Novembre Accessori Parade

Fendi

Torna la parata degli accessori più cool tratti dalle collezioni Autunno Inverno 2023/24. Siamo ormai a Novembre inoltrato: il freddo repentino, le piogge e il vento sferzante ci accompagnano verso l’Inverno lungo un sentiero sempre più breve. E’ tempo di cuissardes, di ankle boots da combattimento, di plaid-mantelle da avvolgere attorno al corpo…Le tonalità sono perlopiù neutre, ma non mancano vividi accenti di colore. I gioielli si fanno maxi per non “perdersi” tra le sciarpe, i colli dei cappotti o delle eco pellicce. Del passamontagna abbiamo già parlato (rileggi qui l’articolo). Tra i copricapi, lo affiancano cappelli e calotte inedite che velano finanche gli occhi. La battaglia modaiola contro i primi freddi presegue imperterrita, spesso incurante delle temperature ogni giorno più gelide: un ultimo giro di valzer prima di raggiungere i bagliori e lo scintillio del Natale.

 

Max Mara

Eudon Choi

Etro

Ermanno Scervino

Vivienne Westwood

Roberto Cavalli

Zimmermann

Jil Sander

Vivienne Tam

Gucci

Marco Rambaldi

Vaquera

Isabel Marant

Alberta Ferretti

 

Autunno Inverno 2023/24: Accessori Grand Parade

EENK

Gran parata di una serie di accessori tra i più sfiziosi, più cool, più originali ed eccentrici dell’ Autunno Inverno 2023/24. Denominatore comune? L’estro. Non un unica tendenza, bensì fantasia pura profusa a piene mani tra borse, calzature, guanti, copricapi, cinture e gioielli. L’ispirazione si coniuga con la creatività e l’inventiva azzerando il proverbiale grigiore della stagione fredda: è la dimostrazione di come la moda, suscitando stupore e meraviglia, sia tutto fuorchè una celebrazione dell’effimero e riesca perfettamente ad incidere sulla percezione del reale.

 

BUZINA

HABEY CLUB

LOLA CASADEMUNT

LARUICCI

Y/PROJECT

SHIATZY CHEN

ZIMMERMANN

ROKH

DUNDAS

OFF-WHITE

LANVIN

SHUTING QIU

PHILIPP PLEIN

ANNAKIKI

JIL SANDER

VIVETTA

PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI

ANDREADAMO

BLUMARINE

TOD’S

EMPORIO ARMANI

MARCO RAMBALDI

PRADA

MAX MARA

MOSCHINO

ETRO

ICEBERG

ROBERTO CAVALLI

FENDI

VIVIENNE TAM

DEL CORE

DSQUARED2

SIMKHAI

BIBHU MOHAPATRA

AWAKE MODE

COMME DES GARCONS

NATHALIE CHANDLER

 

L’ accessorio che ci piace

 

Oggi vi presento una deliziosa novità firmata Valentino: la ballerina Rockstud in raso. E’ un piccolo gioiello che fonde grinta e preziosità, rendendo i contrasti un suo punto di forza. Innanzitutto, il termine “ballerina” le calza a pennello; nasce ispirandosi alla tipica scarpetta da danza classica, ma non a una scarpetta da punta. Le sue, di punte, sono infatti decisamente arrotondate. Il tacco è rasoterra, misura solo 5 mm, e la tomaia viene impreziosita da un piccolo fiocco in tessuto. Il caratteristico motivo a borchie Rockstud, in questo caso laccate e ton sur ton, decora la bordatura posta sullo scollo della scarpa e il cinturino intrecciato, che si allaccia intorno alla caviglia.

 

 

L’ effetto d’insieme? Una calzatura super chic, femminilissima ma arricchita da un motivo ornamentale “strong” come le borchie Rockstud. Ci piace perchè è piena di stile, una meravigliosa rivisitazione della ballerina, e l’amore con cui è stata realizzata – completamente a mano – risulta palpabile. Godetevi qui il video del suo processo di creazione: un tributo allo straordinario savoir faire degli artigiani della Maison Valentino. E la palette cromatica? La ballerina Rockstud in raso è disponibile in vari colori: Nero, Water Lilac (un lilla chiarissimo) e Crystal (con cristalli argentati applicati su nappa), ma la nostra scelta è caduta sul vibrante e iconico Pink PP (la nuance di fucsia che Pierpaolo Piccioli ha celebrato nella collezione Autunno Inverno 2022/23 del brand). Esiste, poi, una particolare versione della scarpa che ostenta lacci borchiati intrecciati fino all’ altezza del ginocchio. Questo modello è declinato in due diversi colori, Nero e Rose Cannelle (una gradazione a metà tra il nude e il rosa antico). Insomma, non c’è che l’ imbarazzo della scelta. Il denominatore comune di tutte le varianti rimane, in ogni caso, l’ altissimo tasso di fascino emanato dalla ballerina Rockstud in raso.

