I sogni e il Buon Combattimento

 

” L’ uomo non può mai smettere di sognare. Il sogno è il nutrimento dell’anima, come il cibo è quello del corpo. Molte volte, nel corso dell’esistenza, vediamo che i nostri sogni svaniscono e che i nostri desideri vengono frustrati, tuttavia è necessario continuare a sognare, altrimenti la nostra anima muore e Agape non può penetrarvi. Molto sangue è stato versato nel campo davanti ai tuoi occhi; lì sono state combattute alcune delle battaglie più crudeli della Riconquista. Non ha alcuna importanza chi avesse la ragione o chi possedesse la verità: l’importante è sapere che entrambe le parti stavano combattendo un Buon Combattimento. Il Buon Combattimento è quello che viene intrapreso perché il nostro cuore lo chiede. Nelle epoche eroiche, al tempo dei cavalieri erranti, era qualcosa di facile: c’erano molte terre da conquistare e molte cose da fare. Oggi, però, il mondo è profondamente cambiato, e il Buon Combattimento ha abbandonato i campi di battaglia per trasferirsi all’ interno di noi stessi. Il Buon Combattimento è quello che viene intrapreso in nome dei nostri sogni. Quando essi esplodono in noi con tutto il loro vigore – vale a dire, in gioventù – abbiamo molto coraggio, ma non sappiamo ancora batterci. Dopo tanti sforzi, finalmente impariamo a lottare, e a quel punto non abbiamo più lo stesso coraggio per combattere. A causa di ciò, ci rivoltiamo e combattiamo contro noi stessi, diventando il nostro peggior nemico. Diciamo che i nostri sogni erano infantili, difficili da realizzare, o frutto di una nostra ignoranza riguardo alle realtà della vita. Uccidiamo i nostri sogni perché abbiamo paura di combattere il Buon Combattimento. “

Paulo Coelho, da “Il cammino di Santiago”