Emilio Cavallini AI 2017/18: 24 ore con Missé Beqiri

 

Missé Beqiri, star della serie TV di ITVBe “The Real Houseviwes of Chesire” è la splendida e sensuale interprete della campagna AI 2017/18 di Emilio Cavallini. Colori mediterranei nonostante le origini svedesi, corpo mozzafiato e neo al lato delle labbra come signature inconfondibile, Missé affianca allo status di modella e attrice quello di diva di Instagram: con 232mila follower e post che sottolineano il suo glamour seducente, non si potrebbe dire altrimenti. Per la campagna Cavallini, scattata da Raffaele Grosso e sotto la direzione creativa di Pier Fioraso (leggi qui la sua intervista con VALIUM), la statuaria svedese ci porta a Londra e trascorre con noi 24 ore all’ insegna dello stile.

Shirt Bottega Veneta, tights Emilio Cavallini

La giornata inizia con un paio di Two Toned Vertical Striped Tights, le calze a righe in black & white che incarnano uno dei tipici pattern geometrici Cavallini: mood playful e seduttività si intrecciano in un mix a dir poco iconico. Per Missé, appassionata d’arte, un’ incursione mattutina al museo è irrinunciabile, e opta per il potente gioco di chiaroscuri delle Two Toned Legs Tights al momento di definire il suo look.

Sweater Antonio Berardi, tights Emilio Cavallini

Il pranzo con gli amici si tramuta in un’ occasione per sperimentare nuovi abbinamenti cool. Missé decide di esaltare lo chic floreale dei Water Lilies Leggins affiancandoli al classico trench, dando vita a una mise sofisticata e casual al tempo stesso. Cosa indossare, invece, per un meeting dell’ ultim’ ora? La fascinosa celeb punta sulla sobrietà di un suit blu navy, ma non tralascia di donare alle sue gambe tutto il risalto che meritano inguainandole nelle Soft Diamond Tights: il prezioso pattern diamante coniuga geometrie e texture velata con un risultato d’ effetto.

Trench coat Maison Margiela, shirt Marni, pants Emilio Cavallini, bag Hermès

Dress Mugler, tights Emilio Cavallini

Jacket Saint Laurent, sweater Gods, tights Emilio Cavallini

Jacket Versace, tights Emilio Cavallini

Cala la sera, sulla metropoli londinese. E’ arrivato il momento di un tranquillo relax casalingo, che Missé Beqiri assapora senza rinunciare alla sensualità. L’ iconico Enginereed Lace Bodysuit, a tale scopo, si rivela perfetto: emblema di seduzione e di femminilità nella quintessenza, avvolge il corpo in un autentico capolavoro di ricami. Ma il richiamo della notte è potente, e Missé cede alla sua voglia di uscire. Per catapultarsi nell’ effervescente nightlife di Londra sceglie non uno, bensì due outfit a effetto “wow”, come il sexy tailleur da abbinare a un paio di eleganti Argyle Tights e il cocktail dress in total white che evidenzia le iper ricercate cuciture delle Sensual Black Seam Tights.

Bodysuit Alexander Wang, tights Emilio Cavallini

Bodysuit Emilio Cavallini

Pattern audaci, linee che caricano di sex appeal la silhouette e dettagli minuziosi sono gli ingredienti di una collezione Autunno/Inverno che racchiude il mood più intrigante dello stile Cavallini. Uno stile di cui non poteva essere che Missé Beqiri, con la sua allure radiosa e innatamente provocante, la portavoce ideale.

Jacket Alexander McQueen, tights Emilio Cavallini, bag Hermès

Dress Valentino, tights Emilio Cavallini

CREDITS

Photographer: Raffaele Grosso
Stylist and Direction: Pier Fioraso
Assistant: Lisa Mobilio
Hair and Make Up: Anja Joy Bont
Video: Ira Giorgetti
Model/Actress: Missé Beqiri

Per esplorare l’ universo di Emilio Cavallini e saperne di più sulle disavventure di Missé Beqiri: www.emiliocavallini.com

