Equinozio di Primavera

 

Buon Equinozio di Primavera! Oggi, la Primavera fa il suo ingresso ufficiale. Giorno e notte avranno una durata identica – Equinozio deriva dal latino “aequus nox”, ovvero “notte uguale” – e il Sole, giunto allo Zenit dell’ Equatore, irradierà i suoi raggi perpendicolarmente rispetto all’ asse di rotazione terrestre. In sintesi, l’Equinozio rappresenta il preciso istante in cui il movimento della Terra attorno al Sole coincide con il posizionamento di quest’ ultimo allo Zenit. Ma l’ Equinozio non è solo astronomia: l’ arrivo della bella stagione è associato a miti, rituali e leggende che risalgono alla notte dei tempi. Non è difficile immaginare, infatti, che il trionfo della luce sul buio e il risveglio della natura abbiano assunto delle forti connotazioni simboliche presso le civiltà più antiche. In Mesopotamia, secoli e secoli orsono, l’ Equinozio di Primavera e il Capodanno combaciavano: rappresentavano entrambi un nuovo inizio. Nel mondo occidentale, dove un numero incalcolabile di popoli celebrava  i cicli della Natura con feste e rituali, il mito della Dea Persefone riveste un’ importanza fondamentale. Racconta la leggenda che Persefone, figlia di Demetra (la Dea della Madre Terra), venne rapita da Ade, il signore dell’ Oltretomba, che la portò con sè negli Inferi. Demetra ne fu così addolorata che minacciò di condannare la Terra alla distruzione, se sua figlia non avesse fatto ritorno.  Zeus ordinò quindi che fosse liberata. Ma quando Persefone riabbracciò sua madre, Demetra si accorse che era ormai una donna, non più la sua bambina. Allora, Zeus stabilì che Persefone avrebbe trascorso metà dell’ anno nel Regno dei Vivi, con Demetra, e l’ altra metà con Ade nelle profonde viscere della terra. Fu così che la natura divenne ciclica e che ebbero inizio le quattro stagioni. La Primavera celebrava, al tempo stesso, la natura che rifiorisce e il ritorno di Persefone, che riportava la vita e ripristinava il rinnovamento. In onore di Demetra e di sua figlia, nella Grecia antica si istituirono i Misteri Eleusini: si svolgevano da metà Febbraio a metà Marzo ed erano riti misterici di tipo iniziatico che accompagnavano gli adepti alla scoperta della Conoscenza, della Verità e dell’ Immortalità. Le due Dee, emblemi di fertilità e rinascita, si identificarono per sempre con la bella stagione. L’ Equinozio era una data cruciale anche per gli antichi romani, che proprio a Marzo (il mese dedicato al dio Marte, padre di Romolo e Remo) facevano iniziare l’ anno,  mentre i nordici Celti preferivano festeggiare la rinascita a Beltane, il 1 Maggio.

 

 

Al di là dei resoconti storici, comunque, ciò che conta è la valenza simbolica dell’ Equinozio di Primavera, chiamato Ostara dai popoli germanici (dal nome di Eostar, Dea della fertilità) e Alban Eiler, “Luce della Terra”, in lingua gallese. Alle connotazioni di rinascita e ritorno della luce si affianca quella di un’ unione cosmica tra divinità maschile e femminile: il Dio Sole e la Dea Terra si accoppiano, la loro fusione è sinonimo di vita. Un’ antica tradizione equinoziale prevedeva che si accendesserò dei falò in collina, la cui durata sarebbe stata direttamente proporzionale alla fecondità del terreno. L’ Equinozio rappresenta anche una svolta che ci riguarda personalmente, che coinvolge la nostra esistenza e la nostra interiorità. A Alban Eiler rinasciamo a nuova vita: è il momento di fare progetti, di concretizzare i sogni, di andare incontro ai sentimenti senza remore. Dovremmo sentirci un tutt’ uno con la natura che germoglia, sbocciare a nostra volta per seguire questo flusso rigoglioso e inarrestabile. L’ Universo è in armonia perfetta. Le ore diurne e notturne si equivalgono, il sole torna a splendere e la terra a rinverdirsi.