 

 

 

L’ accessorio che ci piace

 

Che il giallo sia uno dei colori che ci piacciono di più quando il sole torna a splendere, VALIUM l’ha evidenziato nel post dedicato al look e all’ accessorio di Maggio. Ma in occasione dell’uscita della Capsule Eté di Jacquemus, il concetto va assolutamente ribadito: uno degli accessori che include, la borsa Le Bambino long Ficiu, è un vero e proprio must have. In giallo è solare, esuberante, energetica, un’ode all’Estate che arriverà a breve. Però devo essere sincera, l’intera palette cromatica è semplicemente incantevole: un celeste chiarissimo, sognante, quasi onirico; un affascinante giallo pastello che vira al panna; un beige luminoso; un marrone intenso e lucente. Potete ammirare tutte le nuance di Le Bambino nelle foto pubblicate qui di seguito. Intanto, scopriamo qualcosa di più sulla borsa. In pelle liscia, misura 26 cm di lunghezza x 14 cm di altezza; è pratica, maneggevole, esteticamente perfetta. Il suo design è minimale. La forma, rettangolare, si svasa leggermente verso il fondo.

 

 

A tanta pulizia delle linee si sposa, per contrasto, uno “spallaccio” (o manico/tracolla) composto da un tripudio di fili di pelle: un dettaglio che, insieme al logo metallico color oro impresso sulla borsa, sottolinea la straordinaria iconicità dell’accessorio. Le Bambino è completamente foderata in cotone; vanta una tasca interna ed una, applicata sul retro, con funzione prettamente decorativa. La chiusura viene assicurata da una linguetta magnetica collocata sulla patta. Le Bambino long Ficiu si può portare a mano oppure a spalla: un ottimo modo per esaltare il suo scenografico “spallaccio”.

 

Le Bambino long Ficiu in Light Blue

Le Bambino long Ficiu in Light Yellow

Le Bambino long Ficiu Dark Beige

Le Bambino long Ficiu Brown

 

 

L’ accessorio che ci piace

 

Il secondo weekend dedicato al Festival di Coachella si avvia alla conclusione. Quest’anno, il celeberrimo Coachella Valley Music and Arts Festival è stato suddiviso in due tranche corrispondenti, rispettivamente, al fine settimana compreso tra il 14 al 16 e a quello tra il 21 e il 23 Aprile. Organizzato come sempre in California, all’ Empire Polo Club di Indio, Coachella è un appuntamento irrinunciabile che coniuga le performance musicali degli artisti con una location a dir poco iconica e con i trend modaioli più cool (rileggi qui l’articolo che VALIUM ha pubblicato sul Festival). Il fashion world non ha mai mancato di proporre look e capsule pensati per l’evento che annualmente anima la suggestiva Coachella Valley. Gladys Tamez Millinery, la modisteria luxury con base a Los Angeles che vanta innumerevoli star hollywoodiane tra i suoi clienti, quest’ anno ha dedicato al Festival un’ intera linea di cappelli. Se seguite VALIUM, conoscete già Gladys Tamez (guarda qui lo strepitoso editoriale che il fotografo Diego Diaz Marin realizzò per lei nel 2018) : la modista, nata in Texas e cresciuta in Messico, ha studiato a Monterrey e a Firenze prima di iniziare la sua liason con i cappelli ispirandosi a quelli dei toreri del Messico del Nord.

 

 

In omaggio a Coachella, Gladys Tamez ha ideato una serie di straordinarie creazioni. La linea è stata battezzata Festival Shop e sancisce il predominio del modello da cowboy, naturalmente in chiave inedita e del tutto sui generis: colori eye-catching come il rosa, il rosso fuoco e il lavanda vengono esaltati da nastri di gros grain, miriadi di cristalli e stelle paillettate ornamentali. Ma il cappello più sorprendente è senz’altro il modello identificato come “Nomi”. Vanta un design da cowboy perfettamente strutturato, con la falda rialzata lateralmente, ed è realizzato in velluto di feltro. A renderlo unico è una fitta cascata di strass scintillanti che adorna la calotta del cappello e il bordo della tesa: l’effetto è mozzafiato, potentemente teatrale (vedi foto sopra). L’ imprinting country-western vira al glamour più sfrenato, combinando la tradizione con un “Las Vegas style” dagli accenti superchic. “Nomi” (disponibile nei colori magenta, grigio, nero e alabastro) non passa certo inosservato. Basti pensare che è un accessorio che, preso singolarmente, è in grado di arricchire e definire in toto il look: Gladys Tamez ha creato un autentico “cappello statement” che intriga e stupisce ai massimi livelli. Al Festival di Coachella come altrove.