Tawny Port o Burgundy? Due nuance a confronto

Il Tawny Port di Brandon Maxwell

Il Tawny Port e il Burgundy: se non gemelli, fratelli di sicuro. Entrambe le cromie possono essere considerate un’ evoluzione del rosso scuro. Entrambe, hanno origine da una miscela che ha definito la loro peculiare nuance. Prende il nome di Burgundy, “Borgogna” come il celebre vino, la gradazione che al rosso fonde il porpora e vira il bordeaux a un tono più caldo e intenso. Tawny Port è, invece, una delle tonalità di punta della palette Autunno/Inverno di Pantone, un’ incursione del bordeaux nelle più cupe profondità del viola: questo mix rappresenta il suo punto di forza e lo dota di una sofisticatezza intrisa di mistero. Le tendenze colore di stagione vedono il Burgundy e il Tawny Port primeggiare parimenti come nuance caposaldo di svariati look. Impossibile confonderli tra loro, nonostante le somiglianze. Il primo è avvolgente e corposo quanto un pregiato vino, il secondo coniuga uno chic supremo ad una allure a metà tra il sacrale e il dark. Quale dei due scegliere, per una mise iper glam? La decisione appare talmente ardua che non resta che optare per entrambi: una soluzione DOC, date le stilosissime proposte “a tema” incluse nelle collezioni della stagione fredda.

Il Burgundy di Victoria Beckham

Il Tawny Port di Versus

Il Burgundy di Joseph

Il Tawny Port di Ellery

Il Burgundy di Jil Sander

Il Tawny Port di Fenty Puma by Rihanna

Il Burgundy di Carolina Herrera

Il Tawny Port di Jason Wu

Il Burgundy di Delpozo

Il Tawny Port di Jil Sander

Il Burgundy di Jonathan Simkhai

 

 

Glitter People

 

” Gianni era una persona eccezionale, aveva sempre il sorriso sulle labbra. Mio fratello ha vissuto la sua vita al massimo, nella sua carriera ha creato collezioni che ancora oggi sono considerate pietre miliari della moda e continuano a essere fonte di ispirazione per molti. “

Donatella Versace

Nella foto, il “tableau vivant” che ha concluso la sfilata Versace PE 2018 “Tribute to Gianni Versace. Celebration of his Life and Works”, omaggio di Donatella al genio di suo fratello Gianni: un momento epico, oltre che un gran finale. Carla Bruni, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Cindy Crawford e Helena Christensen sono all’ improvviso apparse, iconiche e regali, a ribadire il loro ruolo di muse nell’ epopea di Gianni Versace.

A.W.A.K.E. AI 2017/18: tutto l’ appeal del design-scultura

 

Ricordate le maniche-scultura che tanto hanno spopolato la scorsa Estate? Non sono solo un ricordo, anzi: il trend procede, inarrestabile, addentrandosi nei meandri più profondi dell’ Autunno/Inverno. A.W.A.K.E. lo rende una sorta di punto cardine, il fil rouge di una collezione in cui predominano le forme scolpite e un accuratissimo gioco di volumi. Il brand fondato nel 2012 da Natalia Alaverdian, battezzato con un acronimo che sta per All Wonderful Adventures Kindle Enthusiasm, prosegue nella sua ricerca di codici struttural-concettuali che coniughino un’ alta vestibilità alla sperimentazione: un obiettivo centrato grazie alla expertise di Natalia, da sempre in bilico tra fotografia, direzione artistica e styling. Forte degli skills spesi nel ruolo di Fashion Director di Harper’s Bazaar Russia e di un ingegno creativo DOC,  la designer moscovita attinge i suoi motivi ispirativi a suggestioni mutuate dall’ arte, dai film e dalla storia. E se leitmotiv di ogni sua collezione sono i riferimenti Japan, A.W.A.K.E. accentua il focus sulle geometrie utilizzando una palette che è come un sunto delle nuance più cool di stagione: il rosso, il marrone, il nero, il grigio, l’ acquamarina si affiancano al giallo, al blu navy e al turchese, tutti rigorosamente stesi in full color. Niente di meglio per esaltare il design impattante di abiti che alternano fluidità e forme architetturali.