 

 

Ostara, inoltre, è il nome da cui deriva il termine Pasqua nelle lingue germaniche: in tedesco Ostern, in inglese Easter. Ciò rimanda all’ opera di sostituzione e di “riassorbimento” adottata dalla chiesa cristiana nei confronti delle ricorrenze pagane. Nel 325 d.C., il Concilio di Nicea stabilì di contrapporre le celebrazioni per la risurrezione di Cristo ai rituali in onore del riveglio della natura; la Pasqua, di conseguenza, fu fissata alla domenica successiva al primo plenilunio dopo l’ Equinozio di Primavera. A Ostara i popoli germanici inneggiavano alla Dea della fertilità con l’ accensione di un cero, emblema della fiamma dell’ esistenza, che veniva fatto ardere nei templi fino all’ alba. A proposito di Ostara, sapete quali sono i suoi colori? Tonalità pastello come il rosa, il celeste, il giallo, il verde. Suoi caratteristici simboli sono invece le uova, i nidi delle lepri, la luna nuova e le farfalle. Non vi ricordano un po’ le cromie e l’ iconografia tipicamente pasquali? Per concludere, alcuni elementi collegati al significato spirituale dell’ Equinozio: un’ audacia, un entusiasmo, una gioia di vivere rinnovati che portano al desiderio di abbracciare nuove svolte e nuovi progetti. La positività, l’ apertura nei confronti degli altri, l’ evoluzione, l’ incremento della consapevolezza di sè. Vi auguro di far vostri questi input, e che possiate trascorrere un Equinozio di Primavera assolutamente speciale.

 

John William Waterhouse, “Gather ye rosebuds while we may”, 1909

John William Waterhouse, “A song of Springtime”

John William Waterhouse, “Spring spreads one green lap of flowers”, 1910

John William Waterhouse, “Persephone”, 1912

 

 

 

Foto: quinta immagine dall’ alto via Sofi, “Ida Rentoul Outhwaite, “Spring””, from Flickr, CC BY-NC 2.0

Le banane, eclettiche (ed energetiche) protagoniste della colazione di oggi

 

Un frutto per la prima colazione? In attesa delle più ghiotte primizie di stagione e dopo i frutti di bosco, che abbiamo già assaggiato, eccone uno ottimo tutto l’anno e benefico a 360 gradi: la banana. E’ super versatile, perchè può essere mangiata al volo per uno spuntino o inclusa in un ricco breakfast nelle versioni più disparate. Ad esempio, tagliandola a fette si preparano dei deliziosi frullati (mescolate le fette di banana con il latte, lo zucchero e il cacao per ottenere un sapore davvero unico).  Gustata invece con il muesli, i dolci, lo yogurt, le tartine, dota il loro sapore di dolcezza aggiuntiva e di un tocco salutare non trascurabile. Ma quali sono i punti di forza di questo frutto proveniente dai Tropici? Innanzitutto, la ricchezza di potassio: un toccasana per l’ apparato cardiovascolare, ma anche per la tonicità dei muscoli e la salute delle ossa. Il potassio riduce l’ ipertensione, di conseguenza tiene lontani gli ictus e gli attacchi cardiaci, in più protegge i reni e l’ apparato urinario.

 

 

