Calypso Fountain e Citrus Affair di NOVELLISTA: due nuove fragranze, due nuove storie per l’estate

 

Immaginate un profumo che è anche una storia. Un racconto, un luogo, un’atmosfera, tutti estrapolati da libri iconici e rimasti fortemente impressi nell’immaginario collettivo. Ad essi si ispira NOVELLISTA per la sua collezione di fragranze, una collezione paragonabile a un’ intrigante libreria olfattiva. Ogni profumo corrisponde ad un volume: ne cattura lo spirito per poi tradurlo in un aroma caratteristico ed evocativo. Questo spunto ha dato origine a una collezione di sedici Eau de Parfum elaborate da celebri maestri profumieri di Parigi e Grasse. Gli ingredienti, una serie di resine, assolute, oli essenziali ed estratti rari e pregiatissimi, derivano da tutti gli angoli del globo e vengono assemblati sapientemente. Il processo artigianale che dà vita ad un profumo somiglia quasi a un’operazione artistica, al making of creativo della scrittura di un libro. Non è un caso che dietro il marchio NOVELLISTA si celi un team indipendente del quale fanno parte artisti, esperti del profumo e di letteratura, appassionati del bello. Ognuno di noi può scegliere la sua fragranza negli scaffali della “collezione/libreria”: per vivere un’esperienza sensoriale del tutto unica e salpare verso un viaggio olfattivo che arricchirà l’avventura della propria esistenza. In occasione dell’estate, NOVELLISTA ha lanciato due nuovi profumi: Calypso Fountain e Citrus Affair.

 

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CALYPSO FOUNTAIN

Questa Eau de Parfum da donna (creata dalla profumiera Caroline Sabas) fa riferimento all’ Odissea di Omero e al ritorno di Ulisse ad Itaca dopo la guerra di Troia. Il suo viaggio durerà dieci anni, e non sarà certo privo di peripezie. Prima di tornare dall’ amata moglie Penelope, infatti, Ulisse naufraga sull’ isola di Ogigia: è qui che ha inizio la storia a cui si ispira Calypso Fountain. Il nome della fragranza è indicativo. Calipso è la splendida ninfa che, non appena vede Ulisse, si innamora di lui all’istante. Riesce a trattenerlo a Ogigia per ben sette anni, promettendogli l’immortalità se rimarrà per sempre. Ma Ulisse rifiuta senza se nè ma: vuole a tutti i costi ritornare a Itaca e riabbracciare Penelope. Calypso Fountain racchiude gli aromi di quell’ isola sperduta nel Mediterraneo. Rievoca i sentori del suo mare, della sua brezza. E’ una fragranza che parla di amore: l’amore tormentato di Calipso per Ulisse, l’amore eterno di Ulisse per Penelope; due sfaccettature della passione molto diverse, ma intrise di fascino in parti uguali. L’aria inebriante di Ogigia si respira sin dalle note di testa del profumo: accenti agrumati di bergamotto si uniscono al chinotto in un connubio frizzante, all’ insegna della freschezza, dove l’ananas si insinua con la sua invitante dolcezza. Il cuore è un bouquet floreale che sfoggia accordi di fiori di loto, rosa e petali di gelsomino, originando un mix di luminosità, suggestioni esotiche e raffinatezza. Il fondo, caldo e sensuale, combina il sandalo con il legno di palma, l’ambra dorata e il muschio, creando un imprinting sfolgorante ed impalpabile al tempo stesso.

 

 

CITRUS AFFAIR

 

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Unisex come la maggior parte delle fragranze di NOVELLISTA, Citrus Affair (creato dalla profumiera Marie Huguenot) si ispira alla poesia “Mignon” contenuta nel romanzo “L’apprendistato di Wilhelm Meister” di Johann Wolfgang von Goethe. In quei versi Mignon, giovane donna italiana che vive con una troupe di giocolieri, esprime la sua nostalgia per la patria natia, i suoi luoghi e i suoi profumi. A fare da sfondo a Citrus Affair è lo scenario della Costiera Amalfitana. La fragranza esordisce con note di testa travolgenti a base di zenzero, limone e pompelmo: un inno scintillante alla gioia e alla giocosità. Il cuore, floreale/agrumato, combina i fiori degli agrumi con il mandarino, il gelsomino e la rosa. Il fondo decanta lo splendore della Costiera Amalfitana tramite accordi sensuali e armonici di muschio, legno di sandalo biondo e infusione di ambra. Il risultato? L’eleganza e l’intensità del jus si amalgamano in un connubio ad alto tasso di seduttività.

