Sulle tracce del Principe Maurice – Un’estate senza confini

Il Principe on stage con Grace Jones al Meltdown Festival

 

Sono trascorsi mesi dal mio ultimo incontro con il Principe Maurice. Il Carnevale di Venezia è ormai un ricordo (anche se in questa intervista lo rievocheremo), l’inverno si è dileguato così come la primavera. L’estate è arrivata ufficialmente due giorni fa, salutata da un Solstizio bollente in quanto a temperature. E il mood che aleggia sul nostro nuovo appuntamento è senza dubbio spensierato, “estivo” appunto; con la conclusione delle restrizioni anti-Covid, il Principe ha ripreso a viaggiare: si suddivide tra Venezia, Milano, Maiorca e Roma, dove persegue progetti legati al ripristino della bellezza urbana. Il lavoro non gli manca, ma per la stagione calda ha un programma basilare: immergersi nella natura, tornare a godere del sole, del mare, approfondire – in linea con gli intenti del Grand Tour iniziato qualche tempo fa – culture e luoghi associati agli albori delle civiltà classiche. L’ isola di Maiorca rappresenterà la base, il quartier generale dei mesi estivi di Maurice. Nel suo “buen retiro” coniugherà vacanze e iniziative artistiche finalizzate a riaccendere la nightlife, la voglia di vivere e di divertirsi dopo un biennio di obbligato stand by. Il desiderio di giocosità si manifesta anche in un quiz che a voi dedichiamo, lettori e fan di VALIUM. Osservate attentamente la foto qui sotto: immortala una location misteriosa ed esoterica. Qualcuno sa dirci cosa rappresenta e dove si trova il posto in questione? Il primo che indovinerà verrà premiato con un invito a uno show del Principe Maurice da definire in base ai luoghi e ai tempi più convenienti per il vincitore. Un’ occasione da non perdere, che dite? Attivatevi subito e scrivete la vostra risposta nello spazio commenti di questo post.

 

La location misteriosa del gioco a premi di questa puntata: cos’è e dove si trova? Scrivetecelo nei commenti!

Ci ritroviamo dopo qualche mese, ma sembrano passati anni: al dramma Covid, oggi attenuato dalla fine delle restrizioni, si è aggiunto il conflitto tra Russia e Ucraina. Ci stiamo avviando verso un’estinzione di massa?

E’ inquietante come neanche di fronte a una tragedia planetaria come quella del Covid l’uomo non abbia imparato a godere in pace dei momenti di salute e di ritorno alla normalità. E’ molto doloroso, molto avvilente. La verità chissà dove sta, perché c’è una controversia enorme riguardo a questo conflitto. A tal proposito io non mi schiero, non mi espongo, posso solo dire che l’umanità è allo sbando sotto tutti i punti di vista. Non ho paura della guerra perché sono fatalista, cerco di vivere ogni istante al meglio e al massimo, però mi spiace per le giovani generazioni…La situazione è davvero allarmante. Al tempo stesso, però, cosa ci possiamo fare? Per questo mi dico: andiamo avanti, cerchiamo di fare del nostro meglio a livello personale e sociale. Non so dove andremo a finire. E’ tutto molto triste, ma al tempo stesso noto che la società è ormai propensa ad accogliere anche i momenti di distrazione. Abbiamo bisogno di un po’ di respiro, dopo aver penato tanto a causa delle restrizioni!

La tua generazione, così come la mia, non ha mai conosciuto la guerra da vicino. Cosa pensi dello spirito bellico atavicamente insito nell’ uomo?

“Historia Magistra vitae”, ci dice Cicerone citato da Papi e Re. La storia dovrebbe essere una maestra di vita, ma credo che siamo degli allievi poco attenti. Avere uno spirito bellico è insito nella natura dell’uomo, ogni tanto lo notiamo anche nella quotidianità, però è frustrante e inquietante al tempo stesso che pare essere sempre la negatività ad avere il sopravvento sulla positività. Ringrazio il Cielo di avere un’indole benevola, cerco di fare del bene e di accoglierlo quando arriva. Il male già lo subiamo a causa del destino, della sorte, non capisco perché dobbiamo andare a provocarlo! Spero che questo conflitto non diventi mondiale e ancor più devastante come si teme. Sono abbastanza scioccato, infatti ascolto raramente il notiziario: mi rifugio sempre più spesso nel mio mondo speciale fatto di creatività, fantasia, estetica…Cerco di non avvilirmi coltivando il bello che ancora mi circonda. Anche il mio lavoro, se vuoi, è un rifugio. La realtà è quella che è e fa paura, ma va anche affrontata, elaborata.

 

Maurice nei panni di…un Principe alla Expo di Dubai

Ti definisci un pacifista?

Assolutamente sì! A livello personale non sono mai arrivato a prender parte ad una rissa, sono riuscito a discutere con persone con cui sembrava impossibile poter interagire. La calma è la virtù dei forti e ho fatto un gran lavoro su me stesso per averla, e anche la pazienza. Durante le giornate “no” magari un po’ ne perdo, mica sono perfetto, e a volte rispondo male…però mi pento immediatamente e cerco di essere coerente con quello che è il mio vero spirito. Io cerco di risolvere ogni situazione con il dialogo.

Nell’ ultima puntata di questa rubrica ci hai anticipato temi ed eventi del Carnevale di Venezia, tornato in presenza dopo una parentesi virtuale. Com’è andata l’edizione 2022 dell’attesissima kermesse lagunare?

Considerando che si è svolto nel periodo in cui la maggior parte delle restrizioni era in vigore, devo dire che è andata molto bene. E’ stato un Carnevale soddisfacente che ha fatto riaffiorare lo spirito originario della kermesse, quello del teatro di strada: in passato il Carnevale cominciava con un decreto del Doge che permetteva di far spettacolo ovunque, anche al di fuori dei teatri. Il teatro di strada, intitolato “Wonder Time”, quest’ anno è stato protagonista con oltre 100 performance e 1100 repliche su tutto il territorio lagunare e di terraferma. In piazza San Marco, invece, c’era un’installazione molto interessante dove i costumi più belli venivano immortalati e postati sul web in tempo reale. C’è da dire che il corteo acqueo d’apertura sul Canal Grande, “Lux Futura”, ha tolto il fiato anche a me che sono piuttosto “sgamato”! Un altro evento che sarebbe bello poter replicare al di fuori del Carnevale per l’incredibile impatto artistico e scenografico è stato “Nebula Solaris”, programmato e andato subito sold out all’Arsenale tra giochi d’acqua, luci e fuoco. Massimo Checchetto, il Direttore Artistico anche di questa edizione, mi ha voluto nel mio ruolo di Maestro di Cerimonie per il Gala ufficiale al Casinò , che si è avvalso delle scenografie e dei meravigliosi costumi di un’eccellenza veneziana come Antonia Sautter. Ritrovarci è stato magico, soprattutto perché il tema del Carnevale (“Remember the Future”) era nelle mie e nelle sue corde. Lo scenario era surreale, immaginifico, con uno sfondo alla Dalì…Io, infatti, interpretavo Salvador Dalì: avrebbe potuto aver organizzato lui quel Gala. Mi sono divertito enormemente! Non è stato semplice dopo tanto tempo di stand by, ma l’esperienza si è rivelata talmente elettrizzante che solo dopo ho avvertito la fatica. Inoltre, dagli studi di Televenezia , io e Linda Pani (protagonista del Volo dell’Angelo 2020) ci siamo esibiti ogni giorno in diretta per un’ora e mezza: ci collegavamo con i ragazzi dell’Università Ca’ Foscari, che avevamo sguinzagliato per la città allo scopo di ammirare le performance live degli artisti di strada. Sono stati loro la vera anima della festa di quest’ anno! E’ stato un bene riproporre il collegamento worldwide, perché ci guardavano dal mondo intero: dagli Stati Uniti al Canada, dall’ Asia all’ Australia, tutti hanno potuto godersi il Carnevale di Venezia.