Altri minerali che la banana contiene in quantità significative sono il ferro, che incrementa la produzione di emoglobina, e il magnesio, che insieme alle vitamine del gruppo B è un efficace rinforzante per il sistema nervoso. La presenza di vitamine del gruppo B è copiosa, con tutti i benefici che ciò comporta: la vitamina B2 depura il corpo dalle tossine e mantiene in ottimo stato capelli, pelle e unghie; la vitamina B6 contribuisce all’ equlibrio ormonale. La banana abbonda inoltre di fibre, fondamentali per il benessere dell’ intestino, e di antiossidanti, eccellenti difese contro i radicali liberi (e quindi contro l’ invecchiamento). Il fatto che sia una vera e propria miniera di amido, poi, la rende una fonte di energia potente. Le virtù della banana, insomma, spaziano ad ampio spettro. Sapevate che è il frutto più mangiato al mondo? Il suo nome è probabile che derivi da “banan”, “dito” in arabo, oppure dal termine “banaana” della lingua Wolof, parlata nell’ Africa occidentale subsahariana. In Sudamerica ha una doppia denominazione, viene chiamata sia “platano” che “cambur”. Torniamo adesso alla nostra colazione. E’ importante che le banane ingerite siano mature al punto giusto, saranno più digeribili e manterranno intatte le loro proprietà. Sempre allo scopo di digerirle meglio, è preferibile riservarle alla prima colazione e, soprattutto, non eccedere: basta una sola banana per assumere tutti i nutrienti fondamentali.

 

 

Aspettando l’ Equinozio di Primavera

 

Istanti che mi affascinano da sempre. La luna è ancora alta, ma il cielo della notte si accende dei primi chiarori. Il buio sfuma in un azzurro intenso e poi in un caleodiscopio di rosa, lilla, arancio tenue. E’ l’ alba che sorge, un momento di transizione intriso di magia: non è più notte, non è ancora giorno. La luna continua a splendere, a vegliare su di noi, a intrigarci con il suo bagliore argentato…mentre la misteriosa notte si diluisce nell’ atmosfera eterea che precede il nascere del sole. Stay tuned su VALIUM per goderti il percorso verso l’ Equinozio di Primavera: sarà un cammino incantato, un itinerario che ci accompagnerà alla scoperta della nuova stagione e dei suoi sognanti colori.

 

 

 

La colazione di oggi è…puro fermento!

 

Per una colazione sana, lo yogurt è il top:  cremoso e vellutato, ricco di fermenti lattici, regolarizza l’ intestino ed è un vero toccasana per la digestione. Ma le sue proprietà vanno ben oltre. Comprenderle fino in fondo implica conoscere, innanzitutto, come lo yogurt viene prodotto. Ecco una sintesi: il latte si lascia fermentare per 5-7 ore in un recipiente che raggiunge la temperatura di 45°C. A determinare il processo sono il Lactobacillus Bulgaricus e lo Streptococcus Termophilus, batteri benefici – altrimenti detti fermenti lattici – avvezzi alle scorpacciate di lattosio (il 98% degli zuccheri del latte). A poco a poco, tramite la fermentazione, quest’ ultimo si tramuta in glucosio e galattosio e quindi in acido lattico, la sostanza che dona allo yogurt il suo caratteristico aroma acidulo. Ricco di proteine, calcio, fosforo e vitamine del gruppo A e B2, lo yogurt è estremamente nutriente. La sua acidità stimola la formazione di una flora batterica intestinale che contribuisce al benessere dell’ apparato digerente preservandolo, al tempo stesso, da infezioni e virus. Grazie alla presenza di acido lattico mutuato dal lattosio, inoltre, lo yogurt è un alimento ideale anche per gli intolleranti a questo zucchero.

 

 

Il classico vasetto di yogurt bianco, intero e privo di zuccheri aggiunti, vanta molteplici proprietà: le sue proteine, che abbondano di amminoacidi essenziali, hanno un elevato valore biologico; i grassi, contenuti in quantità minima, non intaccano i valori di colesterolo; le vitamine del gruppo B sono essenziali per il benessere dell’ organismo, mentre la vitamina A svolge una funzione antiossidante e benefica per la vista; minerali come il calcio e il fosforo, infine, si rivelano fondamentali per la salute delle ossa. Veniamo ora all’ aspetto goloso, un elemento da non sottovalutare nelle nostre colazioni. Per assaporare appieno la delizia dello yogurt (e combinarla con l’aspetto healthy), l’ideale è scegliere uno yogurt bianco naturale e aggiungere frutta di stagione o cereali alla sua texture densa. Comprare uno yogurt alla frutta non è la stessa cosa…Ne guadagnerete in gusto, attenuerete il suo sapore acidulo e potrete personalizzare lo yogurt con ingredienti dall’ apporto calorico minimo e più che salutari.