 

 

La primavera di A.Bocca: un tripudio di colori tra modelli iconici e tante novità

 

La collezione Primavera Estate 2023 di A.Bocca si arricchisce di nuovissimi modelli e colori. Include ad esempio svariati sandali, ma voglio soffermarmi su esemplari più prettamente primaverili. Le iconiche Two for Love predominano, e coniugano il loro inconfondibile scollo a cuore con tonalità che rimandano a una vibrante palette cromatica: il lavanda, il rosa bubblegum, il mandorla e il turchese fanno il loro ingresso trionfale, che siano declinati in vernice oppure in nappa. A queste nuance si alternano la pelle con stampa paillettes (oro o iridescente) e l’argento specchiato con motivi floreali. Per quanto riguarda i modelli, le slingback non passano certo inosservate: adoro quelle con doppio cinturino e le fibbie a forma di cuore. La punta è vagamente squadrata, il tacco misura 2,5 cm. Sono realizzate in pelle verniciata e sfoggiano colori eleganti o mozzafiato come il nero e il rosa bubblegum. Ma nella versione Two for Love, con scollo a cuore e tacco che spazia dai 2,5 ai 4,5 cm, la gamma cromatica include anche il turchese, il lavanda e il verde mela. Se amate le scarpe con il tacco piuttosto alto, puntate su un’altra meravigliosa slingback: è in vernice ed esibisce una tonalità mandorla estremamente raffinata. La punta, squadrata, si affianca ad uno scollo nella stessa forma impreziosito da un cinturino. Il tacco, basato e massiccio, raggiunge i 7,5 cm. E poi, c’è la novità di stagione. Da A.Bocca, infatti, la stampa Vichy debutta in grande stile: a quadretti bianchi e turchesi,  si fa notare su una pump in vernice con triplo cinturino e fibbie a cuore. Il tacco, anche stavolta basato e alto 7,5, contribuisce a slanciare la scarpa, una delle più sfiziose che il marchio ha pensato per questa stagione.

 

Triple strap in vernice stampa Vichy

 

Two for Love in specchio stampa ginko

 

 

 

Febbraio: il look e l’accessorio del mese

AK for Vivienne Westwood

 

Che ti mormora il sangue negli orecchi e alle tempie
quando è là di febbraio che nel bosco
ancora risecchito corre voce
d’una vita che ricomincia.
(Mario Luzi)

 

Febbraio, dal latino “februare”, ovvero “purificare”. Nell’ antica Roma, era il periodo che coincideva con i rituali di purificazione in onore di Februus, un dio etrusco, e di Febris, una dea romana. Per il calendario dei latini, che iniziava a Marzo, era l’ ultimo mese dell’ anno e contava 29 giorni, 30 con l’anno bisestile. Curiosamente, però, venne introdotto solo nel 700 a.C.: i latini reputavano l’ Inverno una stagione priva di mesi. Ad inserire Gennaio e Febbraio fu Numa Pompilio, mentre (secondo la leggenda) Augusto tolse un giorno a Febbraio per aggiungerlo ad Agosto, il mese che gli era stato dedicato. Augusto non sopportava infatti l’idea che il mese di Luglio, che omaggiava Giulio Cesare, fosse più lungo di quello che lo rappresentava. Attualmente, Febbraio ha 28 giorni e 29 solo negli anni bisestili. E’ l’ultimo mese invernale prima dell’ Equinozio di Primavera, e da sempre rappresenta un trait d’union tra le due stagioni. A Febbraio la natura è ancora assopita, il clima rimane polare, ma le giornate si allungano e spuntano sporadici indizi primaverili. Le festività del mese spaziano dalla sacralità della Candelora ai cuori di San Valentino per poi approdare ai fasti profani del Carnevale, un periodo di baldoria che precede la Quaresima. Maschere, coriandoli, parate, balli, feste e una mirade di dolci tipici sono i punti cardine di queste settimane goderecce e altamente liberatorie culminanti con il Martedì Grasso. In Italia, il Carnevale di Venezia (datato 1296) e il Carnevale di Viareggio (datato 1873) sono i più antichi e prestigiosi a livello internazionale.

