Profumi iconici, senza tempo e tipicamente autunnali

 

L’Autunno è una stagione affascinante anche per quanto riguarda le fragranze; si abbandonano le eau fraîche e le Eau de Toilette dell’Estate per lasciar spazio ad aromi più intensi, caldi e avvolgenti. Prevalgono famiglie olfattive legnose, cuoiate, ambrate, orientali e gourmand, che evocano atmosfere boschive combinate con accenti di dolcezza avvolgente e sensuale. Non è un caso che in Autunno, tra gli ingredienti chiave dei profumi, appaiano spesso spezie come la cannella, lo zenzero e il pepe nero: esaltano qualsiasi jus donando un tocco di irresistibile sofisticatezza. Oggi esploreremo una serie di fragranze tipicamente autunnali. Sono fragranze iconiche, già affermatissime, senza tempo, che hanno il pregio di evocare mirabilmente il mood di stagione.

 

Sycomore di Chanel

Una fragranza unisex legnosa e aromatica che ruota attorno al vetiver. Le sue note olfattive, oltre al vetiver, includono il cipresso, il ginepro, le spezie, il sandalo,  il pepe rosa, le aldeidi, il tabacco e la violetta. Indossarlo è come inoltrarsi in un bosco autunnale assaporandone gli inebrianti sentori, puntualmente esaltati da un avvolgente tabacco e da note boisé. Sycomore fa parte della prestigiosa collezione Les Exclusifs de Chanel.

 

Replica By the Fireplace di Maison Martin Margiela

Viene classificato tra i profumi legnosi, vanigliati e speziati caldi. E’ una fragranza unisex estremamente evocativa. I suoi ingredienti includono il pepe rosa, i chiodi di garofano, i fiori d’arancio, la castagna, il legno di guaiaco, il ginepro, la vaniglia, il cashmeran e il balsamo del Perù. By the Fireplace ci trasporta olfattivamente davanti a un caminetto acceso, facendoci vivere attimi di profonda suggestività.

 

N.04 Bois de Balincourt di Maison Louis Marie

Ancora una fragranza unisex del gruppo legnoso, ma – come quelle che abbiamo esaminato finora – decisamente inconfondibile. Il sandalo, il legno di cedro, il vetiver, la noce moscata, la cannella e l’amberwood sono i “marchi di fabbrica” di 04 Bois de Balincourt, un profumo che immerge nelle poetiche atmosfere di un bosco bagnato dalla pioggia.

 

Changing Constance di Penhaligon’s

Un profumo da donna che appartiene al gruppo orientale vanigliato.  E’ caldo e speziato. Esalta accordi di cardamomo, semi di pimento, caramello, sale, cashmeran, vaniglia e tabacco. A emergere, in Changing Constance, sono soprattutto la vaniglia e il caramello salato, che avvolgono colei che lo indossa in un’aura di ammaliante raffinatezza.

 

Timbuktu di L’Artisan Parfumeur

E’ un profumo legnoso e ambrato ravvivato da note speziate. Il mango, il pepe rosa e il cardamomo inaugurano la fragranza, seguiti da accordi di incenso, papiro, karo karounde, vetiver, mirra, patchouli e benzoino: il risultato è una Eau de Toilette straordinariamente intensa che trascina come per incanto nell’esotica città del Mali da cui prende il nome.

 

Triumph of Bacchus di Argos

E’ una fragranza unisex del gruppo orientale speziato. Il suo nome è tutto un programma: rimanda a Bacco (o Dioniso), il dio del vino, dell’ebbrezza e del mistero. Le note olfattive che la compongono comprendono il rum, la mela verde, la pesca bianca e lo zafferano, esaltate da un cuore di patchouli, vetiver, gelsomino e fava tonka. Il fondo include accordi di vaniglia, tabacco, sandalo, ambra e muschio. Questo profumo di Argos, apprezzato anche per lo splendido flacone, è inebriante, fruttato, caldo ed estremamente affascinante.

 

Santal 33 di Le Labo

E’ un profumo legnoso, unisex, che evidenzia dei forti accenti cuoiati. Combina note di sandalo, papiro, cuoio e cedro della Virginia con il cardamomo, la violetta, l’ambra e l’iris. Potremmo descriverlo come una fragranza vellutata, raffinata e fumosa, persistente e potentemente autunnale.

 

Grand Soir di Maison Francis Kurkdjian

E’ un’iconico profumo unisex del gruppo orientale in cui risaltano le componenti ambrate e vanigliate. Esordisce con note di labdano spagnolo e arancia; al cuore di lavanda e benzoino del Siam segue un fondo che combina l’ambra, la fava tonka e il muschio con la vaniglia e il legno di cedro. Grand Soir, come suggerisce il suo nome, è un profumo di gran classe, sofisticato, caldo e avvolgente.

