Summer 2019 Edit Heat of the Night: bagliori e sensualità torrida nella make up collection che NARS dedica all’Estate

 

Se siete rimasti intrigati dalla photogallery di On The Beach (per rivederla, cliccate qui), è tempo di approfondimenti: focus sulla torrida make up collection firmata NARS, Summer 2019 Edit Heat of the Night, che della spiaggia riflette le cromie oltre che il mood fascinosamente esotico. Le fan dell’Estate rimarranno letteralmente catturate da questa limited edition che si appropria delle sue atmosfere e le moltiplica in un tripudio di scintillante brillantezza. Luminosità e colori suggestivamente ispirati alle gradazioni della sabbia e di un tramonto sul mare sono i punti di forza della collezione; tutto inneggia al concetto di vacanza, ad una allure tropicale che non necessariamente coincide con una zona geografica, ma celebra lo stesso clima di sensualità “afosa”. L’attenzione di NARS si concentra sugli occhi e sul viso, esaltandoli grazie a due palette – Summer Lights Face Palette, pensata per il giorno, e Hot Nights Face Palette, dedicata alle magiche notti estive – contenenti ciascuna quattro ombretti, una terra abbronzante ed un illuminante per arricchire il make up di seduttivi bagliori. E le labbra? Non passano di certo in secondo piano: la formula del “matitone”, una scelta estremamente pratica, si rivela vincente. Potrete puntare su due proposte, la lucentezza satinata dei Satin Lip Pencil o il colore vellutato e saturo dei Velvet Matte Lip Pencil, consapevoli che entrambi sono nati per aggiungere un surplus di glamour alla vostra “fuga tropicale”. Che essa sia reale o immaginaria.

 

 

Impreziosire la notte, accenderla di una miriade di riflessi: la palette Hot Nights è stata creata ad hoc. La compongono quattro ombretti in tonalità avvolgenti e “cosmiche”, una terra abbronzante ed un illuminante che valorizza  il look. Gli ombretti, in fini polveri micronizzate, accentuano l’ intensità del colore pur mantenendosi impalpabili e vellutati. Le loro tonalità sono Pacific (un beige rosa iridescente), Paradis (un viola delicato iridescente), Maeva (un rosso mirtillo luminoso) e Black Sand (un prugna luminoso), che l’alternanza del finish matte e shimmer dota di un fascino ancor più ipnotico. Per un effetto pelle baciata dal sole, la terra abbronzante nella nuance Manini (un bronzo di media intensità) “riscalda” il viso e lo scolpisce con un sapiente contouring. L’ illuminante sfoggia invece uno sciccosissimo oro rosa (Tautira) per donare al make up un accento sfavillante, l’ideale per far brillare una notte d’estate.

 

 

Summer Lights è la palette dedicata alle ore del giorno, e le sue shade lo dichiarano a chiare lettere: gli ombretti si chiamano Rainwater (un beige luminoso avvolgente), Hibiscus (un bronzo-giallo perlato), Papeete (un terracotta matte), Hei (un marrone luminoso), mentre la terra abbronzante porta un nome che rievoca viaggi senza meta o, a scelta, una celebre hit dei Missing Persons, “Destination Unknown”, ed è un bronzo neutro matte che dona al viso un’ intensa sfumatura ambrata. L’ illuminante Paper Flower, color champagne perlato, è il tocco finale di questo make up ad alto tasso di radiosità.

 

 

Alle labbra, la limited edition Heat of the Night dedica i Satin Lip Pencil, matitoni ultrapigmentati ed altamente idratanti. Colore vibrante e finish satin si coniugano con una versatilità all’ insegna del multiuso: i Satin Lip Pencil sono utilizzabili come rossetto, contorno labbra o, mixati ad altri prodotti, come prezioso strumento per ottenere cromie sempre nuove e sorprendenti. Le tonalità che esibiscono si ispirano ai più bei parchi internazionali e sono Golden Gate (un lilla che vira al rosa), Exbury (rosa chiaro), Balboa (un marrone che vira al rosa) e Giusti (un rosa brunito).

