Sparkling Vibes

ALEXANDER MCQUEEN

Capodanno: l’ imperativo è “scintillare”. Glitter, paillettes, lustrini, strass e cristalli diventano i preziosi alleati di una notte vissuta all’ insegna della baldoria più sfrenata. Per aspettare il nuovo anno gareggiando in luccichio con le stelline sfavillanti e con i fuochi d’artificio che, a mezzanotte, esplodono in una cascata variopinta.

 

THE ATTICO

MICHAEL KORS

HALPERN

MIU MIU

SIMONE ROCHA

Cintura di VALENTINA GIORGI

VERSACE

MAISON MARGIELA

 

TWINSET

LES PETITS JOUEURS

DOLCE & GABBANA

SAINT LAURENT

MOSCHINO

THE ATTICO

LAURA DI MAGGIO

 

GUCCI

DSQUARED2

TALBOT RUNHOF

PATRIZIA PEPE

JIMMY CHOO

 

CELINE

JF LONDON

GIORGIO ARMANI

VALENTINA GIORGI

ALTUZARRA

 

ERMANNO SCERVINO

N 21

SILVIA TCHERASSI

 

ELISABETTA FRANCHI

CHRISTOPHER KANE

 

 

 

Glitter People

 

” Bene, abbiamo un anno intero davanti a noi. E non sarebbe meraviglioso se potessimo essere tutti un po’ più gentili gli uni con gli altri, un po’ più amorevoli e avessimo un po’ più di empatia? Forse l’anno prossimo, a quest’ ora, ci piaceremo un po’ di più. “

(Judy Garland)

 

 

 

 

Vivi la Fiaba

 

E’ un cardine dell’ immaginario natalizio e il suo fascino non conosce cedimenti: la fiaba ammalia ad ogni età. Lo dimostra “Pinocchio” di Matteo Garrone, il film campione di incassi al box office di Santo Stefano. E se il potente mix di fantasia, suggestività e “moralités” delle fiabe continua a conquistare il pubblico, fanno altrettanto le Principesse che ne sono protagoniste. Icone di un archetipo femminile etereo e inconsapevolmente seduttivo, il loro appeal sconfigge qualsiasi incantesimo o malvagità. A fine anno, complice l’ invasione dei fairytale TV, cinematografici o – per i più fortunati – narrati davanti al camino, tornano in auge quelle incantevoli eroine: chi non vorrebbe indossare gli abiti da sogno che sfoggiano? La collezione Bridal Fall 2019 di Vera Wang lo permette, anche perchè va al di là del bridal in senso stretto. Ogni creazione potrebbe essere esibita nelle occasioni più speciali, matrimonio a parte. La donna a cui Wang si ispira sembra una Principessa d’altri tempi: ostenta abiti in un tulle sognante, impalpabile, impreziositi da pizzo Chantilly e da lavorazioni in macramé. Predominano lo stile Impero, bustini squisitamente ricamati, ricercatissime gorgiere, e gonne vaporose sfociano in uno strascico teatrale, ma non troppo. Le silhouette privilegiano linee a godet, a sirena oppure maxi ampiezze favorite da molteplici strati di tulle. I dettagli, dal canto loro, rappresentano un valore aggiunto imprescindibile; corpetti gioiello, lunghi nastri vellutati, pizzo declinato in finissime decorazioni floreali si alternano a maestose maniche a sbuffo che sfociano in guanti e a balze lavorate ad archi. E poi c’è la palette cromatica, un tripudio di toni nude affiancati al bianco e ad  un celeste talmente soave da risultare evanescente. Da notare, infine, che il classico velo da sposa si abbina soltanto a due look. Per il resto, è una stupenda corona d’argento a trionfare: adornata di perle e di pietre preziose come quella di una vera Principessa. La Principessa di una fiaba tramutatasi in magica realtà.

