L’ accessorio che ci piace

 

Oggi vi presento una deliziosa novità firmata Valentino: la ballerina Rockstud in raso. E’ un piccolo gioiello che fonde grinta e preziosità, rendendo i contrasti un suo punto di forza. Innanzitutto, il termine “ballerina” le calza a pennello; nasce ispirandosi alla tipica scarpetta da danza classica, ma non a una scarpetta da punta. Le sue, di punte, sono infatti decisamente arrotondate. Il tacco è rasoterra, misura solo 5 mm, e la tomaia viene impreziosita da un piccolo fiocco in tessuto. Il caratteristico motivo a borchie Rockstud, in questo caso laccate e ton sur ton, decora la bordatura posta sullo scollo della scarpa e il cinturino intrecciato, che si allaccia intorno alla caviglia.

 

 

L’ effetto d’insieme? Una calzatura super chic, femminilissima ma arricchita da un motivo ornamentale “strong” come le borchie Rockstud. Ci piace perchè è piena di stile, una meravigliosa rivisitazione della ballerina, e l’amore con cui è stata realizzata – completamente a mano – risulta palpabile. Godetevi qui il video del suo processo di creazione: un tributo allo straordinario savoir faire degli artigiani della Maison Valentino. E la palette cromatica? La ballerina Rockstud in raso è disponibile in vari colori: Nero, Water Lilac (un lilla chiarissimo) e Crystal (con cristalli argentati applicati su nappa), ma la nostra scelta è caduta sul vibrante e iconico Pink PP (la nuance di fucsia che Pierpaolo Piccioli ha celebrato nella collezione Autunno Inverno 2022/23 del brand). Esiste, poi, una particolare versione della scarpa che ostenta lacci borchiati intrecciati fino all’ altezza del ginocchio. Questo modello è declinato in due diversi colori, Nero e Rose Cannelle (una gradazione a metà tra il nude e il rosa antico). Insomma, non c’è che l’ imbarazzo della scelta. Il denominatore comune di tutte le varianti rimane, in ogni caso, l’ altissimo tasso di fascino emanato dalla ballerina Rockstud in raso.

 

 

 

Tina

 

“Sono convinta che ciascuno di noi sia nato con una missione unica, uno scopo che solo noi possiamo realizzare. Siamo tutti legati da una responsabilità comune: aiutare la famiglia umana a diventare più gentile e più felice. Le prime lezioni sul funzionamento dell’ Universo le ho ricavate dalla mia esperienza quotidiana durante l’infanzia a Nutbush, un paese rurale del Tennessee. Mi piaceva passare il tempo all’ aperto, correre nei campi, alzare lo sguardo verso i corpi celesti nel cielo, stare con gli animali – domestici e selvatici – e ascoltare i suoni della natura. Già a quei tempi percepivo una forza universale invisibile quando camminavo in mezzo ai pascoli sconfinati, giorno dopo giorno. Essere in comunione con la natura mi ha aiutato a credere nel mio intuito, che sembrava conoscere sempre la strada di casa quando mi smarrivo, il ramo migliore a cui appendermi e dondolare, il punto in cui un ruscello celava un sasso pericoloso. Ho imparato ad ascoltare il mio cuore, ed esso mi ha insegnato che io e te siamo connessi, non solo tra noi, ma con ogni altra cosa sul pianeta. Siamo collegati dalla misteriosa natura della vita stessa, dall’ energia creativa fondamentale dell’ Universo. In questo nostro mondo complicato in cui le contraddizioni abbondano, si scopre una bellezza mozzafiato nei luoghi meno probabili. L’arcobaleno più luminoso appare dopo il più violento dei temporali. Magnifiche farfalle emergono da bozzoli scialbi. E i più splendidi fiori di loto nascono dal fango denso e profondo. Secondo te perchè la vita agisce così? Forse quegli arcobaleni, quelle farfalle e quei fiori di loto sono lì per ricordarci che il nostro mondo è un’opera d’arte mistica, una tela universale che tutti noi dipingiamo con le nostre storie, giorno dopo giorno, con le pennellate dei nostri pensieri, delle nostre parole e azioni. “

Tina Turner, da “Diventare felicità. Diario spirituale per una vita migliore.”

 

Fai buon viaggio, Tina. Non ti dico “riposa in pace”, perchè vulcanica come sei tu non riposerai mai. E non ti dico neanche “addio”, perchè la morte è solamente un nuovo inizio. Con questo post voglio omaggiarti, esprimere la stima che ho sempre avuto per te. Hai saputo superare le avversità dell’esistenza semplicemente guardandoti dentro, riannodando il contatto con la tua anima e la tua vita spirituale, e questo ti rende un modello per tutti noi. Quando ti ho conosciuta artisticamente, ero solo una bambina: “A fool in love” è stato uno dei primi album che hanno comprato i miei genitori. Allora eri in coppia con Ike, e mi hanno subito colpito la tua voce potente, la tua grinta inesauribile, il tuo saperti connettere con l’istinto. Continua a brillare, Regina. Sei immortale, un’icona destinata a rimanere perennemente impressa nell’ immaginario collettivo.