 

 

Calypso Fountain e Citrus Affair, custoditi negli inconfondibili flaconi minimali delle fragranze NOVELLISTA, sono disponibili in versione Eau de Parfum nel formato da 75 ml.

Photo courtesy of Press Office

 

Fiori d’estate: un tripudio di profumi e di benessere

 

Gli aromi floreali dell’estate: inebrianti, travolgenti, un inno alla vita e alla meraviglia della natura. I fiori effondono profumi talmente ammalianti da tramutarsi negli ingredienti di punta di fragranze irresistibili, ma non solo. Dai loro estratti si ricava un’ampia gamma di cosmetici, dalle creme alle lozioni, dagli oli alle emulsioni e via dicendo. Grazie ai fiori e alle loro proprietà, possiamo garantire il benessere della pelle e dei capelli con effetti positivi anche sulla nostra psiche. Secondo l’aromaterapia, infatti, gli oli essenziali sono un toccasana per l’intero orgamismo: apportano benefici alla mente e al corpo senza distinzione. Scopriamo subito quali sono i fiori che, in estate, contribuiscono  a riportare armonia nella nostra vita.

 

 

Il fiore di tiglio

Ha un profumo intensissimo, ipnotico e gioioso, che può essere “captato” anche a lunga distanza. La pianta del tiglio, in effetti, viene da sempre considerata una delle più profumate. L’olio essenziale di fiore di tiglio, a livello aromaterapico, svolge un’ efficace azione rilassante. Dalle foglie e dai fiori si ricava un estratto ricco di virtù antinfiammatorie, antiossidanti, sedative e astringenti. Il fiore abbonda di flavonoidi, in particolare di quercetina, e di glicosidi: possiede quindi delle spiccate proprietà antiossidanti e combatte la ritenzione idrica anche grazie alla presenza dei tannini. I cosmetici a base di fiore di tiglio si rivelano ottimi per rigenerare e tonificare la pelle, ma altresì per sconfiggere qualsiasi tipo di gonfiore.

 

 

La lavanda

Ha un profumo inconfondibile, speciale come le enormi distese viola a cui dà origine dopo la fioritura. Nell’antica Roma era impiegata per detergere, igienizzare e profumare oggetti e ambienti, oggi è l’ingrediente base di un gran numero di fragranze e viene utilizzata nei cosmetici dedicati alla cura della pelle: il suo fiore possiede virtù antisettiche e antibatteriche, ma al tempo stesso leviga, idrata e rigenera l’epidermide. Si usa in particolar modo per le pelli sensibili, sotto forma di creme e detergenti, poichè attenua le infiammazioni e rende la cute compatta, spianando le rughe di espressione.

 

 

I fiori d’arancio

Il loro profumo viene definito “mieloso”, radioso e molto simile a quello del gelsomino. Non a caso, sono utilizzatissimi per la creazione di fragranze e acque floreali. Dai fiori d’ arancio si ricavano un olio essenziale e un idrolato molto pregiati, ma anche svariati prodotti finalizzati alla detersione e alla cura della pelle del viso e del corpo. L’acqua di fiori d’arancio ha la capacità di rigenerare, lenire la cute e di idratarla in modo ideale; l’idroterapia, dal canto suo, si avvale dei fiori d’arancio per conseguire un effetto rilassante e di benessere estremo.

