Cicale, sorelle, nel sole
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle.
(da “Tutte le poesie”, Mondadori, 2017)
Il blog di Silvia Ragni
A Giugno, l’estate esplode: per la natura, è un periodo di cruciale importanza. Gli alberi si riempiono di frutti, l’erba è alta e rigogliosa, nei campi di grano si inizia la mietitura. Il Solstizio d’Estate ci regala luce a piene mani, è il giorno più lungo dell’anno. Ma anche la notte è impregnata di una profonda magia: la scia della Via Lattea risplende nell’oscurità, luminosissima nel punto in cui si incrociano Sadr (l’astro 33.000 volte più brillante del Sole) e la stella doppia Albireo, entrambe collocate nella Costellazione del Cigno. Dopo il crepuscolo, il Triangolo Estivo è perfettamente distinguibile; Deneb, Altair e Vega diffondono nel cielo il loro fulgore. E se Giugno viene chiamato il mese del Sole, la notte di San Giovanni, con i suoi rituali e le sue leggende, è considerata la più incantata dell’anno. Un simile contesto non poteva che ispirare molteplici proverbi. Il tema predominante è la natura, che a Giugno diventa sovrana; subito dopo viene il meteo, determinante per la buona riuscita di tutte le attività agricole. Scopriamo insieme i proverbi più noti dedicati al mese del Solstizio d’Estate.
Giugno, la falce in pugno
Giugno ventoso, porta il grano sull’aia
Giugno ciliegie a pugno
Se marzo non marzeggia, giugno non festeggia
Acqua di giugno rovina il mugnaio
La notte di San Giovanni, ogni erba nasconde inganni
In giugno, in bene o in male, c’è sempre un temporale
Di giugno levati il cuticugno
Se piove ai santi Paolo e Piero piove per un anno intero
Per san Paolino c’è il grano e manca il vino
Per San Barnaba, l’uva viene e il fiore va
Hanno fame di luce le sere di giugno.
Persino le parole vanno a cercare la parte più chiara e luminosa di ciò che vogliono dire.
(Fabrizio Caramagna)
Caratteristiche
Giugno è appena arrivato, e insieme a lui sta tornando l’estate. Dopo un Maggio incerto dal punto di vista del meteo, il Sole trionfa: nel cielo non si intravede neppure una nuvola, le temperature sfiorano già i 30 gradi. In occasione del ponte della Festa della Repubblica Italiana, molti si sono concessi un “long weekend” al mare. La natura è un tripudio verdeggiante che alterna fiori e frutti in egual misura; gli uccelli volano liberi e felici, ravvivando le giornate con il loro canto. L’estate è una promessa che Giugno ha tutta l’intenzione di mantenere. Nel Calendario Gregoriano, Giugno è il sesto mese dell’anno e conta 30 giorni. Il 21 Giugno prossimo, alle 4.42, il Solstizio d’Estate sancirà l’ingresso ufficiale della bella stagione.
Storia
Il nome Giugno deriva da Iunius, dal latino Iunonius, cioè “sacro a Giunone”. Questa divinità romana era infatti la dea madre, associata al parto e al matrimonio, e veniva generalmente raffigurata in procinto di allattare la sua prole. Il collegamento tra Giugno e la fecondità non è difficile da comprendere: a Giugno, la natura è nel pieno della sua rigogliosità.
Segni zodiacali
Il Sole staziona nel segno dei Gemelli dal 21 Maggio al 20 Giugno. Il 21 Giugno, durante il Solstizio d’Estate, si sposta nel segno del Cancro: questa data coincide anche con la mietitura, una vera e propria festa che inneggia all’abbondanza dei campi; a distanza di pochi giorni, la magia dell’estate viene celebrata dalla notte di San Giovanni.
Ricorrenze
Le più importanti del mese sono senza dubbio la Festa della Repubblica, che cade il 2 Giugno, il Solstizio d’Estate, che ricorre il 21, e la solennità di San Giovanni Battista, che si celebra il 24. Su quest’ultima ricorrenza aleggia un’infinità di tradizioni e leggende che MyVALIUM non ha esitato ad esplorare (rileggi qui uno dei tanti articoli che ho dedicato a San Giovanni).
Colore
Alcuni attribuiscono a Giugno un doppio colore: da un lato l’oro del Sole, con il fulgore dei suoi raggi e le distese dei campi di grano. Dall’altro, l’argento della Luna e delle stelle che brillano sulle notti d’estate. Noi sceglieremo l’oro, massima espressione della luce che ci ragala l’astro infuocato.
Pietra Preziosa
La gemma di Giugno è l’Alessandrite, rara e variopinta: se viene esposta alla luce si tramuta in un caleidoscopio di colori. Le sue sfumature spaziano dal rosso lampone al verde smeraldo. Nel corso degli anni, però, al mese di Giugno sono state affiancate anche la Perla e la Pietra di Luna. La Perla, uno status symbol che denotava prestigio, potere e prosperità, era la gemma preferita di Giulio Cesare e di Elisabetta I d’Inghilterra. La Pietra di Luna, color bianco ghiaccio con riflessi azzurri e iridescenti, era la gemma della dea Diana e viene considerata un potente amuleto sin dalla notte dei tempi.