 

 

 

Magic Moments Astrali con la Contessa Pinina Garavaglia

 

A pochi mesi dal lancio di “Iconic”, la Techno hit che ha riportato in auge i travolgenti ritmi anni ’90, la Contessa Pinina Garavaglia è inarrestabile e ci regala una nuova chicca musicale. Stavolta, al calar della notte, sale sul “bianco destriero dondolante” di una magica giostra-carillon e ci trasporta in un viaggio dal sapore onirico: siamo catapultati in un luogo senza tempo, scandito da momenti irripetibili a cui fa da sottofondo una melodia fatata. Insieme alla Contessa approdiamo in un Luna Park surreale, dove i tunnel degli spettri ci danno brividi a fior di pelle e gli specchi distorcono il nostro aspetto, ma mai la nostra essenza…Ci troviamo nel regno siderale dei Forever Young, un immenso parco di divertimenti illuminato da un caleidoscopio di Led super tonici e popolato da altalene su cui volteggiamo immaginando di librarci in volo. Poi c’è la giostra, che come un carillon si ricarica innescando un perenne movimento circolare. I Forever Young non conoscono decadimento, riprendono vigore ad ogni giro, si ravvivano in loop. Condividono con noi i momenti magici “del Tempo non finito” e, forti dello status di depositari del “Segreto incantato del gioco immutato”, irradiano dinamismo e joie de vivre. Non sapremo mai se riusciremo a scoprire il loro Segreto o anche solo ad intuirlo. Per avere una risposta, dovremmo rivolgerci alla Contessa Garavaglia: lei lo conosce bene, tant’è che lo rivela nei suoi versi…Non vale la pena, però, di stare a lambiccarsi troppo. Ciò che conta è lasciarsi inebriare dal ritmo martellante di quei “Magic Moments”, che danno peraltro il titolo all’ ultima fatica discografica della Contessa. E non dimentichiamo di sintonizzarci, stasera a mezzanotte in punto e sabato 20 Marzo alla stessa ora, su Club Radio OneRadio Sirio: potremo azzerare le bad vibes dovute al coprifuoco ascoltando “Astral Planet”, un’ escursione notturna all’ insegna del Techno Sound Pleasure che vede la galattica Contessa nel ruolo di Exclusive Guest. Ogni primo e terzo sabato del mese Pinina si esibisce come vocalist in versi nella performance “L’ Infusione (poesia ritmica visuale e delirio logico)” con il sottofondo dei dj set di Vicio Martines, Rosario Turco, Angelo di Franco e Leandro Taibbi, mentre Gaipa Voxx è la voce narrante. La trasmissione si ripropone di trascinarci in un vortice fantasmagorico e rigenerante di Musica, Ballo e Poesia: più che mai decisa ad impedirci di soccombere alla nostalgia per i tempi d’oro della nightlife, Pinina Garavaglia si mette in gioco con questo appuntamento radiofonico per tener viva la luce astrale della Techno. Seguitela, ballate, scatenatevi sulle note dei dj set e preparatevi a vivere, insieme alla Contessa, un rutilante tripudio di “Magic Moments” nel regno dei Forever Young!

Il brano, prodotto da TempiINversi Records, è reperibile sulle piattaforme di Spotify, Apple Music e You Tube.