 

 

Il gelsomino

Inebriante, seducente, ma potentemente floreale: il profumo del gelsomino è decisamente unico. Al suo magnetismo è associata un’affascinante leggenda che racconta sia nato dalle stelle cadute sulla terra. Inoltre, il gelsomino sprigiona la sua potente scia olfattiva con il buio e viene quindi affiancato alla Luna e a Venere, due astri legati alla notte e al femminile. L’essenza e l’olio di gelsomino, pregiatissimi, si ottengono con un complesso procedimento di lavorazione. Dal momento che di notte il fiore raggiunge l’apice del suo profumo, è tassativo innanzitutto raccoglierlo all’alba…I benefici apportati dal gelsomino sono innumerevoli: idrata la pelle e al tempo stesso tiene a bada il sebo, è ricco di antiossidanti e contribuisce alla rigenerazione dell’ epidermide. L’estratto del fiore è anche noto per le sue proprietà afrodisiache;  il gelsomino è in grado di donare un benessere puro che coinvolge la sfera dei cinque sensi.

 

 

La camomilla

Ha un profumo delicato che ricorda quello della mela renetta; non sorprende che in spagnolo il suo nome sia “manzanilla” (da “manzana”, ovvero “mela”). Si usa sotto forma di estratto e olio di camomilla, che hanno la proprietà di alleviare le infiammazioni della pelle oltre che di mantenerla morbida e ben levigata. L’olio di camomilla risulta ottimo utilizzato come doposole, per decongestionare l’epidermide: possiede proprietà emollienti, antinfiammatorie e lenitive. Sono ben note, poi, le virtù digestive e rilassanti di questo fiore. Basti pensare che la tisana alla camomilla rimane uno dei rimedi più diffusi per favorire il sonno.

 

 

La rosa

Chi non conosce il profumo superbo, opulento della “regina dei fiori”? Oggi le fragranze tendono ad avvalersi della rosa damascena, che emana una scia olfattiva raffinata, dolcissima e super femminile. Per la cura della pelle, la rosa è essenziale. Si usa prevalentemente sotto forma di olio, crema, acqua di rosa, e vanta un numero incalcolabile di proprietà: la rosa abbonda di vitamina C (un potente antiossidante naturale), ha un ruolo di spicco nel rafforzamento dei vasi sanguigni, possiede delle straordinarie virtù idratanti. L’ olio di rosa, nello specifico, è un prodotto che apporta benefici a svariati tipi di pelle. Ricco di minerali, vitamine e antiossidanti, le sue virtù emollienti risultano ottime per la cute secca o di persone in età avanzata, mentre l’effetto astringente e antinfiammatorio che esercita lo rendono perfetto per le pelli acneiche e arrossate. In aromaterapia, l’olio di rosa è un efficace anti-stress e promuove uno stato d’animo sereno e rilassato.

 

 

Foto via Pexels

 

Maggio

Marni

 

Alla fine venne il mese d’oro della gente selvaggia – dolce miele di maggio, quando gli uccelli tornano e i fiori spuntano, e l’aria è piena dei profumi e dei canti dell’alba dell’anno nascente.”
(Samuel Scoville Jr.)

 

Maggio: ultimo mese di Primavera, ma soprattutto trait d’union per eccellenza tra Primavera e Estate. Non è un caso che sia esplosivo, vivace, oltremodo “fiorito”. A Maggio le giornate sembrano infinite. La luce trionfa, il tramonto arriva sempre più tardi. Il risveglio della natura è al suo apice, presto i fiori si tramuteranno in frutti. Il quinto mese dell’anno è un’autentica gioia per i cinque sensi: i paesaggi ostentano meraviglie cromatiche, l’aria mite veicola profumi e aromi, la fauna torna ad incantarci con i suoi suoni. Per il calendario dell’ antica Roma, Maius (da cui deriva il nome “Maggio”) era il terzo mese dell’ anno. I romani lo avevano così battezzato dedicandolo a Maia, dea latina della fertilità e dell’ abbondanza della natura. Ogni 1 Maggio i sacerdoti del dio Vulcano compivano un sacrificio animale in onore della dea per propiziare la fecondità della terra e di tutte le creature. Dal Medioevo in poi, la Chiesa Cattolica sostituì il culto di Maia con quello alla Madonna. Anche la rosa, uno dei più noti simboli del mese di Maggio, è associato alla venerazione di Maria: la Vergine veniva descritta come “rosa delle rose” dai mistici e dai filosofi dell’ epoca. Nel Medioevo, inoltre, la recita del rosario divenne una pratica estremamente comune. La caratteristica collana di grani utilizzata dai fedeli si ispirava alle corone di rose poste sul capo delle statue di Maria, rose emblematiche delle “belle preghiere” a lei rivolte.