 

Sayat Nova di Bortnikoff

Un extrait de parfum unisex in cui la fanno da padrone l’oud insieme ad accordi legnosi, vanigliati e di rum. Sa di sottobosco e legni bruciati; tra i suoi ingredienti troviamo il rum, l’albicocca, la vaniglia, l’oud del Laos, l’oud o legno di Agar, il muschio di quercia, la magnolia e il narciso. Ma che cos’è l’oud, esattamente? Si tratta di una materia prima preziosa, molto utilizzata in profumeria, costituita dalla resina prodotta dagli alberi asiatici di Aquilaria e Gyrinops ogni qualvolta vengono colpiti da funghi o muffe. La resina viene estratta e lavorata, trasformandosi in una sostanza pregiatissima e dai costi molto elevati.

 

Angelique Noir di Guerlain

Appartiene al gruppo orientale floreale ed evidenzia intensi sentori muschiati. E’ una fragranza unisex il cui nome si ispira all’angelica, un’erba officinale che nel Medioevo e nel Rinascimento veniva chiamata “erba degli Arcangeli”. Ed è proprio l’angelica ad apparire nelle note di testa e di fondo di questo profumo, affiancata da accordi di pera, pepe rosa, gelsomino, carvi, vaniglia e legno di cedro. La fragranza, dopo aver sprigionato una luminosità iniziale, assume accenti fumosi e magneticamente “noir”.

Foto via Unsplash

 

Focus sul look: il denim

 

Infinite sono le possibilità di indossare i jeans e altrettanti numerosi i modi di farlo, di dar senso a questo pantalone che nel corso del tempo è diventato il “significante puro” del guardaroba disponibile ad assumersi i più diversi significati. Lavoro e tempo libero, gioventù e virilità, seduzione e comodità trasandata, rivoluzione e rimpianto dei bei tempi del west, americanismo e anti, eleganza e povertà.

(Ugo Volli)

Primavera Estate 2025: torna il denim, sebbene non sia mai del tutto scomparso dalle scene modaiole. Piace perchè è pratico, versatile, può essere declinato in un gran numero di stili. E non ha mai perso quell’allure ribelle, disinvolta e audace che rievoca il mood e le atmosfere dei nostri anni “teen”.

 

Foto di Leandro Crespi via Unsplash

 

La Lapponia e il fenomeno del Crepuscolo Polare

 

Quante sono le ore di buio, in Lapponia, durante l’Inverno? Chiunque stia progettando un viaggio nel Grande Nord, sicuramente se lo sarà chiesto. Alcuni temono che l’oscurità sia presente 24 ore su 24. Il fenomeno della Notte Polare, però, riguarda  solo le zone situate al di sopra del Circolo Polare Artico e al di sotto del Circolo Polare Antartico. Al Polo Nord e nelle isole Svalbard, ad esempio, per tre mesi all’anno le tenebre non hanno mai fine. Per quanto riguarda la Lapponia, che delle lande artiche rappresenta l’area più meridionale, il Sole si mantiene ininterrottamente sotto l’orizzonte con un’angolazione compresa tra 0 gradi e -6 gradi: in questo caso si parla di Crepuscolo Polare, un fenomeno in base al quale l’astro infuocato, pur non essendo visibile, diffonde una luce simile a quella di un crepuscolo che dura una manciata di ore. Il cielo esplora sfumature variabili, spaziando dalle tonalità dell’alba e del tramonto per poi sprofondare nell’azzurro della cosiddetta “ora blu”; in quegli istanti, il paesaggio è avvolto in una luce sospesa. Non è giorno, ma non è neanche notte: ci troviamo di fronte, appunto, a un lungo crepuscolo. La meraviglia è totale.

 

 

La luce irradiata dal Sole negli strati più alti dell’atmosfera, esaltata dal chiarore della Luna e delle stelle,  fa sì che il buio, in Lapponia, non sia mai assoluto. Due ulteriori elementi contribuiscono ad accentuare questa luminosità soffusa: le spettacolari luci dell’aurora boreale e la neve. Già, proprio la neve, che grazie al suo candore riflette e amplifica l’azzurro crepuscolare. Si può ribadire, quindi, che la Notte Polare (che i finlandesi chiamano “Kaamos”) non avvolge mai le terre lapponi nella completa oscurità. Da Novembre a metà Gennaio, certo, le ore di luce sono poche, e diminuiscono andando verso Nord. Il fenomeno è graduale: intorno alla metà di Novembre il Sole è ancora visibile quotidianamente, ma per circa tre ore. Dal 4 Dicembre al 10 Gennaio sparisce sotto l’orizzonte dando origine al Crepuscolo Polare e alle sue incantate atmosfere. Le ore di luce, come ho già accennato, possono variare a seconda della latitudine: si riducono nelle località settentrionali aumentando in quelle situate a Sud.