 

 

I Velvet Matte Lip Pencil vantano una texture cremosissima e a lunga tenuta che l’aggiunta della vitamina E, del silicone e di ingredienti emollienti dotano di incredibili proprietà nutrienti. Il finish matte viene esaltato da un tripudio di pigmenti che intensificano il colore, donando scorrevolezza e al tempo stesso un’estrema precisione al tratto. Ideali per il contorno labbra così come per accentuarne i volumi, i Velvet Matte Lip Pencil rappresentano il rossetto perfetto: morbidi, setosi, confortevoli, sono talmente eclettici da risultare al tempo stesso sobri e audaci. Le nuance in cui si declinano sono Promiscuous (un rosa orchidea), Good Times (un nude che vira al beige), Dance Fever (un marrone che vira al rosa) e Take Me Home (un rosa brunito).

 

 

 

 

On The Beach

Per scorgere l’eternità in un granello di sabbia
e il paradiso in un fiore di campo
tieni l’infinito nel palmo della mano
e l’eternità in un’ora.

(William Blake)

La spiaggia: location associata all’ Estate per eccellenza, “area di mezzo” tra la terra e il mare. Una distesa di sabbia declinata in diverse sfumature, generalmente nei toni dell’ocra e del beige, che si fa più compatta man mano che le onde la lambiscono. La spiaggia è effimera, leggera, non trattiene le  impronte e le lascia cancellare via dal vento. Il tempo sembra non avere coordinate, nei suoi spazi: tutto passa, tutto è in continuo divenire…Persino i castelli di sabbia costruiti sulla riva, prima o poi, vengono distrutti dalla marea. La spiaggia è libertà, è luogo e non-luogo, è territorio consacrato all’ ozio o punto di partenza per avventurose traversate oltremare. Affacciata su una massa acquosa sconfinata, guarda costantemente verso l’orizzonte. E quando il sole picchia forte, ribolle sotto i piedi costringendoli ad avanzare frenetici in un esotico tintinnio di cavigliere. VALIUM, oggi, rende omaggio a uno dei più invitanti emblemi della stagione calda: conviviale o solitaria, caotica o paradisiaca, la spiaggia simbolizza infatti l’ Estate stessa. Non è un caso che una delle top nuance Pantone, Soybean, sembri proprio una variante del color sabbia. Natura e stile si incastrano in un perfetto puzzle cromatico, l’ “ispirazione” come denominatore comune. Così nasce l’idea di questa gallery, molto estiva ed altrettanto aerosa della sabbia sollevata dalla brezza marina.

 

Dion Lee

Dior

Chloé, Tess bag

Valentino

NARS, Summer Edit 2019 collection

Luisa Beccaria

Fenty Beauty Stunna Lip Paint Unbotton

Jacquemus

Jill Sander

Valentino

Tom Ford

Chloé

Gucci

Prada

Delpozo

Marc Jacobs

Dolce & Gabbana

Alberta Ferretti

NARS smalto tonalità Zakynthos

Dolce & Gabbana

 

 

 

 

Glitter People

 

” La danza è tutta la mia vita. Esiste in me una predestinazione, uno spirito che non tutti hanno. Devo portare fino in fondo questo destino: intrapresa questa via non si può più tornare indietro. È la mia condanna, forse, ma anche la mia felicità. Se mi chiedessero quando smetterò di danzare, risponderei “quando finirò di vivere”. “

Rudolf Nureyev

 

 

Photo by David Bailey via Kristine from Flickr, CC BY-NC 2.0

 

 

 

“The Dawn of Romanity”, lo straordinario tributo di Fendi a Karl Lagerfeld

 