 

 

Il mese di Maggio è costellato di ricorrenze. Si inizia con Calendimaggio, che ancora oggi prevede il tradizionale rito del “Cantamaggio” (i versi cantati, con un sottofondo musicale, dai “maggerini”), ma il 1 Maggio è anche la Festa del Lavoro e viene celebrata in svariati paesi del mondo. La seconda domenica del mese coincide con la Festa della Mamma, mentre l’8 e il 13 Maggio sono date dedicate al culto mariano: la prima onora la Madonna di Pompei, la seconda la Madonna di Fatima. Tra i colori di Maggio rientrano il rosa, il lilla e il lavanda. La pietra portafortuna è lo smeraldo, i segni zodiacali sono rappresentati dal Toro e dai Gemelli.

Il look del mese

Ho scelto i colori vibranti e vivaci di Marni (vedi foto di copertina) attirata anche dal suo tramonto, il leitmotiv della collezione Primavera Estate 2023. Un tramonto che per Francesco Risso, direttore creativo del brand, è un “fenomeno del corpo” e non del sole che cala all’orizzonte. Ognuno può immergersi nella luce del proprio tramonto. Quel che conta è muoversi, avventurarsi, esplorare, per trovarsi “al posto giusto” nel momento giusto, in una dimensione che al tempo stesso è “altra” e ideale ambito di espressività creativa. Il look include dei pantaloni arancio a vita bassa, un lungo trench giallo limone e un crop top bianco su cui campeggia l’iconico sole calante del brand: tonalità e capi perfetti per affrontare l’effervescente passaggio dalla Primavera all’Estate. Sono consapevole di aver puntato su Marni per la seconda volta, dopo l’Aprile scorso, ma lo spunto del tramonto era davvero irresistibile.

L’accessorio del mese

H23 è un brand di calzature deliziose che nel 2014 ha iniziato a commercializzare in un’ esclusiva boutique di via Luccoli, nel cuore di Genova. Le scarpe che propone il marchio, oggi disponibili anche on line nel sito h23.it, sono coloratissime, dal sapore rétro e contraddistinte da una giocosità naif. Ho selezionato il modello Primetta, in vernice giallo limone per ribadire il concetto di “luminosità” già evidenziato dal look. Il giallo di Maggio simboleggia il ritorno del sole e della luce: Primetta lo fa nello stile signature del brand, declinandosi in una Mary Jane dalle forme arrotondate e classiche solo in apparenza. Il cinturino sfoggia una fibbia circolare, il tacco è massiccio e misura 55 mm. L’allure bon ton viene stemperata dal colore vivido, un vortice di brio e spensieratezza. Oltre che in giallo limone, Primetta è disponibile in vernice Tiffany e in bouclè.

 

 

 

La colazione di oggi: le spezie di Natale

 

Dicembre è un mese straordinario anche dal punto di vista olfattivo: chi potrebbe mai scinderlo dai deliziosi profumi speziati che aleggiano sui mercatini natalizi? La cannella, lo zenzero, la vaniglia, l’arancia, l’anice stellato aromatizzano la maggior parte dei dolci di fine anno; si annusano nell’aria e caratterizzano questo magico periodo al pari dell’ odore del focolare, del vin brulé e degli aghi dell’abete naturale che molti sono soliti addobbare. “La colazione di oggi” ha già approfondito spezie quali lo zenzero e la cannella (clicca sui rispettivi nomi per rileggere gli articoli). E’ il momento di conoscerne qualche altra, di proseguire l’affascinante viaggio alla scoperta degli aromi natalizi: potrete avvalervene per iniziare in bellezza queste affascinanti giornate dicembrine.