 

Alcune immagini da “Remember the Future”, il Carnevale di Venezia 2022. Nella foto qui sopra il Principe è con Linda Pani, nel primo scatto impersona Salvador Dalì

A quali progetti ti sei dedicato, dal Carnevale in poi?

Innanzitutto alla riapertura dei locali: finalmente abbiamo potuto riaprire il Cocoricò. Poi, sto andando avanti instancabilmente con il lavoro teatrale incentrato su me stesso e il mio doppio. Sono sicuro che prima di “tirare le cuoia” sarà un progetto che realizzerò! Dopo essermi avvalso dell’aiuto di uno psicanalista, ho scoperto la chiave del rapporto che mi legava al mio fratello gemello e adesso faccio da me. Anche perché è meno inquietante di quello che sembrava a prima vista; riesco ad affrontare l’argomento in maniera serena, giocosa (sebbene abbia dei risvolti dolorosi). Sarà molto interessante da fruire, a livello teatrale. L’ aspetto tecnologico della pièce sta evolvendo a vista d’occhio: il mio “interlocutore” potrebbe sembrare addirittura in carne ed ossa o quantomeno tridimensionale, non così etereo e fantasmatico come prevedevo. Sarà qualcosa di emozionante sia per me che per il pubblico. Tornando alla tua domanda, mi è capitato spesso di essere coinvolto in spettacoli in cui era richiesta la mia presenza come special guest e di lavorare a contatto con vere e proprie eccellenze artistiche. Mi hanno chiamato per una serie di eventi belli, importanti, con un parterre di partecipanti che mi ha onorato. Un esempio? Durante una serata organizzata dalla Fondazione e dall’ Accademia Giacomo Casanova in occasione del compleanno del celebre seduttore, ho incontrato delle persone meravigliose: i responsabili per il Veneto di Retake, un’associazione che sguinzaglia volontari a ripulire luoghi, sistemare aiuole, rimuovere scritte dai muri imbrattati. Mi hanno chiesto di entrare a far parte del comitato nazionale, così sono andato a Roma e ho partecipato alla loro manifestazione per la Giornata Mondiale della Terra. Speriamo di poter aprire presto una sezione veneziana, per ora il fulcro regionale è Padova. Chi visiterà Venezia e vorrà dedicare un giorno della sua vacanza alla pulizia della spiaggia o dei monumenti, con noi potrà farlo. Sarebbe una fantastica iniziativa finalizzata al ripristino della bellezza. Il 30 marzo scorso, invece, sono stato a Dubai per rappresentare il Principato di Monaco alla chiusura dell’Expo. Avevamo il patrocinio di S.A.S. Alberto di Monaco, e in una location pazzesca abbiamo portato le atmosfere dell’Hotel de Paris e del valzer dei Principi e delle Principesse curato da Delia Grace Noble. Anche se l’attenzione era concentrata sulla Fondazione che il Principe Alberto ha istituito per la salvaguardia del Mediterraneo e degli oceani, Monte Carlo viene immancabilmente associato alla sua attività mondana. Io impersonavo un principe d’altri tempi e con lo stesso costume, a Venezia, mi sono presentato al compleanno di Casanova che ho incoronato Principe delle Donne!

 

Alla Expo di Dubai per rappresentare il Principato di Monaco

Il 3 Maggio scorso sarebbe stato il compleanno di Lindsay Kemp. Mi è giunta voce che sei stato coinvolto in un prestigioso evento associato al tuo mentore…

Andy Fumagalli, voce e polistrumentista dei Bluvertigo, mi ha chiesto di partecipare alla presentazione di un libro fotografico patrocinato dalla città di Monza e realizzato da una fotografa molto attiva nel sociale, un libro incentrato sulla lotta alla violenza contro le donne. Il volume è stato svelato al pubblico durante un evento che abbiamo intitolato “Il mal dei fiori”: il mal dei fiori simboleggia la condizione dei fiori ogniqualvolta vengono trascurati, bistrattati, strappati, impedendo che sboccino e che sprigionino la loro bellezza. Dedicando questo incontro ai fiori ci è subito venuto in mente di contattare Daniela Maccari, l’erede della Lindsay Kemp Company, affinchè potesse mettere in scena la famosa coreografia “Flower”. Un fiore che germoglia e poi fiorisce è un tema che trasuda magia, una metafora dell’argomento trattato nella presentazione. Se le donne sono fiori, dobbiamo curarci di loro come fiori vivi perchè possano sbocciare, però dobbiamo accudirle, non “strapparle”. Io ho condotto l’evento e cantato due canzoni, durante una delle quali ho avuto al mio fianco proprio Daniela  e una straordinaria violinista: H.E.R., un’artista transessuale incredibilmente poliedrica. Quindi avevo accanto i miei due mondi: H.E.R., che si esibisce con il violino elettronico, e Daniela che è teatro puro, un alter ego di Lindsay, in un’ emozionante improvvisazione sulle note di “Libertango” – per cui era come se ci fosse anche Grace Jones! In quel momento ho sperimentato un’estasi totale…Sarò sempre grato a Andy e alla sua compagna Lilya, che hanno prodotto questo evento tenutosi il 21 Aprile nel Salone delle Feste della Villa Reale di Monza. La compagnia di Lindsay Kemp si è poi esibita nella coreografia che Lindsay creò per David Bowie, “Starman”: è stato magnifico, un momento molto intenso e di altissimo spessore culturale.

 

Con Andy Fumagalli all’ evento “Il Mal dei Fiori” tenutosi presso la Villa Reale di Monza

Un bellissimo scatto della Villa Reale by night

L’ esibizione di H.E.R.

Insieme a Flavia Cavalcanti, con cui ha appena festeggiato il secondo anno di matrimonio

Con Daniela Maccari, prima ballerina e coreografa della Lindsay Kemp Company, e la violinista H.E.R. (a destra nella foto)

A proposito di Grace Jones: il 10 giugno l’hai raggiunta a Londra in occasione del Meltdown Festival,  di cui per questa attesa edizione è stata Direttore Artistico. L’ evento era inserito nel programma del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta? Raccontaci tutto…

Sono i momenti magici che Grace mi consente di condividere con lei e che ribadiscono l’eternità del nostro amore, della nostra stima reciproca. Un evento meraviglioso dove non solo si è presentata in splendida forma, ma accompagnata da un coro e da un ensemble di violini degni di un’orchestra sinfonica. Oltre ad aver proposto un estratto del repertorio che l’ha resa iconica, ha interpretato in anteprima assoluta due brani della sua ultima produzione “afro tecnologica” in uscita il prossimo autunno. Dietro le quinte c’era molta emozione: per Grace era la prima esibizione senza l’assistenza del fratello Chris, una presenza imprescindibile che la seguiva dagli esordi… È stata grande anche nel superare questa perdita e nel mettere tutta l’ anima nella sua performance, da grandissima artista qual’è. Riguardo il Giubileo, in realtà ti devo dire che il Meltdown Festival esiste dal ’93 ed ha una sua storia prestigiosissima. Pensa che prima di Grace è stato diretto, tra gli altri, da David Bowie e dai Massive Attack, che nel 2008 la invitarono  come ospite d’onore preparando il terreno alla sua direzione di quest’anno. Ciò non toglie che in forma privata un omaggio a Sua Maestà Britannica l’abbiamo fatto, con il cuore che batteva forte per la straordinarietà di questa Sovrana quasi sovrumana, ormai…

 

A Londra, davanti al manifesto del Meltdown Festival

Grace Jones sul palco del Festival

Sul versante Cocoricò, invece, cosa puoi dirci e che notizie puoi darci?