(Foto: Jay Bernstein Public Relation Los Angeles via Wikimedia Commons)

 

Settembre

 

” A settembre succedono giorni di cielo sceso in terra. Si abbassa il ponte levatoio del suo castello in aria e giù per una scala azzurra il cielo si appoggia per un poco al suolo.”
(Erri De Luca)

Buon 1 Settembre. L’estate sta volgendo al termine e il 23 di questo mese, con l’ Equinozio, l’ autunno farà il suo ingresso ufficiale. E’ il momento di voltare pagina, di affrontare grintosamente il cambio di stagione. Perchè Settembre, ormai è assodato, è un mese di buoni propositi, nuovi progetti e nuovi inizi: mai come ora siamo carichi, pieni di voglia di fare e di rivoluzionare la nostra vita. Le vacanze ci hanno rinvigorito, energizzato a dovere. Siamo pronti a ricominciare, ma con più sprint. L’autunno sta arrivando, e porterà con sè tutto il suo fascino decadente. La natura inaugura un nuovo ciclo, presto il fogliame si tingerà di nuance stupefacenti. Nei vigneti comincia la vendemmia, un’ esperienza conviviale e bellissima che tra eventi, pranzi, mostre e degustazioni, vale assolutamente la pena di vivere. La sera arriva prima, il buio inizia ad avanzare, ma le città si riempiono di un tripudio di luci e di colori. Con il suo sussurro, Settembre smorza all’ improvviso il chiasso dell’estate. Ci invita a riscoprire le meraviglie naturali, l’intimità familiare, le bontà di una cucina a base di funghi, zucche, castagne, frutta secca e frutti di bosco. Ma quali sono le caratteristiche storiche di Settembre? Questo mese, innanzitutto, è il nono dell’anno nel calendario gregoriano e conta solo 30 giorni. Nel corso dei secoli il suo nome ha subito molteplici cambiamenti: in latino era “september”, derivante da “septem” poichè per il calendario romano, che iniziava a Marzo, era il settimo mese dell’anno. Nel 37 Caligola lo ribattezzò “Germanico” come suo padre, un nome che rimase in vigore fino alla morte dell’ imperatore. Tuttavia, tornò a chiamarsi “Germanico” quando Domiziano sconfisse i Catti (un popolo germanico, appunto) nell’ 89. Dopo l’assassinio di Domiziano, Settembre riprese la sua denominazione originaria, che mutò nuovamente con la riforma del calendario attuata da Commodo: all’ epoca divenne “Amazonius”, ma in seguito alla morte dell’ imperatore (che era il figlio di Marco Aurelio) l’antico nome del mese venne ripristinato. Merita di essere citata anche la sorte che toccò a Settembre nel Calendario Rivoluzionario Francese. Il Capodanno dell’ anno I fu fissato al 22 Settembre 1792, data in cui la Francia diventò Repubblica. Il mese di Settembre, inoltre, venne suddiviso in tre tranche: fino al 16-17 era “Fruttidoro”, seguivano cinque giorni chiamati “Sanculottidi” e dal 22 si passava a “Vendemmiaio”, il primo mese del Calendario della Rivoluzione.

 

“Vendemmiaio” in un’immagine di Louis Lafitte

Passiamo ora al look che ho scelto per questo mese (vedi foto di copertina). Rosso e rosa: sono due colori insoliti da dedicare a Settembre, eppure formano un connubio più che vincente. Abbinano la grinta e l’entusiasmo a una profonda femminilità, esaltano un twist sensuale e rappresentano il duo ideale per affrontare la nuova stagione con audacia ed energia. A firmare l’ensemble, appartenente alla collezione Pre-Fall 2022 di Blumarine, è Nicola Brognano. Il nuovo direttore creativo ha mantenuto i codici distintivi del brand arricchendoli di una potente carica seduttiva. 

 

 

L’ accessorio del mese è compreso nello stesso look: sono gli stivali rossi, in vernice, che si accompagnano all’ outfit di cui sopra. Leitmotiv della collezione Pre-Fall 2022 di Blumarine, oltre al rosso si declinano in colori come il rosa baby, l’oro e il nero. Esprimono sensualità, dinamismo, raffinatezza. Sceglieteli nella nuance che meglio esprime il vostro stato d’animo del momento, per affrontare l’Autunno a passi decisi ma anche con estrema eleganza.

