Acqua

 

” Una paziente attesa non ti si addice. Vedo che nella tua personalità c’è molta acqua. L’acqua non aspetta mai. Cambia forma e scorre attorno alle cose, trovando sentieri segreti a cui nessun altro ha pensato: un pertugio nel tetto o un piccolo buco in fondo a una scatola. Senza alcun dubbio è il più versatile dei cinque elementi. Può dilavare la terra, spegnere il fuoco, far arrugginire un pezzo di metallo e consumarlo. Persino il legno, che è il suo complemento naturale, non può sopravvivere se non viene nutrito dall’acqua. “

 

Arthur Golden, da “Memorie di una Geisha”

 

 

 

 

 

La Superluna rosa, visione d’incanto nel cielo di Aprile

 

La luna, in questi ultimi mesi, continua a sorprenderci con incantevoli spettacoli astronomici. Il prossimo evento che la riguarda è previsto a cavallo tra il 26 e il 27 Aprile: annotatevi subito la data, perchè coinciderà con un fenomeno cosmico senza pari. Preparatevi ad ammirare la Superluna rosa, un plenilunio che vi sembrerà enorme, luminosissimo e più che mai vicino. Alle 5.31 del 27 Aprile, infatti, la luna sarà al perigeo, ovvero nel punto di minor distanza tra la Terra e la sua orbita; da qui quel particolarissimo, affascinante effetto visivo. Non aspettatevi, però, di veder virare al rosa l’ astro d’argento: la Superluna viene definita “rosa” perchè così gli Indiani d’America chiamavano la luna piena d’ Aprile. Il colore rimanda a quello del muschio rosa, una pianta erbacea che in Primavera fiorisce dando vita a degli splendidi “tappeti” in total pink. Il suo nome botanico è Phlox Subulata e proviene dagli Stati Uniti orientali, come spiega il sito della NASA; sboccia proprio ad Aprile, con ampio anticipo su altre specie floreali. Non stupisce, quindi, che gli Indiani americani citassero la sua tonalità vivida per descrivere il plenilunio del quarto mese dell’ anno. Il termine Superluna fu invece ideato dall’ astrologo Richard Nolle nel 1979: sta ad indicare la posizione dell’ astro al perigeo, quando la prossimità alla Terra amplifica le sue dimensioni e lo rende ancora più lucente. “Prossimità” si fa per dire…Sapete quanto disteranno realmente la Luna e la Terra? Nientemeno che 357mila chilometri! Tranquilli, per ammirare questo maxi plenilunio non dovrete fare un’ alzataccia. La Superluna apparirà all’alba del 27 Aprile, ma sarà visibile fino alla mattina del 28. E se mancate all’ appuntamento, avrete altre due chance: il 26 Maggio arriverà la Superluna dei fiori e il 24 Giugno la Superluna di fragola, un motivo in più per godervi la magica notte di San Giovanni.

 

 

 

Equinozio di Primavera

 