 

L’anice stellato

 

 

Ha una forma particolarissima e inconfondibile: somiglia ad una stella a molteplici punte, tant’è che viene chiamato “anice stellato” per differenziarsi dall’anice semplice. E’ il frutto di un sempreverde proveniente dall’ Asia, lo si raccoglie prima che sia completamente maturo e lo si lascia essiccare esponendolo al sole. Ha proprietà ossidanti e antibatteriche; anticamente, i cinesi lo usavano per combattere l’ansia e le infiammazioni delle vie respiratorie. Il suo aroma è molto intenso, simile a una combinazione di liquirizia e mentolo. Viene venduto già in polvere, oppure in semi interi che, dopo aver fatto bollire in acqua per alcuni minuti, si polverizzano con un mortaio. Cosa aromatizzare con l’anice stellato? Lo troviamo in svariati tipi di torte al miele e di biscotti, nel panpepato e in golose marmellate.

 

 

L’ arancia

 

 

Questa spezia apporta tutti i benefici del frutto che vede protagonista; abbonda di vitamina C, è un antiossidante naturale e un toccasana per il sistema immunitario. Viene adoperata in svariati modi: fette di arancia caramellate, buccia di arancia grattugiata, succo di arancia, scorze di arancia candite…E’ gettonatissima, versatile, la si può includere nelle ricette più disparate. Cosa aromatizzare con l’arancia? Una quantità innumerevole di dolci e di biscotti. Per un dessert ad alto tasso di golosità, provate a intingere le scorze di arancia candite nel cioccolato fondente.

 

 

I chiodi di garofano

 

 

Sono profumatissimi e si ricavano dai fiori essiccati del Syzygium aromaticum, un albero originario di Zanzibar e del Madagascar. Il loro aroma inebriante con accenti pungenti aromatizza squisitamente il vin brulè, il panpepato, il punch, il , dolci come le crostate e i ciambelloni, le creme, la cioccolata calda e la frutta cotta. Insieme alla cannella, allo zenzero e al cardamomo rientrano tra i principali ingredienti dei Pepparkakor, i tipici biscotti che in Svezia si preparano durante l’ Avvento e in occasione della festa di Santa Lucia. Gli antichi popoli conoscevano bene le proprietà antidolorifiche dei chiodi di garofano, e li utilizzavano anche per contrastare il gonfiore e le infiammazioni.

 

 

La vaniglia

 

 

E’ originaria dell’ India e dell’ America Centrale, viene venduta in baccelli (dai quali estrarre i semini) o in polvere. Può essere considerata la spezia più amata: il suo gusto dolce, intenso e cremoso piace a tutti indistintamente. Con i dessert instaura un connubio ideale, esaltando e intensificando il loro sapore. I dolci che la includono sono incalcolabili: torte, pasticcini, prodotti da forno, salse, creme, panna cotta, glassa, créme brulée e via dicendo. L’ abbinamento con i canditi è un vero e proprio must del gusto. La vaniglia, inoltre, viene considerata un antidepressivo naturale; rilassa e fa bene all’ umore. Per preservarne al meglio l’aroma, i baccelli andrebbero conservati in luoghi bui e con temperature non troppo elevate.

 

 

Il cardamomo

 

 

E’ una spezia ricavata dai semi di una pianta della famiglia delle Zingiberaceae, da cui derivano anche lo zenzero, la curcuma e il pepe. La pianta del cardamomo proviene dall’ India ed è ampiamente diffusa in Asia, soprattutto nel Vietnam, nello Sri Lanka e in Cambogia. Il cardamomo ha baccelli di un caratteristico colore verde e un gusto deciso e piccante. Questa spezia dalle origini antiche è pregiatissima. I Greci e i Romani la utilizzavano per creare fragranze dall’ aroma unico, molto persistente. E’ molto efficace per favorire la digestione e possiede proprietà antisettiche e antinfiammatorie. In India e nel Medio Oriente il cardamomo accompagna un gran numero di pietanze e di dolci; viene anche mescolato al tè e al caffè. Nel Nord Europa si usa per preparare il pane e dessert tradizionali, abbinandolo di frequente alla cannella e ai chiodi di garofano. Cosa aromatizzare con il cardamomo? Il panpepato, le torte, i biscotti, le cheesecake, il tiramisù, le tortine, il budino…gli spunti sono illimitati.