L’uomo ha subito la fascinazione della Luna sin da tempi remotissimi. La magia dell’astro che rischiara il cielo notturno ha sempre catturato l’immaginazione umana, contribuendo alla creazione delle leggende e dei miti più disparati. Un ambito in cui la Luna riveste un ruolo da protagonista è l’agricoltura: nella cultura agreste, attività come la semina vengono svolte ormai da secoli in base alle fasi lunari. La Luna, infatti, assume diverse posizioni nel suo moto di rivoluzione attorno alla Terra e ne risultano visibili diverse porzioni. Queste porzioni, non possedendo l’astro una luminosità propria, sono quelle su cui riflette la luce del Sole. Quali sono, dunque, le fasi lunari? La prima fase del ciclo è la Luna Nuova: la Luna, perfettamente allineata tra il Sole e la Terra, è invisibile poichè la porzione che viene illuminata dal Sole non è quella posizionata di fronte alla Terra. La seconda fase è detta Luna Crescente; uno spicchio di Luna comincia a fare capolino e diventa più grande giorno dopo giorno. La terza fase lunare riguarda la Luna Piena; in questa fase riusciamo a vedere la Luna per intero, in quanto la faccia che ci mostra è completamente illuminata dal Sole. La quarta ed ultima fase è quella di Luna Calante, quando la porzione visibile di Luna diminuisce a poco a poco prima di sparire nel cielo notturno. Anticamente, l’uomo ha attribuito alle fasi lunari svariati poteri: ha individuato i periodi più propizi per imbottigliare il vino, pianificare una gravidanza, effettuare la semina e il raccolto, accorciare la propria chioma. Si tratta di credenze popolari o di realtà? Di entrambe le cose. Le fasi lunari, com’è stato appurato, riescono a influenzare l’andamento delle maree e a condizionare l’umidità del terreno grazie alla luce riflessa e all’attrazione gravitazionale che la massa lunare e quella terrestre esercitano reciprocamente. Secondo la tradizione, inoltre, il moto della Luna influirebbe sull’umore umano (da qui il termine “lunatico”) determinando patologie quali la licantropia, ovvero (ma qui entriamo nella leggenda) la metamorfosi temporanea di un uomo in lupo mannaro, uno dei principali argomenti di conversazione durante le cosiddette “veglie” contadine.
Tornando all’agricoltura, ad ogni fase lunare corrisponde un particolare influsso sul terreno e sulle colture. Non è un caso che esista un calendario lunare che include, annualmente, tutti i periodi migliori per le semine e le coltivazioni. Per seminare, le fasi lunari ideali sono quelle di Luna Crescente e Luna Calante, ma dipende dalla pianta che ci si accinge a coltivare.
Per piante che crescono sulla superficie del suolo, ad esempio i pomodori, il mais o l’insalata, la Luna Crescente è l’ideale, poichè stimola lo sviluppo dei germogli. Se invece si desidera piantare patate, aglio, carote o cipolle, è preferibile farlo con la Luna Calante: questa fase lunare agisce positivamente sulle piante da bulbo e la semina sotterrenea. Alla Luna Crescente vengono attribuiti, in genere, enormi poteri. E’ la fase successiva a quella di Luna Nuova, quando la Luna, da completamente invisibile che era, comincia a mostrare uno spicchio che si ingrandisce di giorno in giorno. Ciò è di buon auspicio per la semina di piante che si riveleranno robuste e lussureggianti. La tradizione agreste vuole, invece, che alla Luna Calante corrispondano attività come il raccolto e la potatura.
Fasi lunari da Maggio ad Agosto 2025: quali i periodi migliori per le semine?
Dal 28 al 31 Maggio saremo in fase di Luna Crescente; fino al 26, di Luna Calante. La Luna Crescente riapparirà dall’ 1 al 10 Giugno e dal 27 al 30 Giugno, mentre dal 12 al 24 Giugno avremo Luna Calante. La fase di Luna Crescente riprenderà dall’1 al 10 Luglio e dal 26 al 31 Luglio. Quella di Luna Calante, dal 12 al 24 Luglio. Ad Agosto, infine, la Luna Crescente ritornerà dall’1 all’8 e dal 24 al 31. La fase calante si verificherà, invece, dal 10 al 22 Agosto.
