Buon Anno

 

” Non ti auguro un dono qualsiasi, | ti auguro soltanto quello che i più non hanno. | Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; | se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa. | Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, | non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri. | Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre, | ma tempo per essere contento. | Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, | ti auguro tempo perché te ne resti: | tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull’orologio. | Ti auguro tempo per guardare le stelle | e tempo per crescere, per maturare. | Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare. | Non ha più senso rimandare. | Ti auguro tempo per trovare te stesso, | per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. | Ti auguro tempo anche per perdonare. | Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.”

Elli Michler, “Ti auguro tempo”

 

 

Notte di Capodanno: 5 usanze tutte italiane

 

“Festeggiate i finali dell’ anno, perchè precedono i nuovi inizi.”

(Jonathan Lockwood Huie)

 

Buon 31 Dicembre! Oggi il 2022 finisce e il 2023 arriverà proprio stanotte, a mezzanotte in punto, tra fuochi d’artificio, brindisi, balli sfrenati e champagne a fiumi. Ci piace pensare che ogni 1 Gennaio sia foriero di novità, di cambiamenti, di una gioia e una serenità che si sostituiscano alle magagne dell’ anno vecchio. Ma anche se le situazioni difficilmente mutano solo perchè ci attendono 365 giorni nuovi di zecca, la speranza è una buona cosa: predispone al pensiero positivo, alla positività degli atteggiamenti. E pensare positivo, si sa, attira la fortuna. A proposito di fortuna: non è un caso che a Capodanno i riti propiziatori si moltiplichino, che le usanze beneaugurali spadroneggino in tutti i paesi del mondo. Ho scelto di approfondirne cinque, rigorosamente made in Italy, per capire meglio come nascono e in che modo si propongono di calamitare la buona sorte.

 

 

1. I botti

La notte di Capodanno è costellata dall’esplosione di una miriade di petardi, i cosiddetti “botti”, e di fuochi d’artificio. Questa tradizione si affermò a partire dal XVII secolo, quando venne introdotta a scopo celebrativo in occasione di particolari eventi o ricorrenze. Il rumore assordante e improvviso, il “botto” appunto, è alla base dell’ usanza: da un lato, favorisce l’espulsione dell’ anno vecchio e delle sue brutture, dall’ altro spaventa i demoni e gli spiriti maligni costringendoli a fuggire a gambe levate. Oggi, a prevalere è senz’altro l’aspetto scenografico; i fuochi d’artificio sono degli autentici capolavori pirotecnici, uno spettacolare tripudio di colori e luminosità.

 

 

2. Baciarsi sotto il vischio

Pianta sacra dei Druidi, il vischio aveva il potere di curare ogni malattia ed era un simbolo di fertilità e rigenerazione. I Celti lo utilizzavano come parafulmine e lo consideravano un elemento di interconnessione con il Cielo. Secondo la mitologia norrena, le bacche di vischio furono originate dalle lacrime che la dea Freya versò per la morte del figlio Balder, e proprio le stesse bacche lo riportarono in vita. La leggenda vuole che Freya protegga gli innamorati che si baciano sotto il vischio, pianta emblema di amore e di fecondità. La tradizione, per chi si ama, è di buon auspicio: rafforza il sentimento e lo preserva dalle insidie esterne.

 

 

3. Far ardere una candela

Questa bella tradizione mi ricorda vagamente quella del “Ceppo di Yule” (rileggi qui l’articolo): la candela viene accesa un po’ prima che scocchi la mezzanotte e, mentre si consuma, ci accompagna nel passaggio dall’ anno vecchio all’ anno nuovo. Il fuoco simbolizza la purificazione, la trasformazione, la rinascita, ma anche il colore della candela assume una valenza particolare. Sceglietela bianca oppure rossa se volete che sia di buon auspicio per l’ amore e per gli affetti in generale, verde se privilegiate il benessere economico.

 

 

4. Le lenticchie

Pensare a una cena di Capodanno senza lenticchie o melagrana è pressochè impossibile. Entrambe propiziano la prosperità: sono il cibo del 31 Dicembre per antonomasia, gustosissimo oltre che beneaugurale. Le lenticchie, così come i chicchi della melagrana, hanno una forma tondeggiante che rievoca quella delle monete, mentre la carne di maiale che accompagna i legumi di Capodanno, dalla consistenza piuttosto grassa, simboleggia l’ abbondanza. I semi rossi della melagrana, dal canto loro, attirano sì la ricchezza, ma anche la fertilità. E, last but not least, sono un emblema di lunga vita.