 

Athénaïs

Jacqueline

Olympe

Ceres

Virginie

 

Maria Theresa

Henrietta

Marie José

Sandrine

Simone

Marthe

Maria M

Benoîte

Anne A

Sarah

 

 

 

Teatralità e sobrietà fuse in un mix magnetico: il backstage hair & beauty AI 2019/20 di Valentino Haute Couture

 

Valentino, ormai, stupisce per dei beauty look da sfilata altrettanto splendidi delle sue creazioni. Non è un caso che al termine di ogni défilé si commentino sì gli abiti, ma anche il make up mozzafiato esibito dalle modelle: il che non sorprende, dato il sodalizio pluriennale che la Maison ha stretto con Pat McGrath. La top make up artist ha lasciato a bocca aperta il parterre svariate volte, e il fashion show Autunno Inverno 2019/20 di Valentino Haute Couture non fa eccezione. Gli straordinari look folk-chic di Pierpaolo Piccioli, perfettamente in linea con il mood fiabesco del Natale, si accompagnano ad un beauty look che li esalta grazie a un tripudio di grafismi e luccichii.

 

 

Per realizzarlo, Pat McGrath ha tratteggiato due linee massicce sotto le sopracciglia ridisegnandone completamente la forma. Subito dopo le ha riempite di colore e, infine, di glitter luminosissimi: le nuance utilizzate sono prevalentemente nei toni del turchese, oppure fanno pendant con l’abito. Per evocare un’ allure drammatica, la make up artist ha poi sottolineato la rima ciliare superiore e quella inferiore con dell’ eyeliner nero che ha allungato “a virgola” verso le tempie. Lo sguardo si è subito caricato di intensità e di fascino, accentuati dalla luminosità dei  due grafismi glitterati che lo sovrastano. Un trucco occhi così d’impatto non poteva che accompagnarsi a labbra “au naturel” al pari del viso, unicamente adornato di punti luce sugli zigomi, sul naso e sull’arco di Cupido: in pochi passi, McGrath è riuscita a creare un beauty look dal potente magnetismo.

 

 

Valentino ha scelto un nome ben consolidato anche per quanto riguarda l’hairstyle: Guido Palau, direttore creativo globale di Redken, ha raccolto la chioma delle modelle in bassi chignon fissandoli alla nuca con una moltitudine di treccine che ha “sparso” anche tra i capelli. Ne è scaturito uno stile essenziale, ma iper sofisticato e ad hoc per essere abbinato ai copricapi di volta in volta etnici, eccentrici o simili a soffici parrucche in lana inclusi nella collezione. Il risultato? Un’ apparente sobrietà che si sposa mirabilmente con la teatralità del make up e con abiti meravigliosi in quanto a design e a colori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo Schiaccianoci, il perenne fascino di una fiaba di Natale

 

” Ora mi rivolgo a te, benevolo lettore o ascoltatore – Fritz, Theodor, Ernst, qualunque sia il tuo nome – , e ti prego di richiamare alla mente il tuo ultimo vivido ricordo di una tavola di Natale addobbata di bei doni colorati; potrai così immaginarti i bambini che, con la luce negli occhi, restano impietriti e muti, nonchè Marie che dopo un po’ con un gran sospiro dice: “Oh, che bello, oh che bello!”, e Fritz che tenta qualche capriola perfettamente riuscita. Quell’ anno i bambini dovevano essere stati proprio buoni e ubbidienti, perchè non avevano mai ricevuto in dono tanti regali così belli e magnifici come quella volta. Sul grande abete al centro stavano appese tante mele d’oro e d’argento. Confetti e caramelle colorate e ogni tipo di leccornie spuntavano dai rami come se fossero gemme e fiori. Ma bisogna ammettere che la cosa più bella, in quell’ albero delle meraviglie, erano le centinaia di piccole luci che tra i suoi rami scuri brillavano come stelline. L’ albero stesso, illuminato dentro e fuori, sembrava invitare i bambini a cogliere i suoi fiori e i suoi frutti. Attorno all’ albero era tutto meravigliosamente scintillante e colorato…Quante belle cose! Se solo si potessero descrivere…”

Ernst T.A.Hoffmann, da “Lo schiaccianoci. Una fiaba di Natale.”