Il Cocoricò sta andando alla grande con una programmazione musicale originale e molto diversa da quella a cui ci ha abituati, ma sempre di altissima qualità. Per esempio il 30 Aprile ha ospitato Peggy Gou, una dj che propone una tech house di una raffinatezza incredibile. Io la adoro…Il 9 luglio, invece, ci sarà un nuovo Memorabilia. Avevamo in programma un Memorabilia extra lo scorso Natale (le prenotazioni sono talmente tante che spesso dobbiamo organizzare degli extra date), ma non è stato possibile farlo. Quindi andrà in scena a Luglio e forse ne proporremo uno anche ad Agosto. La mia partecipazione al Cocoricò è legata soprattutto a questo format, che sento molto nelle mie corde. Finalmente, poi, si ricomincia a parlare del museo della discoteca, un tema intrigante nel quale vorrei coinvolgermi in quanto memoria storica della Piramide. E’ un argomento che la proprietà vuole riconsiderare, perché ne vale la pena. Potrei mettere a disposizione del materiale in mio possesso, immortalato di frequente nelle foto d’epoca. Sarà un museo davvero interessante! Invece il 14 Maggio, a Genova, c’è stata una bella serata organizzata da Antonio Velasquez in onore della sua Insomnia ed io ero tra gli ospiti d’onore. Sono un po’ un testimone di quello che fu, anche se recentemente, con Mauro Picotto (uno dei dj e produttori italiani del genere techno più famosi al mondo), ho preso parte a un magnifico evento che non aveva nulla a che fare con la memoria. Si teneva ad Alba, così ho potuto scoprire tutto il Monferrato che ho trovato di una bellezza indicibile! Mi sto nutrendo di bellezza e anche di simpatia, persino da parte di giovani che non mi hanno mai sentito nominare: è una sfida che mi intriga tantissimo e mi sta dando tantissime soddisfazioni. Il mio habitat è ancora quello notturno, anche se desidererei fare più teatro e cimentarmi in espressioni inerenti ad altri aspetti culturali.

 

Il Principe al Cocoricò in una delle sue mise notturne

Altri scatti della leggendaria Grace Jones al Meltdown Festival di Londra

Come procedono i tuoi viaggi sulle orme del “Grand Tour”?    

Durante la mia trasferta ho voluto guardare Roma con occhi diversi, e ho capito che a fare da trait d’union tra la classicità greca e l’imperium romano è stato soprattutto l’Imperatore Adriano. Ho approfondito la sua figura e ho realizzato che è tutto collegato, tutto molto bello, però l’ambizione romana ha un po’ distorto la purezza delle origini! Quindi il mio Grand Tour, dopo aver toccato Atene, è proseguito a Roma. Adesso vorrei visitare Napoli, ci andrò senz’altro questa estate. E non è detto che non faccia anche un giro sulle coste della Dalmazia e dell’Albania. Sapevi che una parte dell’Albania veniva chiamata l’Albania veneziana? Alcuni prodi della laguna, tra cui dei miei antenati, conquistarono una zona costiera, Durazzo, e vorrei capire che impronte ha lasciato Venezia sia in quei posti che in isole come Creta, Cipro, ZanteFoscolo, infatti, era veneziano ed è nato a Zante. A Roma ho guardato ogni angolo della città con l’occhio del Grand Tour, con emozione, come se lo vedessi per la prima volta. E’ stata proprio una questione di vibrazioni. Il vero Grand Tour non era soltanto un rispolverare la storia, bensì sentire le vibrazioni di chi quella storia l’ha fatta. Ho sviluppato un approccio emozionale alla storia e alla cultura che me le fa godere il doppio! E’ l’unico regalo che mi ha fatto la clausura da Covid: pensare, riflettere…poter tornare a muoversi e a incontrare la gente, adesso, vale molto di più.

 

Zante, l’isola greca che VALIUM ha ampiamente descritto nella rubrica “Il luogo”

Con quali eventi ci delizierai questa estate?

Ci saranno serate qua e là, non c’è una stagione ben definita per tanti motivi. Innanzitutto non ci sono certezze assolute, quindi ho ripreso i rapporti con le realtà baleariche e maiorchine: il “Gloss ‘n’ Glitter” di Francesca Faggella, ad esempio, con la quale voglio implementare la proposta di questa new disco che mi piace tantissimo…Di base, però, vorrei sentirmi abbastanza libero. Se dovesse arrivare la proposta della Terrazza Blue Moon al Lido mi piacerebbe esibirmi in eventi specifici, anziché prendere un impegno continuativo. Sono stato presente al Salone Nautico di Venezia, dove ho curato un evento privato prestigioso. La festa più bella a cui ho partecipato anche artisticamente, però, è stata quella del compleanno “congiunto” di Marco Balich, il produttore degli eventi mondiali più grandiosi, e dei suoi quattro meravigliosi figli la cui somma ha dato il titolo “BALICH 134”. Si è svolto all’Isola della Certosa e se ne parlerà….

 

Maurice alla festa di compleanno del produttore Marco Balich

Cosa hai augurato a te stesso il giorno del Solstizio d’Estate?

Voglio immergermi nella bellezza della natura, dalle Alpi alle Piramidi e dal Manzanarre al Reno! L’ estate è il momento in cui si ha la possibilità di godere di luoghi di vacanza più o meno affollati. Vorrei senz’altro trascorrerla partecipando a serate da organizzare o in cui esibirmi, ma anche e soprattutto prendendo il sole, nuotando, ammirando albe e tramonti…Il Grand Tour, oltre a darci l’occasione di esplorare città e culture, dovrebbe focalizzarsi sulle più profonde sensazioni di armonia con questo mondo, che è meraviglioso sempre e comunque. Poi vorrei diventare un attivista di Retake, un movimento apolitico pieno di iniziative: riprendiamoci la responsabilità e la capacità di mantenere la bellezza, di goderla, per poterla tramandare il più intonsa possibile alle generazioni che verranno dopo di noi. Questo impegno è una novità; mi hanno sollecitato i miei nuovi amici e sono davvero convinto che nella vita incontriamo le persone giuste al momento giusto per le cose giuste!

 

Photo courtesty of Maurice Agosti

Sulle tracce del Principe Maurice – Un Autunno di rinascita

 

 

L’ Autunno del Principe Maurice ha avuto inizio nella magica atmosfera del circo. Dal 23 al 27 Settembre, infatti, Maurizio Agosti Montenaro Durazzo (il suo nome all’ anagrafe) ha funto da Gran Cerimoniere di un evento unico nel suo genere, l’ International Salieri Circus Award: coniugando arte circense e musica classica, la prima edizione di questo festival ha addentrato il pubblico in un mondo incantato, onirico, grondante di fascino. Un mondo, al di là del puro intrattenimento a cui mira, permeato di vera e propria arte; di talento e sacrificio. Non è un caso che al Teatro Salieri di Legnago, in provincia di Verona, sia stato celebrato con un contest a cui hanno partecipato i più geniali artisti circensi. A proposito di circo, sapevate che anche Maurice è un professionista del settore? Nei panni del Clown Bianco da lui stesso ideato, “Il Principe”, ha preso parte a spettacoli allestiti sotto tendoni autorevoli quali quello del Circus Roncalli. E non stupisce, perchè come ben sapete l’ ironia è insita nel suo DNA! Lo ha dimostrato anche in TV, di recente, quando su Canale 5 è apparso tra i “diabolici” protagonisti di una burla ai danni di Antonio Zequila nel programma “Scherzi a Parte” (se ve lo siete perso, guardatelo a questo link). Ebbene sì, il nostro eroe sta cominciando a muovere i primi passi nell’ universo televisivo: un traguardo meritatissimo, per la leggendaria icona del Teatro Notturno. La nuova stagione, insomma, ha portato innumerevoli novità nella vita professionale del Principe. Ce le racconterà in questa intervista, alternando l’ entusiasmo per il ritorno a una quasi-normalità dopo l’ incubo Covid al disappunto per le riaperture contingentate dei club.

Ci ritroviamo dopo un’ Estate per te particolarmente rovente. Intanto è già arrivato l’ Autunno e l’Equinozio, il 22 Settembre scorso, ha sancito il suo ingresso. Per molti è un periodo di svolta, di nuovi progetti…un giro di boa. Che rappresenta, per te, questa stagione?   