Foto via Unsplash
Maggio (nell’emisfero boreale) è l’ultimo mese della Primavera, ed è quello che si avvicina maggiormente all’Estate. La natura rinasce, “esplode” rigogliosa, l’aria è talmente calda da invitare a trascorrere i primi weekend al mare. Gli uccelli cinguettano giorno e notte, per loro è stagione degli amori; il verde torna ad imperare e le ore di luce sembrano non finire mai. Non è un caso che, presso gli antichi popoli, al Sole venissero dedicati molteplici rituali: per i romani, Maggio era il mese di Apollo (dio del Sole), mentre i Celti celebravano l’arrivo di Maggio con la ricorrenza di Beltane, ovvero “fuoco luminoso”, quando accendevano un tripudio di fuochi beneaugurali. Ma anche a Madre Natura venivano tributati numerosi festeggiamenti; basti pensare ai Floralia dell’ antica Roma, che inneggiavano alla ritrovata fecondità della terra, o agli eventi che gli Etruschi e i Liguri consacravano ai fiori. A quell’epoca, il fiore di Maggio era il biancospino, emblema della divinità romana Maia. Con l’avvento del Cristianesimo, la Chiesa sostituì al biancospino la rosa, associata alla Vergine Maria. Il cielo notturno, a Maggio, è già estivo: predomina l’Orsa Maggiore, una costellazione conosciuta come Grande Carro, e gli agricoltori effettuano le semine seguendo le fasi lunari. Lo scenario che ci presenta questo mese dell’anno è certamente affascinante, e, come possiamo immaginare, ha ispirato i più disparati proverbi. Scopriamone qualcuno.
Anche il maggio più lungo, non entra in giugno
Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore
Maggio ventoso, anno bondanzioso
Maggio, per vestirsi pesante ci vuole coraggio
Maggio per quanto bello, salva un granello di ghiaccio; un po’ per San Pancrazio, un po’ per San Servazio e il resto per San Bonifazio
Chi pota di maggio e zappa d’agosto, non raccoglie né pane né mosto
Maggio asciutto, buono per tutto
Se maggio va fresco va ben la fava e anco il formento
Di maggio va adagio, di giugno allarga il pugno
Maggio asciutto e soleggiato, molto grano a buon mercato
Nel mese di maggio provvedi legna e formaggio
Se piove i primi di maggio, noci e fichi faranno buon viaggio
Foto via Unsplash
La Primavera è arrivata anche in Finlandia, un paese che nei mesi scorsi abbiamo visitato spesso. Ad Aprile, mentre in Lapponia si scia sotto il sole e le aurore boreali sono sempre più rare, nel sud del paese iniziano le prime fioriture. Le differenze climatiche sono notevoli, data la vastità della cosiddetta “terra dei mille laghi”: a nord, le temperature scendono ancora sottozero. Nell’area meridionale della Finlandia, in particolare lungo la costa e dalle parti di Helsinski, oltrepassano invece i 10 gradi. La neve si scioglie, le ore di luce aumentano ogni giorno che passa, i fiori si schiudono…Ma non solo. Quando i prati diventano grandi distese fiorite, per i volatili è tempo di migrazione. La maggior parte vola in direzione dell’Artico, e un gran numero di persone si prepara ad osservare il loro volo. Non è un caso che, in Finlandia, il birdwatching sia una delle attività più praticate: esistono quasi 500 specie di uccelli, molti dei quali vivono esclusivamente entro i confini del paese.
Sono molteplici gli animali che in questo periodo escono dal letargo; la stagione degli amori è appena cominciata, proliferano i rituali di corteggiamento. Chi pensa che in Scandinavia regnino il buio e il freddo 365 giorni all’anno, insomma, dovrà ricredersi. La rinascita primaverile, lì, viene celebrata con tutti i crismi. Eppure, esiste un fenomeno singolarissimo che è in grado di riportare l’Inverno in un batter d’occhio: quel fenomeno si chiama “takatalvi”, ovvero “Inverno che torna”. Si verifica nel cuore della Primavera, quando il risveglio è nel suo pieno. Un giorno il sole brilla, gli uccelli cinguettano e l’aria si impregna del profumo dei fiori, e il giorno dopo impazza una bufera di neve. E’ come tornare indietro nel tempo, così, all’improvviso. In poche ore il paesaggio diventa irriconoscibile, tutto si copre di un bianco abbagliante. Da Pasqua si torna a Natale: vento, gelo, fiocchi di neve che vorticano nel cielo. La cosa più incredibile è che takatalvi si esaurisce in un baleno. Se di mattina nevica come se non ci fosse un domani, di pomeriggio torna a splendere il sole.
Takatalvi è un fenomeno passeggero. L’Inverno torna, ma solo per un breve lasso di tempo. E’ quasi uno scherzo, un capriccio della natura. Che si infuria e si imbianca per un momento, ripristina un’altra stagione, però poi cede alle lusinghe della Primavera. E dopo qualche ora la neve sparisceun e gli uccelli ricominciano a cinguettare. I finlandesi ci sono abituati, gli italiani che vivono in Finlandia hanno imparato ad accettare takatalvi. Per loro è come fare una scommessa: che stagione sarà, domani?… e si lasciano coinvolgere dal gioco della natura.
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Primavera: torna la luce e le giornate diventano più lunghe. Il sole, la sera, sembra non tramontare mai. E quelle ore luminose che permangono fino a tardi, ci regalano istanti di incomparabile magia. L’ho voluta celebrare con questa nuova photostory.
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