Il 19 Luglio scorso, ricorrevano cinque mesi dalla scomparsa di Karl Lagerfeld. In suo ricordo, ed in omaggio dei 54 anni di collaborazione che hanno legato il leggendario designer alla Maison Fendi, il brand capitanato da Silvia Venturini Fendi ha organizzato una sfilata di haute couture AI 2019/20 potentemente suggestiva. La collezione, dal significativo titolo di “The Dawn of Romanity” (“l’alba della Romanità”), include in tutto 54 look – ognuno a celebrare il connubio tra Herr Lagerfeld e la Maison – ed è stata presentata il 4 Luglio in un’ incantevole location di Roma, il Colle Palatino, con la splendida visuale del Tempio di Venere, del Colosseo e dei Fori Imperiali. Siamo nella culla della Città Eterna, esattamente nei pressi di uno dei templi più estesi dell’ Urbe; sorse in onore delle dee Venus Felix e Roma Aeterna, e Fendi si è avvalsa del suo imponente scenario per far sfilare silhouette inneggianti alle creazioni d’archivio di Karl Lagerfeld ed al periodo storico che entrambi hanno condiviso. Risaltano gli anni ’70, così fervidi e ricchi di creatività innovativa, ma l’ ispirazione spazia ad ampio spettro: dalla magnificenza dei marmi romani agli accenti mitologici, dagli artisti della secessione viennese a “Gruppo di famiglia in un interno”, il film che Luchino Visconti ambientò in un sontuoso palazzo patrizio di Roma e che vede come protagonista una Silvana Mangano in total look Fendi. Ma torniamo al défilé al Tempio di Venere. Mentre la luna effonde la sua luminosità in un cielo sempre più buio, l’ evento ha inizio. Apre la sfilata un suit pantalone bianco dalla sartorialità ineccepibile; spalline squadrate, ampi rever, maniche a sbuffo chiuse da eleganti polsini: l’allure è più che mai Seventies, il glamour ricorda Bianca Jagger. Ad hoc anche la scelta di acconciare la chioma delle modelle nel tipico caschetto dell’ epoca, con tanto di frangia e punte arrotondate all’ insotto, declinandolo in svariati colori.

 

 

Ogni mise che appare in passerella è un’ ode al savoir faire più squisito. Abbondano le pelliccie (anche in versione “alternativa”), fantasie marmoree ornano long dress e suit amalgamandosi a geometrie moderniste oppure agli ornamenti della Roma antica. Trasparenze, tessuti translucidi o marcatamente scultorei si alternano, sfoggiando di volta in volta una florealità bucolica ricca di spighe, intagli, grafismi klimtiani o pattern che rievocano stilizzati decorativismi d’antan. Gli abiti somigliano a preziose opere di architettura, dove l’effetto marmo, per contrasto, si affianca all’ impalpabilità del tulle; nell’ insieme, tuttavia, la collezione ostenta un’ allure – seppur soave, iper femminile e fluida  – altamente strutturale. La palette la esalta con toni in cui predominano il beige, il panna e il grigio, ma anche il nero, sobrie tonalità pastello e un oro “liquido” non passano inosservati. Una serie di vestiti impalpabili, con lunghe maniche a sbuffo ed adornati di spighe e fiori, accentua il mood idilliaco che fa da trait d’union tra il mondo antico e l’ audace modernità. La spettacolarità della location rientra inoltre nel grande progetto di restauro che Fendi dedica, dal 2013, alle meraviglie romane: dopo la Fontana di Trevi, il Palazzo della Civiltà Italiana e Fendi for Fountains ( l’iniziativa di “restyling” destinata alle fontane del Gianicolo, del Mosè, del Ninfeo e del Peschiera), la Maison devolverà 2 milioni e mezzo di euro al restauro del Tempio di Venere. L’ amore di Fendi per Roma è ormai sancito a pieno titolo, ed è un amore ricambiato. Gli scenari unici, i monumenti arcaici, i preziosi reperti della capitale  rappresentano lo sfondo perfetto per evidenziare e raccontare, a un tempo, le radici e lo straordinario savoir faire della casa di moda fondata da Adele Casagrande e da Edoardo Fendi nel 1925.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto del Tempio di Venere di Anthony Majanlahti via Flickr, CC BY 2.0

 

 