L’ Autunno, innanzitutto, mi piace molto: è sontuoso – penso ai suoi colori – e anche misterioso per quello che porta con sé, Halloween in particolare…Tra l’altro, per me è stato foriero di cose meravigliose che mi sono accadute e che mi stanno accadendo. Dò il benvenuto a questo Autunno che spero sia di rinascita, anche se normalmente viene visto come un periodo che conduce al freddo e alla “morte” dell’Inverno. Per me, invece, è una sorta di Primavera dell’anima! Inoltre compio gli anni in novembre… E poi bisogna dire che l’Autunno, per il mondo dello spettacolo, corrisponde al preludio della stagione più importante: quella invernale. Evidentemente non è un caso che io lo adori.

 

Il Principe nelle vesti del suo Clown Bianco “Il Principe” a Vienna, con il Circus Roncalli

 

Su VALIUM, le tue ultime news risalgono alla serata degli Amen Spiritual Awards tenutasi alla Terrazza Biennale del Lido di Venezia. Cosa ci racconti dell’evento “I say a little prayer…for me”, che hai dedicato alle donne vittime di sofferenza fisica e morale? Pensi che possa diventare un appuntamento a cadenza fissa?     

Non solo diventerà un appuntamento a cadenza fissa, ma con il patron di Amen, Giovanni Licastro, abbiamo pensato di dedicare una docufiction, un film o una serie a queste storie. Vorremmo dar voce alle donne che normalmente pregano da sole e in silenzio, vorremmo che riuscissero a raccontarsi e a trovare sostegno nel loro sfogo, che al tempo stesso è anche una denuncia. Bisogna che le donne imparino a riportare le violenze subite, a proteggersi e ad affiancarsi a persone che le stimano – quindi le aiutano e le rispettano – come noi. Nell’ aria non c’è solo l’intenzione di ripetere gli Amen Spiritual Awards: il nostro gruppo si renderà promotore di un’iniziativa mainstream che darà risalto in tutto e per tutto a queste problematiche. Come ti accennavo, le storie che raccoglieremo verranno riprodotte in una sorta di fiction che le drammatizzerà e “illustrerà” i racconti delle donne. Starà a loro decidere se rimanere anonime o meno. Alcune situazioni sono molto pericolose, per cui suppongo che dovranno scegliere l’anonimato. Mentre casi come quello di Micol Rossi, che lotta con coraggio contro il morbo di Crohn, vanno sicuramente considerati esemplari e quindi divulgati senza vincoli di sorta: ha appena fondato con persone che vivono il suo stesso problema (non solo donne) un movimento che si chiama “Guerrieri Invisibili”, che si può contattare e coadiuvare sui social.

 

Alcuni scatti tratti dal Red Carpet e dal Gala dell’ evento “I say a little prayer…for me – Amen Spiritual Awards”. Nella foto qui sopra, da sinistra: Giovanni Licastro, Matilde Brandi, Micol Rossi e Christophe Mourey insieme al Principe

Come ci avevi preannunciato qualche mese fa, hai rivestito il ruolo di Gran Cerimoniere del prestigioso International Salieri Circus Award di Legnago: un festival (alla sua prima edizione) che celebra le arti circensi nella città natia di Antonio Salieri. Come hai vissuto quella straordinaria esperienza?

E’ stato pazzesco! E’ stato bellissimo innanzitutto perché la casa di produzione di questo evento, la ProEventi, è super efficiente e ha rappresentato una garanzia dal punto di vista organizzativo. Il festival è stato un esperimento nuovissimo: c’era una giuria prestigiosa, gli artisti erano pazzeschi, ma soprattutto c’erano dei giovani davvero entusiasti, che avevano voglia di mettersi alla prova e magari eseguivano per la prima volta le loro performance con composizioni classiche in sottofondo…L’ esperimento è riuscito in pieno. Abbiamo potuto conoscere meglio il personaggio di Antonio Salieri, che era stato, come dire?,  un po’ “travisato” dal film su Mozart, e da questa esperienza scaturirà senz’altro una voglia di recupero della cultura classica legata a Salieri, un grande del suo tempo. Era molto più conosciuto e di successo di Mozart, poi però è stato dimenticato: la sua era essenzialmente una musica di corte che rimaneva a corte. Ma quando le corti si sono estinte, l’interesse attorno a lui si è spento. Ora merita di essere rivalutato. In questa prima edizione del festival, per problemi di sicurezza associati al Covid, ci siamo dovuti privare di un’orchestra dal vivo. Dalla prossima edizione, tuttavia, potremo avvalerci della presenza di una nota orchestra; al momento non posso anticiparvi più di tanto. Secondo Antonio Giarola, lo stratosferico Direttore Artistico del festival e uno dei massimi esperti mondiali di Arte Circense, il fatto che la musica verrà eseguita dal vivo sarà molto importante. L’intento è proprio di elevare il circo a un’Arte vera e propria accompagnata dalla Musica d’Arte, facendo sì che entrambe si valorizzino reciprocamente e che si crei una commistione nell’ interpretazione davvero sentita, autentica. Della giuria facevano parte personaggi autorevoli: il Direttore di Palcoscenico del Moulin Rouge Thierry Outrilla, il Direttore del Casting del Cirque du Soleil Pavel Kotov, il Ministro della Cultura Ungherese Péter Fekete, che è anche il direttore e fondatore del Circo Stabile di Budapest, e poi Joseph Bouglione, Direttore del Cirque d’Hiver di Parigi…per farvi solo qualche nome. Il “parterre de roi” della nostra giuria, quindi, ha conferito subito grande importanza e dignità al festival. Anche gli artisti coinvolti erano di fama internazionale: 31 in tutto provenienti da 13 paesi, persino d’oltreoceano. E’ stata un’esperienza incredibile, non ultimo, per il loro slancio nell’ affrontarla! In apertura e in chiusura, il mio intervento artistico era affiancato da una performance del Piccolo Circo dei Sogni di Paride Orfei e Sneja Nedeva. Ha sede a Milano e oltre ad essere un’Accademia che divulga l’arte circense propone anche corsi di danza e di recitazione.

 

Maurice insieme a Arturo Brachetti, Presidente della Giuria dell’ International Salieri Circus Award

Act circensi all’ evento del Teatro Salieri di Legnago

Che rapporto hai con il mondo del circo? Immagino che tu sia molto attratto dalla sua magia e dalle atmosfere felliniane che lo permeano…

Ci hai proprio azzeccato! (ride, ndr.). Ho sempre subito la magia del circo e, se devo essere sincero, anche del fatto di poter vedere da vicino molti animali esotici (oggi una sensibilità diversa ci porta ad accantonare la visione negativa di un animale che si esibisce). Però devo dire che la sfida che gli artisti circensi lanciano ai loro corpi, quando con il sorriso sulle labbra eseguono evoluzioni che richiedono un sacrificio abnorme, mi affascina immensamente. La figura che io ho interpretato più volte, anche per circhi prestigiosi come il Roncalli o il Togni, è quella del Clown Bianco. Ti dò una notizia esclusiva che è conosciuta solo negli ambienti del circo: sono un clown ufficialmente, ho creato un nuovo clown che si distingue da qualsiasi altro pagliaccio non solo per il costume ma anche per il trucco. L’ho battezzato “Il Principe”. (ride, ndr) E’ un personaggio a sé stante nel mondo del circo, formalmente riconosciuto. Sono anche un po’ circense, come vedete! Una volta ho avuto l’occasione di intervistare Moira Orfei e lei mi raccontò degli aneddoti, delle cose talmente meravigliose sul circo da farmelo apparire ancora più affascinante…E’ un universo straordinario fatto di gente straordinaria. E poi ho conosciuto tanti altri personaggi, tra i quali il fondatore del Cirque du Soleil Guy Lalibertè che ha rivoluzionato il circo rendendolo più teatrale. Adoro anche il circo equestre, lo trovo molto elegante: i cavalli sono animali abituati a stare con l’uomo, la loro presenza è più compatibile con gli spettacoli circensi rispetto a quella delle bestie feroci.