 

 

5. Disfarsi dei vecchi oggetti

Buttare via il vecchio per fare spazio al nuovo: è il significato, in sintesi, di questa tradizione. Soprattutto nell’ Italia meridionale, si usa lanciare i piatti dalla finestra a mezzanotte; i loro cocci in frantumi allontanerebbero la mala sorte. In genere, comunque, dalla finestra o dal balcone si getta qualsiasi tipo di oggetto datato, rotto o inutilizzato, che sia di grandi o di piccole dimensioni. L’usanza permane prevalentemente nei piccoli centri, per cui occhio: il lancio di certe suppellettili potrebbe rivelarsi persino più pericoloso dello scoppio dei petardi!

 

 

 

Argento lunare

Christian Cowan

 

“In grembo alla notte nevosa, d’argento,
immensa si stende dormendo, ogni cosa.”
(Rainer Maria Rilke)

 

L’ argento, da sempre associato al femminile, alle emozioni, alla mutevolezza, risplende di bagliori lunari. L’astro che regna sulla notte è il suo emblema, la lucentezza che lo contraddistingue è estremamente sofisticata. Tra i metalli nobili, è quello che simbolicamente si lega al divino e allo spirituale: l’ intuizione, l’emotività, la profondità interiore, le visioni oniriche e la divinazione, caratteristiche storicamente attribuite alla donna, sono le doti a cui gli alchimisti l’hanno connesso. A Capodanno, scegliete l’argento se volete esaltare il vostro lato più misterioso e lunare. E’ un’ opzione d’effetto e ricca di un fascino indiscusso.

 

Philosophy di Lorenzo Serafini

Area NYC

Erdem

Miu Miu

AC9

Sportmax

Alberta Ferretti

Rick Owens

Michael Kors

The Vampire’s Wife

Dolce & Gabbana

Alexander McQueen

Bronx and Banco

Emilia Wickstead

 

 

Felice Anno Nuovo

 

 

” Anche la neve contribuisce all’idea

che ci si debba decidere.

Ma appena entrati nell’aria di gennaio,

che è come sempre forzare una porta

o sospingere un vetro con delicatezza,

non è più imbarazzante enumerare i sintomi

di quelle forme bianche rigorosamente

irregolari, contingenti, malgrado

la straordinaria chiarezza della luce, sul fondo,

che ci vediamo costretti a interpretare.

In questo senso la neve ci identifica: segno

del movimento, incessante, compiuto

cominciamento. “

 

“Aria”, poesia di Roberto Sanesi

Oro, Argento e Luce

Rodarte

L’ oro e l’argento per celebrare il nuovo anno all’ insegna della lucentezza pura. Per contrastare il buio che, recentemente, è calato sulle feste a causa dell’ incredibile impennata dei contagi da Covid. Abbiamo bisogno di luce, fuori e dentro di noi; una luce che tenga viva la speranza, il coraggio, la forza, la propositività. E anche se questo Capodanno sarà molto diverso da quelli del pre-pandemia, non smettiamo mai di confidare in un anno migliore. Che ci conduca, possibilmente, verso la fine – o comunque una positiva evoluzione – dell’ incubo Coronavirus. Scintillare di oro e di argento la notte del 31 Dicembre, oltre ad effondere glamour, è sicuramente di buon auspicio: l’oro, governato dal Sole, rappresenta l’ energia, la vitalità, la potenza. E’ il metallo regale per antonomasia e un supremo emblema di perfezione. L’ argento viene associato alla Luna ed è simbolo di spiritualità, intuito, saggezza. Rimanda alla magia e alla divinazione; non è un caso che sia sempre stato utilizzato per creare portentosi talismani. Oro e argento, rappresentando due poli opposti, sono agli antipodi e complementari a un tempo: l’ oro si riconduce al principio maschile, l’ argento al principio femminile. Non mi resta che augurarvi, dunque, un Capodanno sfolgorante di luce

Naeem Khan

Alexis Mabille

Givenchy

Germanier

Area NYC

Dolce & Gabbana

Dsquared2

Zara

Y/Project

Twinset

Alexis Mabille

Elie Saab

Valentino

Dsquared2

La Zarina

Burberry

Versace

Berta

 

 

 

Tre fragranze preziose (e nuovissime) per Capodanno

 

Capodanno è già qui e quasi non ce ne siamo accorti. Celebriamolo con tutti e cinque i sensi: la vista, esibendo un look meraviglioso; l’udito, ascoltando la musica che più ci invita a festeggiare; il gusto, abbinando una cena deliziosa a un pregiato champagne con cui brindare; il tatto, accarezzando i velluti e le sete di allestimenti speciali; l’olfatto, indossando fragranze opulente appena arrivate in profumeria. Ve ne propongo tre, tutte ammalianti e luminose come richiede il periodo.