Lunar Trip

ISABEL MARANT

Argento spaziale per ricordare lo sbarco dell’ uomo sulla luna, glitter e tessuti metallici per celebrare il 50esimo anniversario della data in cui un sogno vagheggiato sin dalla notte dei tempi si fece realtà. Era il 20 Luglio 1969 quando, grazie alla missione Apollo 11, Neil Armstrong e Buzz Aldrin misero piede sul suolo lunare: un mondo avveniristico e completamente inesplorato si svelava ai loro occhi. Mito, leggenda e suprema icona, emblema associato al femminile per eccellenza, la luna ha sempre rappresentato, nei secoli, la presenza luminosa e magica che veglia sulla notte dell’ uomo. Alla fine degli anni ’60 numerosi designer, in tributo all’ allunaggio, la citarono in collezioni all’ insegna dello stile “Space Age”: pionieri furono André Courrèges, Pierre Cardin e Paco Rabanne,che creò anche i costumi di scena per il film “Barbarella” con Jane Fonda. Oggi, bagliori argentei e un mood tra il seduttivo e il galattico rievocano i memorabili istanti in cui la luna accolse la prima presenza umana.

 

 

JULIEN MACDONALD

 

TALBOT RUNHOF

 

CELINE

 

ALBERTO ZAMBELLI

 

TADASHI SHOJI

 

KAIMIN

 

 

 

Rouge Pur Couture Stud Edition: con Yves Saint Laurent il make up labbra si fa rock

 

Quando si pensa a Saint Laurent, i primi termini che vengono in mente sono “rock”, “glamour”, “rock chic” (in ordine sparso): praticamente i cardini della sua cifra stilistica dall’ era Slimane in poi. Che non ha convolto solo l’universo fashion, bensì anche le collezioni make up proposte dal brand. E nel pieno della stagione calda, Yves Saint Laurent Beauty ci sorprende con una nuova capsule in puro mood rock couture: quattro rossetti che coniugano borchie e chic, palcoscenico e passerella. Rouge Pur Couture Stud Edition accende i riflettori sulle labbra e le “manda on stage” avvalendosi di nuance vibranti, intense, inneggianti a una palette che, a partire dal rosso, esplora gradazioni come il rosa, il fucsia, l’arancio. Esplosivi ma raffinatissimi, dal finish satinato, i lipstick della capsule sfoggiano un colore ad alta pigmentazione e si avvalgono di un connubio di estratti naturali e di idrosfere che accentua le loro proprietà idratanti. Anche il pack sottolinea l’allure rock-luxury che li contraddistingue, tingendosi delle shade di ognuno ed ammantandosi di pois argentati simili a borchie. Non ci resta che scoprire insieme questa grintosissima limited edition!

 

01- Le Rouge

Smagliante, audace, travolgente, il rosso non può mancare in una collezione dedicata al rock. La nuance di 01 Le Rouge trabocca di passionalità e dona nuova linfa ad un colore spesso considerato un classico.

 

 

09 – Rose Stiletto

Il nome è un intrigante mix di femminilità e di seduzione: e 09 Rose Stiletto lo onora con il suo rosa sofisticato ma vagamente decadente, proprio come si addice a una rockstar.

 

 

13 – Le Orange

E’ un arancio così profondo da virare al corallo. 13 Le Orange sembra scaturire dalle note di un ritmo serratissimo, vorticoso e talmente trascinante da lasciare il pubblico senza fiato.

 

 

99 – Fuchsia Allusion

E’ la “regina del palcoscenico”: ipnotico, ammaliante e ricco di fascino, 99 Fuchsia Allusion cattura grazie ad una gradazione che non passa inosservata. E’ sensuale e sfrontato, ma con giocosità. Quanto basta per una seduzione DOC.