 

Un’ altra immagine del clown “Il Principe” a Vienna

Con Elena Grossule, regista dell’ International Salieri Circus Award

Dalla provincia di Verona passiamo a Londra, dove a Settembre sei volato per raggiungere uno dei più grandi amori della tua vita: Grace Jones. Di questa eccezionale trasferta devi raccontarci proprio tutto…

Avevo tanta voglia di rivedere Grace, che dalla Giamaica si è trasferita temporaneamente a Londra. Era lì per ultimare un nuovo disco ma anche per stare vicino al fratello Chris, che aveva dei problemi di salute molto gravi. Siamo andati a trovarlo negli ultimi giorni della sua vita e questo fatto, seppur tristissimo, mi ha rincuorato perché sono riuscito a rivederlo e a stare al suo fianco. Chris Jones è mancato proprio in quei giorni, mentre eravamo a Londra. Per Grace era una sorta di fratello gemello, era molto attaccata a lui…Ma nella capitale inglese era volata anche per partecipare a una serata di gala destinata alla raccolta fondi per bambini bisognosi voluta da una Fondazione Reale, che ha organizzato uno spettacolo durante la London Fashion Week. Alla serata hanno preso parte molti stilisti, tra cui Philip Treacy; è stato un bellissimo evento. Chris era una persona carissima, dolcissima, che è stata di grande aiuto per Grace perché pur essendo anche lui un artista, in realtà ha dedicato la sua vita ad assistere la sorella. Lo porterò sempre nel cuore. L’ultima immagine che ho di lui risale a quando gli ho fatto visita prima che se ne andasse. Sono riuscito ad abbracciarlo, e lui ha poggiato la testa sulla mia spalla facendomi capire che era pronto… La prima volta che sono andato a trovarlo in ospedale, invece, non appena mi ha visto ha aperto le braccia e in italiano mi ha detto “Mauri, anche tu qui? Grazie, grazie!” Il fatto di avergli regalato un sorriso nella situazione in cui si trovava mi dà conforto.

 

Foto di gruppo a Londra. Al centro, tra il Principe e Grace Jones, c’è Paulo, il figlio che la diva ha avuto da Jean-Paul Goude

Una bella immagine di Chris Jones in Giamaica, prima che un male incurabile lo aggredisse

Toglimi una curiosità: com’è la “vera” Grace Jones? Al pubblico si mostra aggressiva, grintosa, seduttiva, fiera…una vera pantera, insomma. Ma a riflettori spenti è realmente così?

Grace Jones è una persona oltre ad essere un’artista, e ha tutte le sfumature emotive di una donna estremamente sensibile. L’ho vista così materna, così dolce nei confronti del fratello, e la ricordo molto affettuosa anche nei miei confronti. Certo, è una pantera: bisogna sapere come accarezzarle il pelo, perché se sbagli verso può darsi che ti tagli a fette con gli artigli! (ride, ndr.) E’ passionale, ma anche portatrice di un’umanità straordinaria e di una sensibilità incredibile…perché è una persona speciale. Quando stavamo insieme, spesso congedavamo il personale di servizio; lei cucinava per me e io lavavo i piatti. (ride, ndr.) I piatti li ha lavati molto raramente, Grace, però cucina benissimo: soprattutto le pietanze giamaicane! A Londra le ho procurato un piccolo barbecue, perché ogni tanto facevamo il barbecue in terrazza come una vecchia coppietta. E’ bello vivere questi Vip anche in una dimensione così pulita, semplice e serena. Penso di aver regalato a Grace tanta tranquillità, perché sono una persona pacifica e lei si lasciava piacevolmente contagiare dalla mia serenità. Poterle essere di conforto anche nel triste momento della scomparsa di Chris, per me è stato molto importante. Il nostro rapporto è di grande vicinanza: siamo rimasti i migliori amici l’uno dell’altra.

 

Grace Jones con il modista Philip Treacy, autore del copricapo che ha sfoggiato all’ evento “This is Icon” inserito nella London Fashion Week

Altri scatti dal charity show londinese “This is Icon”

Passo ora a una domanda clou. La sera del 4 Ottobre ti abbiamo visto in TV, precisamente su “Scherzi a parte”, dove eri impegnato nell’ investitura a conte di Antonio Zequila. E ti “dilettavi” sadicamente nel bacchettarlo, peraltro, mentre gli insegnavi il galateo della tavola! Potresti raccontarci qualche aneddoto, qualche dettaglio intrigante sul backstage dello scherzo?

(ride, ndr.) Voi avete visto solo un brevissimo estratto di quello che è successo con Zequila, perché noi con lui siamo stati in ballo dal primo pomeriggio fino a tarda notte. “Scherzi a parte” aveva bisogno di un personaggio come me: dovete sapere che, quando vengono fatti gli scherzi, tutti i protagonisti vanno a cercare su Google con chi hanno a che fare. Quindi, quando sono stato presentato c’è stata immediatamente una ricerca…Io sono un uomo di spettacolo, ma sono anche Principe, per cui mi hanno presentato col mio nome. L’ intera situazione era grottesca! Non so come si possa cadere in un tranello del genere, perché tutto era estremamente surreale. Faccio i complimenti a me stesso perché sono stato bravissimo, e me lo dico da solo! Ma anche tutti gli altri attori, soprattutto l’attrice che ha interagito con Zequila “in notturna”…Devo dirvi che su “Scherzi a parte” è tutto improvvisato (a parte il soggetto, molto particolareggiato), perciò non avevamo un “copione”. Certo, a volte gli autori ci davano ulteriori input da dietro le quinte con gli auricolari, soprattutto per rendere più credibile la vicenda. Per me è stata veramente una bella prova dal punto di vista professionale, mentre dal punto di vista umano…A Zequila è dispiaciuto moltissimo non essere diventato conte: non tanto per la ricchezza, quanto per il titolo. Perché lui ci credeva! A un certo punto ha chiamato al telefono sua madre, Ivana Trump, Barbara D’Urso e chi più ne ha più ne metta per dare la notizia: era davvero convinto di essere entrato a far parte dell’ aristocrazia. Poi, quando ha scoperto che era tutto uno scherzo, è rimasto delusissimo. Ed è dispiaciuto tanto anche a me, non sapevo come confortarlo…mi è venuto il magone. Zequila aveva proprio la velleità di diventare nobile. Ma che risate, quando lo redarguivo! Io la bacchettavo davvero, tant’è che mi diceva che gli stavo facendo male! Quello scherzo è stato troppo divertente…

Sul piccolo schermo ti vediamo sempre più di frequente. Diventare un volto fisso della TV ti piacerebbe?

Mi piacerebbe avere un salotto nel quale poter ospitare i miei amici artisti e raccontare un po’ di storie, oltre a organizzare il format incentrato sulle donne in difficoltà. Diciamo di sì! E’ arrivato anche per me il momento di cominciare a fare televisione, sempre che trovi uno spazio dove io abbia la possibilità di gestire me stesso. Dovrei avere il controllo della redazione, altrimenti non so se mi troverei davvero a mio agio. Oppure, potrei intervenire come opinionista nei settori di mia competenza. Sì, lavorare in TV mi piacerebbe molto! Adorerei condurre un talk show dove farei intervenire sia personaggi famosi che tutti coloro che hanno qualcosa da raccontare, perché secondo me abbiamo bisogno di ascoltarci, scambiare opinioni, dialogare…

 

Il Principe sul Red Carpet di “I say a little prayer…for me” con Alberto Barbera, direttore della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Matilde Brandi, Emma Mach e Flavia Cavalcanti al Gala degli Amen Spiritual Awards

Cambiando argomento ed affrontandone uno molto attuale: cosa pensi della riapertura delle discoteche con capienze contingentate?