 

Photo Credits

Artwork : Charmante Folie

Photo: Silvia Cattaneo

Music: Bitinjuice

Video Concept: Max Interceptor

 

 

La colazione di oggi? A base di miele, il “nettare degli Dei”

 

La colazione di oggi, primo giorno del mese di Marzo, è all’ insegna della dolcezza più assoluta. Una dolcezza salutare, che ha a che fare con un prezioso mix di palato e natura. Perchè il protagonista della nostra colazione è il miele: un alimento che non conosce stagioni, al 100% eco-friendly in quanto prodotto dalle api. A proposito, sapevate che una specie su dieci di questi operosi insetti rischia l’estinzione? Per l’ uomo sarebbe drammatico, dal momento che provvedono all’ impollinazione del 90% delle piante selvatiche, sono indispensabili al funzionamento dell’ ecosistema e alla preservazione della diversità biologica. In poche parole, un mondo senza api diventerebbe un mondo senza fauna umana. Tornando al miele, è davvero difficile trovare un prodotto più genuino. Le api bottinatrici si occupano della raccolta delle sue materie prime, il nettare o la melata, cercandole a non oltre 800 metri dal loro alveare. Mentre il nettare è reperibile all’ interno dei fiori, la melata, una sostanza zuccherina rilasciata da minuscoli insetti che si nutrono della linfa degli alberi, generalmente riveste la corteccia dei tronchi. Dopo aver ingurgitato nettare e melata a volontà, le api bottinatrici tornano alla colonia e li rigurgitano. A questo punto, il lavoro passa alle api operaie: si cibano di quella mistura liquida e la trattengono al loro interno per mezz’ora, così da eliminare l’ acqua in eccesso. Poi la rigurgitano, infine la plasmano in strati oltremodo sottili che depositano sulle pareti delle celle. L’ eccesso d’ acqua viene assorbito nuovamente attraverso un prolungato battito d’ali collettivo. 36 giorni dopo, il miele è maturato e sufficientemente denso da non temere più la muffa; rimarrà intatto per mesi, sarà un’ ottima provvista per l’ Inverno. Le api lo conservano nei favi, cellette esagonali realizzate con la loro cera che otturano tramite tappi composti dalla stessa materia. E’ in questa fase che entra in scena l’ apicoltore: allontana le api, distacca i favi dall’ alveare, rimuove i tappi ed estrae il miele servendosi di una centrifuga. Filtrato da eventuali impurità, il “nettare degli Dei”(come lo definì la mitologia greca) viene conservato a una temperatura atta ad impedirne la cristalizzazione. Prende così vita la sostanza color oro, liquida o semi-densa, che oltre ad essere invitante è un vero e proprio toccasana. Il miele, ora, è pronto per essere versato nei vasetti e messo in commercio.

 

 

Sono infiniti i modi in cui gustarlo a colazione: spalmato su una fetta di pane insieme al burro, sulle crostate, sul formaggio, sui pancake, inserito nei croissant o nell’ impasto di deliziosi biscotti. E se vi state chiedendo quali benefici apporta, basta stilare un breve ma significativo elenco: il miele ha proprietà antisettiche e antinfiammatorie, dimostrandosi particolarmente efficace contro i malanni delle prime vie respiratorie; contrasta la formazione dei radicali liberi e svolge una funzione nutriente, idratante, antiossidante per la pelle ed i capelli; possiede un alto tasso di elementi nutrizionali essendo ricco di vitamine del gruppo A, B, C e di minerali quali (tra gli altri) il potassio, il fosforo, il sodio, il ferro, il magnesio, lo zolfo, il rame; contiene acidi organici che accentuano la sua funzione antibatterica. Last but not least, può essere utilizzato come dolcificante e si declina in un’ ampia e pregiata gamma di varietà. In Italia se ne contano ben 25, tra cui spiccano il miele d’acacia, di tiglio, d’arancio, di corbezzolo, di castagno e d’eucalipto: per iniziare una giornata con il buon “nettare degli dei”, garantito, non avrete che l’ imbarazzo della scelta!