 

Tendenze AI 2020/21 – Pellicce eco-friendly contro il gelo

Miu Miu

Come affrontare il freddo polare di questi giorni? Naturalmente, con un capospalla ad hoc. La pelliccia rimane in top position: è soffice, massiccia quel tanto che basta per far da scudo al gelo, avvolgente. Specialmente ora che i trend la vogliono stretta in vita da una cintura. Ma – particolare non trascurabile – dev’ essere rigorosamente eco, per sancire quel rispetto più che mai necessario a una convivenza armoniosa con il patrimonio faunistico del nostro pianeta. Questa carrellata di faux fur, tutte tratte dalle collezioni Autunno Inverno 2020/21, si conclude in grande stile: a ribadire il concetto  eco-friendly è uno dei nuovissimi modelli fluo di Philipp Plein, che esibisce sul retro l’ormai celebre slogan “I’d rather go naked than wear fur” (“Preferirei girare nuda piuttosto che indossare una pelliccia”). Sono parole che, impresse sulla palette di fucsia, giallo e rosso al neon dei fake fur coat di Plein, spiccano con una grinta e una potenza senza pari.

 

MSGM

Max Mara

Gucci

Stella McCartney

Genny

Marc Jacobs

Standstudio

Shrimps

Bottega Veneta

Michael Kors Collection

Prada

Philipp Plein

 

 

Rock & Rose, la make up collection natalizia di Pupa: grinta rock e un tripudio di bagliori

 

Il Natale di Pupa è rock e, al tempo stesso, decisamente seduttivo. Sceglie come simbolo la rosa, associata alla passione, e si declina in una make up collection in edizione limitata che esalta il fascino dell’ oro, del nero e del burgundy. Parola d’ordine? Raffinatezza, ma con grinta. E senza tralasciare un tripudio di festiva luminosità: Ladies and Gentlemen, ecco a voi “Rock & Rose”!

 

 

Si parte con un esplosivo trio di ombretti mono dall’ affascinante finish metal. Si tratta di ombretti cotti dalla luminosità estrema e multisfaccettata, utilizzabili sia in versione “asciutta” che “bagnata”: la speciale formula “wet & dry” accentua l’effetto tridimensionale dei Rock&Rose 3D Eyeshadow, che applicati asciutti esaltano un’ intrigante allure metallica, mentre da “bagnati” donano un prezioso look laminato. Li trovate nelle nuance 001 Audacious Gold (oro), 002 Irriverent Bronze (un bronzo che vira al rosa) e 003 Black Vibes (un nero che vira al rame).

 

 

Non poteva mancare un illuminante che emana luminosità “a tutto campo”. Rock&Rose Highlighter valorizza il viso con tocchi di luce che lo scolpiscono e modellano grazie a un gioco di chiaroscuri tridimensionali. La sua texture setosa accarezza la pelle, mentre le micro perle dorate che lo impreziosiscono donano regalità al look. Trovate Rock&Rose Highlighter in un’ unica shade, 001 Indecent Rose Gold, un oro rosa adatto ad ogni tipo di carnagione.

 

 

Le labbra, brillano senza dubbio di luce propria: Rock&Rose Metal Matt Lip Fluid le riveste di colore saturo e metal che al finish matt coniuga uno splendore mozzafiato. Grazie alla texture impalpabile, ma ultra aderente, il rilascio del colore è immediato e le sbavature sono tassativamente off-limits. La palette cromatica di questo lipstick mozzafiato include 001 Insolent Red (un rosso che vira al lampone), 002 True Ruby (un prugna che vira al magenta) e 003 Rebel Burgundy (un viola intenso e iper stiloso).

 

 

Per le unghie, Rock&Rose propone un concentrato di perle ricche di riflessi e colore ad alto tasso di pigmenti: il risultato? Un finish metal-matt straordinariamente esaltato dall’ effetto tridimensionale. Le nuance in cui Rock&Rose Metal Matt si declina sono due: 001 Golden Explosion (un oro abbagliante) e 002 Rock Burgundy (un viola ipnotico e seducente).