Sono felice che finalmente il Governo si sia degnato di prendere in considerazione il nostro settore. Del resto, ormai, si ballava ovunque tranne che nei luoghi deputati. Lo scorso weekend è stato il primo di “semilibertà” al ballo. Il contingentamento è assurdamente prudente e denota la confusione scientifica, e anche politica, che ancora domina la scena. Speriamo che l’effettivo miglioramento riguardo contagi e ricoveri dia adito ad uniformare le capienze con gli altri luoghi cosiddetti di assembramento. Giovedì 21 Ottobre faremo un punto della situazione con il Presidente del Silb Maurizio Pasca, esponenti politici ed esperti del settore. Penso che comunque sarà una gran bella festa soprattutto per i giovani, che meritano di divertirsi in luoghi adatti e belli con la musica che a loro più piace e di essere coccolati all’ infinito dopo tutto il sacrificio e il delirio degli ultimi tempi. Viva la musica, che è vita!

 

Maurice bacia Micol Rossi, una delle donne premiate con l’Amen Spiritual Award

Concludo questa serie di domande con il consueto focus sui tuoi progetti e su tutti quegli impegni che, essendo incalcolabili, ho tralasciato involontariamente (mea culpa!) nelle domande…A te la parola!

La mia più grande soddisfazione è che il 23 Ottobre sarò impegnato nei panni di Casanova a Monte Carlo. In collaborazione con Delia Grace Noble, all’ Hotel de Paris, sotto il patrocinio dell’Ambasciata Italiana nel Principato di Monaco e del Principe Alberto II, con le finalità di sempre, allestiremo il mio primo ballo in maschera: un’anticipazione del Carnevale di Venezia che speriamo di riuscire a fare in presenza l’anno prossimo e a cui si sta già lavorando con la partecipazione di VELA, la società partecipata che si occupa di tutti i grandi eventi veneziani. Anche il direttore di Rai Veneto, Giovanni de Luca, si è detto entusiasta di mettere a disposizione lo splendido Palazzo Labia per poter proporre una programmazione di classe, ma divertente, in vista del Carnevale. E dato che rientreremo ancora nelle celebrazioni del 1600simo di Venezia, verrà omaggiata anche la storia del Carnevale. Oltre a questo ho in previsione innumerevoli altri impegni, ma ve ne parlerò più avanti! Sostanzialmente percepisco una gran voglia, un gran fermento…Il desiderio di ricominciare a vivere e a godere dell’arte dell’intrattenimento e della bellezza in generale. 

 

Un annuncio da fare col megafono: sabato 23 Ottobre, a Monte Carlo, il Principe Maurice sarà il Maestro di Cerimonia del Gran Masked Ball!

 

Photo courtesy of Maurizio Agosti

 

 

 

Sulle tracce del Principe Maurice – Il Principe e la Luna

 

 

In questa intervista, si parlerà moltissimo della Luna. La Luna in quanto astro, protagonista dei molteplici eventi cosmici che dall’ inizio dell’ anno ci fanno tenere lo sguardo incollato al cielo, e la Luna evocata, come quella che dà il nome alla pittoresca Terrazza Blue Moon del Lido di Venezia. Ma anche la Luna che regna, regina assoluta, sul cielo della notte, e fa da sfondo alla nightlife già brulicante della stagione estiva. E poi la Luna onirica delle atmosfere interiori, il cui bagliore rischiara, etereo, gli angoli più reconditi dell’ anima. Naturalmente, oltre a quello dell’ astro d’ argento, affronteremo molti altri argomenti ancora. Ma se considerate che il Principe Maurice è una creatura notturna, e che da sempre ama definirsi “lunare”, il fil rouge di questa puntata della rubrica costantemente sulle sue tracce è assai pregnante. Basti pensare che, stasera, il Principe lunare dedicherà alla Luna di Fragola l’ inaugurazione della Terrazza Blue Moon al Lido di Venezia. Vi sembra un gioco di parole? Non lo è: tornato nella location che l’ ha visto mattatore assoluto per tutta l’ estate 2020, Maurice ha in programma una “soirée” intrisa di magia. Gli sbalorditivi ospiti e la consueta atmosfera surreale esalteranno al massimo il suo “One Man Cabaret Lunaire”, la Luna di Fragola farà il resto. Sono sicura che l’ ultima superluna dell’ anno, primo plenilunio estivo al tempo stesso, impregnerà l’ evento dei suoi positivi influssi. L’ estate del Principe non potrebbe iniziare in modo migliore…

 

 

Raccontaci qualcosa della tua rutilante apparizione fatta il 1 Maggio in occasione dell’evento “Il suono del silenzio”, allestito dal team Metempsicosi al Teatro delle Rocce di Gavorrano: un live streaming davvero magico…  

L’evento al Teatro delle Rocce a Gavorrano ha ribadito che realtà come quella della Metempsicosi, storica agenzia toscana riferita al mondo della notte, sono ancora vive e che sono più che pronte a ricominciare alla grande. Con il SILB, inoltre, il 31 Maggio ho avuto il compito di aprire un dibattito a Milano, alla presenza del consigliere comunale Filippo Barberis in rappresentanza del Sindaco Sala, che riguardava i giovani dell’associazione COGEU e il codice etico da essi promulgato. Milano è un centro importante in quanto è sempre stata la città della ripartenza, della rinascita – sia economica e culturale – per l’Italia tutta nei momenti difficili. Ma devo dire che anche Venezia è molto attiva, e vorrei organizzare un evento un po’ più spettacolare incentrato sulla funzione di attrazione turistica che esercitano i locali da ballo nelle zone costiere: la Riviera Romagnola, Veneta, Toscana, per non parlare di aree ancora più quotate tipo il Salento o la Sardegna. Puntiamo a catalizzare l’attenzione sul nostro settore perché non abbiamo ancora spiragli concreti per ricominciare ad operare: una situazione assurda e scandalosa. La cronaca recente evidenzia un disagio generazionale che sta sfociando in violenza perché lasciato a se stesso. Il mio obiettivo è operare a sostegno delle esigenze dei giovani soprattutto ora, in vista dell’estate.

 

Il Principe in un look rutilante durante la sua performance all’ evento “Il suono del silenzio” con il team Metempsicosi

Quell’ evento si è svolto sulla scia del magnetico influsso della Superluna rosa, ma il 26 Maggio scorso siamo rimasti senza fiato davanti ad un altro spettacolare show cosmico: la Superluna di Sangue. Hai avuto modo di ammirarla? La luna piena, al perigeo, è stata definita la più grande di tutto il 2021…     

Sì, ho avuto modo di ammirarla: nella camera dell’Hotel che mi ospitava, ho aperto la finestra e ho lasciato che venisse a trovarmi nel mio letto. Ho passato una notte insonne facendo l’amore con la luna piena, meravigliosa, che avevo proprio di fronte. La luna è la mia amante vera, mi accompagna sempre…Così come influisce sulle maree, anch’io la percepisco nel mio animo. Mi fa ribollire, mi fa sognare!

A proposito di Luna, vorrei porti una domanda leggermente impregnata di magia. Tu credi nei suoi poteri, nell’ influenza delle fasi lunari sulla natura e sugli esseri umani? Che rapporto hai con l’“astro d’argento”?