 

 

Prendendo a riferimento Rovaniemi, capoluogo della Lapponia e città di Babbo Natale, notiamo che le ore di luce ammontano a tre o quattro la prima metà di Gennaio e diventano cinque o sei durante la seconda metà. A Febbraio avremo dalle sei alle otto ore di luce le prime due settimane e dalle otto alle nove nella seconda parte del mese. A Marzo le ore di luce arriveranno a dieci e se ne aggiungeranno tre a fine mese. Per consultare un calendario delle ore di luce in Lapponia, vi rimando ai tanti che potete trovare in rete. Nel frattempo, pensate al Crepuscolo Polare e incominciate a sognare

 

Foto via Piqsels, Pexels e Unsplash

 

Mocha Mousse, Colore dell’Anno Pantone per il 2025: il lusso della semplicità

 

Pantone ha fatto la sua scelta: il colore del 2025 sarà Mocha Mousse (il cui nome completo è Pantone 17-1230 Mocha Mousse), una nuance di marrone caldo che ha già raccolto consensi unanimi. Come ogni Colore dell’Anno eletto da Pantone, Mocha Mousse intercetta lo spirito del tempo, il mood e le atmosfere che respireremo nei dodici mesi a venire. Ispirata a delizie quali il cioccolato e il caffè, due piccoli piaceri quotidiani,  questa tonalità si associa a un’idea di armonia, comfort e semplicità; fa riferimento alla serenità, al benessere interiore, alla condivisione delle gioie e dei momenti da assaporare nel “qui e ora”. Mocha Mousse è una cromia avvolgente, raffinata senza essere vistosa nè sgargiante. La sua ricchezza risiede nella genuinità, in quel colore “autentico” così presente nella vita di tutti i giorni, oltre che nella natura. Basti pensare alle foglie morte, alle sfumature della terra nuda…Ritornando alle radici, nella contemplazione di ciò che ci circonda, ritroviamo noi stessi, ci riconnettiamo con la nostra essenza più pura. Stabilire una sintonia con il proprio io interiore è stabilire una sintonia con il mondo all’insegna delle vibrazioni armoniche che attraversano l’universo: in questo senso, Mocha Mousse si configura come un colore estremamente lussuoso che trae linfa dalla sua apparente umiltà.

 

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Prima neve

 

Oggi, secondo le previsioni del tempo, arriverà il freddo; ma il freddo vero. L’Italia verrà invasa da correnti artiche che provocheranno un drastico abbassamento delle temperature. L’aria gelida sarà accompagnata da piogge costanti e venti di burrasca, nevicate si preannunciano persino a quote basse. Una nuova perturbazione, proveniente dalle Alpi, sta già avanzando verso il Centro-Sud. Nonostante la bufera sia imminente, il meteo evidenzia un dettaglio che rincuora: la caduta della prima neve. Per chi lo scorso Inverno ha dovuto privarsi della magia dei paesaggi imbiancati, è una grande notizia. A poco più di un mese dal Natale, ecco che i fiocchi di neve si preparano a fare il loro trionfante ritorno. Non posso negare che il solo pensiero mi riempie di gioia; chi segue VALIUM sa che adoro le lande innevate e i paesi del Grande Nord. La prima neve porta con sè un immutato incanto. Quando i fiocchi cominciano a scendere fitti, sembra di calarsi in una fiaba. Il paesaggio, ricoperto da un manto di neve candida, si trasforma completamente. Stamattina voglio rivivere quell’incantesimo insieme a voi: benvenuti nella nuova photostory, un’ode alla prima neve e alle sue atmosfere fatate.

 

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Il fascino ombroso di Novembre

 

Se ad Ottobre predominano colori come il rosso, l’arancio, l’oro e il viola, Novembre sfoggia una palette più scarna, ma altrettanto intensa, che include il nero e tutte le gradazioni del grigio. La natura è pronta per il lungo riposo invernale, il cielo si incupisce, il buio prevale sulla luce del giorno. Eppure, questa trasformazione è impregnata di un fascino indescrivibile: basti pensare che alla fine del mese, quando i lampioni si accendono intorno alle quattro del pomeriggio, l’oscurità viene squarciata da un tripudio di luci e luminarie natalizie. Impariamo quindi a godere delle atmosfere ombrose, dei grigiori di Novembre. Sono giorni che coincidono con la fase di raccoglimento che anticipa il periodo più magico dell’anno.