 

Le Parfum Lumière di Elie Saab

 

 

Le Parfum Lumière di Elie Saab ha un nome potentemente evocativo: è una Eau de Parfum che emana luce e fa brillare chi la indossa. Sfolgorante, sensuale e iper femminile, sfoggia un flacone sfaccettato come una pietra preziosa. L’ oro è il suo colore, un concentrato di splendenti bagliori. Ideata dal naso Francis Kurkdjian, la fragranza si avvale di note di testa che includono il fiore d’arancio, il mandarino e l’ ylang ylang giallo, note di cuore composte da un bouquet di gelsomino Sambac, gardenia e tuberosa e note di fondo che risaltano accordi di legni, patchouli, ambra e muschio. Le Parfum Lumière, chic e sfarzoso come la Couture di Elie Saab, potrebbe essere definito la Eau de Parfum signature del designer libanese.  E’ disponibile in un formato unico da 90 ml.

 

 

Flowerbomb Ruby Orchid di Viktor & Rolf

 

 

La nuovissima edizione di Flowerbomb, iconica fragranza di Viktor & Rolf, è seducente e voluttuosa; non è un caso che si ispiri al mondo del Burlesque. Sprigiona un magnetismo carnale, potentemente erotico. La donna che la indossa è provocante, glamourous e molto sicura di sè. Il naso Domitille Michalon Bertier l’ha creata pensando ad una “femme fatale” costantemente al centro dell’ attenzione. Flowerbomb Ruby Orchid è imperniata su due ingredienti base: l’ orchidea rubino e il baccello di vaniglia red foxy. La prima rappresenta la nota di cuore del profumo, il secondo quella di fondo. Le note di testa, invece, esaltano un accordo di pesca e vite. L’ Eau de Parfum color rubino di Viktor & Rolf è declinata nei formati da 30, 50 e 100 ml.

 

 

The One Gold di Dolce & Gabbana

The One, fragranza cult di Dolce & Gabbana, si veste d’oro puro e diventa The One Gold. Il duo creativo la dedica a una donna radiosa, indipendente, carismatica, che non teme di esprimere la sua unicità. Una donna che sprigiona fascino e irradia attorno a sè la propria luce interiore. Dolce & Gabbana omaggiano la loro musa con una Eau de Parfum Intense che è la quintessenza del lusso: il flacone ricalca il design di The One, ma viene completamente ricoperto da una laccatura metallica color oro. La fragranza, pensata dal naso Violaine Collas, è inebriante e gourmande. Le note di testa abbinano un mix fruttato di mandarino italiano e prugna matura alle note speziate del pepe rosa, mentre il cuore, prettamente floreale, è composto da luminosi accordi di superessence di rosa, mughetto e gelsomino. Il fondo, sensuale, combina l’ intensità del patchouli ai muschi bianchi e a dolci accenti di vaniglia. The One Gold è acquistabile nei due formati da 50 e 75 ml.

Un “Happy New Year” d’antan

 

” Il nuovo è molto antico, si può anzi dire che è sempre ciò che c’è di più antico.”
(Eugène Delacroix)

Chi segue VALIUM conosce bene la mia passione per le vintage cards. L’ arrivo del 2021, di conseguenza, non poteva che essere salutato da una gallery di preziose chicche d’antan: biglietti d’auguri raffiguranti antichi miti del periodo natalizio. Il nuovo anno viene sempre rappresentato come un bambino, un putto, un angioletto, l’ anno vecchio è un uomo vetusto dalla barba lunga. L’ infanzia fa da supremo leitmotiv, nelle card che celebrano il 1 Gennaio; rievoca l’ eterno ciclo di morte e nascita, paragonando lo scorrere dei dodici mesi alle fasi dell’ esistenza umana. Poi ci sono enormi orologi che segnano la mezzanotte, signore della Belle Epoque intente in un brindisi con dei cavalieri in frac, prototipi di automobile dove l’arrivo dell’ anno nuovo (una fanciulletta con tanto di corona sul capo) è salutato da un angioletto che dà fiato alle trombe, pattinatrici su ghiaccio accudite da paradisiache creature alate…Oggi, voglio augurarvi ancora un felice 2021 tramite una serie di piccoli capolavori artistici che risalgono al XIX secolo: i soggetti, con la loro naïveté, sono ricchi di pathos e risvegliano le emozioni, stendendo un velo di fatato stupore sulle ricorrenze a cui rimandano. E’ anche così, d’altronde, che si accresce l’ incanto delle feste più attese dell’anno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto (dall’alto): n. 1 e 5 via The Texas Collection, Baylor University, from Flickr, CC BY-NC 2.0

Le rimanenti, via Wikimedia Commons

 

 

Felice Anno Nuovo

 

Vi auguro un 2021 sfavillante, scoppiettante, pirotecnico, che spazzi via ogni cupezza. Che il nuovo anno sia un anno all’ insegna di un rinnovato fermento, di una ritrovata armonia. Della gioia di vivere messa a dura prova nei mesi scorsi.