 

 

Natale è terminato da poche ore, ma vale la pena di prolungare le sue atmosfere con uno dei racconti migliori di sempre, “Lo schiaccianoci” di Ernst T.A. Hoffmann. La storia di Maria (o Clara, come viene chiamata nella trasposizione danzata del libro), Fritz e Schiaccianoci, le loro avventure tra realtà e sogno nella notte più magica dell’ anno, sono un classico natalizio che ha dato origine anche al suggestivo balletto musicato da Piotr IlicTchaikovsky e coreografato da Marius Petipa oltre che, molti anni dopo, da icone della danza del calibro di George Balanchine e Rudolf Nureyev. Queste testimonianze fotografiche rappresentano quindi un omaggio ad una fiaba e ad un balletto – di cui VALIUM aveva già parlato in occasione del live sul grande schermo di “The Nutcracker” del Royal Ballet, rileggi qui il post – che non cesseranno mai di rievocare l’ incanto delle feste natalizie.

 

 

 

 

 

 

Foto, dall’ alto verso il basso:

Sammydavisdog via Flickr, CC BY 2.0

Larry Lamsa via Flickr, CC BY 2.0

Gabriel Saldana via Wikimedia [CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)]

Larry Lamsa via Flickr, CC BY 2.0

Main State Ballet via Flickr, CC BY 2.0

Larry Lamsa via Flickr, CC BY 2.0

Larry Lamsa via Flickr, CC BY 2.0

 

Christmas in Red

GENNY

Il fatto che sia il colore del Natale, è risaputo: ma il rosso ci piace perchè è una cromia potente, sgargiante, intensa – non dimentichiamo che, nei secoli, ha assunto un’ importante valenza sacrale. Nessun’ altra nuance ci mette addosso un’ irresistibile voglia di festa, o esalta la solennità gioiosa del 25 Dicembre e della sua vigilia. E’ per questo che scegliamo il rosso senza esitazione, al momento di calarci nelle suggestive atmosfere natalizie.

 

N.21

 

DOLCE & GABBANA

VERSACE

RODARTE

EMPORIO ARMANI

 

MOSCHINO

SIMONE ROCHA

DIOR

 

VALENTINO

GIORGIO FABIANI

VICTORIA BECKHAM

MAISON MARGIELA

ELISABETTA FRANCHI

 

 

MARNI

FENDI

 

VIVETTA

FENDI

DIOR

 

GUCCI

KAIMIN

 

 

Starlight Shimmer, la nuova fragranza di Michael Kors: glamour all night long

 

Un profumo per brillare durante le feste? Senza dubbio, Starlight Shimmer di Michael Kors. Sprigiona glam, sensualità, esuberanza e rievoca le atmosfere effervescenti dei party di fine anno, quando la notte si accende di luci a miriadi. Il suo nome, dopotutto, ce lo preannuncia. Starlight Shimmer è la terza fragranza di una triade che già comprende Twilight Shimmer e Midnight Shimmer, dedicate rispettivamente alle intriganti ore del crepuscolo e della notte fonda. La nuovissima eau de parfum griffata Kors, invece, sorprende, cattura e ammalia proprio mentre sembra fondersi con il lampeggiare impazzito delle strobo di una discoteca: “glamour dal tramonto all’ alba”, così la Maison descrive la sua luminosità stellare. Tutto merito delle note di testa contenenti petali di rosa, del cuore speziato di zafferano e del fondo di ambra dorata che sancisce l’opulenza del jus. Il flacone, di un blu cangiante tempestato da “scintille” d’oro, ne sottolinea l’allure ipnotica, mentre il tappo dorato celebra i codici luxury tipici di Michael Kors. Color oro sono anche il logo e il nome del profumo stampati sul pack: un inno allo sfarzo e allo splendore, ma intrisi di un’ essenzialità espressa finanche nel design di Starlight Shimmer.

 

Starlight Shimmer è disponibile in versione spray nei formati da 30 e 100 ml.

 

 

Yule, Solstizio d’ Inverno

 