 

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Spunti a tema horror per il make up: ed è subito Halloween party

 

Anche se siete fedeli a Samhain, l’Halloween delle origini, e per voi la vigilia di Ognissanti è tutto fuorchè una mascherata, prendere parte agli horror party del 31 Ottobre rimane un modo divertente di celebrare questa festa, di condividerne le atmosfere e lo spirito. Un make up all’insegna del brivido è tassativo: lascia libero sfogo alla fantasia e contribuisce alla “metamorfosi” halloweeniana ancor più di un abito. Le ispirazioni sono molteplici, la creatività galoppa a briglia sciolta. In questa gallery trovate diversi spunti: macabri pagliacci, raccapriccianti streghe, Joker inquietanti, dame esoteriche e spose cadavere si alternano a misteriose figure in maschera e ad entità dal volto tinto di nerofumo. Senza dimenticare la potente connessione di Halloween con la natura, rappresentata da make up di stampo eco-tribale. Ce n’è per tutti i gusti: scegliete il trucco che sentite più vostro e sentitevi liberi di…spaventare.

 

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Il sentiero

 

Viaggiatore, non c’è sentiero, il sentiero si fa mentre cammini.
(Antonio Machado)

 

Dove conduce un sentiero? Dove ci portano i suoi tortuosi tornanti? Forse in una landa fatata, un antico castello, una struttura avveniristica che sembra in procinto di salpare per le stelle…Se non abbiamo certezze riguardo la meta, quel che è certo è che il percorso va vissuto fino in fondo: assaporandone i profumi, le atmosfere, i paesaggi che passo dopo passo si svelano a noi. Tramutando il nostro itinerario in un autentico viaggio sensoriale, un’esperienza che coinvolge i cinque sensi in un vortice inebriante di emozioni. Perchè il sentiero, parafrasando Antonio Machado, si fa camminando.

 

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Marzo, il look del mese

Sportmax

Marzo, voglia di leggerezza. Voglia di abbandonare maglioni, giacche, cappotti, per abbracciare tessuti impalpabili ed eterei come i fiori che, a poco a poco, si preparano ad accogliere la Primavera. Il look del mese è firmato Sportmax e “racconta” molto bene il desiderio di rinascita che si associa al cambio stagionale: la silhouette affusolata invita a riscoprire le forme del corpo, celate per mesi e mesi da volumi over; il colore ricorda l’incantevole tonalità del glicine, che fiorisce tra Marzo e Aprile. L’outfit, composto da un ensemble di blusa e gonna attillatissime, viene ammorbidito da drappeggi sui fianchi che lo dotano di una soave fluidità. Le spalle accentuate e il colletto, che riproduce quello tipico di una camicia, esaltano la linea minimal del look senza scalfirne l’allure estremamente femminile. Raffinatezza e accenti futuribili creano un connubio vincente impreziosito dalle audaci trasparenze dello chiffon tecnico.

 

 

Il periodo in cui l’Inverno è quasi alle nostre spalle ma non è ancora Primavera, propizia il sogno: suggestioni ed atmosfere oniriche associate all’idea del risveglio, di una natura che torna a vivere in un’esplosione di colori tenui, carichi di fascino, profusi di magia. Ed è proprio in questo incrocio tra passato e futuro, in questo limbo dove l’avvenire si impregna di accenti di poesia, che si colloca il look di Sportmax da me scelto per rappresentare il mese di Marzo.

 

Ore di luce di fine Settembre

 

 

“Non posso sopportare di perdere qualcosa di così prezioso come il sole autunnale restando in casa. Così ho trascorso quasi tutte le ore di luce nel cielo aperto.”
(Nathaniel Hawthorne)

 

L’Autunno ha già fatto il suo ingresso, ma è un fine Settembre caldo e assolato. L’anticiclone africano Apollo ha riportato le temperature a valori record in quasi tutta l’ Europa: nel weekend si prevede un rialzo di circa 10 gradi rispetto alle medie stagionali. E c’è chi ne approfitta per godersi gli ultimi sprazzi di sole all’aria aperta, usufruendo di spazi ormai privi del caos turistico e assaporando appieno le atmosfere, i suoni e la sensazione di libertà che ci regala la natura. La pace e la luce di inizio Autunno nutrono l’anima. Generano un mood sospeso, quasi metafisico: ci si sente in perfetta armonia con se stessi e con il creato. Le emozioni si acuiscono, le vibrazioni positive diventano quasi palpabili. E a una corsa verso il mare su una spiaggia deserta si alternano pause dedicate alla pratica Zen dello stone balancing e passeggiate in antichi villaggi di campagna. Tutti momenti che Meum Mare, su Pexels, immortala in scatti magnifici e impregnati di magia.

 

 

Foto: Meum Mare via Pexels