Buon 2021 di rinascita a tutti gli habitués di VALIUM, a chi ci legge di tanto in tanto e a chi non ci conosce ancora!

 

 

 

 

 

Una notte di Capodanno intrisa di argentei bagliori lunari

Berta

L’ ultima notte dell’ anno merita che la si festeggi in modo speciale. E anche se il 2020 terminerà senza veglioni, senza feste in discoteca o grandi party, non significa che non debba chiudersi in bellezza: una cena a lume di candela tra pochi intimi, un sottofondo musicale cool, il fuoco che arde nel camino e, magari, la neve che cade fitta possono dar vita a uno scenario molto intrigante. Per salutare il 2021 e dire addio al 2020 (un annus horribilis che la maggior parte di noi vorrebbe dimenticare), inneggiare ad un argento dai sognanti bagliori si rivela l’ideale. Governato dalla Luna, associato alle divinità femminili e al femminile per eccellenza, l’argento rappresenta l’ intuito, l’ espansione di coscienza, la consapevolezza, l’ inclinazione allo spirituale. Fomenta l’immaginazione, la conoscenza esoterica e la meditazione. Questa sua propensione al divino e al non visibile lo rende in grado di annientare la negatività e le pulsioni autodistruttive. Non è un caso che l’argento sia il colore che identifica il Terzo Occhio, da sempre collegato – tra l’ altro – alla chiaroveggenza e all’ illuminazione. Se consideriamo gli insegnamenti del 2020, come il saper vivere l’attimo e l’importanza dei valori umani a discapito di quelli esclusivamente materiali, l’argento si conferma senza dubbio la tonalità perfetta per iniziare un nuovo ciclo esistenziale. Vi auguro quindi di trascorrere una notte di Capodanno effervescente, magica e…intrisa di fulgori lunari.

 

Versace

Marc Jacobs

Givenchy, Black to Light Palette (Holiday 2020)

 

 

Burberry

Dolce & Gabbana, Sicily Bag micro

Nodaleto, Bulla Preston Silver Rain

Off-White

Erdem

Celine

 

Jimmy Choo, Bing 65

 

Gucci, borsa a secchiello GG Marmont

Philosophy di Lorenzo Serafini

 

Paco Rabanne

Max Mara, Pasticcino Bag small

Giovanni Respini, collezione Drops

Marni

Area Nyc

Giorgio Armani, La Prima mini bag

Pollini

 

JW Anderson

Bottega Veneta, The Pouch Bag

Alberta Ferretti

A. Bocca, Two for Love

 

The Attico, Amber slingback

Tom Ford

Ripani, Rondine Handbag

 

Miu Miu

 

Maison Margiela, stringate Tabi metallizzate

Valentino

 

 

 

La voce del Capodanno

 

” Tra poco, cominciando l’anno nuovo, qualcuno di voi forse riuscirà a udire la sua voce. Gennaio in fin dei conti è un mese pressappoco uguale agli altri. Agli occhi degli uomini è invece il mese più importante; e l’importanza sta tutta nel principio, nel primo giorno, nella prima ora, nel suo primissimo minuto. Dicono infatti che a mezzanotte in punto, nell’ atto di venire al mondo, emetta una sua voce; e che da questa voce si possa capire che razza di annata seguirà. Ma a mezzanotte c’è baccano. Crepitano le bottiglie di spumante, risate; grida, schiocchi di baci, petardi fuori nella via. E in tanto strepito si perde la voce misteriosa. Ci sono, è vero, anche coloro che non fan baldoria; e pure questi sono svegli, quando gennaio arriva; se non altro per curiosità. Magari si sono già ficcati in letto e di qui tendono le orecchie; ma udire non potranno perché intorno, nelle case e nelle vie, gli altri fanno festa. No, nemmeno negli ospedali e nelle carceri, dove solitamente a mezzanotte regna un tetro silenzio, neppure nelle corsie e nelle celle vigilate da lugubri lumini, la voce viene udita; perché, quando l’anno nuovo comincia, la vita anche là dentro si riaccende, e pazze voci di augurio si rispondono di letto in letto, da un’inferriata all’altra. Quando sono terminati i dodici rintocchi della mezzanotte, un anno muore ed uno nasce. Gli uomini fanno festa e gli echi delle risate, del frastuono e degli scoppi raggIungono anche i luoghi più tristi e nascosti, diffondendo ovunque speranza ed allegria. Tutti si scambiano auguri e nessuno ode la voce che non si può distinguere e che rappresenta il mistero di ciò che ci serberà il futuro. Ti è qui rivelata una verità profonda e colma di saggezza: è meglio non sapere come sarà il domani per potersi abbandonare alla speranza. “

 

Dino Buzzati, “Racconto di Capodanno”