 

 

 

 

La colazione di oggi è un concentrato di energia

 

La colazione di oggi è una tipica colazione di fine Inverno. Manca ancora un mese, in realtà, all’ arrivo della Primavera, ma le giornate si sono allungate notevolmente e il sole splende ogni mattina: ci troviamo in quel periodo di transizione che si colloca a metà tra la stagione fredda e il risveglio della natura. Per affrontare in piena forma questa fase dell’ anno, puntiamo su una colazione nutriente e completa al tempo stesso. Un croissant non ce lo toglie nessuno, è un interludio goloso di cui è proibito fare a meno. Ma lo affianchiamo ad una ciotola di Muesli, che sarebbe sufficiente anche come piatto unico: il mix di cereali (avena su tutti), frutta essiccata (l’uvetta sultanina predomina) e semi oleosi (mandorle, nocciole, noci) che lo compongono è l’ideale per un inizio di giornata DOC. Ha un sapore dolce, proprietà altamente energizzanti. In più, potete sia prepararlo personalmente che acquistarlo al supermercato. La lista dei benifici del Muesli è lunga: basti pensare che contiene proteine, grassi “salutari”, carboidrati, fibre, minerali e vitamine in gran quantità. Il nostro organismo assimila i carboidrati gradualmente per tramutarli in energia che rilascia a poco a poco; le fibre favoriscono la regolarità intestinale, le proteine accelerano il metabolismo, la frutta abbonda di antiossidanti naturali. Potete pensare ad una colazione più sana? Sarebbe sempre meglio scegliere il Muesli integrale, privo di grassi vegetali e zuccheri aggiunti. Lo si versa in una ciotola aggiungendo dello yogurt o del latte, e il gioco è fatto. Alcuni lo arricchiscono con frutti di bosco, fragole o fette di banana: per esaltare il suo gusto e rendere il risveglio ancora più dolce.

 

 

 

Occhi puntati su Marte: stasera, due eventi imperdibili riguardano il Pianeta Rosso

 

Marte è, senza dubbio, il pianeta più mitico del sistema solare. Affascina l’ uomo sin dalla notte dei tempi, forse perchè – dopo Venere e Giove – è uno dei corpi celesti maggiormente visibili anche a occhio nudo. Chiamato “pianeta rosso” per il colore della sua superficie desertica, pare che 4 miliardi di anni orsono ospitasse mari, fiumi e laghi. Se oggi, infatti, la sua atmosfera è gelida e sottile, un tempo era molto più spessa, e si è sovente pensato che avesse permesso lo sviluppo di qualche forma di vita. I Greci e i Romani, attratti dalla sua tonalità rutilante, associarono subito il pianeta ad Ares e a Marte, il dio della Guerra, mentre ad Aristotele bastò notare un suo transito alle spalle della luna per confutare i cardini del geocentrismo. Galileo Galilei, nel 1609, fu il primo ad osservarlo attraverso un telescopio, e Giovanni Schiaparelli (lo zio astronomo della stilista Elsa) creò una sua accurata mappa alla fine dell’ 800. Dagli anni ’60 del XX secolo, svariate sonde hanno raggiunto Marte con l’ intento di esplorarne il terrirorio. Mariner 4 della NASA, nel 1965, fornì le prime immagini ravvicinate del “pianeta rosso”: mostravano crateri frequentemente ricoperti di ghiaccio a causa delle temperature sottozero. L’ ipotesi che ci fosse vita su Marte, quindi,  cominciò a sfumare con delusione unanime.

 

 

Attualmente, sono ben tre le sonde in volo verso Marte: Tianwen-1 proviene dalla Cina, Hope dagli Emirati Arabi e Mars2020 dagli Stati Uniti. Con Mars2020 atterrerà Perseverance, il quinto rover lanciato dalla NASA, partito dalla base di Cape Canaveral lo scorso giugno. Il suo arrivo sul suolo marziano è previsto per le 21.55 (ora italiana) di stasera, un evento che verrà preceduto dall’ impatto di Perseverance con la rarefatta atmosfera del pianeta (pare che innalzerà la temperatura del suo scudo termico fino a 1300°C). Lo sbarco del rover, comunque, non sarà l’unico fenomeno a cui potremo assistere in serata. Marte, che per tutto il mese di Febbraio è osservabile a occhio nudo al calar del buio (basta seguire la sua rotta da Sud Ovest verso Ovest prima che tramonti a notte fonda), darà vita a una favolosa congiunzione con la Luna intorno alle 19. La Luna crescente, a un giorno del primo quarto, stazionerà insieme a Marte nella costellazione dell’ Ariete: l’ astro d’argento e il pianeta rosso si accingono a regalarci uno spettacolo assolutamente imperdibile. L’ atteraggio di Perseverance, altra news di spicco di questo 18 Febbraio, potrà essere seguito alle 20.45  in diretta streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della UAI (Unione Astrofili Italiani) grazie all’ iniziativa Mars Nights. Cliccate qui per avere maggiori informazioni sull’ evento on line. Rimarrete piacevolmente sorpresi leggendo che persino Dante Alighieri e David Bowie parteciperanno all’ appuntamento!