Buon Equinozio di Primavera! Oggi, la Primavera fa il suo ingresso ufficiale. Giorno e notte avranno una durata identica – Equinozio deriva dal latino “aequus nox”, ovvero “notte uguale” – e il Sole, giunto allo Zenit dell’ Equatore, irradierà i suoi raggi perpendicolarmente rispetto all’ asse di rotazione terrestre. In sintesi, l’Equinozio rappresenta il preciso istante in cui il movimento della Terra attorno al Sole coincide con il posizionamento di quest’ ultimo allo Zenit. Ma l’ Equinozio non è solo astronomia: l’ arrivo della bella stagione è associato a miti, rituali e leggende che risalgono alla notte dei tempi. Non è difficile immaginare, infatti, che il trionfo della luce sul buio e il risveglio della natura abbiano assunto delle forti connotazioni simboliche presso le civiltà più antiche. In Mesopotamia, secoli e secoli orsono, l’ Equinozio di Primavera e il Capodanno combaciavano: rappresentavano entrambi un nuovo inizio. Nel mondo occidentale, dove un numero incalcolabile di popoli celebrava  i cicli della Natura con feste e rituali, il mito della Dea Persefone riveste un’ importanza fondamentale. Racconta la leggenda che Persefone, figlia di Demetra (la Dea della Madre Terra), venne rapita da Ade, il signore dell’ Oltretomba, che la portò con sè negli Inferi. Demetra ne fu così addolorata che minacciò di condannare la Terra alla distruzione, se sua figlia non avesse fatto ritorno.  Zeus ordinò quindi che fosse liberata. Ma quando Persefone riabbracciò sua madre, Demetra si accorse che era ormai una donna, non più la sua bambina. Allora, Zeus stabilì che Persefone avrebbe trascorso metà dell’ anno nel Regno dei Vivi, con Demetra, e l’ altra metà con Ade nelle profonde viscere della terra. Fu così che la natura divenne ciclica e che ebbero inizio le quattro stagioni. La Primavera celebrava, al tempo stesso, la natura che rifiorisce e il ritorno di Persefone, che riportava la vita e ripristinava il rinnovamento. In onore di Demetra e di sua figlia, nella Grecia antica si istituirono i Misteri Eleusini: si svolgevano da metà Febbraio a metà Marzo ed erano riti misterici di tipo iniziatico che accompagnavano gli adepti alla scoperta della Conoscenza, della Verità e dell’ Immortalità. Le due Dee, emblemi di fertilità e rinascita, si identificarono per sempre con la bella stagione. L’ Equinozio era una data cruciale anche per gli antichi romani, che proprio a Marzo (il mese dedicato al dio Marte, padre di Romolo e Remo) facevano iniziare l’ anno,  mentre i nordici Celti preferivano festeggiare la rinascita a Beltane, il 1 Maggio.

 

 

Al di là dei resoconti storici, comunque, ciò che conta è la valenza simbolica dell’ Equinozio di Primavera, chiamato Ostara dai popoli germanici (dal nome di Eostar, Dea della fertilità) e Alban Eiler, “Luce della Terra”, in lingua gallese. Alle connotazioni di rinascita e ritorno della luce si affianca quella di un’ unione cosmica tra divinità maschile e femminile: il Dio Sole e la Dea Terra si accoppiano, la loro fusione è sinonimo di vita. Un’ antica tradizione equinoziale prevedeva che si accendesserò dei falò in collina, la cui durata sarebbe stata direttamente proporzionale alla fecondità del terreno. L’ Equinozio rappresenta anche una svolta che ci riguarda personalmente, che coinvolge la nostra esistenza e la nostra interiorità. A Alban Eiler rinasciamo a nuova vita: è il momento di fare progetti, di concretizzare i sogni, di andare incontro ai sentimenti senza remore. Dovremmo sentirci un tutt’ uno con la natura che germoglia, sbocciare a nostra volta per seguire questo flusso rigoglioso e inarrestabile. L’ Universo è in armonia perfetta. Le ore diurne e notturne si equivalgono, il sole torna a splendere e la terra a rinverdirsi.

 

 

Ostara, inoltre, è il nome da cui deriva il termine Pasqua nelle lingue germaniche: in tedesco Ostern, in inglese Easter. Ciò rimanda all’ opera di sostituzione e di “riassorbimento” adottata dalla chiesa cristiana nei confronti delle ricorrenze pagane. Nel 325 d.C., il Concilio di Nicea stabilì di contrapporre le celebrazioni per la risurrezione di Cristo ai rituali in onore del riveglio della natura; la Pasqua, di conseguenza, fu fissata alla domenica successiva al primo plenilunio dopo l’ Equinozio di Primavera. A Ostara i popoli germanici inneggiavano alla Dea della fertilità con l’ accensione di un cero, emblema della fiamma dell’ esistenza, che veniva fatto ardere nei templi fino all’ alba. A proposito di Ostara, sapete quali sono i suoi colori? Tonalità pastello come il rosa, il celeste, il giallo, il verde. Suoi caratteristici simboli sono invece le uova, i nidi delle lepri, la luna nuova e le farfalle. Non vi ricordano un po’ le cromie e l’ iconografia tipicamente pasquali? Per concludere, alcuni elementi collegati al significato spirituale dell’ Equinozio: un’ audacia, un entusiasmo, una gioia di vivere rinnovati che portano al desiderio di abbracciare nuove svolte e nuovi progetti. La positività, l’ apertura nei confronti degli altri, l’ evoluzione, l’ incremento della consapevolezza di sè. Vi auguro di far vostri questi input, e che possiate trascorrere un Equinozio di Primavera assolutamente speciale.