 

 

 

 

 

 

New Icons: Zendaya

 

Ventitré anni e già una carriera prestigiosa alle spalle. Ma anche, non c’è bisogno di dirlo, un futuro scintillante davanti a sè: sto parlando di Zendaya, star poliedrica e nuova musa di Tommy Hilfiger, insieme al quale ha firmato una collezione di chiaro stampo anni ’70 – “Tommy x Zendaya”, appunto. Fashion icon del Terzo Millennio, Zendaya si cala nelle vesti di un’ eroina dei Seventies (senza disdegnare il decennio successivo) per celebrare l’ empowerment femminile e il contributo donato in tal senso da donne emblematiche. Penso a Jane Fonda, a Pam Grier, a Maria Schneider, al trio FawcettJacksonSmith delle “Charlie’s Angels”, tutte accomunate – nella vita o sullo schermo, a volte entrambi – dalla ribellione verso i ruoli predefiniti. Nel lookbook della collezione, Zendaya reinterpreta il loro fascino con disinvoltura. D’altronde, è lei stessa una “role model” oltre che attrice, cantante, produttrice, modella, ballerina, designer e ambasciatrice per l’ organizzazione no-profit Convoy of Hope, impegnata nella lotta internazionale alla povertà. Figlia di una statunitense di origini scozzesi-tedesche e di un afroamericano dell’ ArkansasZendaya Maree Stoermer Coleman – questo il suo nome all’ anagrafe – si è sempre battuta a favore dell’ inclusività e dell’ uguaglianza razziale: non è un caso che sia una presenza ricorrente nel concept-album “Lemonade” di Beyoncé. E se la sua popolarità viene associata a quando, ancora giovanissima, recitava per il Disney Channel, in pochi sanno che aveva debuttato anni prima sul palcoscenico del California Shakespeare Theatre di Orinda (“Ero una strana bambina di otto anni veramente interessata a Shakespeare, lo capiva e ne apprezzava la lingua”, ha dichiarato). La sua carriera ha preso quota tra ruoli di modella, testimonial e protagonista di video musicali; poi sono venute le serie TV, l’esordio discografico, i film (sul set della pellicola TV Disney “Nemici per la pelle” il suo primo ciak), la dibattuta partecipazione all’ 87ma edizione degli Oscar, dove si presentò con i capelli avvolti in dreadlocks suscitando pungenti critiche: un episodio che le valse l’appoggio di molti, tra i quali la Mattel, che le dedicò una Barbie acconciata in “Rasta style”. Al cinema l’abbiamo vista per la prima volta nel 2017, nel film campione di incassi “Spider Man: Homecoming”. Da allora, gli impegni di Zendaya si sono moltiplicati in ogni settore si sia cimentata (nel 2013 ha persino scritto un libro dedicato agli adolescenti), regalandoci memorabili apparizioni sul red carpet del Met Gala. Oggi, ritroviamo la magnetica californiana nei panni di brand ambassador di Tommy Hilfiger. Che sono “panni” cool e audaci, splendide rivisitazioni di capi cult dell’ epoca a cavallo tra gli anni ’70 e ’80: “Tommy x Zendaya” include jeans a zampa di elefante, t-shirt “zodiaco” dalle effigi psichedeliche, suit in puro gusto Studio 54 e tanti abiti, di volta in volta sleeveless, luccicanti d’oro o con le spalline incrociate sul collo, ma sempre semi-lunghi rievocando quelli indossati da Jane Fonda in “Klute”. Un paio di stivali con tacco, una chioma alla Farrah Fawcett e grandi cerchi alle orecchie come Foxy Brown completano i look, facendo apparire Zendaya un’ icona di quasi mezzo secolo orsono. La classe non è acqua, è proprio vero; e neppure lo stile. Concludo con una succosa anticipazione: Miss Coleman, in questi giorni, è stata nominata volto della nuova fragranza Idôle di Lancôme, che verrà lanciata il 22 Agosto. Per saperne di più…rimanete sintonizzati!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dolce & Gabbana Alta Moda AI 2019/20: mitologia e spettacolarità nella Valle dei Templi di Agrigento

 

