifica il dio della caccia, della giovinezza e del raccolto. Secondo un’ antica leggenda, sua madre Modron lo rapì tre giorni dopo averlo partorito e lo racchiuse nel suo grembo: a causa di ciò, Mabon rimase eternamente giovane e fu soggetto a una costante rinascita. Riguardo a chi lo salvò dalla “clausura”,  le voci sono discordanti. Vengono citati di volta in volta Re Artù o suo cugino Cuhlwch, un’ aquila, un gufo e un salmone. Quando fu liberato, il figlio di Modron diffuse il suo alone di luce nel mondo. Mabon è il seme che feconda, che dà origine a una nuova vita. Durante l’ Equinozio d’Autunno, gli antichi popoli ringraziavano il dio per i doni della terra: non a caso,  i frutti del tardo raccolto costituivano le pietanze tradizionali di quella data. Esprimere gratitudine a Mabon e invocare la sua clemenza in vista del gelido Inverno erano azioni che implicavano una rigorosa condivisione del cibo.

 

 

Le caratteristiche dell’ Equinozio di Autunno si rispecchiano anche nel modo ideale di celebrarlo spiritualmente. Giorno e notte hanno la stessa durata: ciò ci sprona a ricercare un’armonia, a bilanciare gli opposti che convivono in noi.  L’ ultimo raccolto è appena stato effettuato, è il momento di fare bilanci. Analizziamo il nostro raccolto personale, valutiamone i frutti, formuliamo su di essi opinioni e considerazioni. Inizia un nuovo ciclo stagionale, la natura che si assopisce è un invito a fermarci a meditare. L’ Autunno è introspezione, un viaggio all’ interno di noi stessi; l’acquisizione di una consapevolezza scaturita dalle nostre riflessioni. E’ il periodo più adatto per porre fine a situazioni sterili voltando pagina con entusiasmo e propositività. Le vibrazioni cosmiche emanate dall’ Equinozio sono molto intense. Andrebbero assaporate immergendosi nella natura, approfittando di lunghe passeggiate nei boschi per inebriarsi davanti all’ oro e al rosso porpora del fogliame.

 

 

Ma potreste dare il benvenuto all’ Autunno anche tra le vostre quattro mura: adornate le stanze e la tavola con piante secche decorative, castagne, frutta secca, petali essiccati, foglie morte dalle incredibili cromie. Degustate alimenti tipici come i cereali, i legumi, le patate e le zucchine cotte al forno, le mandorle, le mele e le zucche, annaffiandoli con un buon vino; il pane più indicato è quello di semola o di frumento. Bruciate incenso ai petali di rosa, alla salvia, all’ ibisco, e organizzate una cena a lume di candela optando per un décor in tonalità autunnali come il il vinaccia, l’arancio e il marrone.

 

 

 

 

Tendenze AI 2022/23 – Paillettes h24

The Attico

In attesa di inaugurare i focus sulle Fashion Week di New York, Londra, Milano e Parigi, voglio dedicarmi al consueto appuntamento con le tendenze stagionali. Le collezioni Pre Fall 2022 lo avevano anticipato, ora è arrivata la conferma: i look dei mesi freddi brillano da mattina a sera. E cosa c’è di meglio delle paillettes e dei lustrini, per ravvivare la moda dell’ Autunno Inverno? I glitter non sono più esclusivo appannaggio dell’ evening wear, si indossano anche di giorno. Magari sotto un capospalla, o profusi sul capospalla stesso. Gli stili che scintillano si moltiplicano, spaziano dall’ athleisure allo chic, dal girly al disco. L’ obiettivo, però, è uno solo: donare un tocco di glam all’ outfit, sempre e comunque. Per accendere il grigiore dell’ Autunno di uno sfavillio costante.

 

Carolina Herrera

Blumarine

Philosophy di Lorenzo Serafini

Zara

LaQuan Smith

Michael Kors

Genny

Paco Rabanne

Christian Cowan

 

 

 

Punti di luce

 

” Ho guardato in basso, e di colpo c’era la città, come un immenso lago nero pieno di plancton luminoso, esteso fino ai margini dell’ orizzonte. Ho guardato i punti di luce che vibravano nella distanza: quelli che formavano un’ armatura sottile di paesaggio, fragile, tremante; quelli in movimento lungo percorsi ondulati, lungo traiettorie semicircolari, lungo linee intersecate. C’erano punti che lasciavano tracce filanti, bave di luce liquida; punti che si aggregavano in concentrazioni intense, fino a disegnare i contorni di un frammento di città e poi scomporli di nuovo, per separarsi e allontanarsi e perdersi sempre più nel buio. Li guardavo solcare gli spazi del tutto neri che colmavano inerti il vuoto, in attesa di assorbire qualche riflesso nella notte umida. “

Andrea De Carlo, da “Treno di Panna”