Assolutamente sì. Ci credo tantissimo sin da piccolo: quando finivano le scuole, i miei non mi obbligavano ad andare a letto presto. Ho avuto la fortuna di vivere in case con dei bei giardini, dove di notte, d’estate, vagavano le lucciole…e la luna era già a quei tempi una mia compagna fedele. Ringrazierò sempre i miei genitori per avermi lasciato libero di vivere le mie fantasie, le mie illusioni, che poi sono diventate certezze! Sono convinto al 100 per cento che gli astri ci influenzino tantissimo: se condizionano persino le maree, immagina la potenza e l’energia che riescono a sprigionare! Credo abbastanza anche nell’ astrologia. Per quanto riguarda la luna, su di me ha un potere diretto e potentissimo. E poi, è amica e complice del nostro divertimento, del nostro essere deliziosamente trasgressivi (sempre nei limiti del rispetto di sé e degli altri)…Subisco moltissimo il suo influsso dal punto di vista dell’umore, delle energie, anche a livello, direi, quasi estetico. Io quando la luna è piena, oppure ha un colore, un alone particolare, mi incanto a guardarla. Ecco perché la notte in cui splendeva la Superluna di Sangue, dopo essermi sdraiato a letto, ho lasciato che la sua luce surreale, magica, suggestiva, entrasse dalla finestra aperta e ho fatto l’amore con lei tutta la notte.

 

Maurice durante una performance sulla Terrazza Blue Moon nell’estate 2020. Sullo sfondo, il magico tramonto del Lido di Venezia

L’Estate si avvicina a grandi passi. E qui riappare di nuovo la Luna, perché ho intenzione di chiederti se tornerai a regnare sulla Terrazza Blue Moon: una delle location più suggestive del Lido di Venezia.

Effettivamente si, tornerò alla Terrazza proprio il 25 Giugno inaugurandola con un suggestivo evento dedicato alla Luna piena di San Giovanni in collaborazione con la società Vela, il Comune di Venezia e la gestione del Bistrot del Mar di Fabiano Ruffini. Avremo ospiti a sorpresa a dir poco meravigliosi, sarà la serata che coinciderà con l’apertura stagionale della Terrazza. La Performing Artist Veronica Mariani si esibirà in evoluzioni di danza acrobatica e lo storico dj Otto Casagrande, alla consolle, supporterà il mio “One Man Cabaret Lunaire”. Dopo quello di Giugno sono in programma due eventi ad Agosto e stiamo studiando qualcosa di speciale per Settembre in occasione della Mostra del Cinema. Non si tratterà di feste a tema, la visione d’insieme sarà più eterogenea, ma di sicuro dedicherò una serata a Gabriele D’Annunzio: per celebrare i 1600 anni di Venezia ho scelto il Vate in quanto, agli inizi del ‘900, ribattezzò il Lido “l’Isola d’Oro” contribuendo a decretarlo meta di un turismo internazionale tra i più prestigiosi al mondo. Del Lido sono innamoratissimo, così come di Venezia. E sono molto dannunziano, come ben sapete. Dannunziano fuori e pirandelliano (uno, nessuno, centomila) dentro!

 

Ancora due belle immagini dell’ estate “in Terrazza” del 2020

So che per la stagione calda hai in programma (e in parte hai già realizzato) un’autentica miriade di progetti. Giochiamo al “botta e risposta”? Io ti cito la location e tu ci racconti l’evento corrispondente. Parto subito con Riccione.

A livello di discoteche, la riapertura non è ancora chiara e precisa al 100%. Molti locali hanno deciso di rimandarla a dopo l’estate, in previsione di una risoluzione definitiva del problema Covid. Nella mia estate, sicuramente, Riccione ci sarà: dopo il corto di Numero00 a cui ho preso parte e la mia esibizione al Primadonna Lounge Restaurant, la “perla verde dell’ Adriatico” è tornata ad intrigarmi e ho riattivato i canali giusti per fare una rentrée in grande stile. Anche se il Cocoricò ha stabilito di riaprire non prima del prossimo autunno. Riguardo i miei programmi, dato che la pandemia ci ha abituato ad attendere le varie conferme fino all’ ultimo minuto, non vi dò anticipazioni…Però a Riccione, con cadenza mensile, potete star certi che ci sarò! Un solo indizio: mi troverete sulla spiaggia. (ride, ndr) Vi assicuro, comunque, che sarete i primi a sapere dove con esattezza!

 

Uno scatto riccionese. A fare da sfondo, stavolta, è il celebratissimo mare della “Perla Verde dell’ Adriatico”

Riccione ha una gran voglia di rinascere, si sta reinventando in tanti modi. L’ iniziativa di Valerio Farina (fondatore del fashion brand Numero00), che ha ambientato proprio lì il suo corto presentato a Milano Moda Uomo, significa che c’è un grande desiderio di tornare ad esprimere la creatività, di ricominciare alla grande puntando sulla qualità. La moda, a Riccione, è evoluta in uno street style raffinato, elegante: un mix di tagli informali e tessuti pregiati che ha intrigato persino il sottoscritto, grande amante ultimamente dello stile classico. Questo nuovo street style riccionese lo trovo molto in linea con la filosofia del divertimento, in particolare romagnolo, basata su un connubio di sciccheria e tendenza. C’è sempre, a livello empatico, un rapporto tra la vita notturna e ciò che si indossa anche di giorno. E’ straordinaria questa armonia che continua ad esserci e a rinnovarsi, Riccione è proprio il top! La cosa spettacolare degli abiti di Numero00, poi, è che sono musicali! Nel senso che su alcune parti dei capi sono stati stampati dei QR Code che, se vengono inquadrati da un cellulare, consentono di scaricare una favolosa playlist di musica house rinnovata ogni mese. E’ veramente fantastico come il brand di Valerio Farina sia riuscito a rendere vivi e musicali anche gli abiti, che grazie ai QR Code diventano delle playlist ambulanti! “Listen to your wardrobe”! Nel corto di presentazione della collezione, a cui ho preso parte insieme a Maurizio Monti, Giuseppe Moratti e Miller Sgargi, l’ideatore e dj di Villarzilla (il privè della Villa delle Rose), noi quattro segnaliamo ai modelli che sugli abiti c’è il QR Code da inquadrare con lo smartphone. E lo facciamo tramite dei manifesti, dei flyers e delle locandine come si trattasse di dover partecipare ad un disco party…Il fatto di poter scaricare della buona musica, selezionata dai più importanti dj per Numero00, è un’opportunità eccezionale. Mi ha fatto molto piacere condividere le riprese del corto con Monti, Moratti e Miller, tre autentiche icone del mondo della notte: la nostra reunion accentua ulteriormente il fascino di un video rappresentativo di tante tendenze della Riviera. La sera precedente alle riprese, invece, invitato da Mauro Bianchi, ho fatto un dj set in un elegantissimo lounge restaurant inaugurato negli spazi dell’ex Green Bar di viale Ceccarini, il Primadonna. E’ un locale straordinario, c’è una fusion di altissima qualità. “Primadonna”, peraltro, è anche il nome di un noto brand di calzature che ha una boutique proprio lì accanto. Ho colto l’occasione e dopo tanti anni mi sono comprato un paio di scarpe con tacco che ho indossato anche nel video! E’ stato davvero fantastico, emozionante e molto divertente cimentarmi nel ruolo di dj in un locale di viale Ceccarini: un meraviglioso flashback.

 

Lo straordinario corto della collezione PE 2022 di Numero00, ambientato a Riccione. Il Principe appare nel video come guest star insieme a Maurizio Monti, Giuseppe Moratti e Miller Sgargi

 

Il nostro eroe al Primadonna di viale Ceccarini e…

….mentre ci presenta i sandali gioiello che si è appena comprato nella boutique omonima del nuovo locale. Li indossa, peraltro, anche nel corto di Numero00

Monte Carlo.

In questo periodo, Monte Carlo è stato il regalo più bello che abbia ricevuto. Mi riferisco a un evento prestigiosissimo che si è tenuto all’ Hotel de Paris, Le Grand Bal des Princes et des Princesses: c’era molta aristocrazia europea, soprattutto residente nel Principato di Monaco, c’era…non potrei dire se c’era o se non c’era, perché hanno voluto che questa cosa rimanesse segreta… “Monseigneur”, ovvero S.A.S. Alberto II. Il fatto che fosse presente la Banda dei Carabinieri di Monaco però è indicativo, perché significa che la rappresentanza ufficiale dei Principi era lì. Il ballo è stato veramente da sogno, 150 super Ospiti. Gli allestimenti erano incredibili, l’organizzatrice Delia Grace Noble (cantante lirica e ambasciatrice Unicef) ha pianificato in modo impeccabile questo primo evento mondano mondiale in presenza…Non si è ballato, si è trattato di una Cena di Gala – rigorosamente rispettosa delle norme anticovid – impreziosita dalle esibizioni di alcuni artisti, cantanti lirici, danzatori classici, musicisti di fama e provenienza internazionale. L’ evento di beneficenza, organizzato a favore della Fondazione intitolata alla Principessa Grace, è stato ricco di bellissimi interventi.