 

 

 

Buon San Valentino

 

Che sia l’amore tutto ciò che esiste
È ciò che noi sappiamo dell’amore;
E può bastare che il suo peso sia
Uguale al solco che lascia nel cuore.

(Emily Dickinson)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La colazione di oggi: un assaggio di San Valentino a base di frutti di bosco

 

La colazione di oggi è un dolcissimo “assaggio” di San Valentino: una torta completamente rivestita di glassa rosa e circondata da macarons che alternano la stessa tinta a un bianco candido, il colore della neve. A decorarla è un tripudio monocromo di frutti di bosco, more e mirtilli di un profondo viola. Cospargono la superficie della torta donandole un aspetto genuino, invitante, che rievoca spensierate spedizioni alla ricerca di bacche. I benefici che apportano questi frutti selvatici sono innumerevoli: abbondano di vitamina C e A, di sali minerali e fibre, ma non di zuccheri, il che esalta le loro virtù diuretiche e depurative. La presenza dei flavonodi, insieme a quella degli antociani, li rende dei potenti antiossidanti. Hanno una spiccata proprietà antinfiammatoria, prevengono le patologie cardiovascolari, sono un toccasana per l’ intestino e per le arterie . C’è qualcos’altro, però, che dota le more e i mirtilli di un appeal incomparabile: le leggende che li circondano. La mora, in particolare, ha una “reputazione” ambivalente. Gli antichi romani la consideravano sacra e la associavano a Saturno, i poeti ornavano il Paradiso di rovi nei loro versi, mentre gli agricoltori a tutt’oggi la detestano perchè si diffonde ovunque con rapidità estrema. Inoltre, la mora non tiene conto della location al momento di crescere: basta una posizione assolata, tutto il resto (panorami desolanti, case diroccate, squallore) è irrilevante. Secondo una leggenda, quando il Diavolo venne cacciato dal Paradiso piombò in un groviglio di rovi. L’ episodio lo fece talmente infuriare che, da allora, ogni 11 Ottobre (il giorno della sua caduta) emerge dall’ Inferno per maledire il cespuglio di more e le sue spine. Dopo quella data, pare che i frutti del rovo comincino a marcire lentamente. Il mirtillo, da parte sua, è legato a una leggenda tutto fuorchè cruenta: si narra che tre giovani fratelli fuggirono di casa e che finirono in luoghi sperduti e lontani. Un giorno, cibandosi dei frutti di tre mirtilli che trovarono lungo il cammino, ritrovarono la saggezza. Tornarono immediatamente dai loro genitori, con cui vissero all’ insegna di una nuova armonia. Ecco perchè il mirtillo viene considerato il frutto-emblema di un buon rapporto tra genitori e figli. Ma è anche ricco di significati ulteriori: essendo uno dei primi alimenti di cui si è nutrito l’uomo, simbolizza la cura, il sostentamento, connettendosi alla dimensione del femminile. Si dice, poi,  che sia miracoloso per la vista, che abbia il potere di farla riacquistare a chi l’ ha perduta. Non è un caso che lo si associ alla pratica della divinazione. La colazione di oggi, in conclusione, ha un sapore unico e speciale: ostenta un fascino antico, profondamente intrigante, che affonda le radici nel primordiale.