Sta per calare la notte, sulla Valle dei Templi di Agrigento. Il momento è quello, magico, che sfuma i colori del tramonto nell’ azzurro intenso del crepuscolo. In quegli stessi istanti, un pubblico di 300 persone assiste a un fashion show che verrà ricordato come uno dei tributi più spettacolari alla Sicilia e al suo patrimonio storico/culturale: su una passerella che fuoriesce dal maestoso Tempio della Concordia sfilano le creazioni di Alta Moda AI 2019/20 di Dolce & Gabbana, autentici capolavori di preziosismi ed allure mitologica valorizzati da una location che definire incantevole è dir poco. Ad indossarli, tra le 156 modelle presenti, sono top del calibro di Bianca Balti, Helena Christensen, Isabeli Fontana, Marpessa Hennick, al tempo stesso muse e vestali; considerando che la regia dell’ evento è stata affidata al Premio Oscar Giuseppe Tornatore, inoltre, potrete facilmente intuire il livello di sontuosità del défilé. In un tripudio di sartorialità, impeccabile savoir faire e pregiatissimi materiali, sul catwalk si alternano alate Cupido vestite d’oro, reminiscenze delle dee Era e Afrodite, novelle Atena con tanto di elmetto, creature munite di arco e frecce in onore di Eros, ma anche di Artemide. Non mancano neppure le ninfe, provenienti da boschi fatati quanto antichissimi.

 

 

Un’antichità che si rinviene in ogni dettaglio della collezione, a partire dalla forma ad anfora degli abiti per approdare ai motivi ornamentali ispirati alle effigi di civiltà remote, all’ epoca di maggior splendore di quell’ Akragas divenuta oggi – con il nome di Valle dei Templi Patrimonio dell’ Umanità Unesco. Decori mitologici ricorrono anche sui long dress vaporosi, di stampo Barocco, abbinati ad aderentissimi corsetti; e poi si succedono frange, pepli scintillanti, lunghe mantelle, tessuti di volta in volta impalpabili o damascati. Gli accessori prendono parte a pieno titolo a quest’ode all’età antica: capitelli, colonne e statue in minatura si stagliano sui copricapi affiancandosi a corone di ogni foggia, non di rado floreali o vegetali come quelle della Grecia del tempo che fu. Ai piedi, i calzari ricalcano i raffinatissimi modelli che successivamente vennero adottati nell’ Impero Romano. Persino la palette cromatica contribuisce ad arricchire look già di per sè mozzafiato. L’oro predomina e si intercala al nero, al bianco, al celeste, al burgundy, al giallo, a pennellate di rosa, ma gli scenografici abiti Barocchi della collezione, con gonne amplissime di ispirazione “Il Gattopardo”, sono un trionfo di tonalità pastello. I gioielli, dal canto loro, meritano una menzione a parte. Non è un caso che Dolce & Gabbana, durante la loro tre giorni siciliana, li abbiano celebrati con una sensazionale esposizione dedicata all’ Alta Gioielleria a Palma di Montechiaro, la città che fa da sfondo al più noto romanzo di Tomasi di Lampedusa. Nella suggestiva Sciacca, invece, è stata la volta dell’ Alta Sartoria, la “haute couture” della moda uomo che ha sfilato all’ interno del Palazzo dei Gesuiti. Ma l’ incredibile kermesse (tenutasi dal 4 al 6 Luglio) non è destinata a rimanere solo un ricordo: fino al 15 Settembre, infatti, la passerella del défilé non verrà rimossa per permettere ai turisti in visita al Tempio della Concordia di percorrerla e di raggiungere la cella interdetta al pubblico. A distanza di secoli dall’ edificazione di Akragas, la Valle dei Templi rivive dunque tutto il suo splendore più ammaliante grazie all’ omaggio che Dolce & Gabbana hanno tributato alla Sicilia, terra natale di Domenico Dolce. Un omaggio scaturito dal profondo del cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto del Tempio della Concordia di CucombreLibre via Flickr, CC BY 2.0

 

 

Glitter People

 

” Trova qualcosa che ti rende felice e buttati.”

  Zendaya

 

 

Foto tratta dalla collezione “Tommy x Zendaya” SS 2019. Stay tuned per scoprire l’articolo che VALIUM dedicherà nei prossimi giorni alla “New Icon” Zendaya e agli esplosivi look anni ’70 che la star ha creato in collaborazione con Tommy Hilfiger!