 

Momenti da sogno al Grand Bal des Princes et des Princesses di Monte Carlo

Il Principe “on stage”

Il protocollo principesco, sapete, è estremamente particolare: lo spettacolo non si svolge mai durante la cena, bensì prima e dopo. Mentre si cena non vola una mosca, il protocollo prevede che i commensali possano conversare tra loro. Le bevande vengono tutte servite, non ci sono bottiglie in tavola, perché c’è un controllo rigoroso del tasso alcolico e quando la cena è terminata non si può più bere alcol. Naturalmente, essendo presenti altezze reali e addirittura imperiali, bisogna assolutamente evitare il rischio che qualcuno possa alterarsi in loro presenza! Quando poi tutta la corte monegasca se ne è andata, io ho dedicato a Delia Grace Noble e a George Axente, il Direttore Artistico, nonché agli artisti, una canzone solo per loro. Partecipare al Gran Ballo sia nelle vesti di performer che di Maestro delle Cerimonie per me è stata una grande soddisfazione, ha risollevato tantissimo il mio stato d’animo. Ma vi racconto anche altro: così come a Monte Carlo mi sono esibito nel mio primo evento privato al chiuso in presenza, al Salone Nautico di Venezia si è svolto il mio primo evento pubblico all’ aperto. Alla festa di chiusura del Salone, che si è tenuta all’ Arsenale, ero con la dj Gloria Fregonese. Ho partecipato nel ruolo di dj, cantante e vocalist davanti a un pubblico che includeva il Sindaco Luigi Brugnaro, molto soddisfatto della riuscita di questa iniziativa che ha voluto fortemente.

 

Delia Grace Noble (a sinistra), soprano, ambasciatrice Unicef oltre che organizzatrice di Le Gran Bal des Princes et des Princesses, insieme alla giovanissima (16 anni) e virtuosa pianista Stella Almondo, che si è esibita nel corso dell’ evento

La canzone che il Principe ha dedicato a Delia Grace Noble, al direttore artistico George Axente e a tutti gli artisti presenti al Grand Bal: un’ autentica perla

Il Lido di Venezia.

Come ti dicevo, il mio legame col Lido è consolidato. Punto sull’evento dedicato a D’ Annunzio che ho in programma per i 1600 anni di Venezia e che sarà collegato alla performance in Terrazza del prossimo Agosto. Spero di riuscire a organizzare anche qualcosa in giro per il Lido, che parta cioè nei dintorni della Terrazza e poi si concluda lì, ma bisognerà decidere in base a eventuali restrizioni perché si potrebbero creare assembramenti…Molto probabilmente, l’evento si concentrerà tutto sulla Terrazza Blue Moon.

 

Un’ immagine molto lunare della Terrazza Blue Moon

Treviso e dintorni.

Così come esiste la Serenissima Signora dei Mari, esiste anche la Venezia di terra. Lo splendore di Venezia si è esteso ai luoghi sottoposti al dominio della Serenissima. Tra questi, la marca trevigiana è senza dubbio è uno dei più importanti e interessanti. Qui, oltre a contare su un rapporto ormai consolidato con la famiglia Venerandi (titolare dell’Odissea Fun City), ho instaurato un bellissimo gemellaggio con il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto dove recentemente mi sono esibito in una rievocazione storica nei panni del Doge Pasqual Cicogna, il costruttore del Ponte di Rialto. Fu lui a nominare il primo Podestà veneziano su terraferma, il nobile Giorgio Semitecolo, che fu accettato con grandi onori e grande entusiasmo. Il Teatro Accademico è un unicum mondiale perché ha due grandi finestre che consentono di utilizzarlo anche di giorno. Quindi di giorno ospitava simposi, studi e seminari, mentre di sera (sto parlando del ‘700) era uno spazio adibito all’ intrattenimento musicale con ballo. Ribadisco quello che vi ho già detto in svariate occasioni: il Teatro di Castelfranco Veneto è l’esempio mirabile di ciò che dovrebbero diventare le discoteche, sfruttabili di giorno come centri di cultura giovanile e di sera come luoghi votati al ballo e al divertimento. A Spresiano di Treviso, invece, inaugurerò una versione estiva del dinner show. Piace e lo portiamo avanti! La location sarà l’Odissea Fun City, dove mi esibirò in una cena spettacolo “leggera e simpatica” in previsione di una futura variante più sontuosa, unica nel territorio, un po’ in stile Lido di Parigi. L’Odissea è diventata la mia seconda casa madre. Lì mi trovo benissimo, si è instaurato un tale rapporto di fiducia e di empatia con il titolare, Giannino Venerandi, per cui riesco a esprimermi al meglio. La famiglia Venerandi per me rappresenta il lato virtuoso della notte, un mondo che continua ad essere sacrificato e vituperato. E’ importante che si sappia che il settore del clubbing è fatto anche di grande professionalità, di imprenditori che danno lavoro a migliaia di persone che hanno famiglia. Questo aspetto positivo e pregevole andrebbe enfatizzato, presentato all’ opinione pubblica, che considera il mondo della notte solo fatto di cose brutte.

 

Il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto e alcuni suoi scorci. Qui, Maurice recentemente si è esibito in una rievocazione storica nei panni del Doge Pasqual Cicogna

Che tipo di augurio hai fatto a te stesso, in occasione del Solstizio d’Estate?

Il Solstizio d’Estate è stato per me una grande fonte di ispirazione. Tutti gli eventi associati alla natura, all’ universo, al movimento degli astri e ai pleniluni, che si sono verificati di recente, mi suggestionano tantissimo. Mi sono convinto a confrontarmi definitivamente con la figura di mio fratello gemello, Massimo, morto ad appena 11 mesi. Il fatto che sia venuto a mancare così presto lo ha tramutato in una figura particolarissima: ho dovuto immaginarlo completamente, ma lo “sento”, percepisco la sua presenza continua. Di Massimo non ho ricordi fisici o materiali, bensì direi quasi genetici, esoterici. Sto creando un lavoro teatrale incentrato su di lui per chiudere il cerchio con il mio rapporto “controverso” nei suoi confronti, per raccontarvi di me e di un’entità che siamo io e mio fratello al tempo stesso. Il Principe Maurice è proprio il prodotto di questo sdoppiamento. Non posso dare troppe anticipazioni sul mio progetto, chiarirò tutto quando lo spettacolo andrà in scena: per saperne di più, dovrete venirmi a vedere! (ride, ndr)  L’augurio che ho fatto a me stesso, quindi, è quello di riuscire a raggruppare tutti gli elementi necessari per realizzare un sogno nel cassetto che voglio assolutamente concretizzare! A tutti i miei colleghi, agli operatori del settore, ai titolari dei teatri e delle discoteche, ai direttori dei festival e così via, auguro invece di ricominciare, perché ne abbiamo un bisogno ormai impellente. Non possiamo proprio aspettare oltre, è fondamentale: vogliamo lavorare ed esprimerci. Per gli artisti o per chi si occupa del nostro settore non lavorare è terrificante, significa spegnersi! Comunque devo dire che qui nel Veneto ma anche in Romagna vedo molta voglia e molta capacità di riorganizzarsi. Che siano d’esempio ed incoraggiamento per tutti.

 

Un Principe in versione esoterica in una foto scattata sulla Terrazza del Lido nel 2020

 

Photo courtesy of Maurizio Agosti