Oggi, l’ Inverno fa il suo ingresso ufficiale. La notte raggiunge la sua massima durata e il giorno è un barlume fugace, pronto a svanire dopo poche ore. I fiocchi di neve, prima di imbiancare il suolo, sembrano cristallizzarsi nell’aria gelida: freddo e oscurità predominano. L’ atmosfera è impregnata di un sentore magico, il tempo si arresta come per immortalare istanti di solennità. E’ il Solstizio d’Inverno, e già da domani la luce, seppur impercettibilmente, farà poco a poco il suo grande ritorno. Non è un caso che l’ inglese “Yule” paia derivare dal norreno “Hjòl”, “ruota”, perchè con il Solstizio la ruota dell’ anno si trova nel suo punto più basso prima di ricominciare a salire. Da Hjòl potrebbero aver avuto origine il tedesco, il danese e lo svedese Jul così come l’islandese e il norvegese Jol, che stanno entrambi ad indicare sia il Solstizio d’Inverno che il Natale. I popoli germanici precristiani erano soliti associare innumerevoli leggende e simbolici rituali a questa data di transizione tra il buio e la luce. Ecco allora il Vecchio Sole che muore e il Sole Bambino che viene al mondo, il Re Agrifoglio (il re dell’ anno vecchio) che lascia il posto al Re Quercia (il re dell’ anno nuovo) ma, soprattutto, i falò: supremi emblemi di luce, inneggiavano alla rinascita del sole. Gli antichi Celti li tramutarono nel perno delle loro celebrazioni, danzando e festeggiando fino all’ alba intorno ai fuochi propiziatori. A Yule morte e rinascita sono mediate dalla trasformazione, poiche tutto ciò che perisce si trasforma per originare una nuova vita; è all’eterno ciclo della natura, infatti, che si rifanno i miti del Solstizio. E in questo primo giorno d’ Inverno, voglio augurarvi un Felice Yule con una spettacolare serie di abiti di Haute Couture: bianchi e fiabeschi come quelli di una Regina delle Nevi.

 

Ralph & Russo

Guo Pei

 

Givenchy

 

Ashi Studio

Georges Hobeika

Jean-Paul Gaultier

 

Yanina Couture

Dolce & Gabbana

 

Stephan Rolland

Elie Saab

 

Illustrazione “La Regina delle Nevi” by Elena Ringo http://www.elena-ringo.com [CC BY 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/3.0)]

 

Sulle tracce del Principe Maurice: il Buon Natale del Principe ai lettori di VALIUM

 

Lo avevamo lasciato tra le brume halloweeniane e lo ritroviamo sotto lo splendente sole di Palma di Maiorca: il termometro segna 22 gradi, la vegetazione rievoca atmosfere tropicali. Il Principe Maurice è nel suo buen retiro per festeggiare il Natale (non importa se in anticipo, e più avanti capirete il perchè) con i tanti amici che vivono sull’isola. Cene, party e aperitivi si susseguono, l’allegria è incrementata dalla perenne estate maiorchina, l’ esuberanza dei colori si riflette persino nel presepe che Maurice ha allestito. Ma il Principe è di buonumore a prescindere. Il Natale è una delle ricorrenze che preferisce: un break da condividere con le sue molteplici famiglie, dove per “famiglia” si intendono i vincoli di sangue così come le amicizie e i legami professionali di lunga data. Non è un caso, quindi, che le festività di  Maurizio Agosti Montenaro Durazzo  – questo il (nobile) nome con cui è registrato all’ anagrafe – si snodino tra le location più disparate. Tra un volo e l’altro sono riuscita a rintracciarlo proprio a Palma, ed è da qui che invia il consueto messaggio di auguri a tutti i lettori di VALIUM: perchè anche noi, da un po’ di tempo a questa parte, siamo onorati di rappresentare una delle sue famiglie!

Innanzitutto tanti cari auguri, Maurice. So che nel 2020 ci sorprenderai con una serie di performance inedite e sempre più esplosive, ma intanto raccontaci come sarà il tuo Natale…