Il look del mese

L’ abito di AK for Vivienne Westwood, composto da un bustier e da una gonna a palloncino ricca di drappeggi, ha lunghe maniche balloon “indipendenti” che scendono a strascico inglobandosi nella gonna. Il colore è bianco, rigorosamente all over: rimanda alla pianta sacra di Imbolc (rileggi qui l’articolo), il bucaneve, al latte di pecora importantissimo per il sostentamento degli antichi popoli e alla purezza di Brigid, la giovane dea del triplice Fuoco venerata dai Celti. Le scarpe abbinate all’ outfit, dotate di vertiginose zeppe con plateau, ricordano vagamente le “Chopine”, delle calzature femminili che a Venezia spadroneggiavano tra il XV, il XVI e il XVII secolo. Le donne della Serenissima adoravano questo modello di scarpa, la cui zeppa sfiorava i 50 cm. La maschera che la modella sfoggia sul catwalk rievoca invece l’ elemento più emblematico e iconico del Carnevale.

L’accessorio del mese

 

 

Non si tratta, in realtà, di un accessorio bensì di una fragranza: White Moss & Snowdrop di Jo Malone London è una Eau de Cologne candida come la neve. Contiene petali di bucaneve, il fiore simbolo di Febbraio, muschio di bosco e un accordo di cardamomo e ambra dorata che rende inebriante il suo aroma. Il bucaneve, con i suoi sognanti fiori color bianco latte, sboccia esattamente in questo periodo. Non si cura della neve che ammanta il sottobosco, schiude i petali e sembra annunciarci l’ imminente Primavera. Battezzato anche “Stella del Mattino”, è un poetico emblema di speranza e di purezza.

 

 

 

Nodaleto goes (hot) pink

 

Il fucsia, Valentino docet, sta spopolando letteralmente. Anche Nodaleto goes (hot) pink: e lo fa tingendo di questo vibrante colore uno dei suoi modelli più iconici, le Bulla Smith. L’ alto plateau e il tacco massiccio e svasato sono quelli signature di Nodaleto; le Bulla Smith, però, si allacciano al collo del piede con un duo di cinturini dalla fibbia diamantata. La scarpa è in vero cuoio, ma interamente rivestita di un tessuto effetto seta. Il tacco misura 8.5 cm. La combinazione del tipico design minimal-girly con la texture setosa dà vita ad una allure intrisa di glamour: non è un caso che le Bulla Smith siano già una calzatura cult. Ad accentuarne l’iconicità ci pensa il colore, quel fucsia ormai svettato in top position nella palette cromatica stagionale.

 

 

 

 

L’ accessorio che ci piace

 

Mai parlare di “corda”, quando ci si riferisce a quella delle imbarcazioni. Chiamatela “cima”, “amantiglio”, “traversino”, “spring”, “drizza”, “scotta”, “codetta”, “gomena”, “matafione” e via dicendo: ogni nome definisce l’esatta funzione del cavo. Nel caso dei sandali di Bohonomad, il modello di tendenza dell’ estate, il termine “corda” va utilizzato eccome, anche se riproduce la corda nautica alla perfezione. Va detto innanzitutto che Bohonomad – il cui nome combina significativamente  “Boho” con “Nomad” – è un marchio focalizzato sui valori eco-friendly e sostenibili. Tutti i suoi sandali sono fatti a mano, realizzati da un gruppo di artigiane turche; il processo di produzione si svolge nell’ assoluto rispetto dell’ ambiente. Sono sandali vegani, composti da materiali ecologici e riciclabili, antibatterici grazie ai filati di polipropilene e comodamente lavabili. Il design che li contraddistingue è brevettato e inconfondibile. La suola in gomma naturale, morbida, confortevole e super resistente, è un punto di forza della calzatura. Non è un caso che con i sandali di Bohonomad possiate camminare persino sulla battigia: affrontano l’ acqua del mare (e l’acqua in generale) senza deformarsi, asciugandosi subito dopo. La loro conformazione si adatta ottimamente alla forma del piede, coadiuvata anche dalle corde leggerissime e del tutto prive di sostanze nocive. Potete sfoggiarli in un’ infinità di occasioni, sia in città che in spiaggia. Risultano perfetti abbinati a svariati stili, ma inseriti in un look boho o neo-hippie sono il top. Date un’ occhiata al sito di Bohonomad per esplorare la smisurata gamma di colori in cui vengono declinati: si spazia dal corda al rosso, dal turchese al burgundy, dal verde oliva al blu e al viola. Io ho scelto il modello Ibiza, deliziosamente policromo (vedi foto di copertina).