 

John William Waterhouse, “Gather ye rosebuds while we may”, 1909

John William Waterhouse, “A song of Springtime”

John William Waterhouse, “Spring spreads one green lap of flowers”, 1910

John William Waterhouse, “Persephone”, 1912

 

 

 

Foto: quinta immagine dall’ alto via Sofi, “Ida Rentoul Outhwaite, “Spring””, from Flickr, CC BY-NC 2.0

Halloween Night

 

Il nostro viaggio verso Halloween giunge al termine. Sul bosco calerà l’ oscurità e in lontananza scorgeremo i falò celebrativi, un richiamo al Fuoco Sacro che a Samhain, l’ antico Capodanno Celtico, i Druidi spegnevano per poi riaccenderlo simboleggiando l’arrivo della stagione buia e l’ anelito del ritorno della luce, dell’ inizio di una nuova vita: un rituale emblematico del ciclo di morte e rinascita, riferito sia ai ritmi naturali che a quelli che scandiscono l’esistenza umana. Stanotte avanzeremo sotto un cielo pieno di stelle, e un turbinio di foglie morte accompagnerà ogni folata di vento. Ma l’aria sarà mite, quasi un assaggio della tradizionale Estate di San Martino. Quando le fiamme del falò danzeranno davanti ai nostri occhi, avremo tutto il tempo per meditare e per connetterci con il vero spirito di Samhain. Riallineandoci, ad esempio, con i ritmi stagionali, con la ciclicità della natura e donando un’ accezione positiva alla metà oscura dell’ anno: così come la terra in questo periodo riposa, preparandosi alla rigenerazione, possiamo prenderci una pausa per esplorare le profondità del nostro io e assecondare i suoi bisogni, le sue aspirazioni più autentiche. Samhain sancisce il tempo del rinnovamento. E’ il momento di far piazza pulita dei pensieri, delle abitudini, dei modi di vivere che ci impediscono di evolvere e rendono la nostra esistenza stagnante, priva di obiettivi. Il “buio” può rappresentare un’ occasione per meditare su tutto ciò e per persuaderci ad abbracciare il nuovo lasciandoci alle spalle il vecchio. La “notte delle streghe”, in fondo, non è poi così nera…e non solo perchè quest’anno sarà illuminata dal chiarore ipnotico della Luna Blu. Felice Halloween a tutti!

 

 

 

 

 

Mabon, Equinozio di Autunno

 

22 Settembre, Equinozio di Autunno. La terra si prepara a un lungo periodo di letargo e il sole a lasciar spazio a molte ore di oscurità. Il tempo del raccolto si conclude con il rituale della vendemmia e della lavorazione dell’uva: la sua chiusura nelle botti, dove viene lasciata a fermentare, sembra simbolizzare il processo di introspezione che l’arrivo dell’ Autunno favorisce; una meditazione sul nostro io concomitante con la stasi della natura che si va assopendo. Questa parentesi è sancita da Mabon, festività neopagana che ricorre a metà tra i due Solstizi e identifica l’Equinozio. Quel giorno, le ore di luce e di buio si equivalgono, suddivise in perfetto equilibrio. Il ciclo della semina e della raccolta, paragonabile all’ eterno ciclo di morte e di rinascita che scandisce il ritmo dell’ esistenza umana, è giunto al suo termine. Le foglie degli alberi volteggiano verso il suolo, la terra si addormenta in attesa della prossima coltivazione, gli animali fanno provviste in previsione dei rigori invernali. L’ ultimo raccolto ci ha permesso di fare un bilancio, di verificare l’entità di quanto, tra ciò che abbiamo seminato, ha dato il suo frutto. Allo stesso modo, Mabon è il momento ideale per sondare l’anima con una rinnovata consapevolezza, di effettuare una nuova “semina” in base al nostro raccolto interiore. E se l’oscurità che avanza ci invita a guardarci dentro, il torpore della natura va di pari passo con questa pausa di riflessione. Antichi rituali prevedevano l’istituzione di banchetti ricchi di bevande e cibo per propiziarsi le divinità della terra e celebrarne i doni, con l’augurio che – dopo la pausa invernale – continuassero ad elargire i loro frutti. A proposito di frutti, quale di essi se non la zucca può rappresentare l’Autunno in modo ottimale? La ritroveremo in un ruolo chiave ad Halloween (o Samhain, nella sua denominazione originaria), il 31 Ottobre: un’altra data estremamente significativa del calendario celtico e pagano.