“Vennari signed R.F.”: Roberto Ferlito firma una capsule collection per Vennari

 

Roberto Ferlito e Vennari: un connubio esclusivo. Il direttore creativo di Schield (che i lettori di VALIUM conoscono bene: trovate la sua intervista qui), il brand di fashion luxury jewelry adorato da nomi del calibro di Rihanna, Kate Moss e la Regina Letizia di Spagna, ha inaugurato una collaborazione con la storica Maison fiorentina di alta gioielleria. Il sodalizio si traduce in una capsule collection, Vennari signed R.F., che verrà lanciata in occasione della Paris Fashion Week e sancirà questa entusiasmante e inedita partnership creativa. A fare da protagonisti, l’ inconfondibile stile scultoreo, ironico – e al tempo stesso iconico – di Roberto Ferlito e la lunga tradizione orafa Vennari, che coniuga un alto tasso di raffinatezza e preziosità dei materiali. Nella capsule, contemporaneità e heritage si fondono in uno sbalorditivo mix. I codici avantgarde di Schield si rinvigoriscono a contatto con gli stilemi luxury di un brand che ha tramandato il proprio savoir faire da generazione in generazione: il risultato non può che essere la ricercatezza più fine. Vennari, il cui atelier ha sede nell ‘ Antica Torre in via de’ Tornabuoni, è un nome cult nell’ ambito della gioielleria di alta gamma. L’ eleganza della quale si fa portavoce viene espressa persino dall’ubicazione dei suoi headquarters creativi nel cuore di Firenze, lungo la via del lusso del capoluogo toscano; una location emblematica, intrisa di allure secolare. Ferlito  attinge ai connotati più fortemente radicati nell’ identità del brand per tramutarli in uno chic senza tempo e dall’ alto valore artigianale. La collezione è composta da pezzi rigorosamente fatti a mano, scolpiti in una lega d’oro a 18 carati o d’ oro bianco e impreziositi da gemme come il peridoto, lo zaffiro e il diamante, che donano un tocco di colore e di aggiuntivo splendore. Quella con Vennari rappresenta, per il direttore creativo di Schield, l’ennesima  collaborazione dopo i recenti sodalizi con Mary Katrantzou e N.21. La capsule collection Vennari signed R.F. , introdotta dagli scatti del sempre geniale Diego Diaz Marin, verrà presentata nello showroom parigino del brand in rue du Mont Thabor 36 durante l’ imminente Fashion Week: un “save the date” è tassativo!

Photos by Diego Diaz Marin courtesy of Fingercoast Studio

Tendenze AI 2017/18: l’ eclettismo del pantsuit

Versace

Con la stagione fredda torna il pantsuit, e lo fa in grande stile. Strutturato e ben sagomato, il suo è un design solo all’ apparenza formale: il pantsuit dell’ Autunno/Inverno 2017/18 sperimenta forme inedite, si declina in pattern e nuance insolite, grazie ai dettagli cambia volto ed abbraccia un eclettismo formidabile. All’ insegna della ricerca stempera la sua allure rigorosa e rivisita i dettami che l’ hanno reso un basic del guardaroba, giostrandosi tra sartorialità e innovazione. E’ così che il capo clou del look rampante acquisisce nuova linfa e sancisce la sua libertà di espressione.

MSGM

Dolce & Gabbana

Maison Margiela

Roksanda

Gucci

Victoria Beckham

Delpozo

Sonia Rykiel

Trussardi

Emilia Wickstead

Ellery

Mila Schon

Elie Saab dedica la sua nuova fragranza alla “Girl of Now”

 

“Girl of Now”, ovvero quando il nome di un profumo descrive alla perfezione chi lo indossa: la nuova fragranza di Elie Saab avvolge in un turbine radioso di spensieratezza, travolge con il suo charme, coniuga contemporaneità e preziosismi couture. La “ragazza di oggi” del designer libanese adora la nightlife scatenata e non stupisce che ogni sua uscita sia seguita da un codazzo di flash. E’ seduttiva con naturalezza, frizzante, audace, calamita tutti gli sguardi grazie a un magnetismo innato. Un fiore azzurro dai petali smaltati ricorre, come un iconico emblema, nelle sequenze dello spot  – diretto da Irina Dakeva – che la vede protagonista: nel corso di una notte in stile “La dolce vita”, tra bagni nella fontana e sfrenati balli in discoteca, lo ritroviamo sul flacone della fragranza a mò di adorno, simile ad uno degli splendidi ricami profusi nelle creazioni di Elie Saab. L’ ispirazione riconduce a una pochette da sera, dove riappare insieme a un nugolo di fiori-gioiello che evoca l’ altrettanto prezioso sillage di “Girl of Now“. Superbamente chic ma disinvolto, il suo mood si riflette, al tempo stesso, anche nel design del flacone dalla base arrotondata e pratica, comodamente contenuta nel palmo della mano.