 

 

 

 

Lo sfizio

 

Con il Summer Jamboree appena iniziato a Senigallia, si torna a respirare aria anni ’50.  Un mood che è come se questo look tratto dalla collezione PE 2017 Dior reinterpretasse ed arricchisse di una contemporaneità del tutto inedita: il long dress in tulle, tessuto clou della Maison che il New Look adottò in metrature extra, si fa emblema di un heritage rivisitato genialmente da Maria Grazia Chiuri. La gonna è ampia, ma quanto basta. Niente linee a ruota nè amplificazioni rétro, solo una decisa svasatura. La vita stretta si accompagna ad un bustier con reggiseno a balconcino e cuciture a vista: BB docet, seppur “riletta” quasi in chiave punk grazie allo slogan “J’adore Christian Dior” riprodotto sulle bretelline . Punto di forza dell’ abito è quello di essere completamente declinato in trasparenze color carne, ricercatezza pura che stempera l’ allure ladylike in una mirade di pois neri e nella lingerie in maglia (s)velata dal tulle. Giocosa ma chic, la culotte diviene parte integrante del look e si lascia intravedere senza remore, tingendosi di un nude raffinato in ton sur ton, mentre fanno pendant con i pois i calzettoni in lana e le ballerine in total black che completano la mise. Alla superstizione di Monsieur Dior è riservata una citazione arguta: sul corpetto, un quadrifoglio ricamato – e nero anch’esso – ricorda i suoi simboli portafortuna (che includevano inoltre l’ ape, la stella, la rosa, il giglio, il mughetto, le iniziali CD e l’ ovale). L’ effetto d’ insieme è prezioso, etereo, connotato da un savoir faire straordinario. Ma atout irresistibile di questo look è l’ aver combinato un alto tasso di grinta alla femminilità più squisita: ancora una volta, Maria Grazia Chiuri traduce il suo “femminismo” eclettico in Stile con la S maiuscola.

Tendenze FW 2016/17: vinyl is back

 

Louis Vuitton

 

Il vinile, o vernice, oppure ancora patent leather volendo usare un termine anglofono, rientra dalla porta principale e torna a svettare  – più lucente che mai – tra i trend di stagione. Lo troviamo declinato in capospalla, in pantaloni dal gusto rock ma anche in gonne, abiti e top grintosissimi e di grand’effetto. La novità è che abbandona le forme skinny per sperimentare nuovi volumi, spaziando dal geometrico/strutturato al baggy style: non c’è che l’ imbarazzo della scelta, per chi ama gli sciccosi bagliori della pelle lucida.

Kenzo

 

Wanda Naylon

 

Barbara Bui

 

Cédric Charlier

 

Nina Ricci

 

Carven

 

Burberry

 

Valentino

 

Tome

Leopard print, graffiante seduttività

Blugirl

 

Leopard Print: un must talmente onnipresente, nel tempo, da diventare un classico. Anche per questa stagione, le proposte a tema dei designer sono svariate e numerose. Il “leopardato” si spalma su materiali differenti, si distribuisce tra abiti e capispalla in ugual misura, si declina in molteplici stili donando grinta e sensualità ad ogni outfit. Restando al top delle preferenze femminili soprattutto durante l’ Inverno, quando coat e pellicce danno libero sfogo al “maculato” estro: lo stile ideale per tutte coloro che amano lasciare un segno incisivo e “graffiante” di seduttiva femminilità.

 

 

Max Mara

 

Tom Ford

 

Céline

 

Peter Som

 

Badgley Mischka

 

Gucci

 

Givenchy

 

Dsquared2

 

Chicca Lualdi

 

L’accessorio che ci piace

 

Sono l’accessorio del momento: grintosi, super ornati di fibbie, borchiati, già occhieggiano invitanti dalle vetrine, colmando il gap che separa questa fine estate meteorologicamente altalenante e l’autunno vero e proprio. Hedi Slimane li ha proposti in una collezione dai toni grunge e con qualche tocco punk, rivoluzionando per sempre lo ‘stile conduttore’ e l’ identità pluriennale di una griffe, come Saint-Laurent, che basava da sempre le sue coordinate stilistiche su tutt’ altri assiomi. Eppure, questi graffianti biker boots colpivano per il loro forte appeal persino tra le pagine patinate dell’ advertising campaign in cui Slimane stesso ritraeva Cara Delevingne con addosso gli outfit della collezione Autunno/Inverno della grande Maison parigina. Il loro atout risiede – anche – negli abbinamenti: con calze a rete fina o glitterate, sono perfetti indossati insieme ad abitini in pelle attillati, minigonne, insiemi vaporosi e impalpabili ma tassativamente all’ insegna di un mood rock e dai richiami stilistici che rimandano alla Seattle di metà anni ’90, allo street style e alla club culture, a una Courtney Love quasi ‘d’antan. L’aggressività dei biker boots pluriborchiati si stempera nel look d’ insieme, creando un mix di rivoluzionario glamour contemporaneo. E ricordandoci che il fascino e lo stile oltrepassano qualsiasi classica – ed obsoleta – espressione della femminilità per assumere i connotati di una ribellione che, amalgamando grinta e sensualità, ne evidenzia ancora più marcatamente le potenzialità seduttive.