Come hai anticipato, il mio Natale sarà suddiviso tra tanti luoghi e tante famiglie. Dalla famiglia vera e propria – ossia da mia sorella – vado ormai da anni il giorno di Santo Stefano, quando ci riuniamo insieme ai pochi parenti rimasti, e con i miei pronipotini il Natale sarà ancora più dolce. In questi giorni però sono a Palma, sull’ isola di Maiorca, con la famiglia costituita dai miei cari amici del posto: ho un programma di feste prenatalizie molto fitto, molto bello e interessante, oltre che appuntamenti di lavoro per eventi da realizzare qui nel 2020. Ve ne parlerò piu avanti! Quindi, dopo una serie di cene e di cocktail tra Milano, Roma e Maiorca, la vigilia di Natale la passerò probabilmente a Venezia, a casa mia, e spero di riuscire ad andare alla messa di mezzanotte di San Marco (augurandomi che non ci sia l’acqua alta) perché io adoro le vigilie, le celebrazioni, le messe: sono cattolico, e in fondo amo questa tradizione.  Il fenomeno dell’acqua alta a Venezia è sempre piu frequente, la Basilica è stata danneggiata e dato che con immensa emozione, il 20 Novembre scorso, ho avuto l’onore di accendere le luminarie di Piazza San Marco insieme al sindaco Luigi Brugnaro, vorrei completare il mio iter natalizio assistendo  ad una messa meravigliosa, con un grande coro, come lo è quella di San Marco la notte della vigilia. Il giorno di Natale sarò invece a Treviso per un pranzo dai Venerandi: un’ altra mia famiglia. Sono i titolari dell’ Odissea, un locale a dir poco incredibile, e organizzeranno un pranzo di Natale riservato agli amici e ai familiari. Io con loro collaboro moltissimo e sarà un piacere prendere parte a questo appuntamento! Dopodichè, subito in treno fino a Milano, dove già in serata andrò da mia sorella per la consueta riunione familiare di Santo Stefano. Dovrò organizzare un intero Tir di giocattoli destinati ai nipotini, perché mi piace tanto fare il Babbo Natale di turno.  Preferisco fare Babbo Natale piuttosto che la Befana! (ride, ndr) Infine, tra il 27 e il 30 Dicembre preparerò il Capodanno che passerò a Treviso, all’ Odissea, dove ho in programma un megaspettacolo. L’ anno scorso ho portato con me un cavallo dalle sembianze di unicorno. Stavolta ho in serbo una grande sorpresa, ma ve la svelerò solo a posteriori per non “fare spoiler”! Le mie feste sono movimentate come la mia vita, però devo dire che sono gioiose e ben condivise. Il Natale, secondo me, va vissuto proprio con questo spirito.

 

Il Principe, testimonial per l’accensione delle luminarie natalizie in piazza San Marco, insieme al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

Gli auguri di Natale del Principe Maurice, per VALIUM, sono ormai un’ istituzione: quali parole dedichi ai nostri lettori in questa attesissima occasione?

I tempi che viviamo sono strani, duri. Sono tempi dove si hanno poche certezze dal punto di vista politico, sociale ed economico. E’ importante, quindi, la certezza di avere accanto chi si ama in questa ricorrenza così tenera e gioiosa perchè coinvolge la figura di Gesù Bambino, dei bambini che sono felici di ricevere regali. Il mio augurio è che possiate trascorrere un Natale in assoluta tranquillità, serenità, al riparo dalle preoccupazioni che con l’anno prossimo, probabilmente, torneranno ad attanagliare l’anima. Il mio messaggio, non solo a Natale ma in qualsiasi circostanza, è quello di valorizzare i rapporti umani: i rapporti tra amici, tra familiari, perché sono l’unica cosa certa e bella che possiamo avere nella vita. Su questi punti fermi – perché lo sono – dobbiamo concentrare le energie per sentirci pronti ad affrontare tutte le prove che l’ esistenza ci mette di fronte. Le feste natalizie rappresentano quei pochi istanti di gioia che vanno condivisi. Il mio consiglio è di non mandare messaggi di auguri tramite i social. Telefonate alle persone care, ascoltate la loro voce e donate. Il regalo più bello è l’umanità: torniamo ad essere più umani. Un altro dei miei auspici è che questo momento di pace porti maggior consapevolezza nei confronti dei problemi, soprattutto quelli inerenti alla natura ed ai cambiamenti climatici che stanno devastando il pianeta. A Venezia ne abbiamo preso coscienza con l’ episodio drammatico dell’ acqua alta. Vi auguro, quindi, che il vostro Natale sia  un momento di pace, di serenità, ma anche di riflessione.

 

Il presepe “maiorchino” di Maurice

Sempre Maiorca: 22 gradi, pieno sole..

…e una natura lussureggiante

A conclusione della photogallery, torniamo a Venezia con l’aristocratico (quanto suggestivo) presepe a Palazzo del Principe

 

Photo courtesy of Maurizio Agosti