La advertising campaign di “Girl of Now”

Ma veniamo alla composizione del profumo. Ideato da Sophie Labbé e Dominique Ropion, è all’ insegna di un bouquet oriental-floreale che negli accordi di fiore d’arancio e di patchouli traccia un link con la più squisita eredità olfattiva di Elie Saab. Note di testa a base di mandarino e pera combinate al pistacchio tostato inaugurano un aroma gourmand, amplificato da un cuore di fiore d’ormond creato in esclusiva per “Girl of Now”: l’essenza di mandorla amara e l’ assoluta di fiore d’arancio si uniscono in un co-distillato che esalta un mood luminoso, valorizzato dall’ unicità che contraddistingue ogni abito di Haute Couture. A sigillare il jus, un fondo di latte di mandorla vellutato, fava tonka e cashmeran che, abbinati al patchouli,  ne intensificano i sentori. Il risultato è una fragranza in cui fascino, freschezza e sensualità si intrecciano in un irresistibile mix.

L’ accessorio che ci piace

 

Fa da fil rouge a un’ intera collezione ed è già iconico: il basco in pelle nera rientra appieno tra gli emblemi del nuovo corso della Maison Dior. La “T-shirt  dei cappelli”- come lo definisce Stephen Jones, che firma questo accessorio clou – gioca un ruolo decisivo nei look Autunno/Inverno 2017/18 ideati da Maria Grazia Chiuri. Innanzitutto perchè li completa e ne sottolinea il mood, e poi perchè è come se ne diventasse il trademark. Il tocco finale che il basco dona alla mise è irresistibile: la raffinata allure parigina si fa grintosa grazie alla pelle, che tramuta il caratteristico “French beret” in un must iper classy. Inseriti in  una collezione in cui rivestono basilare importanza, i dettagli si incaricano di tracciare il link tra la contemporaneità e l’ heritage Dior più squisitamente simbolico. Il basco si interseca in questo connubio con grande potenza evocativa; la tipicità che incarna si tramuta in glamour universale, coniugando ricercatezza allo stato puro e un alto tasso di stile. In pelle d’agnello, foderato in seta e con le iniziali CD apposte a mò di logo, la creazione di Jones risalta come un prezioso accento d’ ebano su capi declinati in innumerevoli nuance di blu: un tributo di Maria Grazia Chiuri al colore che Christian Dior considerò, da sempre, l’ unica alternativa al nero.

Photo: Maison Dior

Ode al glamour decadente: il backstage beauty & hair AI 2017/18 di Anna Sui

 

Chi l’ ha detto che, nel make up, il focus sullo sguardo va accompagnato a labbra nei toni del nude o quasi? Il beauty look della sfilata Autunno/Inverno 2017/18 di Anna Sui smentisce questa teoria rigorosamente: pennellate di azzurro puro scolpiscono, allungandola, la forma dell’ occhio e in quanto a impatto non hanno nulla da invidiare alla bocca tinta di burgundy. L’ ispirazione  attinge a un glamour decadente, il risultato è ad alto tasso di teatralità. La celeberrima make up artist Pat McGrath ha puntato sui pigmenti per ottenere un colore saturo, che riveste le palpebre con decisione ed intensifica l’ azzurro ad ampie dosi. Bagliori glitterati accendono la nuance di incanto, donandole una allure ancor più suggestiva; a completare il make up occhi, un velo di mascara e sopracciglia che incorniciano lo sguardo in versione “nature”, senza ritocchi.

Sulle labbra, Pat McGrath ha steso un lipstick in un burgundy carico iper coprente e dal finish mat: l’ effetto “drama” è assicurato e risalta con straordinaria raffinatezza.

L’ hairstyle, a cura di Garren per R+Co, è una contemporanea rilettura dello stile 40s che rimanda all’ ispirazione della collezione:  Elsa Schiaparelli e i suoi party esclusivi. Eccentricità, fascino e romanticismo sono i leitmotiv delle acconciature che Garren ha realizzato “su misura” per ogni modella, personalizzandole in base alla lunghezza della chioma e alla consistenza del capello. Il mood rétro impera, declinato sia negli hairstyle completamente pettinati “di lato” che nei caschetti corti di retaggio Jazz Age. Sui capelli lunghi Garren ha eseguito due mini chignon in stile Minnie utilizzando le ciocche anteriori laterali, mentre il resto della capigliatura è stata lasciata sciolta. Denominatori comuni delle creazioni dell’ hairstylist, spray firmati R+Co come Trophy, Sail e Outer Space Hairspray, a cui è spettato il compito di fissare ad hoc le pettinature.