 

 

La noce moscata

 

 

Ha un gusto dolce e agro a un tempo, molto versatile. Si ottiene dai semi di un sempreverde originario dell’ Indonesia, il Myristica Fragrans, coltivato in svariati paesi asiatici e caraibici. E’ possibile acquistarla in polvere o in semi interi da grattugiare. In cucina viene utilizzata per aromatizzare sia le pietanze salate che i dessert: soffermandoci su questi ultimi, la troviamo soprattutto abbinata alle torte, alle cheesecake, ai biscotti e alle creme. Possiede proprietà sedative, toniche e antisettiche, è un toccasana per l’ intestino e contrasta l’aerofagia. Ma attenzione a non eccedere con le dosi: un utilizzo smodato di noce moscata può provocare addirittura stati allucinatori (lo sapevano bene gli antichi Egizi, che se ne servivano per potenziare l’effetto dell’ hashish).

 

 

 

Buon Halloween, felice Samhain

 

Che odore ha, secondo voi, la notte di Halloween? Come immaginate il suo imprinting olfattivo? Io la penso impregnata di un vago sentore di fumo: sì, proprio il fumo di un camino acceso. Che d’altronde, per me, è il tipico odore dell’ Autunno sin dai tempi dell’ infanzia. Mi è rimasto dentro quando ero piuttosto piccola, avrò avuto tre o quattro anni. Era l’ odore che aleggiava in certi borghi di montagna, dove mia madre, insegnante nella scuola elementare locale, tornava anche di pomeriggio se era molto impegnata. Naturalmente mi portava con sè, e ho ancora dei ricordi nitidi di quelle case in cui a volte ci invitavano per uno spuntino: il camino era il fulcro dell’ abitazione, più familiare e intimo rispetto al termosifone. Persino la cena veniva cotta puntualmente sul fuoco. Il mio Halloween ideale è in armonia con la natura, di conseguenza lo associo a un focolare e all’ aroma che sprigiona. Esistono diversi metodi per impedire che l’odore di cenere predomini, alcuni di questi semplicissimi da attuare: bruciare un po’ di cannella (la spezia dell’ Autunno per antonomasia), degli aghi di pino o del rosmarino tra le fiamme, ad esempio, può rivelarsi un’ ottima idea. Un’ altra opzione è l’utilizzo dell’ incenso aromatizzato. I fumi che diffonde, oltre a profumare la casa, accentueranno l’ alone di magia che circonda la notte del 31 Ottobre. Forse non sapevate che esistono piante tradizionalmente associate a Samhain: l’ alloro, pianta sacra ad Apollo, possiede la straordinaria virtù di donare capacità divinatorie e di tenere a distanza la malasorte, i malanni e le energie negative; la noce moscata ha proprietà purificatrici, potenzia la memoria e le abilità mentali calamitando, al tempo stesso, la buona sorte. La salvia è un toccasana per il benessere del corpo. Anticamente, veniva considerata il rimedio per qualsiasi patologia e si pensava addirittura che facesse tornare in vita i trapassati. Tra i punti di forza di questa miracolosa pianta, infatti, spiccava la presunta facoltà di rendere immortali. La mulleina, nome comune del Verbascum Thapsus, è un potente schermo contro la negatività, le forze demoniache e le fatture realizzate tramite la magia nera. I suoi gambi, avvolti in un amalgama di grassi o nella cera, un tempo plasmavano torce denominate “il foglio dei coni della strega”. L’ assenzio romano, invece, ha la funzione di accrescere le capacità psichiche. Gli aromi dell’ alloro, della salvia e della noce moscata sono quelli su cui puntare per la notte di Halloween.

 

 

Per esaltare l’atmosfera avvolgente originata dagli incensi e dal caminetto acceso, non resta che un ultimo dettaglio: una cena a lume di candela. Senza dimenticare che le candele dovrebbero essere rigorosamente tinte di color arancio, una delle tonalità emblematiche di Samhain.

Buon Halloween a tutti!

 

Giugno

 

Com’è gradevole il tiglio nelle sere di Giugno! / L’aria è si dolce che a palpebre chiuse / annusi il vento che risuona – la città è vicina – / e porta aromi di birra e di vino…
(Arthur Rimbaud)

Un benvenuto a Giugno, il mese del Solstizio d’Estate. Lasciando parlare le immagini, che quando si tratta di meraviglia della natura hanno sempre molto da dire.