 

 

 

 

 

Desideri

 

Un sogno: un barattolo di vetro galleggia tra le onde. Solca il mare leggero, inafferrabile, senza una precisa direzione. Un momento sembra affondare, il momento dopo riemerge e, trascinato dalla corrente, prosegue la sua navigazione. Una sera, al tramonto, qualcuno lo scorge sulla riva di una spiaggia senza nome. Si avvicina al barattolo di corsa, perchè lo vede scintillare. E quando lo apre, fuoriesce un vero e proprio tripudio di luci: sembrano miriadi di stelle riunite in un vortice abbagliante. Ci mette qualche minuto ad accorgersi che quel barattolo contiene qualcosa. Travolto dalla spirale luminosa, confuso dai bagliori, non aveva visto il foglietto arrotolato nel contenitore di vetro: lo srotola, lo legge e scopre che si tratta di un desiderio. Ma un desiderio scritto col cuore, fortissimamente anelato. Solo allora capisce che lo spettacolo sfavillante  a cui ha appena assistito era un plauso, un’ apoteosi, un’ esplosione di giubilo: l’ode a un desiderio esauditosi tra terra e mare.

” Quando desideri una cosa, tutto l’Universo trama affinché tu possa realizzarla.”, ha scritto Paulo Coelho. E voi, che desideri vi accingete a formulare per questa estate che coincide con la Fase 3 dell’ emergenza COVID-19?

 

 

 

Arriva la Luna di Fragola

 

Non c’è che dire: la natura è sempre pronta a meravigliarci. E tra neppure una settimana ci offrirà uno spettacolo che, senza dubbio, custodiremo tra i ricordi più indelebili. Annotatevi la data del 5 Giugno, perchè quella sera vedere la Luna di Fragola sarà un must. L’ evento, attesissimo, è talmente eccezionale che Astronomitaly ha deciso di trasmetterlo in streaming su Facebook e su YouTube affinchè tutti gli italiani possano assistervi, e non stupisce: l’ ultimo plenilunio di Primavera, per una serie di fattori collegati alla rotazione terrestre, ci mostrerà una luna magicamente tinta di rosa. Negli Stati Uniti la chiamano “Luna di Fragola” perchè appare tra Maggio e Giugno, quando le fragole raggiungono l’apice della fioritura, mentre in Europa è più nota con l’appellativo di “Luna di Miele” o “Luna delle Rose”, in quanto coincide con i periodi associati, rispettivamente, alla celebrazione dei matrimoni e allo sboccio della “regina dei fiori”. Qualunque sia il suo nome, si tratta di un fenomeno astronomico di immensa suggestività. Il 5 Giugno, a partire dalle 19, si verificherà un’ eclissi penombrale di luna: la luna verrà occultata dalla terra, che la inghiottirà nel suo cono di penombra, e comincerà a tingersi di un’ incredibile gradazione di rosa. Quando l’ astro riemergerà dall’ oscurità, sorprenderà tutti con il suo splendido colore. Sarà possibile ammirarlo dall’ Europa, dall’ Asia, dall’ Africa e dall’ Australia, mentre in America non risulterà distinguibile.

 

 

Ma l’ evento della Luna di Fragola non sarà l’unico che il cosmo ci regalerà a breve: dal 2 Giugno, infatti, e fino al 10 dello stesso mese, resteremo ammaliati dalla cascata di stelle cadenti delle Arietidi, generate dai residui della cometa 1566 Icarus. Il fenomeno, in realtà, è già iniziato alla fine di Maggio, ma tra pochi giorni sarà pienamente visibile. Siete pronti a lasciarvi travolgere da questi sbalorditivi show siderali?